Ripercussioni dell'uccisione di Wilson al Parlamento inglese e in Irlanda

Ripercussioni dell'uccisione di Wilson al Parlamento inglese e in Irlanda Ripercussioni dell'uccisione di Wilson al Parlamento inglese e in Irlanda g(Servizio speciale della «Stampa») Londra, 83, notte. In rapporto all'uccisione del maresciallo Wilson, la Polizia ha già eseguito 18 arresti preventivi d'irlandesi sospetti, residenti a Londra L'arresto preventivo ò rarissimo entro la giurisdizione inglese vera e propria; ma nessuno si lagna di questa retala eccezionale, che segue un crimine, che ha riempito di orrore tutto un Paese. Lo generalità degli arrestati si ignorano Risulta solo che.fra di essi vi è una donna, la quale abitava nel sobborgo dì Croydon. Sembra che nella sua abitazióne ricevesse uno dei due assassini, il Connolly, il quale sarebbe giunto, a Londra verso la metà delli settimana scorsa. Corre voce che nelle perquisizioni operate la notte scorsa, la Polizia abbia sequestrato una certa quantità di esplosivi, di rivoltelle e di utensili incendiari. I giornali della sera aggiungono che sarebbe stato rinvenuto pure Un documento di carattere sensazionale. Esso rivelerebbe l'esistenza di un complotto inteso ad uccidere alcune persone eminenti ed a condurre insieme una campagna di violenze. La scoperta potrebbe determinare fra breve qualche sorpresa; ma di positivo consta soltanto che le 'perquisizioni delle case di certi residenti ir landesi e i relativi arresti proseguono. Le interrogazioni alla Camera E' difficile che tale affaccendarsi sia prò. dotto da un nervosismo momentaneo. Probabilmente, le Autorità posseggono maggiori e più complesse indicazioni di quelle offerte dalle rivoltellate di ieri. Anche la Camera spinge il Governo a premunirsi estesamente. Una lunga serie di interrogazioni in tal senso ha tenuto occupato ai Comuni, nel pomeriggio, il Ministro Chamberlain per quasi un'ora, jli interroganti furono in gran parte deputati appartenenti al gruppo ultra-conservatore, quello dei. cosi detti « Die Hards ». 11 maresciallo Wilson era praticamente divenuto il leader parlamentare di questa quarantina d i >; Die Hards », che non riconoscono alcun atto di riconciliazione fra l'Inghilterra e l'Irlanda, e che vorrebbero che tutta l'i iola venisse rioccupata marni militari. Per loro non esiste un nazionalista irlandese che non sia virtualmente assassino e traditore. Essi negano, da cima a fondo tutto quello che. in mezzo a perversità di ogni genere vi e di giusto, di onesto e di eroico nella causa dell'Irlanda. La perdita di Wilson crea per '.oro una lacuna incolmabile. Il maresciallo era per loro, l'uomo unico. In fondo, egli era un onesto. [1. suo coraggi» era aperto; i suoi errori di visione derivavano da un semplicismo' inconscio, che in buona parto era materiato da psicomilitarismo. Quella dose che egli possedeva di una rude concisione militaresca, lo aveva messo fra l'altro alla testa dei gruppo, che desiderava appunto idee arretrate espresse con timbro tonante e aggressivo. I Chamberlain e il Ministro dell'Interno ebbero qualche fatica oggi a sostenere di fronte a questi interroganti che il Governo non aveva tralasciato di serbare in vigore le precauzioni che gli sembravano ragionevoli. Ad ogni modo, un dibattito in argomento è fissato per lunedì. . Informatori governativi garantiscono stasera che in seguito allo conferenze in corso il Governo sarà in grado lunedì prossimo di assicurare il Parlamento che ogni precauzione possibile è stata presa per- far fronte a qualsiasi eventuale complotto sinnfeiniano contro la vita e la proprietà in territorio inglese. La proposta, che molti avanzano, di armare i policemen di rivoltella, sarà probabilmente declinata. Sta di fatto che nelle questure londinesi esistono già dotazioni di. armi da fuoco, di cui gli agenti quando 1o 'credono necessario possono munirsi. Essi però preferiscono uscire inermi, o meglio forniti del solo sfollagente tradizionale. Ed è una logica preferenza: essendo inermi, sono pia certi di venire assistiti dal pubblico, che qui resta molto rispettoso della legge, e suole prendere costantemente le parti del tutore della legge. Se dai policemen si irradiassero normalmente delle pallottole, il pubblico sarebbe meno invogliato a slanciarsi alla loro assistenza, perchè sarebbe in ovvio pericolo di trovarsi fra due fuochi. Rappresaglie a Belfast Non è ancora possibile misurare le ripercussioni irlandesi dell'attentato di Londra. I dispacci al riguardo sono ancora scarsi. Da Dublino vengono riferiti soltanto una dichiarazione stigmatizzatrice del delitto fatta dal presidente Griffith, contro « l'atto anarcoide di due sciagurati» e i commenti di alcuni grandi organi costituzionali che suonano nello stesso modo orrore per l'assassinio; assicurazione che il popolo irlandese ne è esterrefatto; e rilievi che l'ostinata opera estremista sta portando alla rovina il paese. De Valera a quanto sembra tace. La sua ultima dichiaraziono. la quale uscì piuttosto in ritardo, fu che il progetto di costituzione è inaccettabile. Ma essa precedeva il delitto di Londra. All'irreconciliabile O' Connor, capo delle bande irregolari che fin negli ultimi giorni hanno spadroneggiato attraverso l'isola, è attribuita la frase — « Ho troppo da fare : andate via! » — che avrebbe detto lout court ad un reporter 11 quale, avuta ieri sera la notizia del delitto, chiedeva la sua opinione al riguardo. Il capo dello Stato Maggiore delle truppe costituzionali smentisce invece naturalmente che l'assassinio del maresciallo Wilson risalga a membri delle sue forze, come era stato insinuato. La Polizia dublinese ha fatto ricerche per identificare i due colpevoli; ma gli 0' Brien e i Connolly in Irlanda sono assai numerasi; e senza particolari precisi è impossibile rintracciare i precedenti di persone che portano quei nomi. La notte scorsa un irlandese, ex-soldato dell'esercito britannico, fu trucidato nel suo letto da due uomini mascherati, in un quartiere povero della città. Per ora r.essun'altra notizia. Non occorre bussare olla ctompa di Belfast Essa è fuori della grazia di Dio. Naturalmente l'inizio di rappresaglie, che si prevedevano fino da ieri, avvenne in quella città la notte stessa II quartiere dove risiede la minoranza nazionalista echeggiò verso U tocco di rivoltellate. L'esito del mezzo pandemonio fu questo: quattro feriti gravi e due morti Uno dei due morti era un unionista protestante, delle squadre assalitrici; l'altro morto e i feriti sono nazionalisti cattolici. Nessuno ha il coraggio di sperare che a Belfast questi tumulti non proseguano. Intanto si segnala l'assa lio awer 'o oggi del direttore di certi mulini me nlci, il quale fu freddato da una ma< aa di sinnfeiniani. Era un uomo molto noto negli ambienti commerciali di Belfast. Gli assassi ni riuscirono ed eclissarsi. mi P.

Persone citate: Chamberlain, Connolly, De Valera, Griffith