L'apertura dell'Ippodromo di Mirafiori

L'apertura dell'Ippodromo di Mirafiori L'apertura dell'Ippodromo di Mirafiori Pmnij Orbassano, L. sotto, ni. 1200. Tre partenti: l.o Sybarit (Fratelli Corbella) 55 12 Zalrak; 2.o Vicux Tigre (Bazza Padana) 571/2 Beili; 3.o Luli (Scuderia Sangonc1 50 Miglio. Tre lunghezze, cinque lunghezze. Tempo l'Ì9", Tolalizz. 13,50 : prato 13. Premio Caspie (vendere), L. 5000, ni. 2200. Due paricnti: l.o Exil (Razza Padana) <ìg Betti; 2.o Ardettn (Filippo Gallina) 02 Poli. Due lunghezze. Tempo 2'43". Totalizzatore 6,50; prato 7. Premio Seni Martino (siepi p. r.), 1.. 4000, ni. 2500. Tre partenti, l.o Poldina (Mngg. Valerio) 65 cap. Ulrich;' 2.o Templèton (ten. D'i San Marcano} 71 ten. Valenzano; 3.0 My Guilt (Fratelli Gai-biglia) 67'proprietario. Sene lunghezze, molte lunghezze. Tempo 3'7". Totali»!. 1 prato 13,50. Premio Apertili,:. I,. 5000, ni. 1500; Tre partenti, l.o Vanello 'Fratelli Massicci) 63 Cullo; 2.o My First (Scuderia Sangono) 57 Régol! ; 3.o Harvard (ten. Gallicii di s. Anna) 58 Poli. Quattro lunghezze, molte lunghezze. Tempo t'4t". Totaliz. 15,50. prato la. Premio Partendo (h. ti.), L. 10.000, n. 1800. Cinque partenti: l.o Calcabrina (Majjg. Rizzardi) 63 Dell'Acqua; 2.o Fliimignano ''Fratelli Massicci) 56 1 '2 Gullo : 3.o Argo (Razza Padana) 64 Betti ; '..o Tran (ten. Ri San Marcano) 46 1,'2 Colombini. Quattro lunghezze, tre lunghezze. Tempri 2'9". Totaliz.: 23,50, 8,50, 6,50; prato 10,50, 7,50, 7. "s Premio Mauri-tana (g. r\), L. 4.000, ri. 2000. Otto partenti: l.o Danae (Filippo Gallina) 65 ten. Boschi ; 2.o Cheery George (Fratelli Corbella) 65 proprietario ; 3,o Foyhal (magg, Bizzardi) 68 proprietario ; 4.n Maldimare (ten. Di San Marzano). Una lunghezza e mezzo, una incollatura. Totalizz. 57, 10,50, 7, 7 ; prato 53,50, 10,50, 7, 8. Premio Maini (h. a. allievi fant.ì. !.. 5000. in. 1000. Tre. partenti: l.o Fuciliere {Fratelli Massicci) 46 Colombini: 2.o Jonquery (E. I.lenichotti) 501'2 Marchi: 3.0 SJy (Razza Padana) 47 Volpi. Due. lunghezze, quattro lunghezze. Tempo l'4". Totaliz. 11, prato 11. Voci di "pésage,, e bagliori di eleganza Domenica non ha piovuto ed è già un bel caso per una prima giornata, di corse dei cavalli. E' vero che immensi cavalloni bianchi e cinerei partiti dall'estremo orizzonte correvano per la pista del cielo in cerca di 'in traguardo di addensamento, ma forse perchè handicappati dalla pioggia prodigata sulla terra il giorno e la notte innanzi non sono riusciti a piazzarsi in posizione propizia ed hanno risparmialo agli amatori di corse la bagnata di inaugurazione. K' stata anche questa una sorpresa della giornata, essendo la pioggia una grande favorita. Se per caso il sole brillasse anche sull'esposizione dei fiori potremmo affermare che sono rotte Je tradizioni. Ma non facciamo pronostici a rischio di essere smentili in pieno: tanto più che dalle campagne si reclama ancora la grazia del cielo. Naturalmente dato il tempo minaccioso la prima non è stata una grande giornata: e per la concomitanza di tre altre riunioni in Ttalia (Milano, Roma, Firenze), le corse non hanno" avuto molti concorrenti: ire pai-lenti alla prima, due alla seconda, Tre alla terza, ire alla quarta, cinque alla quinta, otto alla .sesta, tre all'ultima. Come si fa a fare il gioco ? si ripeteva il pubblico esperto. Perchè alle corse, si sa, quasi tutti vanno per giocare. E qualcuno anche per vincere. Ma, fatte le somme, questi sono poco numerosi. E' vero che se si vincesse l'ippodromo non avrebbe più alcun interesse : perchè mancherebbe la felicità che procura l'ansia e la... sicurezza di rifarsi ; e per gli snobs mancherebbe anche la risorsa di dire: ho perduto alle corse ! Il collega Ramperti di Milano ha scritto in questi giorni un lungo articolo per dimostrare la gioia spirituale della perdita, coidizionaia naturalmente dalla speranza di rlvnicita. Ma è a credere che difficilmente eh! non e molto inoltrato nei sistemi profondi di ippofllia raffinala possa sottoscrivere alla prodetta tesi. E' difficile infatti che quando si è visto volare via qualche biglietto si abbia la calma di filosofare piuttosto che fare i calcoli di quanto si sarebbe vinto giocando Danae nel Premio Mauriziano. Per chi ha perduto, la più pratica ed inesorabile condanna di tutti i sistemi sta scritta lassù in due cifre innocenti su] tabellone: Danae vincente: L. 57. Allora ci si esercita sui calcoli più semplici di aritmetica ipotetica. Ma è risaputo, alle corse non ci si va per nulla. Le signore almeno ci possono andare anche restando inoperose: e possono essere snobs anche senza pagare la tassa al totalizzatore, poiché la hanno pagata in antecedenza a quell'altra istituzione che non ha la sua vita in una baracca all'aperto : alla moda. Domenica a Miraflori non c'era una linea definita e generale di eleganza. Anche qua colpa della stagione incostante. Si vedevano infatti pellicce frammiste a vestili di primavera. Dai sintomi di innovazione si può presumere che frammenti di pelliccia vedranno la luce anche nei prossimi giorni, poiché ai mantelli leggeri ondeggianti e sonanti e imposto un colletto di pelo di scimmia, il quale, bianco o nero, è sempre grazioso e sveltisce la linea del vestito. La moda è bleu: in tutte le gradazioni, con tutte le sfumature, lucentezze eri opacità : dal più profondo cupo al più chiaro e sereno color de! cielo. Ma il nuovo comandamento diramato alle gentili turbe è: rosso. Rosso d'insieme o di contorno, di guarnizione o di tramezzo, nei disegni bizantini o affiorante appena dalla pieghettatura, ma rosso. Qualche tentativo di giallo pare non debba avere fortuna. Abbiamo notato fra i cappelli — quasi tutti larghi --- alcuni esemplari di un bianco argentato ma si può ritenere che non avranno seguito : essi non sono infatti i migliori per donare fascino al viso delle signore. Dalla tribuna reale assistevano alle corse il Duca di Genova con la Duchessa e la famiglia, es.

Luoghi citati: Firenze, Genova, Milano, Roma, San Marzano