La Mostra internazionale edilizia solennemente inaugurata dal Duca di Genova

La Mostra internazionale edilizia solennemente inaugurata dal Duca di GenovaLa Mostra internazionale edilizia solennemente inaugurata dal Duca di Genov ddadlzd La Mostra internazionale edilizia solennemente inaugurata dal Duca di Genov I voti per «.ilei Iblea* ma le* edile Con l'intervento dl Dra di Gnnovn ò sta t i i tti vi fi Con l'intervento del Dura di Gnnovn, ò sta6ia solennemente inaugurata ieri la Mostra internazionale edilizia, Mnslra promossa in coordinazione al terzo Con grosso degli «ngegneri Italiani. Alla inaugurazione, alla Jluale parteciparono le massime Autorità cittadine, doveva essere anche presente il ministro dell'Industria o Commercio, senatore Teolllo Mossi, ma trattenuto a Genova dalla Conferenza internazionale, si è fatto rappresentare dal prefetto, sen. Tndelel, che ha parlato a nome del ministro ed a nome del Governo. Una mattinala propizia per una inaugurazione di esposizione quella di ieri, dn J'ichiamai;e alla memoria, per virtù di contrasto., quella dello scorso anno, quando si inaugurarono la Mostra riunito dello Stadium. oSn l'intervento del Principe di Pleinonte, ed il cielo si aperse ad un diluvio ti acqua. Mattinata chiara, serena, tale da consentire lo svolgimento della cerimònia inauguralo all'aperto, sotto il magnifico padiglione, tutto drappi vej'di e velluto rosso, eretto nel centro del giardino, sull'angolo tra eorso Vinzaglio e corso Montevecchio. Apre l'ingresso alia Mostra un bellissimo arco con due brevi torrette, sullo quali sventolano le bandiere nazionali. Oltre l'nrco, il giardino, con una graziosa variazione di disegni, che consente gu ampi passaggi e permette una movimentata disposizione di ogni genere di fiori o di bellissime piante ornamentali. Net giardino, sul lato sinistro, la Casa elettrica, e sul lato destro, in una pittoresca confusione, un insieme di stands, rappresentanti ogni genere di costruzioni, e 11 modernissimo cantiere edilizio in funzione. Il padiglione eretto per la cerimonia inaugurale 6 formato con delle colonne a spirali di verzura, e vi campeggiano in alto, sul frontone, lo stemma nazionale e lo stemma cittadino. Tutto all'intorno, in una garbata disposizione, il giardino, che pare voglia sovrapporsi alla tribuna e la incornicia con molto buon gusto. La parte dello Stadlum che fa da sfondo è tutta un trofeo di bandiere delle diverso Nazioni rappresentate alla Mostra. Trofei di bandiere, ilio paiono viluppi di 'fiamme, si vedono anche in fllto di uno di quei ponti moviblli (li modernissima costruzione, che fa parte del cantiere edilizio. L'insieme un trionfo di (lori e di co-lori, disposto non senza eleganza. I! Duca tra le autorità La cerimonia ò fissata per le ore 10,30; alle 10, quando già tutto il giardino ò affollato e hanno cominciato a fare la loro comparsa le primo autorità ed il plotone del Battaglione Premilitare comandato dal capitano Gaggiotti già 6 schierato per rendere gli onori, ed il commissario Serra ed il commissario «Norcia hanno disposto perché guardie regie e guardie municipali mantengano l'ordine e vigilino a che la cerimonia non venga turbata, squill'ano le trombo dell'attenti e giunge l'automobile che reca, il Duca di Genova. E' dn anticipo di una buona mezz'ora e ad ossequiarlo non si trovano che poche autorità. Le altre giungono In seguito e vanno a prendere posto aliai tribuna d'onore. A riceverà il Duca si trovano L'ing. Chevalley, presidente dell'Esposizione, l'ing. Pavia, presidente della società ingegneri, l'on. Mauro, presidente dell'associazione nazionale degli ingegnoari, l'on. Bcvione, gli ing. Giai e Goffi. Il prefetto sen. Taddei. giunge pocbi_mrnuti dopo accompagnato dal suo capo-gabinetto corani. Lattes. Il sindaco, grand uff. Cat'aneo e gli assessori Panetti, Grassi, Bona, Ollivcro, Bctvnzzi, Griboudi, Ca sazza, Salvago, De Albertis e il segretario generale còmm. Tubini giungono in gruppo ed immediatamente salgono 6ulla tribuna ad ossequiare il Duca di Genova. Al Duca. ed al Prefetto il Sindaco presenta la sua signora e la sua nipotina che già si trovano sul palco. Fra le autorità che giungono in seguito notiamo i sen. Rizzetll, Foà, Ferraris, Bouvier e D'Ovidio, i deputati Quilico, Daneo, Villabruno. Il Questore e rappresentato dal vice-questore cav. Tabusso; il comando militare- d'ai gcn. GiannuzzlSavelli, comandante interinale del Corpo d'Armata, dal gen. Rozzani, comandante la Divisione, dai gen. Giuria, Luzzi e Degiosso; di Corpo Consolare era numerosamente rappresentato con a capo il proprio presidente : la magistratura dal comm. Colonnetti o dal comm. Crosia-Cuiti. Lai deputazione provinciale dal presidente comm. Anselmi e dal comm. Vincent. La Camera di Commercio dal presidente comm. Bozzalln; il TouringClub dal cav. Neri. Particolari accoglienze vengono fatte all'on. Bosetti, il quale prende posto sulla poltrona accanto al Duca di Genova. Le difficolta superate 11 discorso inaugurale è pronunciato oal presidente ing Chevalley: « Quando or sono cinque mesi, egli dico, nel novembre scorso sorse la proposta di preparare in Torino, in occasione del 3.o GongUtesso nazionale elogiti ingegneri» una Mostra di edilizia moderna comprendente .lutto quanto può interessare il costruttore, dalle materie prime alle macchine per la loro lavorazione, dai mezzi d'opera allo pubblicazioni tecniche, dai finimenti dello fabbriche! allo applicazioni elettriche, dalla, uniflcazione dei tipi alla valorizzazione del lavoro, qualcuno potè sorriderò scetticamente. E con qualche ragione. Porevn infatti cosa veramente njdua pensare di organizzare una cosi vasta e nuova impresa in un periodi di tempo tanto breve; poteva parere assurdo pensare ella Mostra di un'industria elio per imponenti fatti economici di carattere mondiale va dibattendosi in una crisi gravissima e chiamare a raccolta indudustriali che doveva ritenersi si trovassero in uno stato d'animo di profonda depressione e di scoraggiamento. Tuttavia la proposta volonterosamente promossa e patroneggCata dal comm. Nicola Pavia, presidente dalla Società dogli ingegneri ed architetti di Torino, accolta con la più viva e fattiva simpatia dal Collegio dei costruttori e dall'Associazione Edile Piemontese, dal Collegio dei geometri di Torino, da tecnici e da industriali, parve rispondere ad un bisogno sentito di studio dei mezzi che l'industria edile, nel suo rapido evolversi odierno, poteva offrire per vincere la dolorosa crisi edilizia che ci assillo. La proposta, vagliata e precisata ria un Comitato di tecnici e d'industriali valorosi, da gente avvezza a tradurre le idee in realtà, si avviò perciò rapidamente od una conclusione pratica, ampliandosi via \ia, ed assumendo sempre maggiore, importanza. In cinque mesi la prima Mostra di edilizia moderna e un fallo compiuto. Non senza compiacimento noi possiamo era volgerci a guardare il breve, ma erto cammino percorso, ripensare alle difficoltà ed alle incertezze superato, grazie al fervido unanime consenso alla nostra impresa, grazie alle prezióse adesioni, ni lusinghieri appoggi morali e nininriali avuti dnl Governo, dal Municipio, dalli) Provincia, dalla Camera di Comincivi'-., dalla Cassa di Bi- • arrnlo di Torino, dall'Istituto dello Opere Pie di Sap Paolo, da enti pubblio! e privati, da personalità politiche e da tecnici vai eros' » Elogiali I singoli che contribuirono alla riuscita diPlln Mosti'i, continua: «So l'affetto che orinai ci lega a questa Mostra non ci fa velo, reali ed importanti ci pare che del>b'ino essere gli insegnamenti elio so ne potranno trarre o l'utilità dirotta per il progresso dell'arie edilizia, di questa urto, che Bi duo affermare sia nata coll'umanità, e che nel suo evolversi si modetlò sempre sulla civiltà del popoli o che c l'indice più diretto, più ar.pariseento del benessere e della pròsner'.tr'i d,i una Nazione. Una orisi mondiale travaglia, oggi l'edilizia, che si trova arrestata da difficolta economiche, che paiono insi'rmon'ahili ■. ma l'arresto non può essere che temporaneo. Come un torrente fermalo da una diga accumula le sue *>CTue contro 'ostacolo (per superarlo, così l'umanità con: trina" la sua paziente, secolare, infaticati a a à o a l l - e i a i e e e a , e e o o i opera por apprestare nuovi mezzi atti a vincere lo difficolta che le si parano' innanzi, nuovi trovati, nuovi mozzi di lavoro, adatti al bisogni del presente, e tali da renderò più spedito, mono pesante, pertanto più economico il lavoro di costruzione dell'uomo. Mcra.vigliosa veramente 6 questa, ovoluzlono con mima dei melodi costruttivi attraverso il .tempo: evoluzione lentissima dapprima, cho ò andata via via accelerando il suo ritmo0 clic procede oggi velocissimo ». Per una biennale edile Rammenta poj le caratteristiche della evoluzione dell'edilizia attraverso i tempi, c proseguo: «so, come noi pensiamo, l'utilità di questa nostra impresa sarà realmente dimostrata dall'esito, altro giovani energie potranno coniimin.ro in avvenire la presente iniziativa e ben porrebbe snrge.ro in Torino, nella capitale d:i questo Piemonte, che per antica tradizioni» ha il vanto di' maestranze edili, famose in tutto il mondo, una Biennale del.'Edilizia moderna, per lo studio di uno dei più cospicui ed utili campi diella umana attività. Ma questi' possono essere progetti clic matureranno iiell'avvemlne : nunndo nie sia riconosciuta la bontà e l'opportunità: oggi invece la uura rea-lta ci chiama al.a necessità di riprendere il più presto possibile il lavoro edilizio. E questo sospirato evento potrà verificarsi tanto più facilmente so ài nostri sforzi si unirà la provvida opera del patrio Governo, intesa a riordinare con latina, chiarezza e semplicità gli ordinamenti statali', c',i.e oggi varrebbero facidtare ai costruì lori l.i ripresa edilizia». . E conclude: .Tutti gli ausii/U, tutti gli insegnamenti che si possono ideare, più adatti alla Società ed all'Arte Edilizia, noi J comprendiamo: in una parola: in una parola, che noi leggiamo non solo scritta sid cartello che la. matita geniale di ueppe Porcheridu' ha voluto preparare per la nostro Mostra, ma in queste stesse Gallerie, clic voi visiterete fra breve, «11 lavoro!». Il lavorp, che ronde interessante la vita, il lavoro sano, che dà le migliori soddisfazioni, il lavoro, che è utile alla Patria; Il lavoro, aspirazione di quanti hanno dato opera per crc.iro questa Mostro* che noi vorremmo segnasse colla sua apertura la ripresa dell'attivila edilizia ». L'ing. Chevalley è fatto segno alla fine del suo discorso ad una calorosa dimostrazione di sim.p.itia. Prendono in seguito la parola l'ing. Pavia presidente della Società degli ingegneri, ciré esalta l'opera degli organizzatori della Mostra e inette in rilievo i risultati olio da una esposizione del genere organizzata con criteri pratici ne possono venire, l'on. Mauro chie a nome della associazione nazionale degli ingegneri italiani saluta gli ingegneri torinesi; e incile in evidenza la parte sociale che si connetto al problema della casa e valorizza i risultati che nell'interesse del paese si possono ottenere dalla coopcrazione Ira te maestranze c gli ingegneri nella risoluzione del problema edilizio che è un prob'.ema di benessere sociale. Agli organizzatori della Mostra rivolge un vivissimo ringraziamento il Sindaco grande ufficiale Biccardo Cattaneo, in nome della ciMà. Accenna alle difne&ltiWla essi superate e oj risultati raggiunti. Anticipa la visita alla Mostra parlando di quanto in essa si contiene di notevole, allarga il suo pensiero al problema edilizio e all'urgenza di trovarne la soluzione, e si addentra nel problema tecnico rilevando quelle che furono tempo addietro e quelle che sono oggi le caratteristiche delle costruzioni ed i bisogni a cui gli ingegneri .ed. i costruttori devono assolvere. Conchiuse augurandosi che dalla Mostra, di Torino sorgano insegnamenti che aprano la via alla soluzione di quella crisi di case che 1anto affanna il Paese. Al Sin. (loco segue Possessore Ollivero, che a nome dei geometri e dei costruttori esalta quanti operano perdio l'attività ritorni nel campo edile. La Mostra è aperta Il Prefetto sen. Taddei, in nomo del Re, dichiara poi aperta la Mostra, dopo urta lucida, chiara, efficace illustrazione della Mostra stessa. . « L'Esposizione che oggi si inaugura — egli dice — e giustizia proclamarlo formalmente, segna un rilevante ed autentico successo. In essa tutto fu messo a contributo: la pratica giornaliera o normale dell'edillclatore; i ritrovati più recenti sui materiali da costruzione; le applicazioni più moderne e pui prandio dell'elettricità nei molteplici servizi della casa; lo formo più svariato dell'arredamento e ammobiliamento di essa; tutte, infine, le invenzioni più progredite che concorrono alla formazione e all'abbellimento dell'abitazione. E non solo l'Itailia qui convenne coi) quanto di meglio essa poteva offrire, ma aiiohs lo Nazioni estere hanno voluto mi esporre 1 risultati dei loro studi e dei lori lavori per la risoluzione del grande problema dell'edilizia. Dopo l'ultima grande guerra, la crisi economica e finanziaria è stata profonda e generale. Ma in nessuna branca ebbe più dolorosi effetti che nel campo edilizio. Ragioni di vario ordine a tutti noto hanno portato una stasi generale nelle costruzioni di case. E mentre, salvo poche eccezioni, in ogni parte d'Italia, le costruzioni possono dirsi quasi completamente arrestate, aumenta il bisogno assoluto di ricovero per numerose famiglie, ciò che costituisce una delle maggiori difficoltà della vita moderna. Vani, o quasi, finora furono i tentativi per risolvere la crisi, malgrado l'onera del Governo o dei privati; è dunque degno di lode il cercare, come qui avviene, di fare in modo che il problema edilizio venga avviato olla sua soluzione. Occorre fabbricare e fabbricare a buon mercato e rapidamente- e mentre prima, della guerra il pensiero poteva venire ancora rivolto al miglioramento delle già sontuoso abitazioni, nergi invece si deve avere 'anzitutto la menile diretta alle co. struzionl più semplici o più economiche. E' il popolo dello nostre città che soffre specialmerito di questa crisi; e. ad esso che in linea principale occorre provvedere. Le case operaie, che pure sorsero in numero grande, non sono pia sufficienti, e purtroppo l'aumentata popolazione delle città oggi si a-nnassa In incomodo case, con danno della salute e delln. morale. Occorre che torni a trionfare 11 principio dell'Igiene nel criterio dell'abitazione moderna; occorre che l'aria e la luce tornino a vivificare le stanze dei nos:ri lavoratori, del nostro popolo operoso. Arduo e lungo 6 certamente il cammino da percorrere; ma quando gli uomini migliori per intelletto o per cuore dànic a questo problema tutta l'opera loro, non h da dubitare che il risultato si raggiungerà ed in tempo non lontano. E' questo l'augurio che il Governo, per mio mezzo, formula' con sincera fede ». • Altezza Reale, Eccellenza, Signori, La guerra, che ha segnalo per il nostro Paese una pagina tanto gloriosa; la guerra, nella quale il valore della nostra stirpe rifulse meravigliosamente, ha reso però necessarie vasto e profonde ricostruzioni in ogni campo dell'attività umana. A ciò, condizione indispensabile, 6 'una pace lunga, operosa. Splenda dunque ai trionfi del lavoro la paco con dignità e il sentimento umano si rafforzi o si amili. L'amore della patria, vigile ardente, devoto, sia dentro le ntostre coscisnze; sia ovunque sospiri una sillaba dolce del nastro idioma, ovunque una rude mano di nostra gente rompa le dure maggesi, ovunque uno spirito nostro rechi la civiltà dell'antica Madre del mondo. Salutiamo con la Patria risorta i fulgori delle albe venture».La visita alla Mostra Conchiusn cosi la cerimonia ufficiale l! Duca di Genova, seguito dalle autorità pre1 tenti, inizia la visita della Mostra Dal padti glione rea1!* passa alia Casa Elettrica, dfronte alla quale trovasi ad attenderlo iPresidente di questo ramo de-j'esposizioneing. Baraggi, ti rjuale illustra m un breve discorso l'Iniziativa, j-n.ria dolio origini edel carattere della Mostra c concludi; con unaccenno al problema elettrico del Piemonte. «La crisi dell'energia Idroelettrica, egli dico,da cui siamo usciti appena, non ha impedito,liti stimulato anzi il Piemonte nella inziativa. Questa Casa è un sogno della fededi esso noll'avveniro delle applicazioni clettric.ho nel nostro Paese elio ha espresso dal suo sono Alessandro Volta ed. Antonio Paclnotti. Galileo Ferraris, e Guglielmo .Marconi; nel notit.ro Paese dove l'elettricità fu tratta dallo profondità del mistero ed ebbe tanto scientifico Impulso die la fece apparire qirsl prodigio di utilità clic ci ò apparsa u:d ogni giorno più ci apparisce o dove, per lo grandi risorse idrauliche, più che altrove, essa può Prnoflcanicntc aderire lilla nostra vita ed assicurarle immensi vantaggi. E' con questo intendimento che abbiamo scolto per la Casa Elettrica il motto « Pnrva et Magna» coU'iiitendimiont.o c.ioù cho la Iniziativa, sorgendo e distrigandosi dai picnc'i interessi particolari cho ne rimpiccioliscono necessariamente le proporzioni, si sollevi e si elevi, a Ttippresentare un grande interesse regionale .e nazionale: l'interesso del Piemonte o dell'Itala ». Il Due* di Genova e gli Invitati paesano poi attraverso le lunghe stlpa'o gallerie interessandosi particolarmente degli apparecchi in movimento c la visita si prolunga sin oltre mezzogiorno. Dalla cosa elettrica, la prima che viene visitata, il corteo passa alle sale dove sono raccolti alcuni saggi dei lavori' eseguiti da finitevi delle Scuole Professionali Operaie d'IfaCia e dell'Estero. Esaminando questi disegni, a matita,' a penna, a e;lilaro-scU.ro, o ad aeeiutirello, si ralfoi-zo il convincimento che il buon gusto e il senso dell'arto non è ancora tramontato. Attraverso fi molte indecisioni di segno e nd orrori comprendibilissimi, si denota pur stempro il tentativo, in alcuni easy ottenuto, di raggiungere modesti ma armonici effetti. E' guida nella visita SI cav. architetto Thermignon. Da questo salic il corteo passa nella' lunga galleria riservata agli impianti idraulici sanitari, riscaldamento, cucina, bagni, ecc. Tutti i mezzi di combustione vi sono rappresentati coi più moderni mezzi di 'applicazione. Il reparto macchine per prova materiali richiama poi in ispecial modo l'attenzione dei tecnici, che guardano con grande interesse blocchi di pietra o sbarre di ferro fran-. tpni'drsi, sminuzzarsi o flettersi fra le bran Givo degli apparecchi, che compitino talorfl sforzi di oltre 50 tonnellate. Sono macelline ■die Incutono un corto rispetto, colle quali non si possono prenderò confidenze, e che si guardano da rispettebr'c distanza. Alla larga da quelle bfanchel..x. Anctio i disegni sul quali vennero portati i miglioramenti al Teatro della Scaia di Mi Iano. compresa la famosa e tanto discussa Cupola, Forluny, richiamano l'attenzione deii pre-«cnf.-; non meno interesse destano i progetti di cose popolari da costruirsi nelle tre Venezie. Il corteo, dopo di over sostato dinanzi ai diversi Stand*, passo, ad esaminare i elettagli di decorazione, pietre artificiali, stucchi coloriti, e serramenti! da costruirsi a serie. Anche i profani si Interessano ed osservano ciirinsoniente i nuovi tipi di costruzioni' sva» riattesi me: mattoni cho si incastrano e stanno rósiomie senza bisogno di cemento, pilastri che si possono dire improvvisati, tanto sorto costruiti rapidamente, ecc. Pnspa.no dinanzi agli occhi dei' visitatori, nella rapida corsa, attraverso gli' Stunds impiantii eli martelli pneumatici per perforazioni e per pigiatura del calcestruzzo, por impastaire il terriccio ed il cemiento; macchine per intonacare, per elevare il materiale, piccoli vagoncini dcra.urille per cantieri e impianti per la fabbricazione di laterizi' e impianti completi di cantiere, in uno dei anali il calcestruzzo, preparato da apposite impastatrici, viene elevato su una torre centrale 'alta circa. 9.ì metri e dalla cma'le scende per appositi tubi per venir distribuito nei diversi punti del cantiere. Moltissime altre e interessanti cose, inerenti tulte all'arto edilizia, ma che por brevità eli spnzio non è possibile enumerare, richita.mern.nno l'attenzione e svegleranno l'a curiosità di quanti — e saranno certamente moltissimi — andranno a visitare la riuscitissima Esposiziono di Arte Edilizia. Psmnnedgnzèò■laUtvsplaragvgssunggS.tTaotadttaznAs(tgvAdiundtAvcGArcnraAgrRIvdcCrc