Il vincitore

Il vincitore Il vincitore li 'vincitore della maggior -prova ciclistica 'dell'annoila ha dìruto ad un. riguardo speciale. La sua vittoria merita un csmnc e un commento ; ve quelle che sono slate le burrascose fasi della prova, via piti ancora ver elio è la sea nda volta che Giovanni Brunero si aggiudica, il pHmo posto nel classico Giro d'Italia. Riesca, o non riesca, a veélinc, dopo l'ultima grande corsa, dell'annata, la maglia tricolore, è fuori dubbio clic, negli annali del ciclismo il 1922 verrà segnalo come Vanno in cui il forte pedalatore di Ciriè site posto a lato di Costante Girardengo, il « Campionissimo ». Il novese ■mantiene il diritto al primato, per quello che è il suo passalo, per la popolarità che circonda il suo nome, per quanto si ha diritto di attendere ancora da lui, ma è accertato orinai che, nelle corse su strada, ha chi non solo j.'»ó stargli n lato -nelle giornate migliori, ma approfittare di un suo momento di debolezza e distanziarlo^ IV provato ormai che nelle salile ri è chi ha tanto flato come lui e. [orse più di luì. Questa con sia lozione non è lieve titolo di orgoglio per il corridore ili Cirio. Sino a poco tempo fa era pacifico eli-: Giovanni Bmnero costituirà delle migliori speranze del ciclismo .italiano; si guardava a lui come al successore del novese, ma nessuno però osava presentarlo come rivale dì Girardenao. La timidezza a farsi strada ■negli arrivi in gruppo, la pesantezza e lentezza nei inòmciiti in cui è ne- e èEdrodelgialutperto il ranpel'ódis10 letve mecrulorostappa« aalnvidLaSescl'incoNoedCiUncessarlo lo scatto pronto c sic uro lo pò-• mnevano in condizione di inferiorità ai fion- ; u'ile a Girardenao. Oggi, per virtù della te- nunoce volontà, delV equtlibra'o allenameli- I Dito della maggiore .potenza dei muscoli, ìhilalleili che erano i motivi di debolezza no» * qui in ini „„,„„,, „ si contano più. Sulla strada, m campo a perla, nelle lunghe prove, nelle salile sfibranti, chi ha ragione è lui. Dubbi, seri dubbi, si potevano avere sulla superiorità di Brunero come roùtier esaminando lo svolgimento del Giro d'Italia del Ilei. Fu littorio e meritata vtl: .torta In sua rmlo -.i-corso, anno, ma )i'r« confronti rt>!/iff altri ciclisti, non del « Campionissiti®». Di fronte a Girardenao la vittoriani}.' Brunero impallidirli. Perchè il eiriuik'se s'aggiudicasse il primo posto jìt, necessaria allora la scomparsa del campioni' d'Italia. Finché il tiovese rimase in gara, Brunero si trovò in posizione subordinata. Girardeiigo, sino al momento .della discussa, scomparsa, vinse come volle.. Poco persuasivo si dimostrò il ciriacese. anchenelle ultime tappe. Troppo calcolo, troppo usimi, per conservare il primato di pochi secondi. Ne, per guanto di maggior chiarezza (sempre in rapporto iti « Campionissimo »), ci sembra possa valutarsi la sua prima vittoria ài guest'anno nella classica Milano-San reta". La caduta di GÌrardengo, netta volata finale, ottenne il ■valore della vittoria del ciriacese. Non cosi nel Giro d'Italia. La superiorità ai Brunero nella faticosissima prova per gnaulo non sia risultala, in. modo positivo, che in una sola tappa, è. fuori discussione. Il cambio di ruota fatto dal cijriaecse, in modo non consentilo dal regolamento (causa di lauti guai non unc "a sanati e ette Ita dato malico a tante aspre polemiche), per chi esamina, le risultanza iiella Milano-Padova, prima tappa de1 Giro, non sposta i valori. Attardandosi u riparare la ruota o a mutare la germina, Brunero poterà mancare alla vittoria a Pàdova, tua non p.er questo veniva annullata la sua superiorità. Perche ciò fosse Girardenao avrebbe dovuto mantenersi alla stia ruota e non perdere terreno di frontr a lui, 'proprio nel trailo più ardilo del percorso. Quella della Mi!nn]oPad-Ofiin fa per il ciriacese una vittoria àhziliUlo morula. Anche se l'Unione Velo- Cagoto(Kdabacidounin(KDprrasidibupoinmriGuungr' prtatrsetalaAzagoracopoerBi ee aanè samusrailsosmcipedistiea, in giusto ossequio al regola-'ìsmento della corsa, lo avesse costruito ad I lJlusbtoipdfaqmpvgvfglnmj nnlllssòchflvsdVdgdcabbandoiiari' la prora, il magnifico exploit della prima tappa, aia lo arerà [alto ciiissificare come i! rinrilore ilei Giro. C'O spiega più di ogni altra disquisizióne, il ,r:1iro dei'comvetUori. Più delle -malrriali cnnip'tìsle di posizioni (ili uomini di sport '(^prezzano ir Mltorìe ■inorali,, le sole che dònno l'aureola delta popolarità. ' A porre Brunero, come routier, in posizione, ye non ài superiorità di equiparila, con (li.rartie.ii.go concorrono molle rose. La prima, crediamo la plil- importante, „ i suoi stessi difetti. (A. parte l'età che ha. pine il suo peso, e inii-urtilo.su il fallo -Che ila lauti anni, iniiìlFrroltuincnle, il novese vesla là vinglia' 'ricoì'iie; come dilettante prilliti, copie projrssibiiistu poi). ] difetti:1 Onci d.i[elli che. lo soitraggimo in. varie aliti tentazione, tifi facili guadai/ni dei a pislardi -., e In m/inliingono in olle/iumciito suite siiti,:,', l'unìpa ari quale Ila tutte te i irlù per primeggiare. Le corsi' nei velodromi, rosi scarse ili valore sportivo ma tanto, prodighe ■!! gìuidagno, sfibrano i campioni del pallile; li .abituano alla mollezza, li fanno, schifi, della fatica, li impigriscono... obbligano cioè ad un lavoro che è profondamente, diverso da uui'ìlo titilli strada i; -a" intaccano quelle (inalila che ner vincer." sulla strada sono 'necessarie : la resistenza alla fatica e. la volontà ili •prìiiiegrji'irr. Sr Girarticngo e-ali allei malli -nostri routiors, che ogni domenica passano da reloti mino n velodromo, raccogliendo, con brevi sforzi, parecchi biglielli da mille, partecipano ancora alle corse su : Irfin non è. per alilo se non peri-Iti' sentono che la popolarità è solo in terreno aperto ed aspro che la conquistavo, e die se limitassero la loro ■attirila ai ramni chiusi, ben presto la loro stella i inutili iti irebbe. E verrebbero a mancare avelie i gu adii gai. Brunero invece, ber la necessità determinala in lui da quelle che sono le sur qualità migliori, non senle.il richiamo verso le piste... Con- .■ ftinlo poi, com'è, che urtili arrivi in gruppo è. •handicappalo, lentie con ogni mezzo a migliorare la sua muorila di resistenza alle corse Innube, alt- salile, massacranti. Dfibole. come sprinter ferrile coni'' routier. Noti figura sulle piste, sfolgora sulle strade. Non si. segnala nelle corse veloci, ina vìnce il Giro d'Italia. Ciriè è oggi in festa, La. quieta e picrola cittadina, che vive della opi rosila dei suoi opifici, è orgogliosa ili questo suo fialio. K non a lorlo.-Briine.ro è. un rsrmpio di modfslia falliva e. dì perseverante costanza. Line fra le virtù che più apprezza la gente cannvesana.' Di. ritorno lo Scorso anno dal Giro d'Italia, Brunero fece ogni tentativo per sottrarsi alla dimostrazione di ammirazione dei suoi concittadini, ma non gli riuscì, improvvisa, la 'dimostrazione ebbe maggior calore e sfionlaneità. A miglior ragione non gli riuscirà di sottrarsi dopo questa nuova vii-