Giulio Mesetti assurge al livello dei maggiori piloti vincendo la XIII Targa Florio dopo un titanico duello con Goux

Giulio Mesetti assurge al livello dei maggiori piloti vincendo la XIII Targa Florio dopo un titanico duello con Goux Le grandi corse automobilistiche su strada Giulio Mesetti assurge al livello dei maggiori piloti vincendo la XIII Targa Florio dopo un titanico duello con Goux (Servizio speciale della STAMPA) i à e - i a -1 Ku spettatori in uno spasimo doloroso, che o | s'e venuto accentuando-man mano che le - vetture ripassavano davanti alla stazione j di Cerda. avventandosi sfuggenti in lotta | còl tempo e col vento che aumentava di TERMINI IMERESE, 3 mattino, i Un nervoso nereggiare di teste sotto un cielo coperto : ecco lo sfondo al traguardo della Targa Florio che l'Automobile Club di Sicilia ha organizzato ieri per la tredicesima volta. Quattro, nazioni in lotta coi loro guidatori più provetti, campioni italiani contro » assi*» dell'automobilismo francese, tedesco ed austriaco hanno teso fin dalle prime ore di ieri l'animo di tutti o velocità. Termini Imerese nella notte da sabato a domenica ha accolto nelle sue case e nelle sue vie tutti gii appassionati che erano convenuti tiile falde delle Madonie per assistere a quella che pareva dovesse essere la -nota più emotiva della o a a o o n , i o o n I ò o i i e i a a ] !, i o ao i aa a il o ^^Jt^l^fì!^^!^ i ij.su. Quattro vetture dì diverso tipo, ma tdà una parte, che tentava nella sua prima corsa automobilistica l'affermazione' che suonasse rivincita dell'infausta giornata di Brescia, ed il possente terzetto che doveva portare tre macchine tedesche alla conquista della vittoria: Lautenschlager, il vecchio vincitore di due Grands Prix di Francia, Salzer, l'audace scalatore di montagne, Giulio Musetti, il gentiluomo fiorentino cui la magnifica Nike inebriante aveva già sorriso sulle strado, siciliane nell'ultima settimana del maggio scorso, e che era chiamato In lotta per. riconfermarsi uno dei migliori guidatori italiani-, dopo la vittoria del Gran Premio dei Geiitlenioii conseguita; nella piana di MoiilicIliaci 111 settembre dell'anno scor- capaci tutte di tagliare il traguardo sotto una pioggia, di fiori: Italia Contro Germani»., la rivincita del circuito di Strasburgo del 1014. Quesiti la nota di passione della 13.a edizione della più difficile prova automobilistica internazionale, che ha teliuto svegli i più dei convenuti a Termini e a Cerchi, a trarre oroscopi per là prova di domenica, ad ammantarli di speranze nini represso sotto l'onda dei timori che le poderoso macchine germaniche avventavano nell'intimo di tutti. E alle prime luci dell'alba, mentre la campagna tutt'iiitórno si raccoglieva rabbrividendo sotto l'impeto del vento, "l'erta tortuosa è tutto uno sventaglio di gente cui In batta Quarantadue partiti, venticinque arri- glia imminente promette le emozioni più fascinatrici per l'affermazione dì reciproca superiorità dei piloti Ira di loro, e per le sempre più terribili difficoltà del terreno. Il bilancio della corsa vati. Il bilancio non potrebbe essere mi- ] gliore. Si pensi ài pauroso susseguirsi 1 di curve che scalfiggono appena i larghi fìanchi delle Madonie, e tutte difficili da !superare, anche a fondo stradale miglio- jrato. Tutti i récords battuti ; e da guidatori italiani. S'era ancora ai primi passaggi e la superba performance dell'ing. Seiler sul giro — 1 ora, 57 minuti, 6 secondi — crollava per merito di Giaccone, di cui Iti rossa vetturetta aveva impiegato 1 ora, 45 minuti, 45 secondi a coprire l'ansa di Ì08 chilometri, ad una velocità di oltre 61 chilometro all'ora. Poi il tempo meraviglioso di Giulio Masetti : 1 ora, 37 minuti, 7 secondi e 3 quinti, un presagio di vittoria : e la conquista del trionfo migliore : i 432 chilometri del percorso durissimo in meno di sette ore, a meno di un minuto per chilometro, un andare folle tra i dislivelli e le curve che s'inseguono estenuanti nell'ascesa sino a Polizzi e nella successiva, lenta puntata sul mare. Venticinque arrivati, e tra questi più stranieri in proporzione che italiani. Abbiamo perduto subito Nazzaro, leggermente ferito ; in seguito, il conte BrilliPeri, di cui Sivocci al termine della corsa ha sorpassato la vettura rovesciata prima di Caltavuturo. Il guidatore è ferito, come Ascari, alle prove della « Targa » del 1919, ma per verità non è gravissima la disgrazia, che a Firenze lontana portèreb cittadino e il dolore della sventura di cui è stato vittima uno dei più simpatici o automobilisti toscani rhp ri minoriamo ' ttl*1-u"loul"»" toscani, cne CI auguriamo be la gioia della vittoria, di un pilota e a ù t migliore della giornata: 1 ora, 37 minuti e 4/5. Dietro di lui si allineano gli altri concorrenti, al lOS.o chilometro, nell'ordine che segue: Goux 1,39,44 3/5; Nazzaro 1,41,34; Ascari 1,43,1 1/5; Sailer or* 1,44,7 4/5; Foresti 1,44,15; Brilli-Peri 1,45,32; n i Giaccone 1,45,45; Hycrominus -1,46,23; Sia j vocci 1,46,24 3;5; Mirioja 1,46.44 */5; Moo rionclo 1,47,2; Silvani 1,47,14 4/5; Campari a .1,47,23 3/3; Werner 1,48,25 1/5; Salzer ofe i \ ,-,9 7. Meregalli 1,49,26 4/5; Lampiani ore o | 15015. Cattaneo 1,50,46 3/5; Gasperini.or* -1 , 52 3,5. Lautenschlager'1,52,20 4/5; Saco ; or)irianni li52 i2 2/5; Lopez 1,53,33 3/5; RjcSh. - j ter 1 54-42. Neubaer 1,55,10; Ceirano 1,55,46; - j Vi-.;ld i5Q 3 5 Fe,.rari 1 56 23 4/5; Annone -1, ^ u ^ K(lìl|1 j 58 30; School 2,1,17; ri | $™ 2,13,21 4.5. Come si constata dalla lista i I K I cì" "^f* .'''«'fT S^ìll - i m'- rarabusi " Ivo owrat, .r tiratisi tutti, - Minou.1 si torma alla fine del giro per re* a | Rotore I accensione, e riparte dopo 36 mu - ""1l' eos!reUo a sostaie nuovamente, e dewste dalla lotta che lo ha già tra 1 col- 1 ruii dulia sfortuna insieme a Scheef che a. M investito un cane e ha spezzato due a I ruote; Lautenschlager, giunto davanti al a j ìwstn «li rifornimento della sua casa, cam, j biu le gomme e le candele, perdendo un a teu'ipo prezioso. o Italia contro Francia - , . . ' , ,. ... . . . n. ,„ ,,uLsy0,' ^'ìse-«1»tl sui prinn o 10t> <-inlometri del percorso provano lac-• ■curata preparazione delle macchine e dee «oni'iu che, consci cella difficoltà della, - l"'ova- hil":i'' studiato il circuito con una e attenzione non mal constatatasi nelle'«Tea. ì ''cdcnii edizioni della larga. Pero c'inali- cala Bit qui la pota agonistica emozioo "ante essendo i ire leaders, Masettl, j Goux, Xazzaro, separali da tanto pochi minuti, da far ripensare le probabilità i fortissime che essi possono vantare di mi- e | giiorare la propria classifica. Col secondo 0 j la lotta si restringe ancora, e la corsa assume sempre più l'aspetto di un duello - ! fra Io sport italiano ed il francese, duello j reso ancora più affascinante da un pro- -1 luiigato ritardo di Musetti. Giaccone passa ; ; per primo alla line del secondo giro, ma ; ' l'attenzione della folla è rivolta al terzetto 1 clic è in testa alla lunga schiera dei su- ; j perstiti. Presto si annunzia che a lolt- 1 tare a gomito a gomito per il primato 1 sono soltanto il fiorentino ed il francese, - ì perché l'asso dei motociclisti italiani è'ea ; : ditta ferendosi leggermente al braccio e ; deve abbandonare la gara insieme alla si ; Ignora D'Avanzo che è ferma a Cattavu- j turo. La lotta è circoscritta dunque a due 4 o, 0 e o a, r o e, uomini, uno dei quali, il Masetti, alla fine del secondo giro, già in ritardo di poco meno di un minuto, deve fermarsi per la l'ottura della cinghia dei cofano e per ri* fornirsi: perde così 5 minuti che gli-riuscirà di guadagnare a costo di uno sforzo violento da richiedere alla macchina nei giri che rimangono. Al 416.0 chilometro le posizioni sono così fissate: 1. Goux in ore 3,19,26 4/5; 2. Masetti 3,20,15; 3. Giaccone 3,27,10 2.5; 4. Sailer 3,27,35 2/5; 5. Foresti 3,28,1 1/5; G. Ascari 3,29,48 3/5; 7. BrilliPeri 3,31,56 2/5; 8. Hyerominus 3,33,222/5; 9. Silvani 3,35,26 3/5; 10. Werner 3,35,521/5-, 11. Sivocci 3,36,7; 12. Campari 3,36,18: 2/5; di ! 3 ISf' aA. 7x %òiT .. I A"5:. *ì0"?nci°. ?>37'.4 */5; U. Salzer c di a ea ze e x cri, ice er a „ a nmpo ore 3.40,58 3/5; 15. Lautenschlager 3,43,21 2/5; 16. Lampiaui 3,44,8 1/5; 17. Saccomanni 3,45,17; 18. Richter 3,45,41 2/5; 19. Ferrari 3,4i-,46; 20. Neubaer 3,48,29 3/5; 21. Cattaneo 3,50,21 2/5; 22. Ceirano'3,55,19 4/5; 23. Arnone 3,59,11 2/5; 24. Scheef 4,1,51 2/5; 25. Pocher 4,2,42 3/5; 26. Kulni 4,5,47; 27. Cercignani 4,9,37 2/5; 28 Gamboni ore 4,11,11 1/5; Rebuffo 4,13,16 3/5. ; • Scomparsi molti concorrenti, la lot'a si delinea meglio. Ormai, la folla non vede che una macchina bianca, quella di Masetti, e una vettura azzurra, il bolide di Gouz, il ducilo franco-tedesco, invece dell'attesissimo cozzo tra l'industria italiana e la germanica, Goux cdnMnua la sua corsa regolare, Masetti avanza con sicurezza. Fermo per cinque minuti a metà della corsa, non dispera della vittoria e continua ad infllaxe curve con una fermez- i di. rivedere presto ritornare alle corse per un successo migliore. Per la seconda volta Giulio Masetti ha dominato l'asprezza del circuito — più diffìcile del Mugello e del classico Tourist Trophy inglese — e avversari valentissi mi, dopo uno spasmodico duello con Goux, che nel suo svolgimento ricorda jquello classico tra il guidatore fiorentino ed il .tedesco Sailer dell'anno scorso. La velocissima » due litri» del vincitore di Brescia era partita con grande vantaggio sulla pesante «Grand Prix 1814» dell'i-laliauo, ed aveva tagliato il traguardo dopo una corsa rogo «rissima, senza ar- resti Aveva ,i compito di difendere 1 co- lori della sua nazione control assalto del-dal secondo giro, affittando. d'Sna feri |inula dell'italiano, che nelle duo grandi i essere Ittra&o^'colpf delhi tótK e di potere sferrare perciò l'attacco deci- sivo nell'ultima fase della gara. La vel- tura azzurra di Goux taceva noi box della sua casa, e tutti gli sguardi s'aoimntavà- 110 sulla discesa per Canfpofelice, donde doveva sbucare Giulio .Mosetti. Sono ini- nuli eterni di tormento, come nell'ultima. settimana del maggio .scorso, quando la .(troupe» dei tedeschi inneggiava alla vitloria di Sailer. Ieri non s'è inneggiato, perchè l'avanzata sistematici! del pilòta fiorentino ha fatto sentire .he ii tempo di Goux poteva essere migliorato. Da (.er- da il vento non porta il battito di nessun. motore, ina solo un odore di terra misto iu quello del mare; poi, tre colpi di inor-• jiaretto hanno annunziato l'arrivo di Ire teòncorrenti, tra i quali il Musetti, che a- vaiizava fulmineo tra le groppe brulle de Ile montagne circostanti, e che appena. fermo" è sollevato in trionfo : lo sport ita- nano, se non l'industria italiana, hanno avuto ragione del guidatore francese! Il rècord Sili tjiro Come s'erti annunziato, le partenze sono incominciate puntualmente alle 6,30 nell'ordine che segue : Categoria serie 1100 cine. : ore 6,31), Ivo- lówràt"; 8,32 Pocher; 5,3i- Kuhn. Categoria serie 1500 cine. : ore 0.38 Ga-spermi ; 6,40 Ciaccone ; (5,42 Lampioni ; 6,44 Cercignaiii ; 0,16 School ; 0,-iS Mirioja ; G,5i Scheef; 6,56 ilergese. Categoria serie 20Uo cine. : ore 7 Goux ; 7,02 Meregalli ; 7,U4 Gamboni ; 7,06 Mas- sola ; 7,08 Foresti ; 7,10 Richter. Categoria serie 300 cmc. : ore 7,1 ì Sue- comanni ; 7,10 Saudonnino : 7.18 Rebuffo ; 7,20 Anione ; 7,22 Silvani ; 7,24 Moriondo ; 7,28 Ceirano; 7,30 Tarabusi ; 7,32 Lopez ; 7,34 Hyerommus ; <,36 Wild ; 7,38 Cat- ] taneo 1 Categoria serie 4500 cmc. : ore 7,i2 Bril li-Peri ; 7,44 Maria D'Avanzo ; 7,46 Asca ! ri ; 7,48 Sivocci ; 7,50 Ferrari, j Categoria serie otre 4500 cmc. : ore 7,54 a Sailer ; 7,56 Werner. Cat. corsa: l.o Masetti, 8,02 Nazzaro, 8,04 Lautenschelager, 8,06 Salzer, 8,10 Campari. 8,12 Neubaer. Da pochi minuti i cronometristi Tasca e Petrulle, assistiti dai signori Vincenzo Florio e Fabbre. hanno dato l'ultimo via, che si apprende il primo incidente, per fortuna non grave: Kolowrat s'è fermato nei pressi di Caltavuturo per una panne, ripartendone quasi subito Poi un colpo di netardo lacera lari,, nnn ^icenh, '^r.. petardo lacera l'aria, una piccola "mac china rossa divora il corto rettilineo di arrivo e scompare su per le scale: è la « 501 » di Giaccone, che ha battuto il record sul giro detenuto da Sailer» Ancora qualche istante e uno svelto chassis azzurro s'ingolfa nelle curve su cui pare piegarsi per domare tutte le forze fisiche che si oppongono alla sua corea: è Goux che ha sei minuti di vantaggio su Giaccone, e che ha realizzato nella salita Cerda-Palizzi il tempo migliore: 53 minuti, poi una lunga teoria di macchine policrome che non scuotono la performance del guidatore francese. La sorpresa per la gesta di quest'ultimo è immensa, manon ehnn r,»w,-,r;» finii t i er,rr»»viar,4i «1 1„o o 1 1,011 sono ancora finiti i commenti, che lafolla prorompe in un applauso scrosciante: Giulio Masetti abbassa ancora il tempo di Goux e fornisce sul giro il tempo