Cavour e i Mille

Cavour e i Mille Cavour e i Mille Tra lo questioni più aspramente dibattute delia storia del nostro ilisorgirnento, della stor.a in isnecte dell'impresa garibaldina del '(>0, è stata Juiigamenie queliti della partecipazione, e in quale, misura c. in quali modi, del dovei.':, Piemontese, e prorisarnentc del conte di Cavour, alla, spedizione dei Mille. Questa partecipazione non avrebbe potuto essere che segreta, «ilo anche, probabilmente, da nmi lasciare documenti di prova, da escluderli fonda mentalmente, sia per sue intrinseche nesia per ovvie ragioni di (politica estera dell', stato Piemontese; ma che essa fosso sussistita, fu esplicitamente e ripetutamente negato da alcuni dei più eminenti garibaldini. Qui ttl anzi, non per ovvie, si agevolmente spiegabili ragioni di pollinica interna, c taluna soprututto per malinteso spirSto partigiano, e personalmente e per mezzo di cronisti e di sioriografl che attinsero da esdi notizie e testimonianze, manifestarono in goneTo il convincimento che l'impresa, ideata e condotta unicamente da Garlhaldi e da' suoi, si fosse eoiiip-.utii contro il volere, a malgrado d'ogni opi-<ne del Governo, effettiva oltreché appanni,.; l'impresa avrebbe realmente avuto, neii'imzÀn. (por j più dei partecipanti, spirito e scopi i'ivolu/.ionario-repubbl:.cani, rtnovcllati e giustificati appunto dall'atteggiamento decisamente ostile del Governo Piemontese, e mutatisi soltanto più tardi., accettandone i garibaldini stessi la rinunzia, per l'opportunità di raggiungere prontamente il fine supremo dell'unità d'Italia, cercato o agognato ugualmente da tutll, repubblicani e monarchici, rivoluzionari e legalitari. Sii ebbero discussioni, spesso aspre.; sj svolsero polemiche: si tornarono docurri/entàaltoni, che avrebbero voluto essere esaurienti, e che provarono invece tivippn poco, o non rorovarono nulla: la questione rimase al rnmìo in cui era, insoluta. Ed ;o ricordo di avere personalmente constatato la riluttanza dei garibaldini ad ammettere l'intervento, l'aiuto segreto del Governo Piemontese alla spedizione de» Mille, e pài ancora la tendenza ad escluderlo in modo assoluto, in due circostanze: quando ebbi la fortunata occasione rl'inc/vntrarrnif. anni or sono, a Milana, con il colonnello MUssori, e di discorrere con in- di (aio argomento; e quando, in non meno fortunata occasione, nel IMO. ebbi apio d'intrattenermi lungamente con parecchi dei superstiti) dei Mille, alla, .commemorazione dnCtuamtenaj'ia dev'Impresa, a Quarto, a Marsala, a. Palermo. Ora è un rn'ibaidino. che ci fornisce i documenti fondamentali e- inconfutabili dell'adesione e dell'appoggio del conte di Cavour alla grande impresa ga.ribail.dilna, degli accordi segreti, della -parte avnita in essa dal Governo piemontese. Bruno Lido Guastalla pubblica un volume in cut sono elencate in ordine cronologico le carte contenute nell'archivio di suo padre, il compianto Enrico Guastalla, che molta parte elite in vari moti e nri-lie campagne doi Risorgimento, seguace fedele o compagno 'li Garibaldi. Il volume s'intitola ("arte, di. Enrico Guastalla — Altieri e Lacroix, editori. Roma-Milano. F. in esso noi troviamo reuistrat.i una serie di documenti probativi della parlo attivissima, diretta avuta dal Governo Piemontese nella spedizione dei Mille. Il Guastalla (lgMo, nello note biografiche del padre, che premetto al regesto delle carte, scrive: e i-.remette al renaste delle carte scrive: *U'™«gS' bandi la sottosorialoine nazionale del - Milione di furi- li»: il 23 novembre, affermando la sua fede in Vittorio Emanuele, incitò altamente gli Ita- Man.: a contribuirò alla «yttoscriatòne, affinchè ognuno « preparasse un'arma forse domani, colla forza ciò ora a concedere colla giustizia Flnzi od Enrico Besana furono nominati direttori della sottoscrizione: il Guastalla ne fu il segretario. Se. fin verso l'aiPtile di LSfiO, il lavoro por sospingere dovunque alla sottoscrizione, e per lettere e su per -i giornali, fu intenso, ben più gravo eli responsabilità divenne nel maggio e nel giuenn » (dopo cioè che era na.rt.ila la prima spedizione d-ai Mille) • quando si trattò di preparare, la spedizione Medici, ai Guastalla fu •impoct.l.o di partire jrò,! i Mille: dovette restare anch'egti,. come'Miedi-i. perchè era più utile ch'egli restasse... Chi. voglia studiare ver quanta parie abbia eoncorso il Cavour ad aiutare, in orini modo e. in anni momento, la. preparazione delia se- eonda spedizione garibaldina, e rfc/to segucn.il. troverà copia di. documenti nell'Archivio Guastalla ». Si potrebbe osservare che qui si accenna a documenti che provano ,il concorso del 'Cavour soltanto alla « preparazione cifila seconda spedizione garibaldina o doTte seguenti». Ma l'osservazione non ha valore che apparentetnente : inquantochè non sarebbe logico che il Cavour, che noi sappiamo eh'c;a eia tempo a. conoscenza del piano d|i Garibaldi, prima che questi ue iniziasse l'attuazione, non avesse lìn d'allora preso una decisione, adottato un punto di vista, al riguardo, e non l'avesse •fin d'allora so irreta mente appoggiata, se l'appoggiava poi, sempre, segretamente, subito dopo il suo principiò, quando I risultati ne orano altrettanto inconi che, in precedenza. E d'altro lato lo slesso Guastalla tiglio, con la scorta doi documenti patami, più eventi afferma: ". . . . l'opera del Guastalla nella « Direzione del Milione di fucili » fu più larga, di quello che non sia parso: fu egli, por cosi dire, il capo di stato Maggior,! dell'iniziativa, che tra il maggio e. il giugno dovette fare, o. fece, le sue prove migliori nel campo della preparazione politica e militare. La spedizione lledici, senza lai quale > lo sbarco di. Marsala. Calataflmi, ta slessa miracolosa conquista di Pa- steridimostrava stuorgadel Mitalmente per gli aiuti che ebbe dal Governo Piemontese ». E pii't avanti ancora: « Noi giorni che precedono l'imbarco della spedizione Medici, il Guastalla divide la sua attività tra Milano, Torino e Genova. C'è da mettere assieme del danaro, c'è da prender gli ultimi acconti con la "Direzione», con il Governo... ». Ho stralciato questi periodi riassuntivi, come dicevo, dalla prefazione biografica del Guastalla figlilo: l'esame accurato dei documenti dell'Archivio GunsuaUa. cui ossi si riferiscono e che provano le affermazioni in essi contornilo — esame cho, per ra.cioni di opportunità e di spazio rum può trovar luogo in un articolo informai: vo, di domale — varrà a dare la misura della partcoipazlone dol Cavour e del Governo RlemoTStase silo spedizioni di Sicilia, comprese comunemente tutte sotto il nome gcìii-rico doV.a gesta, l'epico nomo ile-Ila spedizione Iniziale, dui « Mille ». Otti basta l'aver messo in rilievo il fatto, ormai accertato o acquisito olla storia, della partecipazione diretta: mentre a garanti rei la più sicura autentiotà del documenti, per questo argomento, il Guastalla figlio ci avverte: ■> La corrispondenza politica — col Cavour, — quella militare, gli ordini del Governo, alle truppe o ai comandi, I proclami alla popolazione fono tutti, o quasi, scritti dal Guastalla... ». Nun fosse che per questo riguardo, della questione di cui ho parlato, i! regesto delle, carte dell'Archivio Guastalla e la pubblicazione di Bruno Lido Guastalla s,i presenterebbero di specialissimo, eccezionale interesse. Ma anche all'infttori di tale argomento, e tutta una ricchissima serie di documenti di storia garibaldina che si offre all'esame e alla discussione deeli studiosi. Tra l'altro, a una prima lettura dell'indico dei documenti regestati. mi pare singolarmente interessante il gruppo di quelli che si riferiscono alia tentata spedizione di Roma, del '63, culminante e conchiusa nel triste episodio di Asnromonte.: e. poi il gruppo di quelli che si ricollegano con la progettata spedizione in Oriente — il progoito è dol 'Ri, dopo il viaggio cà Garibaldi a Lxvndra — « dttla quale — scrive il Guastalla figlio — il Generale, Vittorio Emanuele, Mazzini avevano lungamente trattato por mezzo di 'intermediar:, non diverso .t-lternativo » : singolare intrigo, lo cui vicende sono noto per (inolio che no hanno narrato il Guerzoni e l'autore della Politica segreta ilaliana; ma per cui l'Archivio Guastalla offre nuove e particolareggirato rivelazioni. MARIO BASSI.