Per un ricovero agli emigranti più poveri

Per un ricovero agli emigranti più poveri Per un ricovero agli emigranti più poveri in transito a Torino CI siamo occupati ili un recento articolo dolio nu-usli condizioni deU'errusraziono, in rapporto si fidai niente ai treni che si sono effettuali Klhbra a, Torino per il trasporto ad Havrc degli aariffranii diretti in America o che per mancanza di tonnellaggio nazionale venivano i a una Compagnia formatasi tra i vettori, sotto l'e?Jda del Commissariato dcU'emigruzicno, avviati sui pirosca'.l stranieri. . , Oltre (tuesti emigranti, esiste 7;ei'o im altra categoria elle si potrebbe defluirò degli sbandati, di coloro cioè che, spinti dalla mancanza di lavoro, partono alla spiicciolata coUintenRione colla »i>eraii/.a di trovalo negli altri paesi d'Europa i mezzi di esistenza clic, \mrtmpiK). in patria vengono hn-o a mancare. Questi nostri eoimazionali, ohe sono tuttora certo i più miseri, non partono di solito — almeno dopo la guerra — in carovane c su treni destinati allo-seopo; ma prendono incoila spicciolata sui convogli normali, non pero senza aver fatto delle soste, sovente molto lunghe, nella nostra ritta., per le non poche « pratiche » occorrenti a chi espatria. iVnnunto per ciò, per essere ciao Tonno, couìe già precedentemente dicemmo, non solo Il cóntro di raccolta degli emigranti piemontesi, tua altresì località di passaggio degli emigranti di gran parto dell'Italia settentrionale v. centralo, con meta nei paesi dell'europa, (cita a conferma delle cilrc impressionanti da noi esposte, è venuta pur ieri la notizia secondo la mjal'5 gli Stati Uniti non potranno ammettere più di 40 mila immigrati all'anno, e non tatti italiani!) appunto per questo, dicevamo, ora .pertanto naturale che sorgessero qui triti locali appositi ed integrativi dell'opera svolta •".::i Commissariato dell'emigrazione. La Provamela di Tonino, col contributo del Municipio, tlello Stato, delia Cassa di Risparmio, dell'Opera Pia di S. Paolo, del Banco ai Napoli, col concorro della Società .Umanitaria di Mils.no >■ dell'Opera Pia Bonomelli, ha istituito atall'agosto 101'J il Segretariato (provinciale di »u-;aist«iza degli emigranti che, per mezzo di »:n ufficio etilato nella stessa stazione di fjoria (Nuova, prov-vede a tutelare gli emigranti con: irò ogiii forma di sfruttamento, ad informarli .-.lille osadtzioH lèi paesi di emigrazione e ad insisterli in tutte quelle già accennate e c.oinT licate operazioni burocratiche che le odierne disposizioni di legge italiane ed estero impongono sotto pena dei fermo alla frontiera. Assai ■;à protlctta opera tuttavia Intenderebbe cornile re ti Segretariato provinciale, se non vi pónessero ostacolo difficolta dovute alle odierna condizioni generali. ii fatto che oggi l'emigrazione si sia ridotta ì:ì minimi termini e che quella transoceanica segnatamente abbia perduto le desolanti càratio, isti eh è d'un tempo, non distruggo il fenomeno cui sopra abbiamo accennato, di questi ■litri emigranti! sparsi, che si raggnippano a "l'ovino ed ai quali, in attesa del documenti necessari, manca qualsiasi sicurezza e comodità, perdio gli scarsi mezzi non consentono loro -- coi prezzi proibitivi in uso — di pernottare all'albergo e sono costretti a passare le netti all'aperto, soggetti agli assalti dei ladruncoli ed al freddo, condizione quest'ultima Tesa tanto più dolorosa dalla presenza in mezzo ad essi di donne e bimbi. D'altia parte, mentre la disoccupazione aumenta, e tardi o tosto l'emigrazione, sia pure gradatamente, tornerà a. riprendere, è di vivo interesse osservare anche questo lato del problema. Per questa ragione riproduciamo qui volentieri alcuni dati fornitici dall'avv. Edoardo i-csia, consigliere provinciale e presidente, del Kegrettirlnto provinciale d'emigrazione. «Esisteva un tempo nella staziono di Porta Nuova -- egli dice — un particolare salone per gli emigranti, ma l'Amministrazione delle ferrovie, giustificando la cosa con la scarsità dei locali, lo occupò, ne pure intenda ora riconcedario. Nei primi tempi dell'armistizio, l'autorità aveva messo a disposizione degil emigranti una caserma situata nel centro di Tonti.>, ma hi distanza dalla stazione ed il fatto che i treni degli emigranti cui possono prendere posto gli emigranti per la linea di Modano partono sempre nelle primissime ore del mattino induceva t partenti a preferire la veglia nell'atrio della stazione alle brande della caserma, pur di evitare l'incomodo di :i lira versare di notte la citta colle donne e i barnbini e il navico dei bagagli. Alle ripetute insistenze del Commissariato dell'Emigrazione e del Segretariato provinciale, alle quali si aggiunsero le istanze della Bonomelli e dell'Umanitaria, il Ministero degli Esteri parva un tempo avesse in animo di risolvere radicalmente la questione colla costruzione di uri edifìcio a .Porta Nuova, che costituisse una vera e propria « Casa degli emigranti » su] modello ai altro d'Italia o dell'Estero. Ma, probabilmente per la grave spesa che importava, i'ideu fu abbandonata. Altre soluzioni, meno radicali ma pur opportune proposte dal Segretariato, furono imre dovuto abbandonare per l'istossa causa. Ultimamente, come provvedimento di ripiego, si stava esaminando la possibilità di adibire a ricovero provvisorio lo baracche che l'Autorità militare aveva fatto erigerò sul piazzale verso via Sacchi, e che erano destinate al ricovero dei ir.ilitati di passaggio, baracche che l'autorità militare eva disposta ad abbandonare. .Via un'improvvisa comunicazione dell'Amministrazione ferroviaria, fatta di questi giorni, ordina la sgombro immediato e l'abbattimento di tali costruzioni, ed anche questa soluzione provvisoria si renderà impossibile se l'Amministrazione dello ferrovie non vorrà recedere dui suo proposito o almeno ritardarne, come ó da sperarsi, l'attuazione. Il grave inconvenlenie quindi rimane, mentre è assolutamente necessario che scompaia •i li' mi dovere morale -- conelude il. presidente del Segretariato provinciale — al quale la, città di Torino e gli Enti maggiori non possono venir meno. L'emigrazione europea e transoceanica, dopo l'odierno periodo di sosta, riprenderà il suo largo sviluppo e la stagione di Porta Nuova, centro di passaggio di primo ordine, vedrà niiovaiuenlu affluire numerosi gruppi di emigranti, li' assolutamente necessarin che, cosi comò l'Amministrazione delle ferrovie ha provveduto migliori vetture pel loro trasporto, lo Stato e la citta di Torino, col concorso degli Enti e delle più importami istituzioni filantropiche cittadine, provvedano a fornire a, questi nostri connazionali quel modesto conforto materiale a cui dopo lutto hanno diritto, e che permetta loro ili non portare all'estero la tristo impressione della truscurauza in cui la Nazioue li lascia alla loro partenza». .Non si può non associarsi con fervido cuore a queste, considerazioni e saremo ben lieti se la nostra nota sul movimento degli emigranti, sulla quale le dichiarazioni dell'aw. Sesia si innestano, avrà ili qualche modo contribuito a risolvere anche questo che non è fra gli ultimi problemi odierni della città nostra. Manifestazione di protesta coatr* osmi violenia I/Assoeiazlono liberale Democratica di Torino, che Un dtd giorno 2 corrente ha inviato all'Associazione Liberale Democratica di Kit-Hiize il se-mente telegramma: «Associazione Liberalo Democratica della provincia Torino deprecando triste attentato libera manifestazione patriottismo, esprimo cordoglio e sensi wnrnirazionc e solidarietà opera Associazione Liberale fiorentina » di fronte ai luttuosi ed abliominewli fatti di Empoli convoca t propri! soci in assemblea generale questa sera sa liato alle ore 21 per una solenno manliedazione di protesta. Il giuramento degli allievi sottufficiali Con una cerimonie simpàtica nella sua austera semplicità militare, ha avuto luo^o il giuramento degli allievi sottufllclali inscritti alia scuola de! nostro Corpo d'armata. Gli Six.» giovarli si recarono col colonnello comandante, cav. Autonlcelll, alla festa sul colle di Superga e sull'ampio piazzale donde, nella mattinata primaverile si godeva la vista ;li un superbo panorama, si svolse la festa. ti colonnello cav. Donato Antonicelll prònunzio uri elevalo discorso mettendo in rilievo le pione del nostro esercito ed nccenriandò da ultimo ai martiri dell'ultima guerra, oauidi la truppa prestò il giuramento e stilo dinanzi al Comandante, facendo poscia u tarmi in citta al canto degli inni patriottici. s

Persone citate: Bonomelli, Modano, Tonti