Il veglione della stampa al "Regio,, di Gigi Michelotti

Il veglione della stampa al "Regio,, UIvTlMK I>I CRQKACA Il veglione della stampa al "Regio,, Mentre il giornale sta per andare in macchina, il tradizionale veglione-giornalistico è nel suo pieno fervore. Darne un'Idea esatta non è possibile. Niente orgia, di quell'orgia che molti si immaginano debba costituire l'unica caratteristica di un veglione; niente fiumi di champagne, ma una festa d'arte, di grazia, di bellezza, di eleganza e di una vivacità chiassosa e rumorosa, ma contenuta nelle forme consentite da chi divertendo se stesso ed anche gli altri, non vuole dare noia ni prossimo. Trionfi di luce, di colore, visione caricaturale di un mondo effimero, fantasmagoria nella quale tutte le materie povere che formano la chincaglieria artistica, per virtù dell'ambiente, della speciale atmosfera, paiono perle, rubini, diamanti, smeraldi: la polvere stessa, nel fulgore della luce, acquista il coloro delB'oro. Un mondo di signoro belle e, come il veglione comporta, molto appariscenti, un mondo di maschere, eleganti, graziose, spiritose, mordaci, elettrizzanti, facili al motto ai-uto ed alla risata clamorosa, un trionfo di gii, antù allegra, desiderosa di dimenticare per una notte i fastidi e le noie della vita; scordare, in un giro di fox trot, nè più ne meno di come fa chi accorre alle montagne russe, all'otto volante, 0 ad altre consimili diavolerie, che i biglietti da dieci ingoiano con molta maggiore- rapidità che. non un veglione, le assillanti incertezze quotidiane di questi tempi faticosissimi e non sempre lieti. Mai si è avuto per un veglione tanto interesse e tanto favore popolare. I vecchi soci dell'Associazione della Stampa non sanno paragonare al fervore avutosi quest'anno se non richiamando il veglionissimo del Sempione, tenutosi a Torino nell'anno che Milano ebbe la sua grande /Esposizione. Uguale interessamento, uguale (richiesta di palchi, uguale intervento. Un magnifico ritomo quindi alla tradizione. E di ciò va data lode incondizionata al consigliere delegato, dottor Gino Pestelli, un magnifico animatore ed un tenacissimo lavoratore, che, tra le sue molte e pesanti fatiche giornalistiQhe. trova ugualmente il tempo di consacrare all'Associazione della Stampa ed alla Masse giornalistica tesori di attività. E con lui devono essere ricordali Luciano Casalini, il cassiere dei cassieri, che del veglioni da anni porta sulle spalle tutto il peso materiale dell'organizzazione, e tutti gli altri consiglieri dell'Associazione, che coadiuvarono il consigliere delegato nella non facile opera. Ciò premesso, riportiamo le note di cronaca, cosi come ci fu possibile scriverle ira le festiviti! ed 11 clamore. Lo scenario di Manca Ore ai, — Ammiriamo lo scenario di Manca menile sii attende che si aprano le porte del teatro e la turba di maschere preannunziata invada la sala alla quale u palchi addobbati danno uno speciale colore festoso. L'invito lanciato dal Comitato organizzatore del veglione per l'addobba monto dei palclui è stato l'accolto da un buon numero di persone. Peccalo che l'obbligo di non deturpare i palchi, neppure con un chiodo, abbia impedito l'applicazione di molle decorazioni complicate e originali iprofi'ettate. «L'addobbo dei palchi è quasi esclusivamfente floreale e,-con fiori freschi. Quanta grazila. Vi sono pakiu che sono trasformati in midi di viole, di garofani e di rose. Veri nidi d'amore. Lo scenario di Manca è semplicemente meraviglioso. Piazza Castello si è rifugiata dentro il Teatro Regio ed occupa tirtio 11 palcoscenico, ma non è la piazza Castello che 1 torinesi amano e che sono abituati a vedere, ma una piazza originale, caricali inaile, affollatissima. La porta dui iRegto è aperta e tutta Torino è nel suo maggior centro per entrare in teatro, per vedere chi vi entra, per partecipare allo spettacolo anche semplicemente restando sull'uscio. Migliaia 0 migliaia di persone. Sui tram, sui fanali, a-ll<; finestre, sui tetti, sui fili del telegrafo e delia tensione elettrica. Migliaia d'i persone e tutte in movimento. Da via Po giunge un tram. Anche il trolley 6 trasformato iiit un nido ài persone. Vi è gente sinanco sulle ruotìe. Nel centro della piazza, un foot-baller che alieiide di entrare -in teatro si abbandona al suo esercizio predllotto e la folla gli fa ressa intorno per vederlo. Avvengono delle, catastrofi. Una meraviglia. Ogni gruppo ili figure coi^t'iuisce un motivo di ilarità. C'è da rimanere incantati per ore e ore. -CI si .perde nella contemplazione. Ogni figura richiama ad un'altra figura più gustosa. Da terra, si potrebbe dire anche da sottoterra, poiché ceri* figure buffissime paiono germinare dal suolo, si sale fin sopra ai tetti, si spazia per il cielo dove Manca ha cacciato altre ingurc che. tentano' di raggiungere le stelle. Dinanzi al monumento dii Galileo Ferraris, la di cui Ispiratrice pane s'ia già stata al veglione tanto ita gli occhi lus'tri, due tram si sono scontrati. Uno sconti» tramviarloV Una tragedia.? N1tc.11.te: una scenette tutta da ridere. Dall'urto doi due tram, Manca ha trovati modo di far usOire altri flotti di geme che corrono al Teatro Regio. Di fronte all'urto dei tram sta una fuga di palloni. Rossi, azzurri, gialli. Una bellissima ìiiaochia di colore, una fuga di razzi'alla quale assistono centinaia dì persone dai balconi, ^ue figure a grandezza ire 0 quattro volte al naturale completano lo scenario. Una moglie che allunga un calcio ai marito, ed un marito ohe là alla moglie lo stesso... scherzo. Il motivo? Non c'è da faticare a pensarlo. Lui. lei. i due colpiti, scappano al veglione. N£ il calcio coniugale li ferina. Lo somario di Manca è stato giudicato da Giacomo Grosso il più bello che sinora si sia avuto nei veglioni torinesi. Un più Bello elogio Manca non lo poleve desiderare* Sul palcnsconrico due artistici chioschi, creati anch'essi dalTiiissauribile Manca, esternano calici e bottiglie di champagne e di spumante.in attesa delle mascherate Ore 23. — Entrano le musiche. Non più ima sola banda militare, come uri veglioni precedem:, ma tre sono le musiche che l'Associazione ha quest'anno raccolte per renderlo più animalo, Tra. la gradinata che unisce i! palcoscenico alla platea, e che è tutìa un trionfo di verde, prende posto l'orchcsitrina dirotta dal maestro .-Oairosio. Trama, e più professaci ttei Teatro Regio. Suoneranno tutti gli .indiavolati balli moderni. iN-eSla seconda galleria, trova posto l'ottima musica dei dipendenti comunali, anlimu>ta da un brtìo e da una freschezza d'armoniosità dielizianti diretta intelligentemente ed abilmente, dal maestro Tato. Movimenterà la baraonda in platea. Sul palcoscenico .salgono gli •tzigani, l'orchestrina dei fratelli iSillag-;, la quale torma un'altra macchia rossa stillo scenario di Manca. .GOi tzigani suo nernnno musica caratteristica, inventata appo sitamente per dare il delirio di piedi dei dan zàtori ed ai piedini delle danzatrici. Vivissima è l'attesa per le mascherate. Le sole annunziate sono già sufftajientii per assicurare il successo del veglione. È' attesa tra le prime quella formata dal forte./'gruppo di dragoni del '700. Dieoi 0 dodici uffioiaii del Nizza Cavalleria, che hanno voluto partecipare al veglione nei caratteristici costumi azzurri che portavano i loro antichi compagni di arme. 11 Circolo degli nrtlistii ha annunziato l'intervento della sua masoherata di Val Sopata. che tanto successo ebbe nella presentazione al circolo. Zingari, pelili rosse, damine. Un gruppo di balle signore. 'Una. nuvola bianca fletta grazia e luminosità verrà portata i5n teatro dalle ballerine del Trianon, che Manca ha voluto partecipassero al sub trionfo scenografico. Una trentina dii onitpti giovanili vestiti di spuma. Una nuvola manica che ai frantumerà in pochi minuti, soggiogata dtfl gruppo di studenti, capWanaittì dall'avv. Guala, che vengono al Regio nel tradizionale costume studonii»sco. Le graziose bafllerine e gli studenti imprimeranno il primo -movinieinto alia baraonda, associandosi alla cinquanilnna di oalcistì e calcaste che-J'.lssi ha riunito per una eccezionale partita di (foolrball che si disputerà sul palcoisociil'co del Teatro Regio, con cinque enormi palloni in seta. Mia che dlire di quello che ci sarà quando già le porte sono state aperte ed il primo flotto di maschere entra in teatro? E' un'ondata di allegria clamorosa che desta il teatro, coinè da un sogno, iniziando la scorribanda. Platea e palchi si'ftnimano, le musiche attaccano, il grande veglione cofiiincia. // "parterre,, del Regio Mezzanotte in punto! « l'ora dei delitti e dei rimorsi! » come si legge- nei romanzi. Ma Si può immaginare una romanticheria peggiore?... Il « Regio» è. uno sfavillìo di' luci, di gioie, di bellezze, dii graziosita : un angolo di mondo incantato. AWro che immorso! L'avram110 quelli che sono stati a casa'e così so ne ricorderanno un altro anno. Alle 24 nei corridoi e negli atri non si circola più: in platea solo si circola, ma in tondo, a .suon di ballabili, tra un frastuono di gridi festosi. Una trovata è stata quella dU lanciare in platea sei enormi palloni da tool-bai: cosicché tutti si sono trovati giocatori d'improvviso. Le mascherate si susseguono e si inseguono. Ecco i Pellirosse, maschi ie femmine, splendidi in quel lo» costume che ha avuto già tri battesimo del" fuoco alla Fesita di Yaìsópa+a. Sono vivacissimi e anche dall'aspetto feroce; eppure quattro - Pellirosse femine sono disputate, ammirale, desiderate da tuta la platea maschile. Ecco S baldi cavalieri antichi, (sono gli ufficiali del Nizza Cavalleria nella loro divisa del '700) elegantissimi : si sono raccolti in un palco rnBgnificam'eiflie ornato di fiori e hanno aperto un lancio impressionante di caramelle, cioccolalrtinl, fiori. Le mascherine rispondono a sorrisi. Ecco i foot-ballers in costumi molto sucointi, in omaggio a un ben inteso senso d'economia dei consumi (dtìlle stoffe). C'è una giocatrioe che manca di mezza Mouse, ma in compenso lasaia vedete una spalila scultorea. L'inai pantita con una avversaria simile 6 una partita persa! In geniere c'è molta abbondanza di stoffa nei costumi maschili. Le signore e signorine sono state più misurate. Costano già tanto le stoffe! Piene di brio, indiavolate sono le ballerine del Trianon. Formano un griippo caratteristico che appare, dlspare, si ricompone, torna a sparire. Ecco i dogi veneti; ecco un toreador; ecco i una signora in nero con due occhi idem assassini; ecco una pescatrice; ecco una contadinella carica di spighe; ecco Pestelli carico d'allori, ed ecco Pennino, Maccari, Casallni, il commendatore Verona, tutti i... martiri della festa. La platea li vuole... alla ribalta. E vuole anche la Giuria, che è alle prese coi più bei fiori del Veglione e coi più bei costumi e colle più hello toilettes. Ecco un gruppo di maschere che irrompe ci sono due diavoli, alcune pierrettes e alcuni pierrots, un guerriero colla lancia e un angioletto quasi nudo. — Scusi da quanti anni è angiolo? —- Da 13 anni. — Mi prenda in paradiso. A questo punto uno squillo di tro'rnba. La tromba del giudizio! Anche i veglioni hanno il loro giudizio finale. Gigi Michelotti iniziala proclamazione dei premi. La sua voce ha accenti melodrammatici. Riconosciamo la, voce dell'artista del vecchio « Teatrino ». A domani i premiati.

Luoghi citati: Milano, Nizza, Torino, Verona