L'atroce visione

L'atroce visione L'atroce visione e e o e e i o i 1 r u l o i o . o . i . , i n e a o » i i , r e vIn via S. Agostino, davanti la porticina d'ingresso alla tribuna pubblica della stila delle Assise, folla eccezionalmente ingrossata: folla da sabato inglese. Alle lj si aprono i battenti e solo una piccola ìiorzione di curiosi può entrare nell'angusta tribuna. L'usciere annunzia S. E. il Presidente con uno squillo di voce rauca che mette di buon umore il Presidente, il Procuratore ■Generale, il pubblico. Le stecche non sono prerogativa solo dei cantanti... Siamo ancora alle prese coi testimoni che... non ri sono. Oltre i malati veri e i malati di Napoli ci sono gli irreperibili, quelli che l'uscio, re giudiziario non ha potuto agguantare. — C'è una leste — dice il cancelliere — che è nel settimo mese di gravidanza... .['residente: — Bastano... (ilarità). Si legga la sua deposizione. Si chiama Lina Della Pietra, ima volai, costèi scrisse una lettera per conto d'un negoziante di montoni alla famiglia Balocco residente a Possano. L'autorità credette riscontrare delle affinità calligrafiche tra la. scrittura del sedicente Rizzetto e ln missiva pervenuta alla famiglia Balocco. Niente scrittura, dunque, del Rizzetto. ma scrittura della Lina. Avv. Erizzo: — Il valore delle periv.io calligrafiche!... 11 cane. Vittonauo da lettura dei risultati peritali medici della gamba rinvenuta in Po, e. appartenente al povero don Gnavi. Ci sono termini modici che il Presidente spiega ai signori giurati. — Questo termine — dice — loro non lo sapeva a prima! Avv. Roggieri: — A fare il giurato c'è tutto da imparare (ilarità). Si legge anche una perizia, ma non medica, sulla valigia rinvenuta in via Donizetti. 1 risultati circa la sua robustezza non potrebbero interessare che il fabbricante (dato cito volesse mettere in commercilo una valigia tipo delitto Balocco)-e il suo proprietario. Ma questi difficilmente se ne potrà valere. Anche ii tronco fuogge.Uoidi perizia. Ma su di esso non c'è contestazione. !Lc armi omicide Una descrizione minuto è stata fatta della roncola che servi all'assassino trovata nella valigia, insieme- al tronco. E' una grossa roncola lunga 32 centimetri a larga Ianni, robustissima, a manico fisso, che è mostrata ai giurali. Passa un brivido. Ma. Balocco rimane Indifferente. Viene mostrato ai giurati l'abito tallire lut.to insanguinato nella parto del dorso ; il ohe dimostra che l'assassino menò il primo colpo mortale olla nuca. L'assassino per svestire il cadavere tagliò addirittura per tutto, la lunghezza dorsale l'abito che era . abbottonato sino ai piedi conte gli abiti talari. Com'è noto, venne trovata, mn nell'alloggio di via Maria Vittoria, anche una mannaia anch'essa sorto sequestro. Davanti agii occhi dei giurati passano pure la cornicia, il colletto, la maglia ed altri indumenti insanguinati del povero sacerdote. I«a. mantellina non ha traccia di sangue pejiv.be .evidentemente, appena arrivato nell'alloggio, Don Gnavi se. la tolse. Viene tirata fiKm do.Ua valigia anche la mannaia che sèrvi allo squartamento del cadavere. E' la -.la-sica iiiaiiunia pesante del macellaio, quella comunemente usata nelle macellerie pubbliche. Questa esposizione dura parecchio tempo e produce un senso di profonda pietà. A vedere quelle, due armi micidiali e cosi voluminose si pensa che devono essere state portate in !l'alloggio prima dell'appuntamento e — volendosi correre dietro l'ipotesi dell'accusato — difficilmente ii presunto Rizzetto poteva portarle seco, recandoci all'appuntamento, senza che il Balocco se rie accorgesse. DnJla perizia si rileva, che nella camicia si sono rilevate. Impronte di dita le l'esame delle Impronte digitali scendo i dettami citila polizia scientifica ?). Anche la camicia porta larghe chiazze ili sangue alla, regione dorsale. L'esame necroscopico del povero tronco è lungo: dettagliato ed è ascoltato attentamente e quasi con interesse, dall'imputato. La cute si presentava incisa con taglio netto. Regolari furono puro i tagli delle masse muscolari, vertebrali, del collo e delio altre parti molli. La perizia si prolunga a descrivere lo stato dai visceri, del cuore, del polmone, del rene, la misura della milza, e del fegato, il loro colore, ecc., un ampio notiziario, insomma, la cut lettura fa perdere molto tempo perchè non ha inilìa ti che vedere colla causa, visto che il povero prete mori disgraziatamente non di malattia. Altra perizia l,n avuto per oggetto la gamba e la parte del barino clic furono rinvenuti nel canale Michel01 ;.i. le articolazioni furono riscontrate intatte porcini lo squartamento avvenne pei diligerne disartii olozionc a mezzo d'isiriiinerito tagliente. i>i>i«.,e d'aprile in ritai".io 11 Presidente ha ricevuto una lettera. Ne fa dare lotiura.. C'è dentro un pesce e la scritta » Testimonio di Balocio che proclama la sua innocenza ". l.ti cosa desta un momentino d'ilàrlla. •) piuttosto Li sorridere il Presidente che incito in luce i... suoi segreti d'ufficio. Il Presidente commenta.: — E pensare che il mittente ha speso cinque soldi !... Aw. Roggeri: — Non li valeva lui. E si prosegue beila lettura 'ielle perizie anatomiche. Al quesito: Quali mezzi furono adoperali por squartare il cadavere?, i periti hanno risposto: Con uno strumento robusto, tagliente, "e nello stesso tempo pesante .Aldo istruiiV'iito fu però necessario' per compiere le sussiditi rie operazioni di disarticolazione e di taglio delle parti molli. In sostanza il colpo micidiale allo nuca fu infurio forse colla, roncola, Iti quale n) moraciito del sequest.ro portava, tra grumi di sangue, parecchi capelli della vii ima. i.a mannaia servi pel taglio dilla massa delle inasso muscolari (ielle gambe, Ninno isfi'umento tra quelli in giudiziale sequestro, potè compiere —'a giudizio dei periti - la. disartii "lazio- ■ sippolahdefebavia sasifumuzipltemsasongataè daJ.fuvaditustsabipaPenstcobiGucariospisodoBcapdId|è dolostI hi io11!lenI chloj fo; chcoj a| vj so1 nI Rsfezmembra delle olire, ed ii taglio delle parti molli. Per tale genere di operazioni occorre altra arnia pili leggera e precisamente un coltello più maneggevole, tale da produne l'agli più penetranti, l'o quesito presentato ai periti fu questo : sm' ie operazioni suddette furono compiuto da 1 li 111 o più persone. Manlio risposto ritenere sieno siate compiute da una perenna sola: nessuna neeessita vi era del resto che ad essa partecipassero più persone. '-.n/i. dall'assieme delle disarticolazioni e ilei tagli viene fatto iìi pensare con Buflìeiento sicurezza ciu; una subì e stéssa persona abbia ino Io cniéutI operazioni. I pc.iin h;,u...fliiaratc ehe furono condotte 11 terminie 11 e,.: i" l'erma, do persomi di una certa abitii'i tecnica materia •• di una certo conoscenza, -ia 'pure empirica, delle parti ànatomichp che X-omiM>ngomi il corpo 1 untino. li' stai»» .'chiesto influì; tu periti se poteva susilottarsi che u vili ima fosse stola soggetto a inni osi o rosso staiti indebolita nelle sue Facoltà dì ingestione di liquidi. Dall'esame, deli ::i'a;s,;ii;j non e iisulU.to the la vittima Hip Pd sia stata soggetta a sostanze narcotiche. I poveri resti noti presentavano alcun segno che potesse far sospettare in una qualsiasi lotta Ira la vittima e l'assassino. Ed uguale risultalo ha tlato l'esame degli abiti e della camicia del povero prete. ina so!» pevaoaa fece scempio tlt don Cim.vfi I periti riassumendo le loro conclusioni affermano che un individuo solo, con ogni probabilità, fece scempio (lolle carni di don Gnavi, iti vita ed. in morte. Lo uccise di sorpresa a tergo, con un colpo micidiale, quando il sacerdote era ben lungi dallt'attendersl un simile agguato. E quindi la sua line violenta fu facile e fu lesta. 11 cosiddetto « depezzamonto» dei cadavere fu pure compiuto — per una varietà (ii rilievi ami tornici che la perizia elenca — da una sola persona. E dal complesso appare che essa, dovesse essere ben intelligente ed a giorno, sia pure grossolanamente, di anatomia. Entriamo in tema meno cruento. Treccie di sangue nell'alloggio di via Maria Vittoria sono slate rinvenute in parecchi ambienti': nella camera da pranzo e specialmente nel gabinetto da bagno. Anche là impronte digitali. Ma è inutile rilevarle... a parole ! Nella camera da pranzo il pavimento, che è in Degno, presentava traccio di una.- abbondante lavatura per uno spaziò di m. 2.60 per J.50. E' in camera da pranzo, del resto, che fu compiuto il delitto. Due sedie dello stesso appartamento portavano numerose macchie, di sangue. In quello di via Donizetti inveco nessuna traccia — naturalmente — di sangue. 1 referti peritali stabiliscono l'esistenza soltanto di immagini sacre, un nota;, cartoline, moduli di Banca, biglietti, un portamonete, ecc., tutta roba appartenente a don Gnavi. Inoltre ;(2 cartelle del Prestilo da L. 1000 ciascuna e soprattutto — entro nella valigia — tragico fardello ed 0stremo grido d'accusa, il tronco di don Gnavi collo bracchi incrociate... L'udienza ha termine con un rilievo contabile. Quella mattina del 13 marzo 1918 don Guglielmo Gitavi era. pari.ito da Caluso recando seco 31U mila liie. L'udienza è stata rinviata a martedì. Di fuori staziona la solita folla, di curiosi che sì ostina a voler vedere «lo squartatore del pi-ete » e il solito apparato di carabinieri che socio di parere contrario. Tra. la folla., ragazzi, donnicciuole, popolani, belle donnine. Pietro Balocco passa, in oompieta clausura, entro il carroozone cellnlti.ro. E forse, dato1 il suo temperamento, questa folla avida, curiosa di \%derio, non deve spiacergli... Dopo una settimana Dopo una settimana di udienza non è privo Idi interesse fare una sintesi di quanto smora |è staio detto ai giurati. Cominciamo da quando si riferisce all'assassinio di don Gnavi. Balocco ha affermato su tutti j toni che non è stato lui ad uccidere don Gnavi, e che chi lo I ha ucciso è un certo Antonio Rizzetto. Un Ani ionio Rizzetto che. egli trovò in ferrovia, con 11! quale fu in relazione di affari, ino del quale mai conobbe l'indirizzo di casa e la provenienza. Di (presto Rizzetto egli non seppe dare I che i connotati e affermare in modo generico lobo, traltavasl di un «Irredento Questa afj formazione cii Balocco, che non ha trovato ; credito presso il giudice istruttore, non ha avuto al processo alcun elemento a conferma. Portinai, inquilini, padroni di casa, j amici, elicliii di don Gnavi, parenti del po| vero prete , tutti concordemente hanno escluj so che don Gnavi avesse rapporti con persona 1 nominata Rizzetto. che avesse parlato di un I Rizzetto, che trattasse affari con Rizzetto. Cosi come tutti si sono trovati d'accordo nell'uffermare che in via Maria Vittoria questo Rizzetto non fu mai visto; Balocco, esclusivamen¬ e o o n a a n ¬ te Balocco, è stato visto con don Gnavi, iM solo accusato, unicamente lui è stato notato' in via Maria Vittoria nella giornata in cut dòn Gnavi venne assassinato. Per plwaro l'esistenza a Torino di questo fatnofjis « irredento » Balocco ha corcato dei testimoni, ma noti' gli è riescilo a trovarli. Cercò un amico per ìnduitoia dire che aveva sentito fare da lui il nome del « Rizzetto » ma questi negò questa circostanza- Uh cocchiere, amico della sua famiglia, venne, a deporre, che allo lO.lìfi del giorno in cui venne ucciso don Gnavi vide Balocco in via.Maria Vittoria insieme ad un'altra persoli" ma non seppe dire chi, uè precisare, i connotati. L'avvocato Greppi venne al processo per diro che nel mese di) aprile il Balocco pli presentò un memoriale nel quale si accusava il Bizzetto come l'assassino di dou Gnavi, ma si trattava di un'affermazione dell'accusato ed ha ita valore relativo. Molto più che l'affermazione viene dopo che il delitto era slato consumato da più di un mese, e da più di un mese il Balocco peregrinava lungo la riviera cercando il modo di sfuggire alla, giustizia. Il capo della polizia giudiziaria, cha esegui le indagini, dichiara che riporrò la convinzione che. Balocco, solo Balere-■ ha ucciso don Gnavi: i periti affenna.no cìt '011 Gnavf è stato ucciso da una scia persi.;... E presupposti (tXcll'uccaaa Questo, per quanto riguarda l'assassinio del prete di Cnluso, il riassunto di quanto venne esposto in uuesta settimana di processo. Per la seconda parto della causa, e cioè 11 mistero di Massa Lubronse, che alla prima si riallaccia per il fatto che sul morto vennero trovato le lettere con le quali il mono si accusa di essere l'assassino di don Gnavi, il riassunto non può essere cosi completo, per quanto possa l'arsi con la uguale chiaìezza. I presupposti dell'accusa sono che il presunto 'Rizzetto non si sia suicidato, ma sia, stato assassinato; che il Do Luca che affittò la villa 11. Sciano ed il Balocco possano essere la stessa persona, n che almeno in qualche momento siano siati scambiati l'uno peti l'altro: che il Balocco abbia ucciso 11 presunto De 'Liica-Rizzetto (o casualmente lo abbiti trovato morto a Massa Lubrense) e gì* sia. sorta la diabolica idea di servirsene per presentarlo come l'assassino di don Gnavi, affibit.ndogli il nome di « Rizzetto », di cut egli già si era servito nei suoi memoriali. Rimane quindi da provare anzitutto che il Balocco sia sitilo a Napoli nei primi giorni di lùglio, quando venne trovato il morto, e che abbia avuto dei rapporti tdi quale genere ò difficile precisare) con questo De Luca-Rizzoito. Scartata l'ipotesi (e colla, testimonianza del Capozzi pare scartata) che De iLuca e Balocco siano stati la stessa persona, rimane da provare che il Baiocco sia stato a Marioli nei primi giorni di luglio. Dal giorno in cui fuggì da Torino dopo l'assassinio di don Gnavi, Balocco è riuscito semini: a dimostrare dovo si è trovato, meno precisamente dalla metà di giiig.no ai primi iti luglio. A ragione quindi l'accusa arguisce che egli in quel tempo deve esserti stato a Napoli. I Lesti che Balocco ha portato per provare che nel giugno e nei primi di luglio era a <icnova non gli hanno servito. Quel soldato di ritorno dalla licenza, che doveva venire a dimostrare che nel liurlio Balocco ora a. Genova, ha affermato invece che egli ir, conobbe a Genova, ma durame la. sua licenza, ed Indubbiamente prima del l'i giugno. 1" testimonianza di oggi. Balocco pero si 0 dimenticalo che aveva promesso di dichiararsi colpevole ili tutu i delitti se si provava! che a metà giurmo non era a Genova. Ila udite le dichiarazioni dei soldato senza baller ciglio. A Genova quindi si deve ritenere che non c'era. Dov'era? Ecco quiiio che rimane, da provare, perchè tutto quello che sappiamo sinora è quanto ci è stato dotto dal tenente Pagella, e ciofi che dalla metà di giugno ai primi di luglio si sono perdute le sue treccie. Pestano però ancora da sentire i testi di Napoli, che a questo proposito presentano un particolare interesse. « P morto sarebbe* il De Luea-Rizzetto, ma sarebbe stato assassinato », dice ii Capozzi. Se e stato assassinato non può avere scritto In lettera per denunziarsi colpevole dell'assassinio di don Gnavi. Morto o suicida, però, chi ir: Su questo punto interrogativo particólarmente converge tutta l'attenzione e la curiosità del pubblico. Balocco non interessa, f'.lii appassiona questo morto,-che il Capozzi ha descritto come non d'altro preoccupato che della sua famiglia, della moglie e della figlia, che vivevano a Roma, ina che, avvenuta la morte, nessuno ha cercato, e che rimane un'Incognita. L'incognita che il Balocco tenta risolvere a suo favore. I testimoni che vorranno martedì da Napoli possono portare qualche luce... Poca, crediamo. Poco possono aggiungere i periti oltre quello che già «appiamo. L'interesso sfolgorerà nello arringhe, con le quali Accusa e Difesa ricosf.ruirat.no i fatti, per trarne le opposte conseguenze.