Questioni di debiti e di crediti della Russia zarista e della Russia bolscevica

Questioni di debiti e di crediti della Russia zarista e della Russia bolscevica Questioni di debiti e di crediti della Russia zarista e della Russia bolscevica Genova, 17, nette. La giornata di Pasqua se ha fatto sospendere le riunioni ufficiali ed efficiose non ha impedito clie ahbiano avute? luogo conversa5Ì!L"iiu- 'l1"' 0,1 » "e delegati, oppure tra esperti, ed altri contatti tra le varie delegazioni, nonché inviti a colazione ed a pranzo tra rappresi maini ili vari siati. Negli incollai non sono mancata, gli scambi di vedute e di impressioni sopra i temi più grossi che si trovano sul tappeto. A favorire i colloqui ha giovato la giornata piovosa, che non consigliava le gito di piacere. . Il ministro degli Esteri sen. Schanzer ha ieri offerto nel castello Raggio, a Cornigliano, una colazione intima a Lloyd George ed alla sua famiglia. Gli onori di casa erano fatti dalla signora e dalla signorina Schanzer. Lloyd George, che si è trattenuto alla villa Raggio fino alle 1G.30, era accompagnato oltre che dalla consorte e dalla figliuola anche da sir Lloyd Grcam, da sir Edward Grigg, sir Hankey. Erano anche fra i convitati il sen. e la marchesa Di Bagno, il marchese Visconti-Venosta, il cornili, e donna Bianca Varvaro, la signorina Peano, il commendafor .loung, il comm. Giannini e don .Galeazzo Di Bagno. Mani legate Il momento presente della Conferenza dà luogo a questa constatazione: ì russi, che affermavano d'essere venuti a 'Genova con pieni .poteri, ooa-putei*»rHrrnitati, quando-sono stati messi con le spalle al muro, per una questione essenziale, quando si sono cioè sentito dire di decidere se accettano o meno le condizioni dell'Intesa, nonno nicchiato, tergir versato è han finito per rispondere che non potevano prendere una decisione di tanta portata senza prima avere chiarimenti ed informazioni ed istruzioni da Mosca. La situazione appare quindi, ora, questa: che Delegazione russa e Delegazione francese avrebbero entrambe ugualmente le mani legate in un Consesso di popoli, dove lutti gli altri le hanno sciolte. / Ieri austriaci ed ungheresi, divisi ed uvyersari per la questione del Burgenland e delle minoranze etniche, si sono trovati uniti nella chiesa di Nervi, ad ascoltare la Messa di pace; quindi, per vie diverse, sono ritornati alle rispettive sedi. Lloyd George, dopo aver passato metà del pomeriggio pasquale coll'on. Schanzer ed i suoi illustri ospiii. fece ritorno in automobile a villa De Albertis, e si chiuse nel Gabinetto di lavoro, eoi suo segretario, sir Edward Grigge. Cicerin. I.itvinoff. Krassin, Vorowsky non si mossero, a quanto so, da Rapallo. Continuavano a telegrafare a Mosca i risultati dei colloqui! di venerdì e di sabato a villa De Albertis. ed attendevano la risposte sollecitata da Lenin, risposta che si aspetta ancora. La ragione per la quale Lloyd George rinunziò al suo programma pasquale, in cui era effettivamente inclusa la «sua breve visito a Roma, va ricercata nell'indecisione di C.ieerin ad accettare il punto di vista dell'Intesa ed a ratificare le condizioni poste ai'Sovieti per il loro riconoscimento giuridico. SO miliardi di rubli oro Slamane, nonostanle che il lunedì di Pasqua fosse stato dichiarato festivo nel calendario del Palazzo Reale, i colloqui interrotti sabato sera dopo le 20 alla villa De Albertis, dove è stato trasportato il cuore della Conferenza, o, meglio, dove siede quasi in permanenza il Consiglio Supremo dell'Intesa, sono stati ripresi, ma non si hanno in merito notizie precise. Il marchese Visconti Venosta ha fatto ai giornalisti alcune dichiarazioni. Secondo ques'e dichiarazioni i due punti sui quali le discussioni si sarebbero prevalentemente e quasi esclusivamente svolte riguardavano il pagamento dei debili di guerra ed il riconoscimento del debito pubblico russo di ante guerra Verso le altre nazioni. I delegati russi si opposero alla prima richiesta, non tanto per una questione di principio, quanto per un'analoga ragione di credito, concretata in una cifra che essi fissavano in 50 miliardi rubli oro, come indennità dei danni per le spedizioni favorite dagli alleati contro la Russia. Gli alleati avrebbero fatto rilevare a questo dumo nome impropriamente si parlerrtfee di spedizioni alleate contro la Russia, essendo state esse compiute da elementi russi e non stranieri: gli alleati le avrebbero solamente aiutate. Quanto alla cifra, poi, essa è apparsa ennrine ai delegati delle nazioni alleale, tanto più che gli stessi russi avrebbero incidentalmente dichiarato che la guerra wiropea sarebbe costata alla Russia non piti di 20 miliardi di rubli oro. Perciò è stato facile fare rilevare che se la guerra su di un fronte estesissimo e con un contingente di uomini impone_ntissimo costò tale cifra, non può presumersi che spedizioni di portata limitata ed in zone non cerio vastissime, possano giustificare, in confronto, una richiesta di tanto superiore, e cioè 50 miliardi di rubli oro. Ad ogni modo, a tale riguardo, la questione è stata posta in termini di conciliazione tali che lasciano sperare in un accordo, in vista sopratutto del fatto che danni in realtà esistono, quale che ne sia l'origine e la rortaia. Si è proposto di riconoscere fn via di massima il diritto all'indennità per tali spedizioni; e senza fissare separatamente una cifra, si è dichiarato di considerarla come da diffalcarsi datatiebiti di guerra russi verso gli alleati. La cifra del diffalco sarebbe costituita da un corto per cento, che senza raggiungere nel suo computo la totalità della richiesta russa sarebbe peraltro abbastanza elevato. Infine, quanto al debito residuale della Russia per le indennità di guerra agli alleati, questo rientrerebbe in quel computo che gli alleati do¬ vranno fare dei debili di guerra, e che presumibilmente sboccherà in una generale compensazione. I debiti all'estero dell'onteperra Questiono più delicata e TJI maggiore responsabilità per i delegali c(T i loro Governi, e rispettivamente per questi di fronte ai Parlamenti, è quella dei vecchi debiti pubblici russi verso l'estero. E' noto che l'Italia non ha nella questione un interesse speciale, poiché la parte dei debiti pubblici della Russia (.•sarista piazzata in Italia c piccolissima. Al contrario l'Inghilterra ne aveva notevolmente assorbito, e la Francia pi fi ancora ne abbonda. Anzitutto è stato fatto notare ai delegati russi che gli Stati interessati, ed in sene"--- tutti gii Stati, non possono ammetter . principio che un Governo rifiuti il rici' iscimenio dei debiti privati contratti dallo stato sotto l'imperio di un Governo precedente, sia pure esso diverso per conseguenza di mutato regime. Possono mutare le forme di Governo, ma lo Stato permane, ed il debito pubblico è un impegno dello Stato, e non di un Governo. Nulla da osservare sull'abolizione del debito pubblico interno; ma nei rapporti cogli Stati esteri il principio, una volta ammesso, sarebbe tale da scuotere ragionevolmente la fiducia d'ogni Stato negli altri Stati nelle loro solvibilità. E d'altra parte fi fatto tornerebbe anche a diretto danno della Russia, la quale, avendo bisogno di ispirare la massima fiducia al capitale straniero, per fare si che questo riprenda la-via della Russia, verrebbe invece a menomare o addirittura ad abolire tale fiducia. Anche su questo punto però si è cercato di offrire al delegati russi le facilitazioni maggiori, nel senso che, fissato chiaramente il riconoscimento da parte del Governo dei So. vieti del debito pubblico estero dell'ante-guerra — riconoscimento al quale gli Alleati sono decisi a -non rinunziare — sarebbe concessa una moratoria per il pagamento degli interessi, e la larghezza delle condizioni di tale moratoria sarebbe nel propositi dei paesi interessati anche sensibile, in quanto che si stabilirebbe che nessun pagamento dovrebbe avvenire nel primo o nei primi anni: mentre poi il tasso di interesse si eleverebbe gradualmente negli anni, sino a raggiungere. In un tempo non certo prossimo, un tasso normale. I delegati russi, come ho già detto, non hanno ne accettato, ne. respinto tali proposte. Si sono messi in comunicazione con Mosca: ciò che, del resto, gli altri partecipanti alla discussione conipreser» che era necessario, tanto che lo consigliarono essi stessi, spontaneamente. Sottocommissione dei canini e sottocommissione finanziaria La Sottocommissione per i cambi si è riunite stamane. Essa ha considerato i suggerimenti del Comitato dei periti di Londra, ed un emendamento proposto dalla Delegazione inglese. Ne è seguite una discussione generale; ed alcune Delegazioni hanno manifestato la loro intenzione di presentare nuove proposte scritte. E" sialo deciso a tale proposito di rimettersi al Comitato dei periti, che ha già trattato la questione della circolazione, affinchè esso prenda in considerazione tutti quei documenti e tutte queste nuove proposte, e possa presentare al più presto possibile il suo rapporto. La Sottocommissione della Commissione finanziaria per la circolazione si è riunita quest'oggi alle 15,30 a Palazzo Reale, sotto la presidenza di sir Robert Home. E' stata data lettura del rapporto del Comitato degli economisti. Dopo discussione di questo rapporto, la Sottocommissione ha adottato un suggerimento della Delegazione belga, appoggiato dalla Delegazione danese, per aggiornare lo studio della questione ad una prossima riunione, che avrà luogo domani alle 1G a Palazzo San Giorgio. Visto che alcune aggiunte proposte dalla Delegazione tedesca avevano una stretta connessione col programma della Sottocommissione dei cambi, esse sono state rinviate per l'esame al Comitato degli economisti, che si riunirà nuovamente domattina alle 10 a Palazzo San Giorgio, sotto !a presidenza di sir Basilio Blanket.