Il Governo inglese riallaccia le trattative con Krassin

Il Governo inglese riallaccia le trattative con Krassin Il Governo inglese riallaccia le trattative con Krassin La crisi economica e la disoccupazione in Inghilterra Necessità di ricostruzione dell'Europa centrale (Servizio speciale della Stampa) Londra, 1, notte. La crisi economica che Inghilterra e tutta l'Europa attraversano, e i suoi innumerevoli immediati c lontani effetti continuano ad essere discussi in vario senso sullo, colonne dei giornali inglesi, c costituiscono una delle maggiori. preoccupazioni del momento. . Nei lunghi commenti che i giornali dedicano oggi al nuovo anno, nessuno degli scrittori osa pronosticare un anno di caJma e di paca per l'Europa. Il mondo da due aiuti in qua ha accumulato eri-ori sopra errori, e l'anno che oggi si inizia è purtroppo figlio di quello ora terminato! e. dove raccogliere fatalmente la tremenda eredità di fallimenti, di discussioni, di odii smisurati* di orisi politiche ed economiche, a superare le quali saranno necessari lunghi anni, paziente lavoro c dolorosi .sacrifici. Il male è inguaribile, asseriscono molti; e la stampa liberale in particolare si augura che il Governo compia l'unico passo capace di salvare l'Europa ed a conservarle la pace, cioè di procedere d'urgenza alla riabilitazione economica dell'Europa centrale. « Fino a che gli operai tedeschi si troveranno nella impossibilità di esercitare la loro intera capacità produttiva, gli operai inglesi rimarranno senza lavoro. Questa nei momento attuale è la chiave del problema. In quanto rovineremo la Germania, rovineremo noi stessi: in quanto ci riilutamo di commerciare colla Russia rivoluzionaria, aumentiamo le probabilità di un violento sollevamento in Inghilterra. Presto o tardi dovremo strappare tutti i trattati che abbiamo armato, e ricominciare da capo la creazione di una nuova Europa, sulla base di un'eguale coopcrazione e di un mutuo aiuto. Là dove abbiamo chiesto indennità, dovremo offrire prestiti. Un sistema di credito internazionale è una necessità assoluta per noi come per tutta l'Europa civile. Dobbiamo finanziare i nostri clienti o perderli, e precipitare nella loro rovina affondando sempre più profondamente ogni mese nella palude delle elemosine e delle opere d* beneficenza. E queste è la principale lezione della presento crisi ». Così scrive un grande organo liberale; e va rilevato che nessun giornate davanti all'anno che comincia si attarda a prospettare soluzioni a base di nuove guerre e di nuovi armamenti: e che tutti indistintamente, pure aste-, nendosi sovente dal farne menzione, hanno presente dinnanzi agli occhi lo spettacolo rattristante ed anche miinacoioso dolio sfilare di centinaia di migliaia di disoccupati per lo strade della capitale. La disoccupazione si diffonde per tutto il paese, generalizzando un senso di malessere, ed imponendosi così all'attenzione della opinione pubblica. Noni si discute più ohe della disoccupazione: e molti giornali, per stornare l'attenzione delle grandi masse del ipapolo. pubblicano noti zi e—sensazionali, jcxm. titoli a caratteri cubi- tali, sugli, aitmamenfi americani o su conflitti transoceanici avvenire. Ma la questione del piumato navale britannico, che pochi anni or sono avrebbe ancora appassionato L'opinione .pubblica, lascia oggi indifferenti le, gitandi masse, clic con1 più intonso interesse leggono l'annuncio, appaino oggi, di nuove riduzioni d.-l prezzo d«llo zucchero, drf petrolio e di altri generi di minore utilità. Il Governo è costantemente riunito a consiglio per l'osarne dol probi ohi a della disocctiipazitonB; ma .per ora l'azione governativa sembra concretarsi nella discussione d'i un progetto avanzato da Sir Allanld SmiSi, il quale propone che in tutti gli stabilimenti industriali del Governo si introduca una immediata riduzione delle ore di lavoro, alio scopo di fornire occupazione al maggior numero possibile di disoccupati. Onesto stesso principio dovrebbe inoltre venir applicato a tutti gli stabunuentì industriali inglesi, per i quali tuttavia è previsto il' sistema dei turni, con ore di giorno e di notte per quelle industrie in cui la continuazione dol lavoro 6 pratìcabilie. Il Governo lia già iniziato una attiva aztonle persuasiva presso i sindacati padronali e quelli operai, presso i capi di aziende, di banche, «ti iaUtu'4 tixmtmi- a'4 eoa I ciati, a favore di una immediata riduzione di orario. Tale progetto incontra una viva ostilità negli ambienti laburisti, nei quali si afferma che con l'azione di esso si avrebbe un solo effetto mmediato, quello eiot- di ridurre i salari ad un livello incompatibile con il costo attuale della vita, senza portare ali problema della disoccupazione nessun rimedio concreto e duraturo. Senonchè su un punto importante del progetto sembra che il Governo possa contare sull'appoggio completo delle masse lavoratrici. Il progetto infatti stabilisce che gli operai debbano essere soccorsi t'alle aziende presso le quali essi 'lavoravano in modo stabile. I disoccupati continuerebbero a ricevere l'allocazione governativa; ma elle, insufficiente ai bisogni della vita, verrebbe completata da una allocazione da parie del padronato. L'applicazione di! questo principio, che alcuni industriali dichiarano di essere pronti ad accettare, presenta varie difficoltà, attualmente esaminate dalle competenti autorità' del ministero del Lavoro. La principale difficoltà è costituita dagli operai occasionali: questi, non rientrando nella categoria del personale stabile delle olllcine o delle aziende verrebbero esclusi dalle misure previste dal progetto. Tuttavia rappresentano un'ingente parte dei disoccupati. I Sindacati di mestiere non possono poi disinteressarci di questa categoria di operai, moltissimi dei quali appartengono ad organizzazioni operaie. Gli industriali, dal canto loro, si rifiutano di provvedere al mantenimento degli operai avventìzi, a meno di' porlo a carico del personale stallile, i cui salari verrebbero a subire mia notevole riduzione. Queste ed altre difficoltà saranno esaminate e discusse dal Comitato industriale che il Governo si accinge a costituire, e<?' al quale parteciperanno i rappresentanti accreditati del padronato e della classe operaia. Una delle principali personalità di questo Comitato, a quanto si afferma, sarebbe l'on. Henderson. Mentre al ministero del lavoro si studiano i rimedi immediati contro la disoccupazione, il ministro del Commercio sta investigando "ìe passibilità, di riattivare 1 traffici europei, cercant'o i mezzi adatti per ripristinare quei mercati che la guerra e la conseguente bancarotta economica hanno totalmente o parzialmente chiuso alle industrie britanniche. L'on. Home ha avuto in questi giorni frequenti colloqui coir eminenti personalità del mondo finanziario della City, ed ima grande riunione di rappresentanti di banche e di compagnie di assicurazioni commerciali e preaUnunciata per la prossima settimana al ministero del comlneiioto. Al tempo stesso sono state improvvisamente riprese lo trattative colla delegazione ressa a Londra. Ieri l'ing. Kiussln venne invitato a recarsi daìl'onor. Home, e si intrattenne' con lui per oltre due ore. E' inutile dire che l'annuncio di una ripresa di trattaci ve su nuove bas», decisa all'uitiima ora indigni tutti coloro che si rallegravano della partenza imminente del capo della delegazione russa, e si auguravano che non facesse più ritorno in Inghilterra. E' difficile sapore .por quali motivi il Governo ingitese abbia ìtlallacaiiato eoiivorsaz.'ioni che sembravano b«terrati» ' quasi dettnitivame-nte. E' certo ad ogni anodo ohe si volte toglierò alla partenza dell'ing. Krasain non solo qualsiasi carattere di rottura, ma financo qualsiasi apparenza di poco amtóheyole congedo. Il Governo infatti lia tenuto conto quali che siano le correnti prevalenti in seno ai Gabinetto, e delia opinione puljMiea e delle pressiona' abbastanza forti esercitate eia influenti gruppi di finanzieri e di industiiiali. D'altre parte una abile e continua propaganda è stata condotta dalla stampa liberalo e laburista e cosi pu;c da organizzatori e conferenzieri in seno alle masse lavoratrici. Le trattative coli'ing. Krassin cominceranno dunque la pixwsiana settimana, il Governo ingJJese rimetterà al rappresentante della Russia un'nuovo progetto di accordo coir—tr cnsteicihè se esso verrà resainto da i russo la res?po.iì&aliHiità deOltoavitestura l&oombenbb» Mia Rumìa. i».

Persone citate: Henderson