La conclusione contro i fratelli Cogo

La conclusione contro i fratelli Cogo La conclusione contro i fratelli Cogo 11gudirv.l fratelli Cogo ha ritenuti colpevoli - Gli atti trasmessi alla Sezione di Accusa - La fantesca Palmero ha riconfermato la sua confessione- La Rita Bordon fu avvelenata coll'acido cianidrico. ' I i In questi giorni si è conchiusa la lunga e ponderosa istruttoria contro i fratèlli Agoatlno, Carlo e Giacinto Cogo c la fantesca Rosa Palmero, immutati di avere assassinato la vecchia zia signora Cavolina Cogo e la sua figlia adottiva Rita Bordon. E' superfluo ricordare i panicolari dell'orribile delitto poiché, a suo tempo, ne abbiamo fatto una precisa narrazione. Il giudice aw. Mussi-Isnardi, capo dell'ufficio d'istruzione, ha dedicato all'indagine gualche mese, con la sola preoccupatone di far luce completa in così nefando misfatto e la sua fatica è. sfata tutt'altro ch« facile. I tre fratelli Cogo, nonostante le prove che contro di loro si accumulavano, continuavano a negare sistematicamente, come per un piano prestabilito, di aver compiuto il delitto, ma gravava su di essi, implacabile, la confessione della fantesca Palmero che indicava i due più giovani, l'Agostino ed il Carlo, quali (nitori materiali del duplice assassinio. Qualche settimana dopo, durante la sua detenzione nelle carceri giudiziarie, la ragazza modificò le sue prime deposizioni, perchè, a quanto si dice, qualcuno l'aveva indotta ad aiutare il salvataggio dei fratelli Cogo; ma poi, durante i successivi interrogatori, ai quali il giudice istruttore la sottopose, si corresse ancora e rifece ampiamente e con precisione di particolari la confessione a cui s'era indotta cubito dooo il delitto. Le deposizioni della Palmero furono addirittura schiaccianti . per i fratelli Cogo. L'istruttoria ha raccolto altre e più precise prove, dalle quali risulta che la Carolina Cogo e la sua figlia adottiva furono assassinate dagli sciagurati giovani, i quali poi inscenarono la finzione della morte per asfissia provocata dalla stufa. I periti hanno dichiarato che le due infelici donne furono assassinale, mentre già erano a letto e che ciascuna di esse fu assalita almeno da due. individui, per Che uno solo non sarebbe riuscito da se ad uccidere. La vecchia Cogo fu afferrata ed uno degli assassini le tamponò la bocca ed il naso con un grosso batuffolo imbevuto di acido cianidrico. Ma il terribile veleno le cui esalazioni uccidono una persona ih pochi minuti, non compì subito la sua opera di morte ed allora gli assassini soffocarono la povera vilttnyi col .guanciale, sperando di non lasciar traccia della violenza. ti La perizia chimico-tossicologica ha inoltre stabilito con precisione assoluta che la signorina Rita Bordon fu uccisa coll'acido cianidrico che gli assassini le fecero aspirare premendole sulla bocca e soto il naso il batuffolo che avevano prima imbevuto abbondantemente di veleno. La infelicissima signorina sostenne Una lotta disperata coi suoi aggressori, ma, stordita, dall'acido cianidrico, cadde sul Pavimento e morì in pochissimi mimiti. Con quanta freddezza gli assassini abbiado poi vestito i due cadaveri per trasportarli nella salettina da pranzo, e inutile ricordare. L'Agostino Cogo appare da tutte lo risultanze come l'artefice principale dell'orribile misfatto, l'ideatore 6 l'incitatore, ma anche il Cariò ha la sua gravissima parte ed è ritenuto il complice freddo e cosciente, che ha. partecipato materialmente al riolilio. senza esitazione c senza pentimento. 11 Giacinto Cogo, che fu arrostato per ultimo, è ritenuto complice nel misfatto e l'istruttoria ha. potuto provare che l'alibi tentato non reggeva e che alcune' circostanze esposte da lui ciano false. Insomma, i risultati della paziente istruitoria furono tali che il procuratore del Re, conun. Leopoldo Muggì a, credette necessàrio rimettere senz'altro gli atti Procuratore generale, a sensi degli articoli. 265 e seguenti del Codice di procei dura penale, per l'ulteriore procedimento di competenza della Corte d'Assise, mantenendosi frattanto lo stato di detenzione per i quattro imputati. La relazione de! commi Maggia, che segui passo passo la lunga istruttoria, rievoca in forma semplice e sintetica tutto ora sscdbaolgcssivcril contenuto degli atti, i quali seno sottoposti all'esame del procuratore generalo, che nel più breve tempo possibile presenterà la sua requisitoria definitiva alla Sezione d'Accusa. 1 giurati delln Corte d'Assise diranno l'ultima parola e dinanzi ad essi sosterrà l'accusa uh magistrato valorosissimo: il comm. Crosla-Curti. Molto probabilmente il processo si farà, soltanto nel prossimo dicembre, o fors'anche in gennaio, perei:'!' .•dire (ause importanti a carico di'rietenuti da maggior tempo che non i Coso, hanno la precedenza. La madre della Rita Bordon - che risiede all'estero «i è costituita Parte Civile l-o1 patrocinio dell'avvocato Quaglia; la Palmero avrà a difensori' gli avvocali Pa'vesio e Dagasso. rebbero ti nume il icId! i