Il progetto del pane ha superato lo scoglio

Il progetto del pane ha superato lo scoglio Il progetto del pane ha superato lo scoglio La Camera approva l'art. 3 (sulle due forme a prezzi diversi) e le relative disposizioni transitorie - Non restano da approvare che gli arti| coli sugli aggravi fiscali a carico degli abbienti e sui consumi di lusso. i ' Roma, 17, notte. L La seduta si apre " con pochissimi deputati V'esenti. Le tribune malgrado la giornata primaverile sono invece molto affollate. Presiede l'on. De Nicola, il quale apre la seduta alle 15. La sola interrogazione che riesce possibile i ^volgere è quella dell'on. Campi al ministro Bell'Interno, per sapere come giudichi, l'atto del sottoprefetto di Gallarate che dopo aver armato e reso esecutivo il molo suppletivo di primo accertamento per la tassa di famiglia nel Comune di Gallarate ritirò il ruolo stesso, dichiarando di attendere ordini in proposito dal Prefetto di Milano, mettendo nell'impossibilità il Comune di Gallarate di poter inc|sfcare quanto gli è indispensabile per pagare gli stipendi ed i salari ai dipendenti comunali e per il rimanente fabbisogno finanziario. Risponde il sottosegretario on. Corradini, dando spiegazioni. Replica l'on. CAMPI prendendo atto delle dichiarazioni ed esponendo alcune osservazioni in merito, i Si dovrebbe ora svolgere le altre interrogaIZioni all'ordine del giorno, ma nessuno del •deputati interroganti e presente, cosi l'on. De •-Nicola è costretto alle 15,20 a sospendere la .seduta fino alle 16, ora in cui sarà ripresa la dihscussione sul progetto per il pane. 1 pochi predenti si abbandonano a commenti intorno a -questo sciopero di deputati. j ." L'art. 3° t La seduta è ripresa alle 16 e si riprende la (discussione del disegno'di leggo sulla gestione 'statale dei cereali. PRESIDENTE ricorda che la discussione è rimasta all'articolo 3, che nel testo attuale del progetto governativo suona ìcosi <in quattro comma)": i;o — E' data facoltà al Commissario generale ?»er gli approvlglonamentl c consumi di disporre .che 11 pane sia confezionato In forme diverge «la rendersi a prezzi diversi. I prefetti, seduti 11 Coni'torzio granarlo e la Commissione provinciale de toosuml, ietermlneranno 1 limiti di prezzo entro l quali le Giunte comunali stabiliranno 1 prezzi di ►irraditi delle divep» forme. ,,„„„ 2 0— Sempre allo scopo di mantenere nel limite iDiù basso possibile u prezzo di un tipo di pane eli : consumo popolare a forma grossa, il Commissariato c autorizzato a stabilire prezzi più elevali « quelli ^fissati dall'articolo secondo, c non Inferiori al comò !>del erano estero, per la cessione del grano <tesu'jiatoalla confeziono di paste alimentari ad aM>uTattacnento speciale. «11 paste glntlnate (Il biscotti le dolci ed altri generi di consumo speciale, i a.o — L'utile ricavato dal maggior prezzo di cesIblono del grano per la confeziono <ll pano a tortila piccola, delle paste alimentari e speciali e del » 'Motti e dolci sari Integralmente devoluto alla, diminuzione del prezzo del.pane a consumo popolale i 4.o — E' data facoltà al Commissariato generalo elevare nello Provincie, 11 cui consumo di pane la forma piccola si diffonda largamente, 11 prezzo lidi cessione del grano quale 6 etaDUllo Hall articolo liecondo devolvendo integralmente U maggior prezzo a beneficio delle provinole le quali fanno pre«valentemente consumo di pane popolare. ^ I Emendamenti aooetlati dal Governo I Su ciascuno dei quattro comma del suddetto Viticolo, vengono presentati vari emendamenti tche ciascun proponente svolge brevemente. Ma a più non vengono accettati dal Governo, altri iVengono ritirati. Dalle seguenti dichiarazioni del Sottosegretario agli .approvigionamenti ìefeulta quali, invece, sono accettati dal Governo, i SOLfSU Dichiara che il Governo è decisafmente contrario agtl'.efhendamentt che tendono la stabilire un fondo di sussidio alle classi di'eagtato, poiché un tale provvedimento sarebbe '•tfonte di gravi inconvenienti e • compromette? Tebbo la portata finanziaria del disegno di legIge. Circa l'abburattamento, créde che questo, ■più che di legge, dotili a essere materia di regolamento. Questa questione, come quella delle uniscale, dipende dulie contingenze dell'appio l.vigionamento del pane. Invita i proponenti de 'gli emendamenti relativi a questo punto a riti tarli assicurando che il Governo farà tutto il possibile per migliorare la misura dell'abbi! rattamente e per evitare te miscele, elio Irai tante spera di poter migliorale. Quanto al prezzo del pane popolare — che l'on.. Pestalozzà vorrebbe limitato a noti più di 20 cent, cirro il prezzo attuale — esso sarà quello del grano nazionale diminuito dai proventi predi sposti da questa legge, elio si potranno rcaliz zare e che l'oratore non crede siano una illuisinne. (Rumori, commenti all'estrema .sinistra).. Accetta l'emendamento dell'on. Benedirne Alberto il quale, alla fine dell'avicolo, dopo te .ff-arole « pane popolare • propone di aggiungere: « unitamente agli utili ricavati, dal Commissariato vetta, cessione, di ninno per la. conte zione di biscotti, di dolci e di. paste, ni (fintine •ed altri (teneri, di consumo speciale. 0 Governo ;— aggiunge l'on. Soleri —. si propone di evolvere a beneficio' delle Provincie di maggior consumo di pane di tipo popolare i proventi 'derivanti -dalla confezione di biscotti dolci e paste ni glutine. Accetta anche l'emendamento Velia (che vuole specificate alla parola ••« Provincie »: « Con particolare riguardo atte Provincie meridionali e alle isole »). Assicur;uinoltre che prenderà le più allergiche disposizioni di polizia annonaria per impedire che il grano ceduto per il pane popolare sia adoperato ad altri scopi. Quanto all'emendamento dell'on. Bcllotti Pietro (che contempla il caso "della somministrazione del grano in natura ai lavoratori della terra), assicura che la questione sarà studiata e risolta in sedo di regolarmente. {Approvazioni). Dopo queste dichiarazioni dell'on. Soleri a nome del Governo, il relatore on. Camera paria brevemente in senso analogo. Quindi i] Presidente mette ai voti il primo comma dell'art '8, che è approvato. Un appello nominale : SI dovrebbe procedere alla votazione degli altri comma dell'art. 3; ma la discussione ripiglia animato su di un emendamento socialista, che è stato combinato dagli on. Zanardi Gari? otti e Casalini rimaneggiando precedenti Emendamenti non accettati dal Governo L'etnendamento in questione dice: . «La tarma per la confezione del pane a brezzo popolare, conforme al secondo art. delie disnoslzlnni transitorie, sarà ceduta esclusivamente a nanT del adibiti alla confezione di questa sola specie di pano e che non abbiano scopi speculativi Tali so- ^ no 1 forni di enti pubblici locali di animnlstiazloni dello Stato, di aziende consorziali .limonare e di cooperativo aperte a tutti i lavoratori e senza ripartizioni di profUtl. Dove questi panifici non esistono, 0 siano Insufficienti, gli Enti locali sono au tonzzati alla tsUtuztone dei medesimi o alia ì-ectulslzione di forni privati. La vendila al pubblico del pane a] prezzo popolare saia (atta sempre a neso ' e analogamente al panifici da spacci di Enti »Ubbijrf e cooperativi. E' stanziato un primo fondo di ceàto milioni allo scopo di dare maggior mere minio alla macinazione municipale e cooperativa" alia produzione e distribuzione municipale e eoo ne' raflva del pane e della pasta, al Une di garantire Sa qualità rWle farine e di avvicinare il più nos- • cibile il- prezzo del pane al prezzo di costo mieli.-, rando altresì tecnicamente ed Igienicamente l'industria della panificazione». GARIBOTTI, a nome anche degli altri firma/ lari, insiste per questo emendamento siccome quello che solo può rappresentare una efficace guarentigia per tenere basso il prezzo del pane popolare. Chiede perciò la votazione nominale SOLERI, dichiara, che il Governo accetta cerne raccomandazione il conceUo fondamentale dell'emendamento Garibotti ma cosi come è esso formulato non può accettarlo. Quanto alla proposta del fondo 41 cento milioni la sede opportuna per trattare tale questióne sarà la legge sulla cooperazione, che presto verrà dinanzi alla Camera. CAMERA GIOVANNI, relatore, prega l'onorevole Garibotti dì non insistere nel suo emendamento. CAVAZZONI, voterà col suo gruppo (popolari) contro l'emendamento Garibotti, pure riteutndo fermo che il Governo debba valersi ■dell'azione del forni cooperativi per infrenatre il prezzo del pane. ■ PAKEBIANCO, chiede che sull'ordine dei intorno Garibotti si voti per divisione e che la 'votazione nomAnaTe abbia luogo soltanto stilla {HWQBda patta, sperando che- la pràqa parte almeno possa essere accettata dal Governo;' ma SOLERI dichiara che non può accettare neanche la prima parte dell'emendamento perchè indeterminata nella sua forma e pericolosa nella- sua attuazione [interruzioni all'estrema sinistra). Conseguentemente, PANEBIANCO ritira la domanda di voto per divisione ed il Presidente indice l'appello* nominale su tutto l'emendamento. Dopo che il segretario ha fatto la chiama, 11 Presidente comunica il risultato della votazione nominale. Presenti volanti 317. Maggioranza 159. Risposero 81 (a favore dell'emendamento socialista) 69. Risposero NO: 240. La Camera non approva l'emendamento del deputato Garibotti. Un articolo aggiuntivo Quindi la Camera approva il 2.0 e il 3.0 comma dell'articolo 3. Resta il quarto e ultimo comma, il quale è anch'esso approvato con gli emendamenti — già accettali dal Governo — degli on. Beneduce e Velia (vedi più sopra). Senonclié, approvato così l'art. 3, PANEB1ANCO propone un articolo aggiuntivo, il quale viene dalla Camera approvato nella seguente forma modificata dall'on. Soleri seduta stante, consenziente il deputato proponente. . Il Governo del Re 6 altresì autorizzato a stabilire speciali sanzioni, senza pregiudizio dello maggiori pene sancite dal Codice Penale, per colpirò le frodi nella .confezione delle diverse torme di pane, nell'abburattamento, nella macinazione e in genere neUa panificazione». Vengono presentati altri articoli aggiuntivi. Uno.— del socialisti — riguarda la facoltà di consegnare grano invece che farina al Comuni con più di 50 mila abitanti, che abbiano una gestione autonoma di macinazione: SOLERI osserva che ciò non può far oggetto di disposizione legislativa, ma assicura che terrà conto del desiderio dei proponenti, i quali non insistono. Pure come raccomandazione passa un articolo aggiuntivo proposto dal)'on. BUBBIO, che dice: ila distribuzione delle farine è'fatta dai Consorzi .granari provinciali per contingentamento comunale. Qualora si rendesse indispensabile il tesseramento famigliare sarà corrisposta una razione supplementare alle famiglie meno abbienti, secondo i limiti e le modalità da determinarsi dal Commissario generale per gli approvigionamenti ed i consumi ». ' ì • . A proposito di un articolo aggiuntivo proposto da ZANARDI (« Dal l.o-maggio 1921 i fornai autorizzati alla confezione ed alla vendita del pane popolare non possono produrre nè distribuire altre forme di pane ») SOLERI dichiara òhe è desiderio del Governo che la confezione dei due tipi di pane avvenga-'in forni separati, e questo concetto dovrà, trovare la sua sede nel regolamento. Osserva però che la sua.' attuazione non sarà possibile dovunque. In ogni caso la disposizione proposta dall'on. Zanardi avrebbe per effetto di limitare la diffusione delle forme piccole. ZANARDI afferma che coloro che sono contrari al suo artico' 10 aggiuntivo sono preoccupati di non offendere gli interessi degli esercenti forno, (rumori). Per questo insiste nel suo articolo aggiuntivo. CAVAZZONI (popolare) osserva che tutte le garanzie possibili per il pane di consumo popolare 6ono state già date con gli emendimenti giti votati, e che d'altra parte la proposta dell'on. Zanardi non potrebbe neppure csS£!.\Jjì t,,tt* 1 Comuni applicata, n PRESIDENTE pone a partito l'articolo aggiuntivo Zanardi: è respinto. . Le disposizioni transitorie in un articolo unico PRESIDENTE avverte che il Governo e la Commissione hanno riunito in un solo articolo le disposizioni transitorie, sopprimendo 11 titolo di «disposizioni transitorio ». La prima disposizione è co,sl formulata: ^6Ì, u^ue^Ul* Mara° « Brano tenero sarà ceOonsor?? granari al prezzo di lire 90 al quintale, e quello duro- al prezzo di lire 110». Dopo alcune osservazioni dell'on. Matteotti, è approvata. La seconda disposizione dice: « Per il mése di Aprile, in via di. esperimento, 1 consorzi granari dovi-anno cedere sulla propria assegiLaziono mensile un quantitativo di grano o di farina ad un prezzo Inferiore del 20 per cento a (juello stabilito allori. 2. da destinarsi alia conmaone di pane popolare. La misura di tate eccezione sarà stabilita per ciascuna provincia dal Commissario generale ». . Dopo osservazioni- e proposte (non accettate) degli on. Gallani, Corsi e Matteotti, anche questa seconda disposizione è approvata. La terza disposizione dice: « I Consorzi granari dovranno rivalersi della perdita derivante da detta cessione mediante n maggior prezzo ti I castone del residuo quantitativo di grano tenero «ostinato alla confezione di pane a forme piccole, ed occorrendo di parte dei grano duro ad ossi assegnato da destinarsi alla confezione di i>aslo alimentari ad abburattamento speciale ». • GARIBOTTI cliiede quale sia il pensiero del Governo circa il modo di conservare, nell'interesse della finanza dello Stato,'un esatto conto della gestione dei cereali. , SOLERI. spiega che i Comuni perderanno bensì il 20 per cento sul pane popolare, ma questa perdita reintegreranno coi proventi del pane di lusso, e qualora questi non bastassero saranno reintegrati dal Commissariato coi proventi della tarma destinata ai biscotti e dolci. Del resto si tratta.di un esperimento e occorrendo potranno adottarsi diversi provvedimenti. La disposizione è approvata. La a nana disposizione dice: • La percentuale del grano da destinarsi alla con. fazione di pane popolare e la misura del minore prezzo di cessione, come sovra stabilito, saranno dal commissario generale riesaminate in base al risultati del primo mese e per assicurale la integrale riscossione dei prezzi di cessione del grano di coi all'art. 2». Anche quest'ultima disposizione è approvata. Sulla gestione del Commissariato CORSI, anche a nome di altri deputati socialisti, propone, questo articolo aggiuntivo: « Nelle zone dove le famiglie provvedono per conto loro alla panificazione, il grano o la farina saranno ceduti a prezzi da determinarsi in armonia con le disposizioni della presente legge »; dopo i vari voti della Camera non vi insiste. L'on. Chiesa, a nome anche dell'oli. Sighieri, questo altro: «Col 31 dicembre 1921 cesserà la gestione-statale dei cereali e sarà iniziata la liquidazione del Commissariato generale degli approvigtonarnenti ». SOLERI si augura che il prossimo raccolto permetta di tornare al regime di libertà, a questa però non potrà addivenirsi che per gradi. Crede quindi pericoloso stabilire fin da ora una data fissa Cosi pure credo prematura stabilire ora la data in cui deve aver luogo l'inizio della liquidazione del Commissariato. Annuncia, a-questo' proposito, che la- gestione commissariale col l.o luglio avrà un bilancio regolare da sottoporsi al Parlamento. Annuncia pure" essere suo proposito di presentare al Parlamento un rendiconto completo della gestione degli approvigionamenti e dei consumi. {Applausi*.. CHIESA è lieto di avere provocato tali dichiarazioni da parie del Commissario degli approvigionamenti; ricorda di passaggio che egli, assumendo la direzione dell'Aeronautica, trovò che non vi era alcuna regolare contabilità ed egli la istituì E' perciò soddisfatto delle dichiarazioni del Commissario, circa la ricostituzione dei conti del Commissariato del consumi. Fa votì per il sollecito ritorno alla libertà di commercio, che sola può garantire il prezzo a buon mercato. (Commenti e rumori m'Estrema Sinistra). Ritira però il suo emendi dameuto, dssBdnnqdTpdmddd i Annunciata la presentazione dii vari progetti di legge, l'on. TURATI chiede che nella prossima settimana cominci la discussione sui dìsegni di legge relativi, alla materia elettorale. BIANCHI UMBERTO chiede che. date le condizioni eccezionali in cui versa l'industria minerària, vengano inscrìtte all'ordine del giorno le mozioni e le interrogazioni relative alla questione mineraria. CAVAZZONI chiede che venga iscritto all'ordine del giorno anche il disegno di legge sui canoni agricoli. GIO.L1TTI dichiara che di queste proposte si potrà parlare quando si tratterà di' formare l'ordine del giorno delle tornate d'ella jirossìma settimana- TONELLO sollecita la discussione del disegno di legge per la conversione in legge del Decreto relativo alla sistemazione degli ispettori scolastici. GIOLITTI riferirà questo desiderio al Ministro dell'Istruzione. La seduta termina alle 19,46. Nota alla seduta Roma, 17, notteNella seduta di oggi fu lungamente discusso e poscia approvato, attraverso gli scogli di parecchie votazioni, tra le quali una per appello nominale, l'articolo 3.0 della legge sul pane. Tale articolo è forse il più importante. Si comprende pertanto come, pur senza ostruzionismo, un'intera seduta sia stata assorbita dalla relativa discussione, alla quale parteciparono, trovandosi in contrasto, socialisti e popolari. La questione dibattuta fu l'opportunità di inelùdere nella legge disposizioni tendenti ad evitare speculazioni sul grano ceduto dallo Stato a prezzo di favore per il pane di forma grossa, ovverossia di tipo popolare da consumarsi dalle classi meno abbienti. Si ò pensato cioè, specialmente dai socialisti, di impedire cogli emendamenti presentati che la farina destinata al pane popolate, possa servire, con ingenti guadagni dei fornai, per il pane di forma piccola, cosidetta di lusso, da consumarsi dalle classi agiate. A questo tendeva particolarmente l'emendamento Garibotti, sul quale i socialisti provocarono la votazione per «appello nominale. L'on. Soleri respinse a nome del Governo questo emendamento, allegando la impossibilità di includere nella legge ogni disposizione atta ad impedire le fròdi. La legge avrebbe in tale caso, pur senza prevedere tutto, assunto le proporzioni di un volume. Le misure contro le frodi annonarie dovevano essere in facoltà del Commissariato per gli Approvigionamenti e Consumi, che prowederà con oculatezza ed energia; La Camera fu del parere del Governo e con voti 248 contro €9 (tutti di socialisti) respinse l'emendamento Garibotti, che chiedeva che la farina per il pane popolare fosse data soltanto ai panifici adi. biti alla confezione di tate specie di pane e non aventi inoltre scopi speculativi. Contemporaneamente, l'emendamento Garibotti disponeva, sempre per evitare frodi, che il pane popolare fosse'venduto soltanto da spacci di enti pubblici e da cooperative. il progetto sui"fitti al Senato Un'Interpellanza sai principe Sisto Roma, 17, notte. Sotto la presidenza del presidente, Tommaso Tittoni, la seduta è aperta alle 15, col seguito della discussione del disegno di legge per la conversione in legge dei decreti per gli affitti e le. pigioni. •BISCARETTI dà lettura del seguente ordino dal giorno, composto dai senatori Frola, Supino. Tamassia e Del Carretto: «11 Senato, considerando che i provvedimenti straordinari circa gli affitti e le pigioni non possono avere se non un'applicazione temporanea ed una efficacia limitata, e che soltanto un largo impulso dato a nuove costruzioni potrà risolvere la crisi delle abitazioni, invita il Governo a presentare provvedimenti che valgano ad incoraggiare e rendere economicamente possibile la costruzione di nuove case ». Legge poi la seguente aggiunta all'ordine del giorno, proposta dall'Ufficio centrale : « Ed a sottoporre al Parlamento opportune proposte di riforma dei tributi locali, le quali disciplinano il diritto di sovrimposta degli Enti loci*), e tolgano un gravissimo ostacolo, oggi esistente, all'investimento di nuovi risparmi nell'industria edilizia >. Itopo dichiarazioni di ALESSIO, ministro del Commercio, il PRESIDENTE mette ai voli la prima parte dell'ordine del giorno del senatore Frola ed altri, accettata dal Governo e dall'Ufficio Centrale (E' anprovalà). SCHANZER prega l'Ufficio Centrale di mutare in ino comandazione la seconda parte dell' iggiunla EINAUDI, relatore, sostituisce all'aggiunta già presentata te parole seguenti : « ed a sollecitare la discussione relativa alla conversione in legge del decreto 24 novembre 1919 ». 11 PRESIDENTE mette ai voli la seconda parte dell'ordine del' giorno pronosto dall'Ufficio Centrale e accettato dal Governo, che è approvata. Il Senato inizia quindi un minuto esame degli articoli della legge, fino al 6. Un emendamento Loria, inteso a limitare i provvedimenti, sopprimendo il termine « fino al 30 giugno 1984 ». è respinto con voto per appello nominale (sì 42; no 155). 11 PRESIDENTE, stante l'ora tarda, riman da a domani il seguito della discussione. BETTONI. segretario, dà lettura di una do manda di interpellanza del senatore Ruftlnl, relativa alla presenza in Italia del principe Sisto di Borbone. DI SALUZZO. segretario di Stato per gli Affari esteri, dichiara che proprio auesta mattina è stato firmato il decreto di espulsione dal Regno del noto principe Sisto (Applausi). RUFFINI si dichiara chiaramente soddisfai to. Tributa lode al Governo per avere prontamente provveduto alla ripresa della dignità del nostro Paese. Parla quindi della condotta del principe Sisto dallo scoppio della guerra in poi. e osserva che nel librò,,- che egli ha pubblicato, molto possiamo apprendere infoino ai pericoli che abbiamo corso e quelli che potremo incontrare. II PRESIDENTE rileva che il libro del prin cipe Sisto contiene così volgari calunnie con. tro l'Italia e contro i nostri uomini politici, che gli. si farebbe troppo onore parlandone nei Senato del Regno (Vivi applausi; grida Ai: « Viva l'Italia!*). ^ w Notevole Incremento del traffico ferroviario Roma, 17, notte. Nel mese di gennaio u. s. il numero dei carri earicati. come media giornaliera, sulla rete ferroviaria dello Stato è salito a 12,405. Questa cifra è la più elevata raggiunta dopo la guerra, ed acquista maggior valore se si considera che i mesi invernali sono quelli di minor traffico e che il percorso medio oggi coperto dai carri si è molto allungato per la forte diminuzione dei servizi marittimi di cabotaggio. Il notevole incremento del traffico ferroviario è in gran parte dovuto ad una intensificazione verificatasi dopo il doloroso periodo dell'occupazione delle fabbriche, nel lavoro di riparazione delle locomotive e dei veicoli, per cui in questi ultimi mesi le percentuali di materiale da riparare sono discese, sia per le locomotive, sia per i carri, te carezze ed i bagagli. 11 che significa che le ferrovie, oltre ad essersi tenute al corrente colle nuove unità entrate in riparazione, sono riuscite a far diminuire sensibilmente il forte arretralo accumulatosi in precedenza*