Il Convegno per la libertà di stampa

Il Convegno per la libertà di stampa Il Convegno per la libertà di stampa L'imponente assemblea - Deputati, senatori, editori, giornalisti, tipografi - La discussione - Le deliberazioni ad oggi. Roma, 30, notte. Nel grande salone dell'Associazione della Stampa, sotto la presidenza di Giuseppe Meoni, consigliere delegato della Federazione delle Associazioni giornalistiche italiane, si è iniziato stamane, allo io, l'annunciato convegno nazionale per la libertà di stampa. I rappresentanti politici e le rappresentanze giornalistiche Prima della seduta, il segretario generale della Federazione della Stampa, Giovanni Biadene, procedette alla verifica delle rappresentarne invitate e alla comunicazione delle adesioni. Delle Direzioni dei partiti politici e dei gruppi parlamentari risultarono presenti: per la. democrazia, l'on. Persico, l'on. Ungalo, l'on. li. Maratea; per il partilo popolare, l'ori. Bresciani e G. Derossi; per il partito socialista, l'on. Baratono e l'on. Cazzamalli; per il partito agrario, l'on. Maury, il principe Borghese, il barone Cozzolino e Latini; per il parlilo nazionalista, l'avv. Maraviglia (in rappresentanza dell'oli. <•'-:••. derzoni); per il partito /uscisti!. Michèle Bianchi e Gino Calza-Bini: per il parlilo'riipntiblicario. Schiavétti e Lena. Dei deputati giornalisti erano presenti gli on. Agostinone, Canapa, Innocenzo Cappa, Paolo Cappa, Celli, Alberto Malatesta, Mazzoni, Cavazzoni, Marchi, Tonello, Turati. Eìano presenti anche gli on. Ciano e Gonzales. Dei senatori giornalisti erano presenti gli on. Faelli e Mayer. Oltre a quasi tutti i membri del Comitato direttivo della Federazione, sono intervenuti al convegno: Sgarbi e Petrpncint dell'Associazione della Stampa periodica italiana; Cesare Sobrero del .Sindacato dei corrispondenti di Roma: Nesti Raffaello, Middiga Natale, Rocco Roberto e Rossini del Sindacato parlamentare della stampa: Carlo Russo per i Sodalizi giornalistici di Milano: Luigi Ambrosini per l'Associazione della Stampa Subalpina; Pezzoli e Vinciguerra per l'Associazione della Slampa emiliana; Moretti per l'Associazione della Stampa toscana; Cavaciocchi per l'Associazione della Stampa tirrena; Raul Lavalle per il Sindacato corrispondenti' di Genova; Lardone per l'Associazione della Stampa siciliana. Le Direzioni dei giornali e delle Agenzie giornalistiche di Roma e di fuori erano largamente rappresentate. Dei giornali di fuori sono intervenuti: Viaggi, direttore della Gazzetta dell'Emilia, Mole dell'Ora, Ficcala del Caffaro, Lavalle del Cittadino di Genova, Cesarmi Sforza del Resto del Carlino, Ravasini per il Jto;u« e per la Provincia di Vicenza, Rocco, in rappresentanza dei Nuovo Giornale, Zimolo di Zara. In rappresentanza degli editori dei giornali quotidiani sono intervenuti: il conno. Balzan, Martone, Limentani, Damiani, Fornaci, Leprotti', Sottocasa, ed altri. Del Comitato centrale della Federazione del Libro erano presenti: il presidente Alberti, il segretario generale Bruno e i consiglieri Pace' e Gregori. Giustificarono la loro assenza e mandarono la loro adesione: gli on. Barzilai, Andrea Torre, Treves, Mondiui, Vaicirca, Bergamini, Malagodi, Doria: i sodaVzi giornalistici di Napoli, l'Associazione della stampa Barese, il Sindacato corrispondenti italiani di Parigi, l'Unione professionale lombarda giornali di Provincia, il dott. Quillici, direttore del Resto del Carlino, Medardo Riccio della Nuova Sardegna, Goriux della Gazzetta delle Puglie, Bagaiti della Cronaca Prealpina, Pestelli della Stampa, Del Secolo del Mezzogiorno, Lorenzini di Bologna, Denori, direttore del Corriere^Vicentino, e la Lega federale italiana rivenditori di giornali. Venne comunicata anche una lettera della Umanità Nuova, la quale, — pur dichiarando di non poter partecipare al convegno, — fa presente che l'assenza dei rappresentanti del quotidiano anarchico non deve interpretarsi allatto come decisa ed aprioristica volontà di sottrarsi a un qualsiasi impegno di tolleranza reciproca. La discussione 11 presidente Meoni, dopo avere esposto l'azione svolta dalla Federazione della stampa per la incolumità dei g'oraali e dei giornalisti, in omaggio alla libertà di smmpa, e, dopo avere espresso l'augurio che l'odierno convegno possa portare a risultati pratici e concreti, aperse la discussione, la quale si protrasse per oltre tre ore, sempre viva, elevata, interessante. Parteciparono alla discussione gli on. Turati. Bresciani, Tonello, Marchi, Baratono, Innocente Cappa, Canepa, Dngaro; i rappresentanti fascisti. Bianchi e Calza-Bini, il segretario generale della Federazione del Libro, Bruno, e i pubblicisti Ciccotii, Raffaello Nesti, Quarott.a, Ambra- sini, Viaggi, Pezzoli, Caro. Russo, Derossi Pastore, e altri. Ecco un cenno sommario della discussione, die è continuata sino alle 13,30. Il rappresentante della Federazione del Libro, Bruno, ha invocato l'obbiettività più assoluta nella narrazione dei sanguinosi conflitti; l'on. Cavazzoni iia insistito sulla continua propaganda per la pacificazione tra i partiti in lotta; Tonello ha reclamato la 'ricerca e la denunzia delle responsabilità; l'on. Marchi, rilevando che ognuno di noi contribuisce a mantenere la forma anormale della violenza, vorrebbe che non si raceogliessero dai resocontisti parlamentari I* invettive tra i deputati e si riducesse ai minimi termini la narrazione dei conflitti di carattere politico: in lai.modo si arriverebbe a moralizzare I ambiente. L'ex-depulatò F. Ciccotti ta risalire la responsabilità allo stato nevrastenico del paese ed ,all'assenza del Governo e conseguentemente all'inapplicazioue delia legge. Conclude appellandosi al Governo perchè compia il proprio dovere e chiedendo ai rappresentatiti dei vari partiti l'impegno di intervenire efficacemente con un assiduo conti-olio sulle organizzazioni e sui gregari, mentre la stampa dovrebbe trovare il suo correttivo sino al punto di sopprimere le stesse notizie. Raffaele Nesti, preoccupandosi di raggiungere attraverso il Convegno nazionale risultati pratici, espone il desiderio che all'assemblea si riferiscano i l'atti specifici contro la libertà di stampa e poi i rappresentanti dei parliti dichiarino apertamente se sia in loro facoltà di assicurare il proprio intervento in modo che non si abbiano a rinnovare ancora i fatti deprecati. L'on. Turati si dimostra convinto della risolutiva importanza' dell'odierna riunione. Dopo una larga disamina delle cause che hanno condotto alle deplorate violenze, egli sintetizza il suo pensiero nelle parole: la stampa, se vuole, può redimere l'Italia. Segue l'on. Baratono il quale sostiene che per compiere qualche cosa di concreto sia necessario un accordo tra i giornalisti ed i lavoratori del Libro e questo accordo deve essere inteso nel senso di dichiarare lo sciopero generale ad ogni attentato alla libertà professionale. Luigi Ambrosini si associa all'on. Turati rivendicando alla classe giornalistica la decisione sulla scelta dei mezzi migliori a salvaguardia dei diritti giornalistici: propone che ogni federato responsabile di violenze sia.espulso dalle associazioni. Segue Quadrotta e poi l'on. Ungaro che su per giù manifestano gli stessi concetti. In fine l'on. Michele Bianchi a nome del fascisti dichiara che bisogna ridare allo Slato l'intera sua autorità e che la violenza non potrà cessare sinché gli altri partiti non la tolgano dal loro programma e dai loro quotidiani. Si dice non contrario ad evitare ulteriori conflitti ed accetta « il cataplasma che sarebbe per essere trovato ». 11 collega Russo domanda se il partito fascista può o non può accettare di impedire le violenze ed Innocenzo Cappa prospetta il tragico avvenire del nostro paese per il prolungarsi di questo anormale stato di cose. L'on. Canepa vuole sapere se erano fascisti coloro che a Sarzana ultimamente minacciavano di morte il corrispondente del Paese e del Lavoro ove non si fosse dimesso dal duplice ufficio. Esposto da Viaggi di Modena l'accordo a base di censura tra la stampa ed i fascisti, accordo al quale con sensi non dubbi l'assemblea dimostra di non acconsentire, data l'ora tarda si rinvia la riunione a domattina alle ore lo per la conclusione del dibattito.