Ricordiamo che...

Ricordiamo che... Per l'Osservatorio di Pino Ricordiamo che... mezzo del cammino... clic ci siamo prefìssi di compiere non sarà male ricordare lo scoi» per cui ci siamo mossi. Molti possono aver dimenticato il movente che ebbe questa sottoscHzione nata dalla fusione di quello che ora il desiderio nostro e le prime offerte, non richieste, pervenuteci; molli possono non aver letto quel breve capitoletto di cronaca col quale, ponendoci «a tu per tu con chi vive tra lo stelle » abbiamo cercato di dimostrare che non era bello che la nostra città che ha il vanto di avere l'Osservatoiùo astronomico meglio -situato d'Europa lo lasciasse languire per deficienza di strumenti e povertà di mezzi. «Perche l'Osservatorio di Pino possa assolvere ai compiti che gli affida il mondo internazionale degli studiosi scrivevamo allora, rubando -le parole a padre Boccardi. occorrono molte coses ma una sopratùtto: VEuriscopio, la prodigiosa macchina che rintraccia le stelle e le fìssa su di un obbiettivo fotografico. Pino ha necessità assoluta di tale congegno e Torino generosa glie lo deve offrire. Lo strumento costa 80 mila lire. Padre Boccardi offre le prime mille; mettiamoci tutti insieme per trovare le 79 mila lire che mancano » Questo scrivemmo allora e questo ripetiamo oggi, raggiunta approssimativamente la metà della somma occorrente, a ringraziamento per quanti già ci hanno fatto pervenire la loro offerta ad incitamento degli altri che ancora devono sottoscrivere. Chi ha senso di orgoglio per la sua città, ed ha amore per la scienza, non devo rifiutare il suo appoggio. Ogni uomo ha nel cielo la sua stella; ima buona occasione per propiziarsela. Ci sono pervenute queste altre offerte: Famiglia Negro, con preghiera a padre Boccardi di illuminare sovente coi po-lenti fari del suo osservatorio la operosa fattoria Hartmann » Associazione Borgo S. Salvarlo . L. In memoria dii Amelia .... • F. R. Così? Troppa distanza 1 La stella sdegna scendere tanto . in basso! • Un gruppo d'impiegati della Società Belga-Torinese Tramvai, per una buona stella che calmi gli animi e formi le coscienze . . » Alcuni scarponi tornando da una gita alpina '..»'' Tre sartine 'in omaggio alla buona stella per aver ritiirato uno stipendio che era in pericolo di cadere. ...» Quattro astronomi in erba di Ca- vallcnnagEiiore .■ » F. O. Perche una buona stella parli al cuore di Felicino ....»' Dai monti giuLivi di Pollone il piccolo Carlo a P. Boccardi perchè voglia scrutare la buona stella apportatrice di felicità, unito alle sorelline gemelle- Clelia e Antonietta -....»' Alcuni amici, bnìndando, esorterebbero p.-'Boccardi'ad inviare una... scomunica alla-tassa sul vino . • Alcuni allievi dell'Istituto serale Rossi già Maffei perchè p. Boccardi trovi una stella che li illumini nel giorno degli ésamii . » Una comitiva di operai della Ditta Carello Fratelli riuniti, a padre Boccardi perchè trovi la stella apportatrice di pace tra capitale e lavoro » I capi e. gli impiegati del Reparto esperienze Fiat-Centro .... » Gino, sperando d'aver trovato in Lina la sua buona stella ...» « Bimba n Fanciullone » perchè p. Boccardi nella-ricerca di "tante buone stello non dimentichi la loro < ..-...» Un'operaia -metallurgica'della. Ditta Michelin, augurando che pa-, dre Boccardi scopra la stella rlsanatrice delle (industrie . . . »' Due taschine... verdi ...... A. B. : perchè P. Boccardi sappia dirmi se nei pianeti colesti vi sono meno imbecilli che da noli » Un ingegnere spiantato ed una sartina milionaria » Per una stella capace di portare la serenità nel procelloso animo del poco sbigottito Giovannino (da Solerò) » Due amici di Mondovi . . . i » Tra gli impiegati della Società Reale Incendi ....... * Impiegati delle Ferriere piemontesi (a mezzo Musy e F.) . . » A. M. per le belle stelle (a mezzo Musy) » Giuseppe Crosta, Sartoria (a mezzo Musy) '. » Gobertiino (a mezzo Musv) ...» Perchè p. Boccardi collo studio delle stelle e dei cieli ci insegni ti conoscere meglio la potenza di Colui-che lia-creato, regge.e gnvema*mirabilrnente 1 cieli e lo stelle P. G. (a mezzo Musy) . » 7'o/a(c L. Liste prec. I 1S0 — 100 — 10 — 20 41 50 12 50 20 - 20 - 12 — 20 11 — 20 — 2 05 10-2 304 805 — 10 155 113 —50 lOfrìl 15 37558 50Totale generale L. 38 399 65Un'inchiesta ai telefoniDal Direttore Compartimentale dei telefoni cav. uff. Demaldé, riceviamo la seguente lette ra che ben volentieri pubblichiamo: « In seguito alle vivaci lagnanze generiche pubblicale contro il servizio telefonico in occasione dell'incendio verificatosi la sera del 'i corrente net magazzini della Ditta Ambrosetti, mi sono fatto premura di eseguire personalmente una rigorosa inchiesta. Da questa risultano accertate e documentate lo seguenti circostanze: ).- — Il primo avviso dell'incendio ai pompieri venne dato alle ore -21.13 precise dal N. 98 telefono dei Sottocapi stazione, come è registrato dal cronografo del pompieri e confermato dalla annotazione sul regestro di turno della centrale telefonica. Tale avviso venne dato personalmente dal Sottocapo signor Piantanida, il quale mi ha dichiarato che la tele fonista gli rispose Immediatamente; 3. — Il secondo avviso risulta dato alle 21.15 dal telefono 9080 della Ditta Tonflchini, di via Nizza, 30. Era all'apparecchio il signor Tonaico .il quale mi ha dichiarato che la telefonista gli rispose próntamente dandogli la comunica zionu con i pompieri. Questi gli rÀsposero che erano già avvisati dell'incendio Ainbrosetli 3. — li'impiegnto signor Cuss-lno Giovanni della Ditta Anibrosettii entrò in servizio nell'ufficio della Ditta medesima alle 31.1 precise, co me è registrato dall'orologio ili controllo ed in tale ora nell'ufficio stesso non vi era anco ra notizia dell'incendio. 4. — Il signor Maggiore Morelli del Commis sariato Militare appena prima delle 21 uscendo dal Ristorante Lagrange vide sollevarsi fumo e sointille verso via Nizza. Presa una vettura si recò sul posto della Ditta Anibrosetti ove giunse verso le 21.5 e insieme a«unx altro impie gaio della Ditta cercò di telefonare alla ceri frale prima da diie apparecchi da tavolo e poi dal centralino, per divergi minuti ma senza riuscirvi forse perchè non pratico delle mano vie di esso. Allora disse di insistere nelle chiamate e uscito sul pòrtone, ad un graduato del le Regie Ouardie ivi accorso ordinò di telefo narc subito a suo nome ai pompieri e alla Questura. Solo alle 21,15 sopraggiunto un altro im-piegato della Ditta Ambrosettii riuscì ad averediverse comunicazioni dagli stessi telefoni della Ditta perchè conosceva le manovre del centralino. 5. — Verso le 21,15 la Signora del Cav. Anibrosetti accortasi dell'incendio dal suo balcone chiese dal suo telefono 82-24 .i pompieri incendi. Le fu risposto prontamente dalla centrala dichiarando che 1 pompieri erano gi;i"stafi avvisati «. Conferenze Onesta sera alle ore 21, nel salone dell'Associazione Liberale Democratica avrà luogo la i.a Conferenza Dantesca promossa dalla Lega Italiana d'Insegnamento. Parlerà l'avvocato Maurizio Roccarino su,«Dante crrminalista»— Giovali 10 corrente nei locali della Ualicria .subalpina («ala Noia), il prof Eugenio

Luoghi citati: Europa, F. O., Pollone, Torino