Come Giolitti parla della sottoscrizione per le Borse di Studio

Come Giolitti parla della sottoscrizione per le Borse di Studio Come Giolitti parla della sottoscrizione per le Borse di Studio p"Almeno i miei 80 anni avranno servito ad un'opera buona,, b II senatore on. Eugenio Valli mandando la sua offerta per le Borse di studio in onore di Giovanni Giolitti, narra di una ranida conversazione avuta con lui per il Corso di Roma, poche settimane or sono. Giolitti passeggiava « dritto come un giovanotto », austero nell'abito nero, ma come sempre dal volto sereno, quasi giocóndo. Non voleva che gli si parlasse della sottoscrizione in suo onore, così italianamente plebiscitaria, ma infine s'indusse a dire semplicemente: «Almeno i miei 80 anni avranno servito ad un'opera buona ». L'on. Valli racconta ancora: «C'era in aria l'idea che il Re facesse conte Giolitti. ma Giolitti mi disse che, avendo un giorno scherzosamente accennato alla còsa cor Donna P'".a, questa insorse cosi: « Spero bene che la Camera ti butterà giù dal Ministero prima che ciò avvenga. Siamo nati borghesi e borghesi dobbiamo restare !■». ' Questo aneddoto — eh* il sesto elenco delia sottoscrizione ci reca tra nuove filze di cifre e le ripetute sempre più numerose e fervide attestazioni di omaggio da ogni parte d'Italia — definisce con la parola stessa di Giovanni Giolitti il' carattere della iniziativa. Si tratta, sì; di un'opera buona di alta carità civile verso la gioventù Dovera che vuol studiare ; e questo è davvero nobil modo dj onorare nell'illustre statista un uomo che l'innata modestia, la semplicità della vita, l'austero disdeano della vanità sociale e delle iniquità politiche, fecero degno compagno di quella miràbile donna la quale borghese era nata e borghese volle restare. Lo spirito eli donna Rosa, più che mai vivo nello, casa e nel cuore di Giovanni Giolitti, riconosce certo in questa imponente manifestazione nazionale il miglior titolo di nobiltà da lui meritato. Al grande Italiano Nel sesto elenco della sottoscrizione si leggono degne espressioni di omaggio. Alfredo Frassati offre « L. 500 per le Borse di studio intitolate al grande Italiano » ; e tra i parlamentari figurano ancora il ministro dei lavori pubblici, on. Vincenzo Riccio, il ministro del Lavoro, on. Dello Sbarba ; il sottosegretario alla Giustizia, on. Cascino che rende omaggio «all'intemerata figura di G. Giolitti » ; i deputati Carlo Bonardi .Mattali, Pighetti, Presutti ; i sonatori Ettore Pais, Calabria, Arlotto, Giaccone. Nuvoloni. Questi così inneggia a Giolitti: ■ Un quarto di secolo cM fede immutata, di rispetto e di affetto verso l'illustre Statista da cut l'Italia molto ancora attendo c 1.- cu!' opera ho sempre seguita nella prospera e nell'avversa fortuna, dà al mio modeslo contributo alle onoranze che la Patria decreta a colui che devotamente la servi, il significato dell'omaggio più sincero e convento e della amicizia più affettuosa, immutata e immutabile ». Guglielmo Gambarotta manda da Milano « per onorare lo stoicismo di Giovanni Giolitti » ; e l'in,?. Dompé, capo dei Colpo reale delle, miniere presso il Ministero di Agricoltura, offre « In segno di profonda ammirazione e rlconoscen. za al grande Statista, the primo fissò decisamente fin un memorab'le programma di Ooverno, esposto alla Camera del Deputati ed al Senato il si giugno in», la, necessita Inderogabile di una generale esplorazlnne mlnerar'a del nostro paese da fiartó del Corpo Reale delle Miniere, ad accertamento delle risorse estrattive Italiano — specialmente- nel riguardi del petrolio — la cui valorizzazione industrialo è condizione fondamentale per la sicurezza economica della Nazione». L'ex-deputato Carlo Caron di Vercelli tiene ad aderire «con convinzione ed entusiasmo alle onoranze. Ho avuto la fortuna d! conoscerlo e di seguirlo in aneli» dura legislatura che, iniziatasi nel novembre 1913, si prolungò fino al novembre 1010, e ne ho apprezzato l'Immenso valore di statista, la grandezza deU'onmo, la straordinaria rettitudine. Bene fanno gli Italiani » celebrarlo, ed lo unisco la mìa debole voce a quella di tutti gli uomini di buona ferie che ria un capo all'altro d'iiajla lo acclamano o gli rendono omaggio ». 'E ancora: il ministro d'Italja ad AddisAbeba Renato Piacentini ; l'addetto alla ambasciata di Costantinonoti Umberto Vitale ; il capo di Stato Maggiore fcncrole Voccari ; i prefetti De .|tnhbrili~ fT-'Syafii)! Oraziani (Macerata), Regàrd C":.:.:;) e il sottoprefetto di Saluzzo dott. ':a=-i; jl sindaco di Pavia Bottani e i si .viari di numerosi piccoli paesi di ogni ragione italiana. Numerosi i Municipi che sotto, scrivono. Quello di Bardonecchia manda óoo lire con questa deliberazione consigliare: nsgrtncplepdzmulpsmudlm•livdCgemBstvtpionmglf« » Il Consiglio comunale, orgoglioso e lusingato <ll aver come cittadino onorarlo S. E. Giovanni- GioIiit , onorato che egli abbia scelto questo Comune per trascorrere la villeggiatura nell'estate-, per acclamazione delibera di hivìare in Cuneo al Comitato per le onoranze a Giovami! Gioititi. L 500 per concorrere all'istituzione di borse (il studio a favore della gioventù studiosa pòvera in onore, di G «vanni Glfllltll. dell'uomo che al potere coU'azlono e nell'ombra col silenzio sempre fece l'Intnrtwse dcilla «azione indirizzandola verso alti e fecondi destini». Saluzzo e Savigliano hanno già contribuito. Mondovì ha stanziato 5000 lire, .iliche i più piccoli Comuni .offrono. E non soltanto del Piemonte, ma anche di fuori, fin dal più lontano Mezzogiorno ove la tua. nifestazione per Giovanni Giolitti assume un carattere commovente. Un'offerta di SO.000 lire Senza paroU, un signore di Magliano Sabina (Perugia) — il cav. uff. Marzio Marici — manda la bella somma di cinquanta biglietti da mille ; e 1000 lire ciascuno mandano J. P. Spanier da Napoli e D. A. Costantini da Firenze. L'Istituto nazionale delle Assicurazioni offre 2000 lire cosi scrivendo : « L'annuncio della costituzione di un Comitato per le onoranze a S. E. Giovanni Giolitti non poteva non Incontrare 11 più .schietto compiacimento da. parte «li questo Ist'tuto cho deve La sua fondazione allo spirito eletto, alla mente creativa, alila mirabile anlivosgcnza del più importanti, problemi sociali, dello Statista eminente. E perciò sponianea e fervida .è stata l'adesione che su mia proposta Il Comitato permanente ha fatto, ad unanimità alla bella, e saggia Iniziativa di cotesto Comitato».. Notevoli anche altre offerte .di istituti e società: 500 lire della « Snia » (Soc. di navigazione industria e commercio, Torino) ; 250 dell'Unione italiana cementi (Torino) ; e oblazioni varie del personale della Ditta Elli Zerboni e C. (Torino), della Società operaia di M. S. di Bernezzo, della Società romana per la fabbricazione degli zuccheri. Tra le personalità torinesi rileviamo i nomi di Piero Giacosa, del conun. Taccone, del prof. Abba, del consigliere di Corte d'Appello comm. Ferma, dell'ing. Emilio Debenedetti. Da Aosta, il giudice Umberto Gav scrive : « Avrei voluto subito Inviare la m\i offerta, se non fosse stata troppo modesta ^er di prefissalo scopo. Ho perciò al teso che altri umili dessero con gran cuore, seconde le proprie risorse, per onorare r Jlustrc Statista Piemontese. Egli, che fu potentissimo prima della guerra, fu veramente magnanimo e grande nel suo volontario esimo, e fu 11 capo del Governo geniale e necessario nel periodo pù critico, delle convulsioni post-belliche. A. lui la riconoscenza della Patria, a lui l'augurio fervido e devoto di lunga vita ». D'oltre Oceano', da Filadelfia, quel giornale « L'Opinione » manda 1000 lire « aderendo al plebiscito rer l'illustre statista » della cui opera nolitica si dichiara ic entusiasta sostenitore ». Voci femminili Nè mancano, anche in questo elenco, le più toccanti voci di donne: signore e popolane, maestre e massaie. Maria Soulier da S. Loulenburg manda 100 lire da Roma scrivendo: » Sono certa che l'on. Giolitti prenderà conoscenza volentieri delle mia piccola offerta. Il mio Indim»ntlcablle marito, senatore Enrico Soulier, è stato un amico fervido e fedele di S. E. Giovanni Golittlj io stessa ho ugualmente e sempre • priofessato per questo nostro e(mlnoirtilcTSlimo uomo la più devota stala e aimm.'xaalone. Quindi il duplice omaggio, come sicura Interprete di- una sacra memoria, e ad un grande italiano, costituisce par me un alto dovere ». E da San Remrv, la signora Bruna Adelaida accompagna dieci lire con questo memore cuore: «Tenue ò l'offerta, che la mia situazione, non •Mirartene di più, ma grande por 11 sentimento che l'accompagna di fedeltà inalterabile, anche quando i fedeli erano pochi: fedeltà nata <1alla fiducia vaiata a G. Giolitti dal mio pove'i padre, fin dal discorso di Caraglio, dove I Stimai.: dell'ai'.ora 3.o Collegio di Cuneo, erano rlunit' per sentire il programma del tre candidati: Giolitti, Turbipl o. e Roux. Questi' due ultimi lasciarono indifferente mio padre, allora facente funzione di Sindaco di Borgo San Dalmazzo, ma di Oioi.tti ne fu entusiasmato e non finiva di dire: — Vedrete, quello 11 tara strada lunga! Da Aosta, la maestra Giuseppina Canevari offre così: « Ad onorare Giovanni Giolitti. che la mano al timone e l'occhio vigile alla stella dltaaia ne preparò e volle le fortune cm Vliuturno travaglio, si iflniElzza l'omaggio e l'offerta modestissima di una oscura, riconoscente ammiratrice, che nella vita e nell'opera del pianile Statista, potò additare, fra le mura della seuola, alla gioventù piemontese, il segno di una vii tu che noi latin sangue rinnova per la storia., la fede e l'amore antico; «prò aris et focos ». Com'è noto, la sottoscrizione resterà aperta fino al 3i luglio. Inviare le offerte a.1 « Comitato per le onoranze a G. GioliK[. Cuneo », o all'amministrazione della « Stampa ». .tdd1lpcsntB