Una estenuante corsa nel fango

Una estenuante corsa nel fango Una estenuante corsa nel fango I torinese Gaj sventa la fuga del doppietto Birardengo-^runero' e vince billantemente la Milano-Torino, regolando sul traguardo ii campione di Ciriè — Grave incidente ai Girardengo negli ultimi minuti. (Servizio speciale della Stampa) * sMpclitpnepmsmldbptVgrsl•pconcorrenti. Ad Arena (chilometri fili giungla-jsmo alle 8 27 condotti speditamente da Azzini, gVerso Mema l'andatura comincia ad accelera- cina" poi la marcia rallenta, e diventa di tnn'nvn mnnnton-1 Itriinern c Girardengo si sor- c"1'°,?™ ?à2"«K r£pò^ ì ™9,35. Al comando è ora il campionissimo Scialbo inizio di gara Poca gente alla partenza per la Milano-Torino. L'ora eccessivamente mattutina e il ;tempo piovoso avevano tenuto lontano i soliti curiosi. Anziché aUe 5, la. partenza è stata data alle 6. Vestiti impermeabili, di tutto le fogge e di ogni colore, ricoprivano i :!7 gareggianti. 11 cattivo tempo aveva dato qualche minuto di tregua per permettere le operazioni iniziali, e si sperava l'osso per risparmiare i concorrenti.- Ma appena Lattuada ha dato il via, alle 6 e 2 minuti, dal cielo grigio ricominciava a piovere noiosamente. La strada è viscida. L'andatura assume ut ritmo assai moderato. Non andiamo oltre i 25 chilometri ali ora. i\ Bho, il torinese Gaj, l'unico dell'esutpe bianco-celeste che ha voluto prendere il « via » in veste di isolato, fora una gomma. Ma ripara n insegue., in verità, senza molta convinzione. Prima di Legnano Cominetti e Winsdau cadono;,il primo però rientra immediatamente. Grigioro di cielo: acqua fredda e noiosa; temperatura autunnale. Ecco la cronaca, scialba, delle prime ore. A Gali arate (chilometri 35,7) il gruppo passa compatto, poco prima delle ,30. Sono sempre in ritardo, Winsdau ■che' ha rotto una mota, Gaj e Canepari. Girardengo e Biunero, Invece', si'mantengono sciupi"? al comando. Si corre velocemente verso il Lago Maggiore. Oltre la pioggia, adesso viene anche il vento a disturbare In marcia dei o e a o n a e i a l o : o . o l i o o i a o o a i a a a r. i o risolando il lago sulla nostra sinistra ci n.iTanipichiamo adesso verso Orta. Le strade sono assai fangosa e pesanti. Il gruppo di testa e Composto di una diecina di corridori tra i quali sono i ìeaders: Girardengo. Azzini. G'orgetti. Svecci, Corlaita, Aimo, Arnioni a Brunei-o. Il traguardo di Crusinallo è vinto da. fiiorgntti. Ua Crusinallo a Omegna Hvin. 05,0) Agostani, Giacchino, Petiva. Bianchi, Gai e Roncon riescono a riprendere contatto,, trascinati in gruppo da Torricelli. Il traguardo a premio di Omegna, dove i corridori giungono alle 9,-M, e vinto da Girardengo. (.htalchè breve schermaglia, ma Tu calma del gl'tippo non ò spezzata.. Siamo sul lago d'Orta e il pa: e diventato dei più fiacchi, cosicché tutti i ritardatari possono-riprendere contatto coi ìeaders. Sulla salitina di Gozzano, Girardengo e Bmnero tentano uno strapipo rahbins* E' il novese ,chc dà, battaglia, ina Brunero, che lo segue copie un'ombra, prontamente rispondo. Tutti cedono, ma dopo l'ascesa Agostani, Azzini, Ajnw e. Tonani riprendono nuovamente contatto coi fuggitivi. Incomincia la com'òaUiuità All'attacco della Crcmosina sono insieme 12 nomini. Alle 10.55 capitanati da Girardengo e Bmnero il plotone di testa imbocca il breve tunnel ohe shocca sul versante opposto per scendere in Voiduggia. Soltanto tre anelli della catena si sono staccati. In testa sono Azzini, Agostani e Brunero che per i vortici della discesa precipitano audacissimi a Valdug&ia dove si giunge alle 11A Azzini vince, quel premio di traguardo. Alle 11,15 siamo a Borgo Sesia. Ci avviciniamo cosi alle maggiori asperità, del percorso. Chi fa l'andatura sono precisamente Gaj e Aimo Bartolomeo. Siamo entrati in Valle Mosso è ricomincia la pioggia che ci aveva risparmiati per quasi un'ora. Le montagne tutte in giro sono imbiancate di neve. La salita di Croce Mosso «• iniziata alle 11.42 precise da Gaj, Aimo'. Azzini, Tonimi, Girardengo, Brunero, Torricelli, Roncon, Agostoni, Annoni. «Sivocci. Giacchino, Putiva, vuota a ruota. Per la prima parti? della «alita il plotone procede compatto. Brunero è al centro; vigilato attentamente dal campionissimo. A poco a poco la pendenza diventa più forte. Azzini passa al coniando sostituendo Gaj e l'andatura gradatamente aumenta. Giiardengo e Brunero sono ini gruppo e scattano al termine della salila di Croce Mossu per il premio di traguardo che tocca al novese. K l'ascesa riprendo verso .Mosso Sania Minia che è raggiunta alle l-.-'.i.- Azz'ni n Gaj, quest'ultimo davvero sorprendente, fionu alle calcagna dei primissimi. La Jtinga-e brutta discésa vile il campionissimo in lesta a tutti. Aimo i> Gaj cominciano cogli •• assi ■< della gara le successive salile. Uopo il primo slrappu Aimo persevera al comando e il gruppo si fraziona. Anche Glrardeiigti e '.Brunero devono difenili rsi dall'azione del più giiovaiin dei l'rateill Aimo Alle 1-, IH siamo a Peltinengo. G2j parte coire un pazzo ,S s si trascina t'ietre quattro ucraini Iniziando la discesa i>u Biella il torinese Gal parto coni.' un pazzo, l.a strada é in condizione pessima, fangosa, ed inghiaiata, ed i corridori, ridotti ormai ad. un gruppetto di non più di cinque, devono fare dei miracoli per riniansre. i,i equilibrio. Alino conduce ora follemente, trascinando seco Azzini, Gaj, Girardengo e Brunero. Il quintetto giunge a Biella alle 13,U. Ma non soltanto questi leadvrs compiono delle gesta meravigliose. Tra gli .staccati Canepari compie una magnifica caccia e riesce prima di Pettinengo a ri acciuffare i l'uggitivi. Sivocci passa invece da Biella un minuto dopo di Canepari, ina potrà raggiungere poco prima di arrivare a-Mongrando, dove la salita riprende abbastanza dura. A Zubiena (km. 183) alle 13,45 passano nell'ordine Azzini, Girardengo, Gaj, Brunero, Canepari e Ajnio. Anche i sei chilometri che conducono poi alla Serra sono percorsi insieme dai sei uojtiini del gruppo di testa che faticali» assai a salire l'erta. Il passo e inferiore ai in chilometri all'ora. Verso il termino G-irarflengo ha''ino strappo ed Azzini e 'Gai perdono qualche metro. Il campionissimo allora desiste, 11 culmino della Serra t raggiunto dal sestetto di testa alle il.10 soito un'acqua torrenziale. Ad Ivrea passiamo alle 14,40. Sivocci è in ritardo di 5 o li minuti, li premio di traguardo di Parelio •'• vinto ancora da Girardengo, seguito ad una macchina da Biunero. Girardengo e Brunero fuggono ma Saj li rtegs-uania Questa volta i due Ica dem sembrano decidersi a portare il «. colpo » e partono velocemente per ripetere l'exploit della Milano-san Renio. Riescono cosi a guadagnare qualche macchina. Tutta la salita dei l/reti e fatta tiai duo " assi i. a fortissima andatura. A Castel! a monte, Girurdeiigo e iJLUiiero passano alle 15,20. Il controllo di CuoVyuó 6 organizzato perfettamente. Girardengo e Brunero, marciando di conserva, sono riusciti a staccare Azzini, Gaj,- Canepari c-d Ajmo. Ma a questo punto l'aviatore torinese si rifocilla e i-i natie all'inseguimento. Soltanto Azzini riesce a rimanere qualche tempo sulla sua ruota, ma ad un cito punto egli pure è '.ostretto ad abbandonarla. A San Giorgio Canavese l'isolato riesce a scorgere i due u assi „, che hanno continuato a tiravo », scambiandosi nel comando, od alle ló.:;:;, prima il: Caluso, li riagguanta. Ora il passo rallenta .-.ino all'esasperazioni;, cosicché I riui!datari possono riprendere, e si passa di sorpresa in sorpresa in sorpresa: Gaj, non contento di avere l'incciuffato i leaders, pari'; nuovamente forzando l'andatura. A Cliivasso (Km. 203) Gai passa alle 17,'JO, trascinando Brunero e Giiardengo. Gaietti, Marchese. Gilurdi e Bianchì Giovanni fanno da scorta d'onore ai tre campioni. Alle 17.43 i tre atOUlH passano a Gassino. A Sambuy, Glrarilengo e Brunero avrebbero l'intenzione di scappare, ma non vi riescono, a San Mauro alle ló,f>. tra la sorpresa generale, un nitro grande protagonista dell'odierna fatica viene ' ad aggiungersi al terzetto, i-1' Almo Bartolomeo, il quale, appena in gruppo, parto come un furioso, tra scio anelo seco Bru nero ed i compagni- Ma Aimo non è ,-olu. e. insieme » lui e rientrato in gruppo anche AzIzini Giuseppe. &uuo> orimi pa vista di Torino. pGddApoucdrapl;o lacr Polla immensa in sttssa* Al Motovelodromo, nello suo Vietnam» ai specialmente nel tratto di strada che dalia1 Madonna, del Pilone va lino ai piedi di Stt-! persa, già alcune oro prima deU'arriyo dei! concorrenti la folla, nonostante la pioggia a la giornata fredda, si stipava con una densità1 impressionante. Tutto era stato preso d'assalto : i {«ili del telegrafo, gli alberi ed i migliorfi punti strategici sostenevano dei grappoli nman ni, al quali l'entusiasmo sportivo sapeva affi esuberanza fornire la pazienza par rimanere) per ore ed ore in posizioni quanto mat Bicom modo. Alle 1G.30 fi megafono annuncia ti pros-j simo arrivo dei primi dilettanti, e cinque m*-! miti, dopo Gobbi, Terrini e Vallazza fanno il loro ingresso in pista. 11 piacentino, pia pronta! del torinese a riprenderei dello sforzo ctia Io) breve ma ripidissima salita del tunnel impona,j percorro a fortissima andatura i primi 4M me-< tri, seguito a cinque macchine da Terrini ei Vallazza nell'ordine, e con tale vantaggio taglia il traguardo, appìanditissimo dai. namej rosi spettatori. Poi gii arrivi dei dilettanti si susseguono a brevissimi Intervalli l'uno dal» l'altro, sottolineati sempre dall'applauso del pubblico, che in questo modo si riscalda. in drammatico linaio di corsa Gir&rdongo vittima della sfortuna E •finalmente vengono preannunclatt i prafès-: sionisti. Sono le 18,24. Da San Mauro all'In-, gl'esso del Motovelodromo, oopo 1 inaspettata.; comparsa di .Aimo e Azzini nel .quintetto di; testa non v'e.pm.staia combattività,! etano* corridori si risparmiano m Vista della volata! Ed ecco tra la grande aitasti e la conv ™?'<>n°-™ .valico. apparire quattro . cam-i ! a pioni infangati: Girardengo, Brunero, Ajmo è! Gaj. Azzini c rimasto attardato da un tnci-i dente. II primo giro i'>. compililo velocemente! da Girardengo^,seguito ti ruota da Brunero, Ajrtìó e Gaj e mentre tutti gli spettatori gi'V prevedono che dil'Gcilmeiite le posizioni! cam-i oleranno, almeno per 1 primi due posti, eccal un grave incidente inaspettato mettere fuorìi conibàttimento ii « campionissimo ». Poco] dopo il rettilineo del traguardo, mentre 1 cor-| rldori stanno per compiere l'ultimo giro, saltali la catena alia macchina di Girardengo. Giti avversari, cogliendo con gioia l'imprevednlr.i,! palla al balzo, fuggono conio disperati trasci-! nati da Ajmo. Nell'ultima curva Gaj, fattosi! luce, scatta deciso <<• riesce ad assicurarsi al-; acune macchine sul più cMretfo avversario Bra-j nero, che pero, «mi rettilineo di arrivo ha ma ritorno .semplicemente meraviglioso, Nei re-; stanii «rénto metri gli spettatori, tutti presi' dalla stupenda battaglia «finale che sta per de-i citlere di una c.oraa di quasi trecento chilo-i metri, trattengono il respiro: Gaj con magni-' fica souplesse a vanga sicuro, mentre Bru-i nero, proteso in un Minimo disperatissimo; sforzo verso .la vittoria, predica ogni sua ul-ì lima energia. Ma ò troppo tardi, Gaj mantienal ancora una parte del guadagno acquistato| quasi di sorpresa e Brunero non può che ter-1 «ulnare a'tre quarti «li macchina. Terrzo a1 cintine marchino è Ajmo e mentre -11 pubblico, prorompe in un formidabile applauso, Girar-j dongo, vinto 'dalla più nera sfortuna, giungo' staccato al traguardo, portando la bicicletta' in ispallii. L'urlo che acclama vincitore e vintii tulli e quattro li avvolge corno in una. apoteosi! e dura, a lungo. I a l'oliti ha tremato, ha sus-' s"liuio. Ini goduto un attimo Indimcnticabila di lotta bellissima- e veramente drammatica' nelle sue rapida fasi, cosi ricche di .«nrps-esa.' Omia.j la contesa è itlnita e la creme sfolla e sii ine-inala verso.la «irta, tutta vibrante di pas-l stane sportiva e di infiniti ■commenti. L'ordine è.'arri7o Es«o rimane cosi stabilita: l.o Gaj Federico, ili Torino, alle 18,17,33, in oro 13,15,35, aliai ••ietta '.'.'aria di Km. e 316; S.o Cinine.ro. di Cirio, a ire quarti di macchina; 86. Aimo BarloIonico, n 5 macchine: .'.o Girardengo, a fiÓOmetri; .'..o Azzini Giuseppe, alle 13,10: 6.0 Cu-' pari, a dtiecetito metri: 7.6 sivocci, allo' ali.' 18,47,4S; 9.0 Binriirtii l'i.o Buggeri, alle lS,52,3a;l dodiiccsiml, a 18,39,41: S.o Boss I.'go, alili 18,49j3il; II. o iRumioii, alle merito, 19,1'.. loci 1!):6;28: pari; itosfeignoli, Cpmlinetti e Tccchlo, alia' vittoria di tin outsider ■ nollMiandicap dilottunti La AIIlaiio-Tiirliii> jicr illIeMantl, svoltasi coti la. iflscussa iorimiia. ilo-U'liilndica't e .stata vln.'«n cfii un ii",."rf.-,Ki onmliloiv> licita sbeonria LUtcjgorlà, i-I.1'', lai. rosolato allo sprint duo compagni ili tjara 1 imi nei; fra i imi "ritto ri della prima, categoria là lianiio sngutto a clnipie minuti di d.stanza, rum p*. pt-iHip riusciti :i colmato lo yraiitag'ni» (fair par» renilo ad andatura veloce) causa 11 tempo aweióa e in sl;i('> i>".x>ìni * <ìoUo Str04l<x oiiand,, n.lk' ii,«o io starter «LI ti -via» aj .Ut»ii-'idi detlt. .--.■•.-'-ida categorìa,- A3 concorrenti st s'iMicnjin alia rolla rti Torino per frajiporto quantt I) u chilometri ii nos-Jimo tra toro od i diic-iianu di prima eataawiii. chi-. lasctAna pillano qvlnrtlct iii■ 11■ 11i dojKi. san vctiUaovA, o « tirano» iltepórata^ inolile. Quando «jiialt-iinn si farina, per uri minimol'i':.i..-iii.- coma feijorcbl. elio ad uin c.hilomiti.ra d.-iìii ;.;::'.-i,nz:i. (. ». tonra f'/'.r un puasio alla ruota, parile ";-"( sincnviosi d1 rican.Tiimgorsl id ("rinni.a di 1. -t;. clK» ••! «.«Mitllsfllti f.cnsiìtiilm-n'.'v A Jlagcntal irtiui^rono -.'o coiTl-doi-t itc&ìK seconda categoria mit-1 «Ititi altai-nativarnoitlo da Gabbi, 'luirba-nnl e Portatili.!; poi quelli di prima categoruv, sf.irati l'uno; all'alti», Poro dopo la cittì Pftauo ratio e sjiezsi it parafango. <■ rtmane staccato ani crunpo, «» v.'i-r:i on NovniTi fette minati <l/>po vmtKA. A Vercelli cinque cnt-ri-ttort rnij Iji t»sta. alt- i:iaj: Gojjhf. Iiclii'ii.vi. Barharinl, Ptaaiwill o Pon.-Uupi; a * iiiiiniii r-a.v;" (IXimillotti iolo ; poi alle 13,3-i ALtierict, Jl.aiifi-jdi. Mitro, fesslna, Novara, Martinetto, na»' massói.ii, Ktv-i«'i!&,Cervini, e. q-.iind.:. un minuto Uot-i. -It ..i'i. ltoni*i Ca.vatlcrl. GaJhml, l'arprcda.! «■a tnmniitorì, fòungono in ffro-ppo serrato: wnctnin onno Pio.irionu.-ii t-ii A inumilo, ed ulta loro rnvia sono attacfta,ti l'otu, Ciri usino. -Mengotit; Sclileriuio • ì":ì-!i-i del non protaattranJstji., ed altri quattro!' ■l'i C'Iitusano n M-n.Toni cad.nm e restano staccati);. Mengoni dn|io Chtrasso lammua mi guasto atto. Merico .• neve formarsi. Ctttvasso ilevo leriniutsl; anche Gchhl. che lìopo Vercelli ha ;/>t',,rcso eli av-, versar! a li ha. ^a*i-.iti «ti 'orzai (juaitaifriancki aioct minuti, rlilotll a cinque peti' un tnc:t«ente. UKprcudo, ma a ir.ii metri rtaJJn Karriera Casale vlent r.igfrjumo da Porrlni « Vatlansi, et..'» ixa-o sorMmrior.o' allo sur;ut. Kcca l'ordino «li arrivo:' I. Gobì>l Mario, ili piacenza, alio. IU.10'3-;" tprmio. «Iella seeonda i-,■ iterarli a) ; '.' 'Porrmi; ;•. Vallazza in' ifiiippo; -i Tiì'.maTa'isI iprlijrio de.!!-, prima caustc-' rial alte tfidJ'r/"; o. Me.rioln.rti; 11. Knn'et ; 7. Dotta,-! Piemonl.".,: : ri. Prwanl ; 10. CanK.iai.ti. AJ»liòillO| •• l'j.o a Cbl'asaiio O3.o .S.-tfruono molti altri to tetUpa aiiLauimo. i