II Giro ciclistico d'Italia è vinto superbamente da Brunero

II Giro ciclistico d'Italia è vinto superbamente da Brunero II Giro ciclistico d'Italia è vinto superbamente da Brunero che stacca tutti gli avversari nella Torino-Milano ^ o i a a i - Milano, 12 mattino. E' notte ancora quando ci troviamo al Volodronio torinese por le operazioni preliminari dell'ultima tappa. E' cessala da poco la pioggia che durava, dalla sera e il cielo è ancora lutto .scuro e minaccióso. Dunque, proprio per l'ultima tappa di questo (Jiro, che ha avuto per elementi naturali il sole, il caldo ed il polverone,..è eambiato.il contorno: avremo rango certamente e magari pioggia. I superstiti, elio avevano un notevole ritardo wll'órafio fissato, non si mostrano mollo soddisfatti di questa variazione atmosferica. Dei 10 corridori arrivati a Torino manca Vcrzclletti, che aveva terminato, nonostante la prave caduta, la -Iona lappa, dando prova veramente di energia eroica. Ma le ferite, rincruditesi dallo sforzo, hanno costretto il valoroso bresciano ad entrare all'ospedale. Non ostante l'ora ed il tempo, un folio gruppo di appassionati torinesi è venuto a salutare i partenti. Amici, parenti, ammiratori dei due « assi » sono in maggioranza, ma anche gli alni hanno il loro pubblico cordiale c feivido. La partenza nella notte, sotto la pioggia Si sbrigano sollécitamente le operazioni. Si esce dal recinto del Velodromo e davanti all'ingrosso principale i corridori vengono incoli.nnaii fra due denso ali di spettatori. Nonni fra 1 presenti il fiateEo di Brunerp ed il signor Montanari ni. presidente dellU. S. Ciriacese. Alle 4- precise viene dato il « via ». Un lungo vibrante applauso segna l'iniziò -• mvmm& faUca i yg superstiti del X Giro - ; u'iuilia. La macchina di Brunero ha il ma- nubrio infiorato. Piove ! Tre uomini: Sigbaldi. - I Di Biase e Val preda sudano senza impermea, ìhile la pioggia mia. Nulla da segnalare lino » * Cluvasso A Cigliano (ore 0,45) la pioggia si e'un po mitigate. Guida Binici. Ad Aiace e r : « l . o a e l e ò e a ia sÌil n ai r iiiene iprre a ee nrù oa o- PO Castello da un folio gruppo di entusiasti veti gono offerti bori a Brunero e.d Aymo Bartolomeo. Di Biase fora. Arriviamo a Biella (Km. 71) alle ore 7,10. Il gruppo e condono da Aymo Bartolomeo. Sono in ritardo Sigbaldi, Di Biaso ed Eunici, clic ha forato. Il ciriacese però rientra in gruppo a Cessato, dove si arresta Schierano per foratura. Dopo una breve fregna la pioggia riprende e si infittisce sempre più. A Romagnaiio Sesia (Km. 103) e a Bórgomanero -folla al passaggio. Di Biase e Schierano rientrano; mentre Valprerla cede verso il Lago d'urta. La pioggia rallenta e poi.cessa del lutto. Abbiamo pesTsino qualche timido ed intermittente raggio di sole. Le strade sono complessivamente buono, già asciugate, e lisce. Siamo col gruppo a Domodossola (Km. 174) alle 11,3. Sono insieme 12 uomini: Brunero, Aymo Baaiolomeo, Sivocci, Enrici, Schierano, .Ferrari, Paride, Lazzaroni. Bertolino. Bassi. Di Biase o Guidi. A due minuti passa Sinchelto. Assisto una folla di pubblico entusiasta ma ordinata, grazie ad un'ammirabile organizzazione. Ri' prendendo la marcia ci avviamo per la stretta e boscosa valle d'Ossola. Dopo un breve tratto tutti girano 1(1 ruota. E" in lesta Basisi, seguito da Brunero e Sivocci, quando si attacca la. salita di S. Maria Maggiore. Appena la pendenza, si accentua passa al comando Aymo Bartolomei. Si accodano Bertolino, Lazzaroni, Di Biase ed Aymo Pietro, che vengono poi inesorabilmente staccati. Anche Ferrari, che appare poco agile e che ha un piccolo rapporto, cede. Un chilometro ancora e poi si staccano Guidi, rEnrici che ieri non era nella sua forma migliore, Schierano e Bassi. A Cagnonu infino Sivocci deve lasciare i duo ,i assi ». L'n breve tratto di falso piano e dopo Giungilo £ la disresa. Sivocci prima e Schierano e Bassi raggiungono i leaders a Santa Maria Maggiore (Km. 181) alle 12,7. Col gruppo di testa in Isvizzera À° Malese*), dove siamo salutati dai baldi artiglieri da montagna, anche Ferrali si riunisce. A Ribellasca, alla Dogana italiana, vi è un breve arresto per le operazioni di passaggio, che sono esaurite con cortese premura. Entriamo in territorio svizzero da Cauiedo. Ci troviamo subilo di fronte a dimostrazioni di vibrante entusiasmo che ci seguiranno, intensificandosi sempre più, su tutto il percorso. Ad ogni cenno abitato, ad ogni sommità delle salile, troviamo follo di appassionati lurti protesi in applausi ed in acetamanioni verso i superstiti, a cui ò siala ria-'ìservata come fatica conclusiva, del Giro una d I lJl'P\ìl singolarmente ardua. Piovo ancora. In- lulli, salvo rari e brevissimi intervalli, la strado, seppure in qualche tratto non troppo bagnala, è sempre pesante. Eccoci iu una pittoresca, vallata e por una sirada snodantesi in un'interminabile serie di curve attraverso passi difficili, e poi si entrain una .zona lieta di riddili villaggi sinché si arriva a Locamo festosa o plaudente. Il corteo al seguilo si 6 andato* ingrossando iti maniera eccezionale, quale raramente ci èra stelo dato di vedere m quesio Giro. Bellinzona ' (Km. 243) viene passata dal gruppo, che si dà ad una lotta vivace per la dispute dei vistosi premi di traguardo offerii dal Comitato locale. Bassi Sivocci e Brunero sono vittoriosi. Anche uni folla Ulta ori entusiasmo, 'l'ulto però si svolge regolarmente. Ci si avvia verso la non lieve fatica del monte Ceneri. Gli appassionali, che con ogni, mezzo si sono recati sul moine per assistere nlla lotta, si abbandoj nano ad applausi interminabili. La. salita viene attaccata allo ìi.ii). E' Scliicriiritì che fa l'andatura. Poi i duo leaders attaccano l'isolato obbligandolo alla difesa. Lo strappo violento riesco fauile a Ferrali. Brunero, messosi decisamente al comando, tira a passo sostohiuto. Cedono Sivocci e Bassi. Schierano ò il pili tenace e soliamo a r>00 metri dal culmine peiSe la ruota di Brunero, che non ha mai allentalo la sua anione poderosa e fucitto, Ivaseinandii sempre il suo degno luogoloiicnlo, tra gli applausi scropcinnt.1 di una vera grande folla. Brunero ed Aymo frairir siiann alle 14,40 por la vetta e si geli ano in d-ù-i'ivsa. ove sono raggiunti dal .Schierano. Verso Lugano la strada e sempre ivi pendenza. T ire uomini di lesta giungono nella graziosa cittadina alle 15.20. salutati da grandi applàusi. Si segue poi una strada in buone condizioni che costeggia il 'ago lutto cupo. Il pericolo corso da Brunero Il leader del Giro conduce sempre. Schierano sembra schiantato code di colpo. Anche Brunero si trova a disagio data l'aziono rude del suo forte compagno. Un passaggio a.livello chiuso arresta tutta la lunga carovana, ma Brunero impaziente scavalca i cancelli. Sopraggiungc in quel momento fulmineo il treno. E' un animo di grande trepidazione, ma Bt'uncro miracolosamente riesce a. sebi vare l'investimento. Alle 16.10 si rientra in torni italiana. L'ascosa ilei monte Olimpino viene fatta dai duo leaders a passo normale! Siamo in un animo nella ripida discesa all'entrata di Como (Km. 3(15). Folla ancora o sempre dappoi lutto. Sempre insieme i due leaders marciano energicamente su strade pesantissime. E' Unito di piovere, ma la fatica appare tuttavia quanto mai severa. Brunero e Aymo sembrano però freschissimi e strappano grida d,i ammirazione da lutti quelli elle assistono al loro passaggio. La carovana, naturalmente, rinnovatesi totalmente al conline, e sempre cospicua e dà non poche preoccupazioni. Sulla piccola salita che precede ed attraversa Fino Mornaseo, nel magnifico parco. Brunero riesce ad ottenere quei piccolo decisivo vantaggio di cui si eia in attesa. Io piena pendenza nell'abitato Brunero scatta e prende di colpo qualche macchina. Aymo, sorpreso, non risponde in tempo. Il duce ha già nettamente distaccato ed appena in piano parte in volata con omell'azione irresistibile e travolgente che già ammirammo nella Anale della Roma-Firenrfe. Barlassina e Bovisio Mombello acclamano il vlnoilore del Gironsi abbandona la strada cornac-ina, por Senato e Garbugnate arri xo O il li rt he ia, e. e, ha. lo il dii). mo ain le si' rfino a, un da le no la go ni oanlo è la ro ro nce, da ri, n- upzo za ti. ulle ci, icla uo mnte ez lo ro moit la oniuvii- decofasvaapevcaneonsmmomafetFeMitorpeunElprin di 14,Fee 14En14Di15zaprllitoKmtàmmAl(ltr129.indi14inraBsi12mB8.VctacaatPDdlifaciel'ItmCcdieortcdLVm9vpdcmlvgnrdepLgdcvlfyc^CAt dente e sereno pure nell'assalto e nella lotta contro le intemperie, vola. In questa ultima fase il sole si è aperto faticosamente un varco fra le spésse nubi e derido e lieto appare. Una ovazione altissima un delirio di evviva, un uragano di applausi saluta il campione di Cirio, mentre fa il suo ingresso nella pista. Deve compiere parecchi giri di onore. Arriva Aymo Bartolomeo e l'entusiasmo si rinnova. Poi ecco Sivocci, dal quale molti attendevano la vittoria in questa ultima lappa; anch'egli riceve vena, cordiale affettuosa dimostrazione. Pure festeggiato è Ferrari, il primo degli isolati della TorinoMilano. Poi- arrivano Bassi e Schierano. Il torinese che vince il Giro fra gli isolati ha perso un tempo prezioso all'ultima fase per una foratura. Le classifiche Ecco l'ordine d'arrivo della Torino-Milano: l.o BRUNERO GIOVANNI, alle 17,57'31". coprendo i 348 Km. della tappa Torino-Milano in ore 13,57'31", alla velocità media oraria di Km. 24,966 : 2.o Aymo Bartolomeo, in ore 14,3'29" : 3.0 Sivocci, in ore 14.12"34" ; 4.0 Ferrari, in ore 14,S0'2fi" (primo degli isolati e primo dei juniores) ; 5.o Bassi, in oro 14,2i)'55" ; 6.o Schierano, in ore 14,J9'b5"; 6.o Enrici, in ore 14,301" : 8.0 Guidi, in ore 14,36'19"; 9.o Lazzaretti, in ore 14,49'34"; 10.0 Di Biase, a' ruota ; 11.o Bertolino, in ore 15.4T2" ; 12.o Aymo Pietro, ad una lunghezza; 13.0 Sinchetto. in ore 15,21'2-i" ; 14.0 Valpreda, in ore 16.30T)" ; 15.o Sigbaldi, in ore lli.39' e 19 secondi. La classifica generale La classifica generale, in seguito al'risultato della Torino-Milano, viene cosi stabilita: l.o Brunero Giovanni, che compie i 3095,5 Km. del' percorso in ore 119,43, alla velocità di Km. 25,856 all'ora : 2.o Aymo Bartolomeo, in 119.56'29" ; 3.0 Enrici Giovanni (primo d": juniores). in 121,18'33" ; 4,o' Sivocct Alfredo, in iat.35'16" : Schierano Domenico (l.o degli- isolati), in 124.0'42" : 6.0 Aymo Pietro, in 125,11'58" ; 7.o FerriU'i Paride, in ore 125,57'55" : 8.o Di Biase Nicola, in l?ó,22'36" ; 9.o Lazzaretti, ih 130,11'45": lO.o Bertolino, in 130,52.'; ll.o Bassi, in.ii31,3B'23" : 12.0 Guidi, in 13t.52'48; 13.o Sigbaldi, in 135.20'26" : 14.0 Sinchetto, in il39,50.'26" ; 15.0 Valpreda, in 143,2d'14". Classifica dei juniores: l.o Enrici, 2.o Schierano, 3.o Aymo Pietro, 4.o Ferrari. 5.o Di Biase, 6.0 Lazzaretti. 7.o Bertolino, 8.0 Bassi, 9.0 Guidi, 10.0 Sigbaldi, ll.o" Sinchetto, 12.o Valpreda. Classifica degli isolati: l.o Schierano Domenico, 2.o Aymo Pietro. 3.o Ferrari, 4.ò Di Biase, ó.o Lazzaretti, fi.o Bertolino, 7.o Bassi, 8.o Guidi, fl o Sigbaldi, lO.o Sinchetto. ll.o Valpreda. Una diffida che lascia il tempo che trovaQenowa, 12, mattino. In seguito alle note defezioni dal Giro d'Italia, alenine Case industriali hanno notificato regolarmente, a mezzo di uscieri, un atto di diffida ai comm. Davidson, aw. cav. Palumbo. cav. Bersnni, Ivo Pancaldi, Nino Dotti, quali membri del Consiglio direttivo dellT'nione Velocipedistica Italiana. Ciò non li ha. per nulla impressionati. « Male non fare, paura non avere », ho sentito dire dal comm. Davidson. Dalle dichiarazioni fattoieri dal cav. Bersano, si può ritenere che l'attegg1 amento dell'Unione Velocipedistica Italiana, di fronte alla diffida ricevuta, non muterà affatto, e tutte le penalità inflitte alle Case saranno fermamente mantenute. Ciò che si augurano tutti gli onesti amatori dello sport.