Maurras letterato

Maurras letterato Maurras letterato La fama letteraria di Charles Maurras 6Ì accoppia, in Francia, alla rinomanza politica," ed b auzi alla medesima talmente connessa elio a buon diritto si può sospettare che da quella tragga, non che origine, alimento. Pur tuttavia i cultori dell'arte non dimenticarono mai Lrs Amanti de Venisti o vollero inchinarsi, con qualche doverosa riserva, alle massiccio e — a intervalli — smagiiauti pagine di Anthinea, dell'Zt'taiìfj de Barre, distinguendo altresì nelle Trois ii/ces ppli.liq.ues e noWAvtnir de ^■intelligence, gli apprezzamenti critici, acuti e forti, dalla tesi, sciogliendo l'uomo di gusto dalle catene dottrinali. Con viva curiosità fu accolta la ristampa recente del primo libro del Maurras, Le chemiti dn Paradin, con interesso si guardò ai versi ed alle prose minori. I. rimpianti per l'attività pratica dello scrittore, per il suo assorbimento nel giornalismo di partito non debbono suscitare elegie. Si poteva deplorare lo svolto di un Jules Lemaitre ; inintelligente è invece lo sfogo dell'amatoro deluso verso Maurras. Anzi, perchè parlare di speranze perdute? Quando un uomo con piena coscienza muovo da principi! dottrinali, e sin dall'inizio subordina il suo ingegno alle sue convinzioni, 6 da trent'ann.i s'affatica a costruire, a rabberciare e a difendere il castello delle s'iti; id'.x-, audace e vigilante, accorto e dogmatico, e per il suo scopo vivo in un ambiente non sempre puro, di cui non vede o noti vuol vedere altro che le apparenze elio servono alla causa comune, il critico pente ogni diritto di ironia. Il riconosci'rnciiio di una passione sincera perchè forte si impone agli spiriti imparziali :. per battagliare durante wei lustri in un'atmosfera arroventata l'animo dev'essere realmente convinto,"e il fino onestamente o con nobiltà sentito. Maggior valore a queste considerazioni aggiungono le esigenze positivistiche, che. — com'è noto — governano il Maurras: per un illuso, un idealista, la polemica è facile, per un intelletto severo e sottomesso alla realtà, estremamente ardua. Posta, nel caso presente, la buona fede, è necessario concludere assegnando all'idea monarchica che ispira il Nostro, una potenza quasi ossessionante, favorita dal temperamento meridionale. E pertanto non si può parlare, a rigor di termini, di un Maurras letterato se non a patto di non insorgere (come sarebbe facile e sbrigativo) contro le teorie, e di non cedere (la tentazione è violenta) al piacere dei rimbrotti, ma bensì di accogliere unicamente come materia d'arte, con ir afferei,za cora' p.rcnsiva, il contenuto, o in altre parole di giudicare soltanto gli sviluppi. Occorro per esempio non staccavo negli Amants de Venite la tesi antiromantica dallo svolgimento psicologico e, prese provvisoriamente per vere le affermazioni tendenzioso, trascurate le lacune volute, esaminare la genialità e il lavoro. -Insomma, bisogna considerare il Maurras politico come l'individuo che ha 'fornito dei temi al Maurras letterato e pronunciarsi salila abilità spiegata dallo scrittore nel realizzarli. Questa unità inscindibile e categorica ostacola, per le reazioni nei dissidenti e il troppo vivace consenso nei seguaci, uno studio imparziale, e le Pàges littéraires choisies pubblicate in veste signorile dall'editore Champion (Paris,. .1922) da cui prendiamo le mosse non lo favoriscono come p>. crebbero : l'assenza dolle più sottili e geniali pagine di critica del Maurras, quelle del Romantisme finiiiiin serve di esempio. Il primo elemento dello stile del Maurrasijè la forza : la sua frase sarà di frequento tetra ed opaca, sempre però muscolosa e robusta. Non si trovano nei suoi scritti de? bolezze improvvise, gorghi, trabocchetti,.insufficienze, tutte quelle imperfezioni che colpiscono sgradevolmente, riflettendo la fretta o scoprendo di colpo delle gravi incapacità. Non abbiamo cioè a fare con un autore frammentario, che pensa o scrive a sbalzi ed a tratti, produce ritagli di pagina od è costretto a tessere faticosamente le transizioni. Il carattere di. solidità della 6tia prosa sgorga dalle forti dottrinali : chi ha dinanzi a se il miraggio di una verità da dimostrare non si perde per via e bada a render forti e inattaccabili i suoi argomenti : la necessità di esser completo p saldo ò motivo alla compattezza stilistica. Inevitabili sopraggiungono i difetti : lp. tensione continua anzitutto, gli obblighi della dialettica serrata che' si esercita per lo più intorno ad astrazioni e di rado contro uomini, rendono chiusa, arida la sua maniera. Dopo un centinaio di pagine di Maurras il lettore attento deve riposarsi e di solito, il miglior contravveleno è il luminoso o scettico Anatole Franco. Chi ha passato lunghe ore sopra VEnquipe sur la Monarchie e verso il termine giunge alle pagine di Jules Lemaitre ivi inserite, sente di cambiare di cielo, di muoversi in azzurrine limpidità: la materia è la stessa, varia lo stilista. Il Maurras è un greco, ma un greco di Sparta, nonostante il suo. entusiastico amore per Atene. Del genio ellenico egli ha visto l'ordine e l'armonia, la terra, l'architettura e il paesaggio, non gli uomini e Ulisse gli è apparso semplice immagine, ben lungi da quella dantesca che arde di quel gran fuoco di ansiosa modernità che la rende immortale. Leggete Anthinea e non troverete che profili di luoghi, meditazioni intellettuali dirette ad assumere lo spirito ed a riconoscere la bellezza antica, modellando le Jezioni di saggezza sugli schérni teorici abituali. Mancano gli individui, e vion fatto di sfogliare con desiderio l'irriverente Grece eóntemjufr£ s,' malizioso scintillìo di luci parigine di immondo About per rivederli. Si comprendo come lo descrizioni del Maurras riescano aspre ed ingrato: precise, particolareggiate, dai contorni perfettamente definiti, vorrebbero un tono più abbandonato e vibrante, capace di fondere i lineamenti, di accarezzare le tinte indecise : la loro densità statica e sorvegliata nuoce al coloro, e il trapasso dal disegno all'esposizione delle idee è poco sensibile. Lo più"brevi si staccano meglio, per le altre si amerebbe che alla chiarezza andassero unite le sfumature, regola che il pensiero e l'arte del Maurras perpetuamente ignorano. Egli infatti parla del « maschio amor delle idee », lo possiede, e l'opera sua no soffro,: una lucida trattazione può esbtro una meraviglia di logica, non sale mai sino al domin'o dell'arte. L'infelicità generalo della parte descrittiva si attenua per qualche riflesso abbagliante degli stagni della Provenza, por un bosco odorante di Grecia, o degli arbusti contorti tra le Polibio• m->"nn» l'prr'n^i'MiA vuoto il viag¬ gvmlsgreolACtdcafndpprregdgnrhldtzzt giatore sull'Acropoli, lo rondo pensoso davanti alla rude maestà di Firenze. Rari momenti in cui la personalità ò soggiogata, l'animo impegnato, il volto fisso alla visione, dimentico di cercare i rapporti tra gli aspetti della natura e le teorie. Il Maurras ha prodigato ogni sforzo per sentire e riflettere contemporaneamente: là dove ogli non ha retto all'impresa è sbocciata l'arte, ricompensa immeritata e mirabile. Analogo discorso vaio per il novelliere del Cliemin du Parodi» e per il poeta: più acuto il contrasto tra la spontaneità voluta dalle forme artistiche e l'insegnamento incorporato, più scarsi e deboli i risultati. Nell'opera letteraria è un gioiello : Les amants de. Venise. Il libro è di ventanni fa, o la sua documentazione è zonnjcante, non sempre felice. I carteggi originali mandano un fascino più languitlo e caldo, il profumo misterioso della cosa vissuta. Eppure si ritorna al Maurras come a un bel romanzo, _ a un prodigioso intreccio di rabeschi psicologici, segnato con mano sicura ed abile in stile leggermente sostenuto, e il racconto dà costantemente una squisita gioia intellettuale. E' il trionfo solitario del Maurras creatore di personaggi, ch'egli muove in piena libertà, con una vorosimiglianza, una cura sagace a una penetrazione che sorprendono tuttora. Clio importa a noi so la vera Sand c il vero Musset furono diversi, se la loro storia fu più angosciosamente umana, se la fisiologia può spiegarla, con esplicita brutalità? Com'egli li ha definiti e composti essi qui agiscono, conrendo la tesi con la verità logica e coerente dell'arte. E la bruna signora di Nohant e il biondo dandv trascinano nel nulla la fredda conclusione che dovrebbe condannarli : t Est-co l'amour? Ont-ilsaimé? » 0 Maurras, qual segreto dispetto vi spinso a lasciar cadere il dubbio sulla romantica storia : non v'accorgeste dellamancanza di gusto cho comprométteva la costruzione ingegnosa? Delle raccolto e dei saggi di critica L'avenir de l'intelligence è al primo posto. Come architetto dell'altrui pensiero il Maurras ha pochi eguali, e il saggio su Comte ne è, prova. E nell'ufficio critico porta grande finezza, e reca nel lavoro giornalistico doni di polemista efficace. Copiosi estratti raccoglie il presente volume, tutti oltremodo interessanti e, ove la passione politica non sia d'intralcio al gusto, preziosi. Ricordiamo, piuttosto del Dante vago ed incerto, reso tale forse da preoccupazioni diverse o dell'Hugo tendenzioso e partigiano, ma con singolari spunti, le note su Verlaine, in cui però l'idea classica («evitare la dispersione, comporre con cura 6 quasi una virtù morale » ) lascia dileguare il mondo fantastico e galante del poeta. Le pagine tolte dal Chateaubriand delle Trois idées politiques, stilisticamente di grande andatura sono profondamente ingiuste, e Stendhal si rivolterebbe alla predica inflittagli. In Renan trova grazia il lato classico, e l'esecuzione frettolosa di Huysmans trasuda l'origine non letteraria. Deliziosi gli studi su Pierre Louys, René B.oylesve, André Hallays, dove si manifesta una facilità leggiadra e piacevolmente nuova cho ricompare poscia nell.-, divertente fantasia contro Mimi Pinson professore di filosofia. Toccati sommariamente i vari soggetti del volume, ritorniamo Jlo aguardo d'assieme. A ohi gli rimproverava di avere sacrificato l'indipendenza letteraria alla causa politica, il Maurras con impeto replicò proclamando che o lo studio dèlie leggi dell'arte e della poesia fu la via luminosa che gli aprì la conoscenza delle leggi della Città ». Altrove ammoniva « abbiate cura di non esser tratto in inganno dall'aridità e dalla forma astratta di questo libro. La filosofia vi compare soltanto per chiarire e fissare il sentimento, ciò cho porta a riprendere l'affermazione che ogni oggetto ha un asse o un nodo, un principio d'essenza, un centro di definizione » e le figure del mondo <c si offrono con un aspetto di fissità, mostrano dei caratteri essenziali e dominatori che i cervelli ben fatti colgono subito, e ai quali sono subordinati gli altri caratteri essenziali e accidentali ». Intendiamo ricordare questi principi per rendere evidente come.tali presupposti si ripercuotano sull'arte. Se in linea teorica è lecito opporre che l'ispirazione concilia e supera nel suo seno il contrasto, in modo cho materia, forma e significato allegorico si compenetrino, chi abbia percorsa e saggiata l'opera del Maurras deve smentire l'accordo, e non può tacere le crepe frequenti, 1 cumuli di materiali bruti e inespressivi. PenBO cho il Maurras talvolta sia vago di figurarsi l'opera sua in un'immagine concreta, e mi pare che egli debba contemplarla sotto l'aspetto di un tempio greco, classico di misura. Orbene, se noi prendiamo la costruzione ideologica siamo senza dubbio indotti ad ammirare l'audacia stupendamente anacronistica dello sforzo, la continuità delle connessero dottrinali, pur prescindendo dall'originalità e lasciando da un canto lo possibilità realistiche e feconde. L'architetto si impone, la tosi astratta si regge, ma le basi dell'arte, fragili o soggetto al aapriccio dei tempi dipendono dalla schiavitù dello scrittore. L'accottazione in blocco senz'altro si. respinga: farebbe torto alla letteratura chi non si mostrasse classificatore severo. Non siamo nuovi a cosi consimili, e nello stesso campo più vicini sono i nomi di Veuillot e di Barbey d'Aurevilly, che ci possono illuminare. Che cosa manca dunque al Maurras? Il piacere di chi vive nell'arte per l'arte, e nella polemica ama — sia pure segretamente e suo malgrado — lo sfoggio della capacità più dell'idee che attacca e che difende. Ringraziamo l'intima vanità che nello sfronato . libellista Veuillot si compiaeo e si ammira inconsciamente e preferisce al diletto di trionfare sull'idolo infranto la lotta dol proprio ingegno. E ancora: dogmatici e dottrinari, gli altri hanno alcune idee fondamentali, cho triplicano caso per caso mediante rapidi riferimenti. Charles Maurras ha un sistema, ordinato e completo cito segue con rigore, sorveglia e custodisce. Non parte da un punto centrale e, di fronte al fatto singolo, improvvisa, sopraggiunge con l'intero, bagaglio e so ne serve con metodo. La sua inguaribile debolezza è in questi ledami che strangolano la spontanea genialità. L° brillanti scorrerie eli sono interdette: gli altri si aggirano qua e là e spremono dn<rli avvenimenti il succo divino dell'arto: egli stende la grigia, tela della filosofia e nrocedo tra i fili delle argomentazioni. A. OA.IUMt. ciclepealsmciriasclstcotesivecificmsiseunloresepcisupdIlSsfedCsbrimnszznnCinncptrIgrprinmucCmsngcrstrc.<qnqlcrptvhabpsstsibamrclngdtafivimdslcnfCcarEfibnl«fldvccgqlcv'trinpgeSq—gcEuBusepipnfntd

Luoghi citati: Amants De Venite, Atene, Firenze, Francia, Grecia, Provenza