Dall'affare dei petroli alle erepe dell'Intesa

Dall'affare dei petroli alle erepe dell'Intesa Dall'affare dei petroli alle erepe dell'Intesa p(Servirla speciale della ■ Stampa ») Parigi, 6. notte. La questione dei petroli è passata in prima linea e domina non soltanto Genova ma an tutta la stampa europea, ciò clic 'fa dire stasera a Bainville che Genova è diventata « un mercato nel quali le concessioni di petrolio vengono disputate dando origine ad. una sfrenata speculazione innanzi alla quale i grandi interessi politici dell'Europa passano dopo i pvolltt( di qualche grande trust », *na mentre lo scrittore grida ad uno scandalo incredibile perdio il genero di Lloyd George sarebbe designato corrontemerite come l'Intermediarlo interpostosi tra la compagnia Shell ed i so Viotti, il Hnnsoir osserva non, senza mal ignito'che nella lotta mondiale, che si 6 impegnata, per il possesso del petrolio, la lancia è rappresentata da Laurent Eynac il quale avrebbe una grande partecipazione personale nella Royal Dutch,. il grande trust rivale. Ciò che proverebbe che ognuno cerca di faie i propri interessi nel miglior modo possibile, fila per quello che riguarda l'affermazione del Bainville ci^'ca il genero del premier britannico, il Ww Itorfc Herald pubblica una dichiaratone del direttore della Shell, il quae afferma nel modo più formalo che nessun contralto 6 slato firmato fra la sua compagnia e i bolscevichi e che la Shell avrebbe rifiutato di concludere un accordo che avesse per risultato di ledere altri interessi e conferma la sua ■ risoluzióne di all'intanarsi dalla linea di condotta decisa dai Governi alleati. 11 generale Gassouin, che nella sua qualità di soito ca.po dello stato maggiore fraintese collaborò strettamente durante la guerra colle atorità degli Stali Uniti per il trasporto in Francia delle truppe americane, e che a acquistato nella questione petrolifera una speciale competenza essendo attualmente direttore dello Standard franco-amferioarso, si è. recato a Genova non si sa bene a qnal titolo. Sembra sia incaricato di manovrare in modo da assicurare alla Francia l'appoggio americano per indurla a faro blocco con essa quando il momento sia venuto. Gli americani intenderebbero però, se si deve prestar fede alla Chlchayo Tribune, di prendere parlo attiva ai negoziati per il petrolio. Infatti l'edizione parigina del giornale americano assicura elio lo Standar OH con opportuno colpo di scena si è assicurato una importante partecipazione nei petroli russi riscattando una parte notevole degli interessi fioceì i quali esercitavano il loro controllo su circa il 40% della produzione russa della nafta, in tal modo il Governo degli stati Uniti si trova ora in grado di poter appoggiare le sue. proteste contro l'accordo anglo-russo con una precisa dichiarazione, mentre sino a questo momento il suo intervento era basato su principi di semplice moralità Lo Standar Oil si trova infatti ora nella situazione di un concessionario di ante guerra rnenlvo prima del 1!>U i suoi interessi in itussia era.no pressoché nulli. Il Governo di Washington accortosi di avere mancato forse di previdenza nell'astenersi dal partecipare alla Conferenza di Genova ha trovalo in tal guisa un modo indiretto di entrare in scena e di poter dibattere colla Russia pel tramite dello Standard Oil le condizioni eli un accordo. Nella stampa francese si rivelano perciò sempre pi fi vive le apprensioni contro queste manovra che tendono al l'acca pan-amen lo di un prodotto indispensabile alla difesa nazionale, afa a questi giornali risponde ì'Oeuvre facendo osservare che sono appunto « quelli imperialisti, quei nazionalisti integrali che non vedono il Tistabilimentn degli affari del paese se non con un nuovo ricorso alle armi che per ignoranza o per debolezza hanno lascialo gli anglo-sassoni accapairrare i giacimenti di nafta, cosicché la Francia non può hrandire più ormai lo sciabolone senza il permesso "degli americani o degli inglesi ». Ma un aUro soggetto di preoccupazione è quello dei vantaggi morafli che la Russia può ritrarre da questi mercanteggiamenti. E qualcuno già paragona I Soviel.ti al Sultano di altri tempi che potò vivere cosi a lungo tranquillamente perseverando impavido nella via ejie si era prefissa perchè garantito dalle rivalità delle Potenze europee. «Tre mesi fa — scrive ancora Bainville — II bolscevismo era sull'orlo dell'abisso- a Genova, ora, gli affari gli hanno reso la speranza e la vita. T delegati dei Sovieti si trovano in una -situazione coniottabile c non hanno che. da raccogliere i profitti politici e materiali che la concorrenza delle nazioni di Europa offro loro. 1 dottrinari comunisti non hanno torto di rallegrarsi se la rivoluzione Farà salvata dalle divisioni dei capitalisti e dal tradimento di certi Governi herghesi ». Inutile dire che l'Inghilterra é'(biavamente designata con qursie parole, e che artefice principale di questo piano diabolico di disgregamento f. considerato Uovd George il quale •« tenta ora rli ussociare la Piccola. Intesa come ha dissociato Ja grande Intesa allo scopo di isolare il biotico franco-belga per costringerlo poi a cedere tanto sui suoi principii quanto sui cuoi interessi. A questo riguardo il giornale Le 5oir. di .Bruxelles, secondo telegrafano al Temps, ha pubblicato oggi un telegramma del suo corrispondente a Genova, nel quale questi riferisce una dichiarazione che. g!| sarebbe stata fattn dal sianor N'olile Hall, ex-redattore del Timi'sct\ addetto all'Umcio stampa britannico, il quale gli avrebbe detto iihe « Lloyd George è deciso a indurre la Francia a scegliere fra l'amicizia del Belilo e mirila della Gran Bretagna. Se la Francia rimane col Belgio e se questo farà naufragare colla sua testardaggino i negoziati russi non sarà più questiono del proceno Blackett ed ognuno pagherà i suoi debiti di guerra. Con. noi, ha concluso Notile Hall, bisogna o prendere o lasciare ». A guisa di commento il giornale belga scrive « di esitare a credere che il signor Nohle Hall sia stato in realtà incaricato da L'ovd George di lanciare alla Francia tpiesta speciedi ultimatum, la cui semplice notizia è bastata a suscitare nella capitale belga la più viva indienazione. Il blocco franii'o-helga e dun/nie intatto e più saldo che mai ed una Nota ufficiosa francese trasmessa stasera dall'inviato a Genova dell'Harris sulla situazione die la delegazione francese deve fronteggiare, di pieno accordo col Gabinetto di Parigi ed in conformità dello istruzioni da questo impartite, precisa che il Governo francese si solidarizza interamente con quello del Belgio nella difesa del diritto di proprietà. Il Cancelliere austriaco torna a Vienna soddisfatto dello sue trattative Usuava, C, notte. Il cancelliere austriaco Schoebcr e il ministro delle Finanze Guertler sono partiti per Vienna per partecipare alle sedute, già cominciate, dell'Assemblea nazionale. 11 cancelliere, negli ultimi tempi ha avuto parecchi colloqui con il ministro degli Esteri on. Schanzer ed ha avuto pure una serie di abboccamenti coi rappresentanti delle grandi Potenze, della Piccola Intesa e degli Stati neutrali per chiedere a tutti la sospensione dei pegni generali dell'Austria, la liquidatone, dei credili esteri governativi e la sistemazione delle azioni di crediti esteri privati introdotti dalla Lega delle Nazioni Queste trattative continuano e nei circoli austriaci si dico che continuano sotto buoni auspici per l'Austria. Il cancelliere ha dichiarato al ni "mento della partenza che se la Conferenza durerà ancora, egli spera di poter ritornare a Genova dopo l'ordinamento de«li affari più urgenti a Vienna. Alla stazione al momento della partenza, il cancelliere ha smentito ai giornalisti presenti che in questi giorni a Vienna siano avvenuti dei disordini (Stefani).