La casa

La casa La casa A Milano i tramvieri hanno fatto tir po' di sciopero, improvvisamente, perchè" uno dei loro veniva sfrattato con la forza' dalla portineria che gli faceva da casa. Male, sempre, lo sciopero che interrompe il servizio pubblico e danneggia la citta-dinanza senza colpa ; ma chi non veda ili . questo episodio milanese se non un èaso di deplorevole sciopcromanla. può rinunciare per sempre a comprendere la portata politico-sociale, o semplicemente umana; del problema degli alloggi com'esso va da Tfioi complicandosi. La Stampa ha sempre sostenuto che esso non poteva consentire brusche soluzioni di economia pura (iibjèrtà "degli affìtti), ih, ragione appunto di questo suo carattere politico ; e bene ha ribadito qui Attilio . Cabiati questo dato di fatto, scrivendo: « Per qual motivo non si ritorna fino dà oggi al sistema della libertà degli alloggi,» mentre oramai lo si è adottato per tutti gli,1: altri beni e per tutti gli altri prezzi? Per là ragione semplicissima che il sistema vincolistico ha frenato la costruzione delle case, , sicché ove oggi si ritornasse di colpo albi libertà avremmo automaticamente un tale, sbalzo di prezzi, che gli inquilini non lo pò? trebberò sopportare. E qualora, di fronte al dilemma o di pagare un Atto duplice 6 triplice, o di essere sfrattati, in tutte le grandi:, e medie città parecchie migliaia di inquilini si mettessero sulla resistenza passiva, tutti-, sappiamo, incominciando dai padroni di ca-' sa, che la legge non avrebbe vigore, perchè, mancherebbero 1 funzionari per farla eseguire. Questo è un dato di fatto di'cui tutti abbiamo esatta coscienza, e che io ho abba-1 stanza sincerità per esporre pubblicamente ■»;. . Questione, dunque, di ordine pratico per cosi dire di polizia; ma anche di ordine morale e politico perchè niun Go verno potrebbe impiegare la forza — am messo che ne avesse materialmente abbà. stanza — a sfrattare migliaia e migliai» : di famiglie italiane (per accasarle forseall'albergo della Belle Etoile?) senza mst^ tere a soqquadro il paese, senza sollevare resistenze doloróse, e provocare peri-, colose solidarietà di partito o di classe, senza non tollerabili lutti e disagi deliapiù minuta gente del popolo. La cronaca' insegna già:- se a Milano scioperano i tramvieri. a Torino sono i fascisti che intervengono contro lo sfratto di uno del ; loro. Nessun Governo, nessuna forza dipolizia, potrebbero mai in un paese civile gettare in strada tante famiglie di lavo ratori, d'impiegati, di gente dei ceti popolari e medi, quante sarebbero quelle che l'improvvisa moltiplicazione del fitto renderebbe insolvibili verso il \ padron di casa in libertà. Ma se non è dunque possibile 'ripristinare d'un tratto il libero mercato dei fìtti, prima che la ripresa dell'industria edilizia non abbia accresciuta l'offerta, di'' case, è possibile avviare la crisi a 'mie-: sta buona.uscita regolando il regime vincolistico con razionalità di criteri e se; rietà di anolicazionl. Il Cablati, nei suoi due recenti articoli sulla Stampa, ha lucidamente dimostrato qual sia.il- Sisto...a migliore (proroga dell'attuale regime sino' al 1930. con aumenti annui del fitto da ripartire tra i padroni di casa e Un.-fon-, do destinato all'incremento delle costrU-iflonih e ha messo in luce l'insufficienza .e il danno della « peggior soluzione » adot- \ tata invece dalla Commissione parlamèn-,, tare. Comunque, senza tornar qui sulla, critica all'uno o all'altro espediente, pare a noi che una cosa importi sopratutto, in quel qualunque regime vincolista che viga': disciplinare l'adottato sistema con. norme di legge non sibilline, non contro,-;, dittorie e confusionarie, come le attuali, ma chiare precise esaurienti^ e farle ri: spettare da tutti, applicarle eul serio nei confronti di tutti, padroni di casa e inquilini. Quel che oggi avviene della caotica legislazione'sui fìtti attraverso i Coni? missariati per le abitazioni non ha ,bisogno di essere illustrato. .Nessuno ci ca-' pisce nulla, pochi riescono ad ottener,; qualche cosa; le ingiustizie, gli abusi, gli inganni, le delusioni, sonò purtroppo più facili delle eque tutele cui la legge è pure rivolta. La giustizia non è di questo mondo, manco in materia, di fìtti; e in- cosi ingrata materia non è córto possibile pretendere una disciplina perfetta, una maeristratura infallibile; ma fino alla burr letta, alla canzonatura, è troppo! E' infatti una burletta atroce quella di certe ordinanze dei Commissariati, «-he requisiscono appartamienti non occupati/ dagli affittuari, o da essi tenuti solo per la soeculazione del subaffitto, e poi, trattandosi di fare entrare nell'alloggio la famiglia che più ne ha bisógno, non riescono a nulla perchè il signore (o la si-4 gnora) il cui appartamento--fu requisito... sulla carta, si è nel frattempo precipitato da.1 mare o dal monte, óve abita* normalmente, a dimostrare che ha... ragione lui. Cavilli, pressioni dell'alto, intrufolameli- ' ti di Dersone rraae-ari investite di cariche nubbliche. certificati medici, simulazioni, fan sì che quell'appartamento resti al signore o alla signora che non lo occupa, o rimanga alla speculazione del subaffitto clandestino, mentre la famiglia in pietose condizioni per mancanza o deficienza di alloggio è lasciata ad aspettare una' altra di quelle belle ordinanze di requisizione! Ma è possibile che le ordinanze di sfratto non debbano riescire esecutive che contro la povera gente?^ E' una canzonatura atroce — non solo per la gente che cerca ca'sa, ma anche per i padroni di casa, per il Commissariato e per la legge — tutto quél che di peggio avviene, in tanti appartamenti non occupati, con la speculazione del mobilio, per cui l'alloggio è disponibile, è occupabile, solo! se subiate il ricatto, a mucchi di biglietti da mille, dell'acquisto dei mobili. Il Commissariato non ce la può con questa specie di speculatori, i quali per lasciare l'appartamento da essi non occupato, superfluo, impongono l'aequisto del mobilio a prezzi fantàstici. Cosi, ad es., Tizio che non ha più bisogno del suo- ap-, partamento, pas^a le chiavi alla portinaia coivKc lo faccia vedere a chi vuol p.rcn, derl<- p.vcando 80 o 100 mila lire per il'.ni»; bìllo; disperata gente in cerca di alloggio si precipita a vedere, a discutere, si sente confermare- dal sig. Tizio in persona; che senza quella somma per i mobili non si entra; ma quando fato intervenire il Commissariato perche impedisca il sorpruso e requisisca, l'appartamento, del quale quel ; sisnore ha ber. dimostrato di non avaro. ' bisogno, costui protesta-il contrario, nega | di aver mai cercato di cederlo con o senza : : mobilio, dico magari che è stata la-portii naia a far di sua testa, e,per darla meglio I ad intendere torna per uh po' di giorni a

Persone citate: Cabiati

Luoghi citati: Milano, Torino