II testo degli emendamenti governativi

II testo degli emendamenti governativi II testo degli emendamenti governativi al progetto sul pane Roma, 14, notte. Sì ripone, negli ambienti parlamentar1, che l'ostruzionismo sul progetto di legge per il pane, verrà, nella settimana corrente, nella fase conclusiva. Oggi giornata stanca a Montecitorio, come sono stati sempre i lunedi d'interpellanze e di interrogazioni. Domani si tornerà alla discussione del progetto di legge per il pane, ma nella mattinata si avrà al riguardo una riunione della vecchia Giunta del Bilancio., Ecco il testo ufBciale degli emendamenti proposti dal Governo per P aumento del prezzo del pane: Articolo Z.q: A decorrere dal 1.0 aprile 1921 i cereali destinati alla panificazione e pastificazióne corvine e comunque alla alimentazione umana, escluso il riso, saranno ceduti ai consorzi awnari al prezzo medio di costo del cereale nazionale compresovi il prezzo di base di requl sizione e dei premi e sopraprezzi regionali e dalle spese di cessione. Articolo 3.0: E' data facoltà al commissario generale per gli approviglonamenti e consumi di disporre che il pane sia confezionalo iti forme diverse da vendersi a prezzi diversi. I prefetti, sentili il Consorzio granario e la Commissione provinciale del consumi, determineranno i limili di prezzo entro i quali le Giunte comunali stabiliranno i prezzi di vendita delle diverse forme. Sempre allo scopo di mantenere nel limite più basso possibile il prezzo di un tipo di pane di consumo popolare a forma grossa, il commissariato e autorizzato a stabilire pire: zi più elevali di quelli fissati dall'articolo secondo, e non inferiori al costo del grano estero, per 'la cessione del grano destinato alla confezione di paste alimentari ad abburattamento speciale, di paste aiutinole, di biscotti, e dolci ed altri generi di consumo speciale, L'utile ricavato dal maggior prezzo di cessione del grano per la confezione di pane a forma piccola, delle paste alimentari e speciali e dei biscotti, e dolci sarà integralmente devoluto alla diminuzione del prezzo del pana a consumo popolar. E' data facoltà al Commissariato generale di elevare nelle Provincie, il cui consumo di pane a torma piccola si. diffonda largamente, il prezzo di cessione del grano quale è stabilito dall'arllcolo secondo devolvendo integralmente il maggior prezzo a beneficio delle Provincie le quali fanno prevalentemente consumo di. pane popolare. Disposizioni transitorie Per il mese di marzo il arano tenero sarà ceduto ai Consorzi granari al prezzo di iL. 80 al quintale e quello duro al prezzo di L. 110. Per il mese di aprile, in via di. esperimento, il Consorzio granario dovrà cedere sulla propria assegnazione mensile un quantitativo di grano o farina ad un prezzo inferiore del 20 per cento a quello stabilito dall'articolo secondo da destinarsi alla confezione di pane popolare. La misura di late cessione sarà sta bilita per •ciascuna provincia dal. Commissariato generale. I Consorzi, granari dovranno rivalersi delle, perdite derivanti da detta ces siane mediante maggior prèzzo di cessione del residuo quantitativo di grano tenero destinalo alla confezione di pane a forma .piccola ed, occorrendo, di parte del grano duro ad ossi assegnato da destinarsi aliai confezione di pa ste alimentari ad abburattamento speciale. La percentuale del grano da destinarsi, aita confezione del pane popolare a la misura del minor prezzo di cessione come sopra stabilito sa ranno dal Commissariato generale riesaminate in base al risultati del primo mese per assicurare l'integrale riscossione dei. prezzi di cessione del graiTb di cui all'articolo secondo. Pertanto -le sedute della Camera assumeranno da domani Una grande importanza. Gli on. Bacci1 e Morgari, segretari l'uno della direzione del partito socialista e l'ai tro del gruppo parlamentare socialista, 'hanno mandato un avviso urgente ai riepu i tati nel quale è detto « Data la gravità della situazione, che impone ai deputati socialisti di essere presenti a Roma, il direttorio del gruppo e la direzione del pariito fanno preciso obbligo ai compagni depu tati di liberarsi da ogni impegno per tro varsi a Roma du martedì 15 corrente in poi od invitano le organizzazioni a non ostaeo lare con le loro richieste l'adempimento di questo urgente dovere dei deputati ed anzi a controllarne ed esigerne l'adempimento. D'altra parte il segretario dèi gruppo popò lare, on. Cavazzoni, ha invitato i membri del gruppo ad essere presenti a Roma per martedì 15 corrente. La voce di elezioni generali... Intorno alle voci attualmente in giro, assolutamente infondate, di prossime elezioni generali, la Tribuna osserva: « Dopo quanto è avvenuto In questi ultimi giorni alla Camera per l'ostruzionismo e per l'esame di Stato, è lecito chiedersi se la Camera, net suor diversi partiti e frazioni e gradazioni, rappresenti ancora la volontà del paese, che ha bisogno e mostra di voler raccogliersi in una calma operosa per ricostruire, lavorare e produrre. Codesto dubbio deve aver fatto porre a molti il quesito se non convenga rompere le cause di questo marasma nella vita nazionale lanciando un nuovo appello al paese ed il quesito affacciato da alcuni si è trasformato, come spesso avviene In simili casi, in notizia, per modo che vediamo riferita in alcuni giornali la voce di un prossimo appello al paese. La notizia, per quanto noi sappiamo e crediamo fondatamente, è assolutamente prematura, ma è naturale che, qualora un tale stato di marasma dovesse permanere e non si riuscisse a vincere col regolare funzionamento della Camera, il quesito dovrebbe essere presto o tardi posto ». Il Giornale d'Italia a sua volta scrive: « Malgrado le difficoltà e malgrado l'attivo lavorio di vari elementi che tendono a disgregare la compagine della maggioranza per far precipitare il Ministero, noi confidiamo che la situazione parlamentare non venga turbata da un disaccordo fra le varie parti della maggioranza. Se il Ministero darà prova di energia superando l'opposizione dei socialisti al progetto di legge per il pane, il suo prestigio se ne gioverà e le manovre disgregatrici della maggioranza non approderanno. Ognuno sa che per far funzionare la Camera attuale e per tenere su un Governo occorre la coalizione fra la maggior parte dei 240 liberali e democratici e i 100 popolari contro i 150 deputati socialisti a 1 10 repubblicarfi. Un dissenso fra i deputati costituzionali o sull'esame di Stato 0 sul controllo industriale porterebbe ad una gravissima crisi politica e parlamentare di cui in verità il paese non sente il bisogno. Ora si parla con insistenza di elezioni, lo quali sarebbero 'in sostanza un appello del Governo al paese contro una parte della Camera. Io — direbbe l'on. Giolitti — con la maggioranza della Camera intendevo, per di bene dell'Italia, fare questo e questo, mettere in esecuzione questo programma: 1 signori socialisti ufficiali ce lo hanno proibito con la violenza e le sopraffazioni, sia pure contenute nell'ambito parlamentare. Chi ha ragione e chi ha torto fra di noi? O meglio: che cosa preferì-1 sce il paese: una politica saggia di regolamenti di lavoro e di pace o la corsa verso l'ignoto della rivoluzione.? Questo deve essere ti pensiero dell'on. Giolitti, cosi com'è nella coscienza di tutti, ed ecco perchè si è ripreso con insistenza a parlare di prossime elezioni generali ». La volontà operosa (. di Benedetto Croce Circa la questione Croce, la Tribuna pubblica : « Alcuni giornali in cerca .di diversivi.pubblicano che H Ministro on. Croce sarebbe stanco della vita politica e desideroso di tornare alla serenità degli studi, disilluso della lotta quotidiana che ha dovuto sostenere per imprimerò al Minisi ero dell'Istruzione un indirizzo concreto di serietà e di giustizia. Codeste affermazioni non hanno alcun fondamento. Benedetto Croce, per chi non lo conosca, è uomo di forte volontà, abituato allo sforzo del lavoro e non facile alle suggestioni romantiche. Nessuna stanchezza è in lui, tranne la stanchezza dell'indugio, che procura dà superare giorno per giorno, cercando di rendere 1 opera sua sempre più efficace 0 più rigida. Il fatto di avere affrontato consapevolmente, con.la presentazione del disegno di legge per la riforma della scuola media, una battaglia politica che avrebbe intimidito 1 più vecchi parlamentali, dimostra che mal si appongono coloro che vanno fantasticando di un ministro stanco e disilluso. Quando si pone nella coscienza morale lo spirito di ogni azione, non si può rimanere disillusi per le opposizioni che si possono incontrare nel tentativo di tenore fede agli impegni di uffici liberamente assunti. Queste opposizioni, in un uomo come il Croce, possono avere il solo effetto di rendere più saldo e più forte il proposito di compiere intero il proprio dovere ». La nominati vita dei titoli e don Sturzo In questi giorni sarà convocata la Commissione parlamentare per l'esame del regolamento sulla nominatività dei titoli. Nel la imminenza della compilazione di questo regolamento il Corriere d'Italia, organo del partito/popolare, pubblica la seguente leitera che don Luigi Sturzo, segretario politico del partito, diresse il 19 luglio scorso, durante la discussione della legge alla Camera, all'on. Giovanni Bertone, sotto segretario alle finanze: « Per adempiere ad un dovere nell'interesse del Paese e per concorrere col mio modesto contributo ad una soluzione razionale del problema posto dal Governo- circa la nominativita del titoli anche di Stato, rivi permetto metterò in carta quanto fu oggetto di una rapida, conversazione fra noi, venerdì scorso N'r.n mi occupo affatto dei titoli privati, ma' solo di quelli di Stato, lo penso che il Governo non potrà in prosieguo sottrarsi alla necessità delle stesse finanze d! Stalo di emettere un prestito a base di titoli al portatore per far convergere parte doi risparmi nello casse dello Stato, quel risparmio che vuole un impiego stabile, invoce di un semplice deposito nelle Casse di Risparmio e acquisto di buoni del Tesoro. Per fare questo dovrà innanzitutto godere della fiducia che. quello cho. oggi, promette non sia distrutto domani da altra legge, Per questa ragionp, per quanto sia utile, una conversione della Rendita del 5 % ad un tasso inferiore non è oggi possibile per l'impegno legislativo preso di mantenere il tasso per un determinato periodo di anni. La.mia proposta si basa sulla facoltatività che escluderebbe, che la forza coattiva della legge per nulla leda il principio contrattualo su riferito. Ecco la mia proposta. Dare facoltà di tramutare i titoli 5 0,0 in titoli 3 1,2 0.0 o anche 3 0,0 al portatore, n cittadino sarebbe soddisfatto di tale facoltà e, se già rispondp al suo interesse, la userà. Lo Stato risparmierà i due quinti della spesa annua e sarà attenuata quella crisi che, sia pure transitoriamente, porta con sé l'applicazione della legge. Si obbiette.rà : 1o che questi titoli sfuggiranno all'imposta sul patrimonio Pd a quella sulle successioni: si risponde che la perdita dell'I l'2 0,0 e del 2 O'O su 5 0,0 di ren dita ripaga ad usura la suddetta tassa : 2.0 che saranno molti coloro che alla nominatività dei titoli preferiranno la conversione al 3 O'O al portatore. Non posso iprevedere infatti che si ammetta l'ipotesi di aare una piova che alla economia nazionale giovi di più il titolo al latore. Sperò che queste mie osservazioni saranno comunque tenute presenti >•. Intanto, con recente circolare del mini' stro delle finanze, allo Intendenze, sono sta te date istruzioni perchè, al fini dell'appli cazione delle imposte vigenti e di «piallo che saranno prossimamente disposte., le Agenzie richiedano a tutte le Banche e isti tuli di 'credito, l'elenco dei correntisti 0 dei depositanti di oggetti, titoli, valori in custodia e di possessori di cassette di sicurezza.

Persone citate: Articolo Z., Benedetto Croce, Cavazzoni, Giolitti, Giovanni Bertone, Luigi Sturzo, Morgari, Sturzo

Luoghi citati: Italia, Roma