In attesa delle dichiariazioni di Sforza

In attesa delle dichiariazioni di Sforza In attesa delle dichiariazioni di Sforza Armeggio di gruppi - Popolari e socialisti di fronte alla probabilità di elezioni generali. Roma, 1C, notte. Il ministro degli Esteri farà domani lai-glie dichiarazioni sull'azione dell'Italia alla Conferenza di Londra. In seguito u. tale decisione venne rinviata ogni mòssa, parlamenlare in relazione alla politica estera. La Camera ha intanto tenuto o-ggt due sedute ili carattere assolutamente op- , posto. Nella seduta antimeridiana, con scarsi deputati, presenti, vennero discussi ed approvati a vapore una ventina di progetti di legge, fra i quali i miglioramenti economici ai magistrati, stralciati, secondo l'impegno assunto dal ministro Fora, dal progetto per la riforma giudiziaria. La Camera ha altresì approvato la legge tanto attesa dagli ufficiali della riserva, da quelli in posizione ausiliaria e da quelli in congedo provvisorio che riguarda jj trattamento di pensione rlegli ufficiali delle categorie anzidette. Nella seduta pomeridiana la Camera, molto affollata ed in taluni istanti agitata, si- è enormemente indugiata nella discussione sulla legge per le affittanze ■collettivo approvandone un solo articolo. L'interesse è ormai concentrato nella seduta di domani. Il Governo farà spontaneamente le proprie dichiarazioni di politica estera alla Camera ed 6 questo l'unico, punto sicuro della situazione che verrà domani o. al più tardi venerdì innanzi alla Camera. Oltre questo punto comincia l'ignoto. Che una breve discussione di politica estera avvenga nlla Camera prima delle vacanze ò fuori di dubbilo, ma non già la larghissima discussione che farebbero presumere le numerose iscrizioni oggi avvenute. Appena si 6 saputo delle dichiarazioni del conte Sforza si sono iscritti a parlare sul bilancio degli esteri ben 20 deputati, cioè gli onorevoli D'Ayala, Ernesto Vassallo, Piva, Falbo, Boselii. Mucci.'Misiano, Bergamo, Salvemini, Cirianl, Manes, Mauri Angelo, Vanirca, Siciliani, Cìccotti, Federzoni', Padelli, Gallenga. Jacini, Bevione, Di Cesare, Belletti. Bortoli, Perrone, Graziadei, Bonibacci, Martini, Coris. Questa pletorica iscrizione lascierebbo supporre una grande discussione assolutamente inconciliabile col proposito di prendere le vacanze al più tardi il 20 marzo, r" quindi assai probabile che dopo le dichiarazioni del ministro degli esteri avvenga la richiesta del gruppo di Rinnovamento per lo svolgimento delle due mozioni per Fiume e Porto Ilaros. L'on. Gasparotto ha oggi dichiarato nei corridoi della Camera che parlerà alla Camera, ma soltanto sulle due mozioni Orbene, poiché l'on. Gioititi dichiarò il 10 marzo che il Governo era disposto a discuterle, ò probabile che non rimanga controverso il. punlo relativo delle mozioni del'gruppo di Rinnovamento. Complicazioni potrebbero sorgere qualora,' come si vocifera a Montecitorio, qualche amico dell'on. Nitti sorgesse a proporre invece l'abbinamento della discussione del bilancio degli esteri a cjuella sulle mozioni per Fiume e Porto Baros. La proopsta non sarebbe, qualora sorgesse, so non un pretesto por dare battaglia al Ministero, nessuno potendo pensare sul serio, con la febbre delle vacanze da cui sarà invasa la Camera, con la mole di lavoro legislativo ancora da sbrigare, ad una larghissima discussione sul bilancio degli esteri Comunque, se vi sarà battaglia, bisognerà attendere che vengano a precisarsi i contorni di essa. Per ora, si può dire soltanto che le previsioni di un nuovo attacco in grande stile contro il Ministero hanno subito una certa attenuazione. Lo asprezze, che accompagnarono il voto famoso del 10 marzo nel quale l'on. Nitti si schierò contro il Ministero, si vanno smussando. Infatti il gruppo della democrazia liberale non accolse le dimissioni del nittiani Amendola Grassi e Gallenga, dimissionari perchè in maggioranza del direttorio, ni qualo essi appartengono, aveva votato a favore del Ministero. Inoltro, nitro sintomo di nubi in fuga, il gruppo riformiste, 'òhe si era scisso nella votazione del 10 mnrzo, hn oggi approvato il seguente ordine ' dei giorno: « Il gruppo riformista, riconoscendo die la diversa valutazione manifestatasi nel voto alia Camera circa l'urgenza della discussione sulla politica estera, questione del vesto, già superata per ls Immediato dichiarazioni del ministro Sforza, non possa essere tale da dividero la propria compagine tmmutnbilmento salda nella difesa del suo programma, nò da modificare 11 proprio atteggiamento nei riguardi dell'attuale situazione parlamentare, passa all'ordine . del,, gìQrjin m. -.. ■ v.v...v^!Uiwmmmrà Naturalmente rimane come punto grave od essenziale della situazione parlamentare la probabilità di elezioni generali in piimavera- Ed è su questo punto sostanziale che si sono trasferite le inquietudini e le preoccupazioni di una parte della Camera. Intorno a questo punto ancora incerto ma che sempre più si profila verno l'ineluttabilità di elezioni generali convergono le discussioni che avvengono mentre scrivo in lue importanti e separate riunioni di- stasera del gruppo popolare e di quello socialista.. Il gruppo pop.olareJimDiSfifitoato...;n^u^ primo momento dall'alea' di nuove elezioni generali, si va man man adattando a tale eventualità. Infatti stasera il «Corriere d'Italia» organo politico del partito popolare, mentre nei giorni scorsi-aveva messo ih dubbio la possibilità d'elezioni senza piattafomia, ammette invece che le elezioni possano avvenire anche senza piattaforma, adducendo l'opportunità di fare le elezioni generali in seguito all'annessione delle terre redente. Gli umori dei popolari in materia di elezioni appariranno più precisamente determinate dalla riunione di stasera. Prima che essa cominciasse accennava a manifestarsi una corrente nel senso di inviare il direttorio dal gruppo presso l'on. Giolitti per chiarire le sue intenzioni circa il supposto scioglimento della Camera, ma se tale ingenua mossa verrà attuata, è dubbio che essa possa condurre ad una maggioro chiaricazione della situazione. Quanto ai socialisti, essi appaiono divisi. Si manifestano vario tendenze: una che fa capo all'on. Turati nel senso di rotta verso destra, l'altra facente capo agli oa Malti e Velia nel senso dell'intransigenza assoluta, spinta sino all'astensionismo in caso di appello alle urne. Tra queste due correnti si fa strada una terza tendenza intermedia rappresentata da un ordine del giorno dell'on. Alessandri. Questa voce unitaria proporrebbe che il gruppo non precipiti nò verso destra nè verso sinistra. Non dovrebbe mai votare per il Ministero, ma neppure dovrebbe asservire la propria opera ad una tattica inesorabilmente intransigente. Queste sono le vibrazioni dell'ambiente parlamentare alla vigilia forse di decisioni di grande importanza da parte del Governo. S. Sforza conferisce col Re e con Giolitti Roma, ic, notte. Slamano ha fatto ritorno a Roma il ministro) degli Esteri, conte Sforza. Egli si è subito recato alla Consulta Verso mezzogiorno ò quindi andato a Palazzo Viminale, dove ò stato immediatamente ricevuto dal presidente del Consiglio, on. Giolitti, col quale ha avuto un lungo colloquio ed al quale ha riferito i risultati dell'opera propria come delegato italiano alla Conferenza di Londra. Il ministro ò poi andato ad informare 11 Re. a Villa Ada, sullo svolgimento e sui risultati delle trattative londinesi. Per domani è stata convocata la Commissione degli Esteri. Vi interverrà 11 Ministro Sforza. La collaborazione a fatti Accordo di portata internazionale tra lavoratori e impresari edili Roma, 16, notte. Il Commissario generalo dell'emigrazione ha presieduto ad una riunione fra i rappresentanti della Federazione edilizia e della Federazione dei costruttori convocati allo scopo di addivenire ad un accordo definitivo circa le clausole. da inst'rire nel trattato di lavoro per gli operai odili emigrati. Dopo un ampio scambio d'idee, l'on. Quaglino, per gli operai, il comm. Penna e l'ing. Lodigiani per i costruttori, hanno affidato al Commissario generale la preparazione definitiva del contratto, il qualo dovrà tener conto degli accordi intervenuti e delle richieste presentato dalla Federazione edilizia. L'intesa, che può considerarsi ormai felicemente raggiunta, avrà una grande importanza perchè il contratto di lavoro concretato fra l'organizzazionci padronale italiana e quella dei lavoratori dovrà essere accolto anche dagli imprenditori stranieri, che intendono occupare le nostre maestranze. [Stefani).