Una delle tre finaliste dello scorso anno esclusa dalle semifinali del 1921?

Una delle tre finaliste dello scorso anno esclusa dalle semifinali del 1921? Una delle tre finaliste dello scorso anno esclusa dalle semifinali del 1921? Torino batte Juventus (2-0) Con la sua odiema vittoria il Torino ha fermato la Juventus sugli undici punti di classifica Altrettanti ne ha l'Unione Sportiva Torinese, she deve giuocare ancora due partite, contro il Novara e contro il Pastore. Qualora essa le perda entrambe la Juventus potrebbe avere ancóra una pallida speranza di partecipare olle semifinali, entrando per il rotto della cuffia. Ma un solo match nullo conquistato dall'undici di Mattea basterebbe per eliminare definitivamente gli « striscioni » dalie semifinali di quest'anno. Ed ora passiamo alla partita. ( Quando il signor Barnabò dell'Internazionale (che fu un arbitro superiore ad ogni elogio) ha chiamato i giocatori in campo, le due squadre si sono presentate nella seguente inquadratura: Torino-. Rimini; Morando e Martin II; valobra, Bachmann e Romano ; Calvi, Mosso IV, Martin I, Tirone, Falchi. Juventus: Giacone; Novo c Bruna; Masera, Marchi e Bigatto; Sereno, Giriodi, Ferraris, Beccuti e Debernardi. La partita ila inizio alle 15,16 e fin dalle prime battute si annunzia oltremodo pesante. Al primo minuto per una caricata irregolare di un « granate » è accordato un calcio di punizione ^contro il Torino; alle 15.20 è fischiato un hands di Mosso IV. L'arbitro, attentissimo, frena il gioco ad ogni minima infrazione del regolamento, spezzando senza posa una serie di azioni individuali che si chiudono infrut- qtgoAcstuose. Le due eterne antagoniste tentano i pri-| nii assaggi in modo poco deciso, come se vo-| lessero prima vagliarsi attentamente pei- sfer-j rare poi l'attacco dove riesca più facile scar- j dinare gli avversari II Torino tenta di pog-Igiare le sue azioni a destra, ma Calvi è ine- sorabilmente marcato da Bigatto che gli jjorta | via tutti i palloni migliori. I suoi compagni' di linea gli sono inferiori ; Masera, che pure non gioca male, si attarda in ditesa e Marchi non riesce a dominare il trio centrale di at- tacco dei granata. I quali insistono nell'as- salto molto ben serviti dai loro lialves, oggi in grande giornata. E alle 15,22 iniziano coni- • patti le discese in linea, poggiandole a pio-, ferenza su Mosso IV. che che dribbla gli hai-1 ves bianconeri e i due terzini e dà l'impressione che debba segnare. Ma nell'area di rigore juventina scivola e cadendo calcia fuori. !-olìf tento dfsornrenderè^la0 dtt^aVc™ - -, ^„ ,«»„^ PJ ?niM« r-,p s'infrangono Sar? C*"Latt„T; l \i-,vtin it nt minIf in contro Morando e Martin °8K> niiMi n-, sormontabiJi. £l0IIJ,Md?i 1-0• r-nr tiro insidioso di Debernardi; ali* 15.26 Per-, raris per un errore di tattica sbaglia un facile passaggio. Si ha una momentanea provalo.™ fuventina. ma gli striscioni non sanno rau-, ; „„mn^lr.r, ,„,n=tr, lro-r, I i,7re"i"n' un"vnntaggìn'7iumerico questa loro i superiorità inorale, che prima Sereno e poi j Debernardi calciano fuori dopo essere scesi l a" "i,, ™rto avversa ,.' ' poita avversanti. A1,B minaccia juventina che s addensa pan-! rosa il Torino risponde con attecchì martel- • , , tonti e rabbiosi. Alle^ 15..« calvi approntiti d'un istante di disattenzione di) Bigatto e muove verso la porta di Giacone che rimanda prima cho Tirone lo carichi. Un minuto dopo Mosso IV attacca decisamente e tira, ma pre- j muto da Novo manda fuori il pallone. Poco dopo Novo riceve un pallone sull'oc-1 eblo e dolora; l'arbitro interrompe il gioco per qualche istante, e quando là partita si ricomincia Giriodi impegna alle 15,34 Rimini ; che salva in corner. E' il primo della gior-] nata, ma non dà nessun frutto, perchè il pai-! Ione, tirato da Sereno, esce fuori dal campo.; ll gioco continua animato e pesante. Cosi Bruna si liberti di Calvi caricandolo nella propria area di rigore. Poi la Juventus è al-il'attacco, e Debernardi proietta un pallone verso il goal di Rimini obbligandolo a parare in ginocchio. Poco dopo Giriodi passa a Sereno, elio dribbla Romano, oggi inferiore ai compagni di linea, e centra, ma por troppa precipitazione « spara » fuori. Rimossa la palla in gioco, se ne impadronisce il Torino ! che tenta di nuovo la via del goal. TÌW)nèfallunga a Calvi, ma la veloce ala, promuta da Bigatto (Ino all'esasperazione, non può avan-1 ì^ro-tenacia de^a"o1 ^•onala1''da 'suc^l cosso, ma una «lue, lie volte la min^cia. I allontanata dall'ai Isides di posizione nabó fischia inesor a rr^ì^xi^r^ hands di Romano, ma il gioco continua a sta- Stonare nella metà campo bianco-nera. Al, 40.O minuto Falchi avanza velocissimo e tira|da lontano, ma la palla va fuori. Qualche secondo dopo Mosso IV supera gli halvcs e i haclis e sbaglia nuovamente un facile tiro. Duo minuti dopo, per un hands di 'l'irono, Ferraris ha il pallone o lo porla liti sotto la reto di Rimini, ma nella corsa cade e perde ima magnifica occasiono. Alle 10 Calvi riesce a superare Bigatto e allunga al centro; Tirone raccoglie con precisione la palla che proietta con un colpo di t&slit nella relè di Giacone, che tenta invano la parata. Ma la gioia dei suppoiters granata è di breve durata, perchè l'arbitro non concode il punto perchè Tirone ora in offside. Il 'l'orino, irritato ed eccitato per la severità del signor Barnabò, non coglie alcune occasioni e permeate negli ultimi istanti del primo tempo una discesa paurosa di Giriodi. che obbliga Rimmi a parare in corner. Ma il calcio d'angolo tirato da Debernardi all'ultimo momento non ha effetto, perchè la palla è raccolta da Morando con un colpo di testa e spinta a metà campo. I due goal della vittoria Oliando i giocatoli ritornano nella pelouse, si nota noi team di Giriodi uno spostamento. Ueccuti e Giriodi si scambiano rispettivamente i posti. E questa modificazione ci dii per un istante l'illusione che la Juventus si imponga agli avversari. I bianco-neri poggiano il loro gioco sull'ala destra e Sereno al primo minutò della ripresa dall'estremo limite de) rampo impegna Ritnini con un forte traversoni; ; ma Rimini para e rimanda al centro. Po. Debernardi e ancora sereno teniàno di sorprendere il aoal-képer dei granata, ma ...ggi la iliiesa del Torino fa miracoli e spazza decisamente*la propria .noti di rigore .Min 16,23 Giriodi tira di lontano, ma il hall urta contro il palo superiore della porta c rimbalzando provoca -.olio il goal torinese ' mn ;»^,.t- i_-t.-, non'ha altro effetto se non quello di far cadere a terra Morando dolorante, per un pallone che l'ha colpito in faccia. Ora i poulains dj Bachmann corcano di segnare c nella loro corsa travolgono il fragile ostacolo opposto loro dalla difesa avversaria. Alle 10,25, dopo un corto rimando di Bruna, Falchi impegna Giacone che esce dalla porta e, premuto dagli avversari non può far altro che respingere il pallone a palme aperte. Nessuno dei suoi è pronto a coadiuvarlo in questa disperata azione difensiva. Martin I soprag giunge come un bolide e segna il primo goal por la propria squadra, .senza che Giacone, coperto da Bigatto, possa impedirlo. Dopo questo smacco la squadra juventina che non ha mai flato sufficiente per tutti i W minuti del gioco, ripiega in difesa, alien tando la propria azione offensiva. E' adesso che il Torino martella più deciso : di tanto in tanto Ferraris e (Sereno tentano la riscossa, ina inutilmente, perchè calciano o troppo alto o troppo lontano. Alle 1C34 Giriodi scende minaccioso e obbliga Romano a liberare in corner, che, come i precedenti, non frutta nessun punto. Cinque minuti dopo Romano tocca il pallone con le mani quasi all'orlo dell'area di rigore. Giriodi tira il calcio di punizione, ma Binimi respinge; Ferraris raccoglie e centra velocemente, ma il pallone, alto, dà un tracollo alle speranze juventine: in fondo alla rete è Ferraris che aveva supposto di poter segnare il punto del pareggio. La Juventus ripiega- di nuovo in difesa, e Giacone è di nuovo sottoposto ad un lavoro massacrante. Ma alle 1<>,42 non può evitare che per un nuovo errore di Bruna la rete sia vio- lata per la seconda volta: Falchi centra ; Bru na raccoglie e tenta di allontanare la minac eia con un campanile altissimo, il pallone ri cacio tra un groviglio di. corpi c viene proiet talo nella rete, mentre Giacone ne era uscito per raccoglierlo c liberare, u secondo scacco smonta la Juventus, che fa retrocedere Giriodi in terza linea e, avanza Bruna tra i torwards. Ma il Torino, imbaldan zito dal successo, impegna a più riprese la difesa avversaria, senza risultato. Gli undici bianco-neri, forse disperando di poter segnare, badano a che gli avversari non segnino altri Punti e respingono tutti i loro assalti. Alle 16,00 l'inesauribile Bigatto — il migliore ju Ientl^{>.«am»0 ~!f "i,,d."bobla. pc"" voco dopo torna all'attacco, ma la buona vo lonta di questo fine inside è frustrata: una melée che «"Eli aveva provocato sotto la porta dj R[m]nì è ai.,.cstata dall'arbitro per uno dei tar,ti ófé,des dl,lla fornata. Qualche secondo , d fì j ,, nartjt.. ' ,aT"vp',„llMta né la *s« voli» . J&rtF^n&^^rVÀi ati'hiizin rlol J°*no aa quella squadra che allmtzio del Campionato = mcno minacciose. era considerata come una delle Poche note di cri blico magnifico — pel.ato ]e .,5 mi|a , sentanza del bel se Poche note di cronaca... mondana: un publ'in casso sembra abbia sulire — e una larga rappre- -v. — -«.. sesso nelle tribune. Molta ir- requiDlùdinc, clic incominciò ilino dal match delle ,;jservo, terminato con la vittoria delia Juventus per 3 a 1. Entusiasmo strabocchevole ncj „ popolari » dopo il primo goal e ancora maggiore dopo il secondo. Alla line, giocatoli granata portati In trionfo, suoni di cornette e di raganelle, molte chiacchiero, qualche pu gno e un corteo trionfale, con labaro granate in testa, lino alla vicina sode del F. C. Torino, Era sul campo, per incarico della Commis sione per la Squadra .Nazionale, il rag. Pozzo del Torino. So egli richiamerà l'attenzione .dei commissari sui nomi di Martin II, Calvi e Bi gatto, vorrà dire cho egli avrà riconosciuto con noi che essi furono 1 tro migliori uomini deila partita. Giuseppe stolli.