Nè vincitori nè vinti nelle due finali calcistiche

Nè vincitori nè vinti nelle due finali calcistiche Nè vincitori nè vinti nelle due finali calcistiche i o . • o 2 . e 0 x à 4 , e a . . ; , i . i , o i i i 0 n È e e o e o 2. e eon 0 la o o '; l; 0. al so PRO VERCELLI CONTRO GENOA O a OL Tale è il bilancio della partita, imposto di forza dall'eccellenza (Ielle due difese. (Dal nastro inviato speciale) Varcali!, S. mattino. : La giornata trascorsa ieri suU'ombreggitiio | campo de: uiunclil non è di quelle che si diI montichino facilmente. 11 pensiero deve rianj dare aii'iuclihien;'cullile inali.ii Noviih. Milli squadrone di Pitrod". a ''undi-ii di 'McI nceli. iti per fissare, sia pure vagiiincnic. ì mia linea di confronto, itoti per Quanto si attiene allo llnezze stilisticlie delle due coni leiideiili, ma per ciò che ha riguardo a.l'au,| biente in mezzo ni ipiale si è giocato. Arbitrava ii signor VenegOhi, del Legnano, I il ipiale ha inuiiio che l'importanza della ! pnsia avrebbe pollaio i più irruenti vercel] lesi ad abusare dei mezzi che la loro più salda costituzione tisica, poneva a loro disposizione, e lui muto da ciò le norme direttive dell'opera sua. Sempre preciso nel fertnaie le .T/imii ohe [omero viziate da un Inori gioco ipialsiasi (anche tinello di posi zione. su cui 1 roppi arbitri transigono, e a tulio!, il signor Venegoiii ha voluto essere minuzioso nel rompere le combinazioni .offensive vercellesi ogni volia che Ardizzone o nniiipliH si rendevano colpevoli di infrazioni gravi ni rogolainenio calcisfìno. 11 porre niente troppo unilateralmente al*gioco duro ili due. tornino* dalle spalle possenti ha iutl'odito al coraggioso arbitro legnahese di fissare alcun casi di radezza provocali dalla azione isolala di altri giocatori, nell'uno e liell'ri il in iiaiiipo; esempio classico di ijnesto difètto di visione equilibrala è il non avere ilschinla una carica di dietro di Devecchi 11 tiay. al 41.n niiniilo de! primo tempo; quando il [urinmi vercellese, volle le spalle a Dupla, seguiva l'azione comi offensiva di Parodi risiici lo al duo Catlo-Berganiiuo. Ma questo appunto non menoma il inerito dell'arbitro di ieri, die se ha Sorvolato su azioni pesanti, ha avuto il vantò tli avere difeso tinte* e due le squadre daH'o/jr.vidfl di ijuaiche giocatore avversario, che avrebbe posto l'altro contendente in uno sialo ili .inferiorità; lauto più grave In quanto gli sarebbero sfuggilo tulle le possi hi Ut fi di evitarne i danni, e si sai ebbe forse potuto lasciare all'opera ironica del caso il varco per decidere ingiusiamenle di ima giornata che ventiline giocatori hanno condotto con cuore sotto un tormento di sole. Ali jpera buona dell'arbitro Ito contribuito il contegno esemplare del pubblico. Prima della partila la Direzione della Pro Vercelli aveva ammollito i mimmi lei s dei bianchi di non togliere alla graiirìe gara dei campioni la sua. bellezza, evitando cioè ohe il match scandisse le sue fasi in un'atmosfera resa irrespirabile da] cozzo delle, due fazioni, e gli sportivi vercellesi hanno sentito che. gli avversari vanno rispettati, e li hanno rispettati, imitali in ciò dà quel migliaio di genoani che sono ritornati alla Superba i-ugli occhi pieni dalla visioni! di ima magnifica giornata di sport. Per le «lìt>s<*. Iitirraii 1 '/.ero a zero. I.e diverse migliaia di spellatori che lasciavano sull'iinhruiiire di ieri il campo dei bianchi affermavano che il risultato dimostrava come i due quintetti di intacco avessero fallilo il loro compilo. Il «indizio alfrettolo .va però corrètto, perdio eccessivo nel suo rigore. E' vero clic i (orwardti vercellesi non orano ieri quelli che infraiiserò all'ombra di Sun Gaudenzio l'ostinata difesa degli azzurri, ed e giusto d'altra parte riconoscere che gli avanti rosso-bleil non hanno intessuto lotta la gamma slolgorante delle azioni cui ci fecero assistere nella partita giocala sul campo di corso Sebastopoli contro il Torino, ina non è equo togliere ai dieci attaccanti il merito di avere inil'iesso a lunghi tratti della partila guizzi di passione. Ieri essi hanno .saputo' entusiasmare per mollo tempo non tanto per la classicità dello siile collettivo (cosa forse impossibile in una tinaie serrata), quanto per la foga delle puntate individuali contro il goal avversario, ina il pauroso incunearsi dei vercellesi ira le file genoano, e l'estenuante e sicuro palleggio dei liguri, se hanno reso » per dei quarti d'ora entusiasmanti, si sono in/rami conno la valentia di Curii e di Da Prà. I due difensori hanno superato se stessi, e se tino a ieri, alla line di una stagione die è stata il vaglio migliore dei valori individuali, qualche dubbio si poteva nutrire sulla forza, dei due goat-Jicepers, ieri ogni riserva è sfumata. Essi hanno paralo tanto: ogni giocatore clic ha tentato il goal da vicino o da lontano s'è visin infrangere gli sforzi più ostinati dalla calma guardia di Curii e dallo scatto felino di Da Prò. Al S.o minuto il portiere vercellese s'è trovalo davanti; ad un metro di distanza, tre giocatori avversari, che gli hanno inandato un bolide insidioso; ha respinto, ed ha'parato ancora quando Catto o Bergamino glielo'ba rinviato rasente a lena, [/azione s'è ripetuto, a ritmo più veloce, quattordici minuti dopo, in seguito ad un passaggio di Rebuffo (o"0 (,ei pochi traversoni helli tentati dall'ala destra genoano), e C'urti ha respinto ancora, Dopo mezz'ora di gioco Mariani Ila sacll.alo in velocità, proiettando la palla all'altezza di Minuzzi. Questi iia appena il tempo di liberarsene per dar modo a Catto' di sfruttare l'occasione di sorprendere dirti che era solo, ma il portiere vercellese ha salvato ancora. Situazioni identiche, rton nello svolgimento, ma' nella pericolosità, 'si sono presentate .all'inizio della ripresa.al dSfensore genoano, quando t bianchi hanno « forzato » in modo convulso, ma Da Prò si .è sempre salvato con onore, anche il i.o minuto, quando Gay ha deviato fulmineo un palllone pervenutogli da Caria.:.eie, per l'intelligenza del «uo: lavoro, non eènipre assecondato dai compagni, è stato il mteliora dei torwards vercellesi. I due portieri hanno' avuto fortuna,'" tanto nel primo tempo (quando è stata nianlfcsia la superiorità di attacco dei genovesi), quanto nel secondo tempo, clic ha visto -i poiilains di Parodi premere con più forza sulle linee difensive liguri, perchè Ardizzone, Gay. Rampini, Rebuffo, Moruzzi, Bergamino hanno mancato inspiegabilmente situazioni facilissime a sfruttare per la maggior parte delle poche volte che le linee intermedio li hanno lasciati giungere in visia della porta. Ieri il merito di noti aver permesso a nessuna squadra di segnare per' una sola volta va esteso dai portieri anche ai gfuocatori clip nell'uno e nell'altro tenni inquadrano la difesa. Le due linee intaccanti non hanno potuto rendere penhè il terzetto Barbieri-HurlancloCostella, rapido, duro, potente, da una parie e la coppia Rosetta-Bossolo, mobile, veloce, varia» dall'altra si sono opposti. Queste cinque superbe figure calcistiche hanno riempilo di sé l'incontro di ieri ed hanno conferito brillantemente alla panila quel carni ieri" di estrema passionatila che ni ha tallo sembrare scarsi j novanta minuti di gioco. I.'anacco vercellese irrompeva a puntate violente, ma caotiche (una maggiore unione ira i coinpoimnii del trio centrale e una migliore Riornala delle mezz'ali avrebbe forse condotto la Pro Vercelli a segnarci; i|iml!o* genoano si snodava veloce a passaggi capiili ini. formard e forièard (Sardi avrebbe forse l'alto violare la rete di Curii per la presenza di un uomo dalla consumala abilità tallira), ma l'attenta vigilanza dei cinque, nomi ni scaglionali tni le linee offensive e le scie bianche1 dei goals rendeva vani i tentativi più telici. Fra i tre genoani Burlando ha campeggialo da. grati signore, ina Costella non ha. fatto rimpiangere Leale e Barbieri è staili quel Unissimo giocatore più volte acclamato nel match contro gli slovacchi, e la fatica di iiiii'icPlt.iire e di sostenere senza posa con invìi giudiziosi i propri lurwards k stala compitila in modo più che lusinghiero. Nella difesa vercellese invece l'onoro di imbrigliare il duttile palleggio dogli .attaccanti genoani è stato avocato a. sé da Rosetta: e da. Bussola, elle hanno lavoralo assiduamemo. Rosetta ha alternalo rimandi spettafolosi e fulminee bloccate con qualche virgola a metà campo. Bossoli!, giocando ila. ler/.inri di poi-la. è stalo il migliore dei bianchi per la potenza del tiri, per l'impeto spiegaio nelle entrale, per l'attivila davvero sorprendente del proprio gioco e per l'inttiizion*' rapida dello svolgersi dell'aziono avversaria. E. se a.i cinque giocatori nominati Un qui si aggiungano j nomi ormai classici di Devecchi e Parodi e. quelli di Maineri :'supei'ioié eri ogni, previsione), di Perlnó e di Milano IV (un giocatore di grandi speranze, ancora imioVo ai glandi matetici, ma fornito di doli singolari: magnifico il senso del passaggio breve al'forti'Ord più vicino!), si deve ritenere che la difesa genoana c quella vercellese limino superalo la. prova di ieri come pochi speravano potessero fare. s.u erollar;:, in jioiiic liaoo Quanto.si è scritto finora dispensa dall'aildeiiirarsi nel folto groviglio delle azioni condono a termine d'ambo le parti. La cronaca, dell'incontro di Ieri si riassume a grandi lince, fissando di esso i due momenti ciliari di svo'gimento. Lo squadrone di Devecchi ii.iiìiiió tulio i primo tempo coi'i una serie di folate offensive in cui era d.Uo cogliere un tema di gioco armonioso e compatto, mentre la Pro Vercelli che nei primi quarantacinque, minuti non era. riuscita sè non per brevi istanii, ma con violenza estrema quando le lu possibile, a. svolgeinei-c tutte le sue linee, iniziò vigorosamente il secondo tempo e lentie stretta a lungo la compagine genovese a. ridosso ilt-l proprio goal. Sulla line della, partila, fiaccate dalla, sterza ossessionante del sole, tutte e due le squadre hanno ceduto, il Genoa finse in misura superiore, .indie per la contusione di Maineri che si è scontralo a metà della ripresa con Rampini. I due tennis hanno giocato ieri nella seguente l'ovulazione:' Pro Vercelli; Cinti; Rosetta e Bossolo; Milano IV. Pa.'odi e Pelino; Cecia, Aidizzone, Gay. Rampini lì e Fiorello; Genoa: Da Pnì ; Maineri e Devecchi; Barbieri. Burlando e Leale; nebuffo. Moruzzi, Callo. Bergamino li e Mariani. Sulla fine del match, pei che il Genova — che non voleva fersi fattore e che aveva di cenino un attacco violento — potesse resistergli con successi). Moruzzi ò. indietreggiato e Maineri 6 passato all'ala destra. G. Stolti.

Luoghi citati: Milano, Prò