Gli strascichi finali dell'avventura dell'Asburgo

Gli strascichi finali dell'avventura dell'Asburgo Gli strascichi finali dell'avventura dell'Asburgo Dichiarazioni di Teleki « di Grate all'Assemblea Ungherese, a di Take Jonoscu alla Camera romena. [Servizio speciale della stampa) Zurigo, 7, notte. La seduta di ieri dell'Assemblea nazionale ungherese e le dichiaraztorti del presidente del Consiglio Telèkt e dici ministro degli esteri Gratz sull'affare dell'Absburgo hanno rivelato una certa tensione nelle relazioni ufficiali tra il Governo di Budapest ed i Governi della Piccola fnteòa. Particolarmente, poi, i raparti tra l'Ungheria e l'Austria ne hanno risentito il più sensibile contijiecolpo. La maggioranza dell'Assemblea nazionale ungherese sarebbe vivamente irritata per il contegno di Vienna, e chiederebbe la costituzione di un Comitato di inchiesta internazionale per appurare i pretesi intrighi austriaci contro l'Ungheria, n presidente del Consiglio Teleki ha fatto sopratutto rilevare che tra « i provocatori dell'incidente » — la parola « incidente • è proprio di Teleki — non ci sarebbe nessun ungherese. Carlo — Teleki lo chiama sempre « il Te » — avrebbe agito esclusivamente sotto l'influenza di consiglieri stranieri, e dopo avere preso conoscenza della situazione reale avrebbe abbandonato volontariamente il paese. Il ministro degli Esteri Gratz ha poi attaccato decisamente quella che egli ha definito « inframmettenza straniera ». Secondo Gratz, la questiono del. trono ungherese è un affare 'interno della nazione ungherese stessa, se anche il Governo, per motivi politici, ha dovuto cedere di fronte al" desiderio delle Potenze. « E' senza esempio nella storia — egli ha continuato — che Governi stranieri coìla minaccia del casus belìi vogliano costringere uno Stalo, la cui indipendenza essi hanno contrattualmente riconosciuta, ad avere riguardo ai loro capricci ed al loro pretesi interessi, non solo per la scelta della propria forma di -Stato e del proprio Sovrano : ma anche vogliano fare allontanare, contrariamente alle leggi vigenti, del proprio paese chi, come ungherese, ha il diritto di rimanervi. Questa minaccia era tuttavia superflua, poiché tutti'in Ungheria erano d'accordo che il re dovesse abbandonare il paese ». Nello stesso tempo che il ministro Gratz affermava all'Assemblea Nazionale di Budapest che la questione monarchica è un affare interno del paese, alla Camera romena il ministro degli Esteri Take Jonoscu si opponeva a tale punto di vista, chiamandolo un protesto per mutare l'attuale stato di cose ottenuto dopo tanti sforzi colla vittoria degli Alleati, a Noi non permétteremo mai — egli ha aggiunto — che i fratti della vittoria siano sabotati ». Take Jonescu ha concluso dicendo di sperare che il buon senso degli uomini di Stato ungheresi abbia il sopravvento, ed anche 3n avvenire non si debba ricorrere a misure di violenza. Continua, .intanto, da parte dello autorità federali svizzere l'inchiesta sulla scappata dell'Ahsburgo, senza che sinora essa abbia dato risultati positivi. Viene tuttavia confermata la notizia che Vi ho trasmessa a suo tempo, secondo cui il principe Sisto si trovava a Ginevra il giorno 24 dello scorso mese, e che con1 lui vi era uno spagnuolo. Non è stata invece confermata la notizia che Carlo fosse provvisto di carte di legittimazione spagnuola. La Legazione Spagnuola a Berna ha assicurato il dipartimento politico che la Spagna, non ha avuto alcuna parte nel viaggio di re Carlo. Le autorità federali sono-state meravigliate per 11 fatto che il viaggio dell'ex-imneratore sia avvenuto attraversando il territorio alsaziano. Si ritiene che te relazioni del principe Windschgraetz coi circoli militari e realisti francesi siano in connessione con tutto questo affare. Al palazzo federale di Berna si è òi avviso che il nuovo soggiorno dell'ox-imperatoTe sul territorio svizzero non possa e non debba essere che di breve durata. La partenza dell'Ahsburgo per la Spagna non può quindi che essere questione, di poche settimane. U l gasfizcl

Persone citate: Asburgo, Carlo ? Teleki, Jonescu, Take Jonoscu