Le condanne e le assoluzioni al processo Simula-Sonzini

Le condanne e le assoluzioni al processo Simula-Sonzini Le condanne e le assoluzioni al processo Simula-Sonzini giurati ammettono in genere la premeditazione, negano la semi-infermità e concedono le attenuanti: 30 anni di reclusione al Monticone e alFAvataneo, 18 al Bertero, 17 al Bpggio, 8 al Lancellotti, 5 al Sironi e al Rossi - Sette assolti - Come i condannati hanno accolto la sentenza: Monticone s'avventa sul Bertero insanguinandolo alla gola - Alle carceri Il verdetto dei giurati .Poco dopo le ore 8 di ieri mattina la i Uiuria s'è trovata al completo nell'aula ed il' presidente liu aperto l'udienza, l'ultima. Gli Imputati deli;miti ciano tutti in gabbia; pe-| rò nuelli liberi, cioè liiavu, Viirvello o gli feltri, si sono miniteli itti latitanti. CYla per un puro equivoco: non si credeva, inflitti, jtiaì più clic stamane si svolgesse una mlietifea regolare, con lutti i sue riunenti di rito, Storse perchè il. Presidente aveva dispensato gl'i avvocati dal venire in udienza, salvo i Igualtro delegali a presenziare le operazioni della Giuria. L'appuntamento era, in sostanEa, pel pomeriggio. Gli imputati assenti vennero attesi alcuni faiinuti eppoi il presidente prosegui. C.licw tagli imputati se avevano dichiarazioni da ■fere. Nessuno ebbe nulla ila dire... Era cortipi la voce elio Monticone avrebbe fallo alenile rivelazioni sensazionali, si parlava di un colpo di scena. Niente. 11 Presidente ha dichiaralo chiuso il dibattimento ed ha fatto Sgombrare l'aula. Sono rimasti i giurati, il presidente o gli avvinati Ollivero, Signoriai, Zuccone. Nasi e Filippi- Gli imputati sono usciti disinvolti, iudiffe'tenti. Questa mattina, sirivotido, sono at>parsi anzi agli occhi di lutti più indifferenti Hpl solilo. Nessuna tiepidanza in queste'ore terribili. Sanarono giù dal camion sorridenti,'scherzando, parlottando tra di loro. Erano certo più emozionali i loro difensori i quali sostarono un po' nel cortile del Palazzo insieme ai giornalisti ed ai funzionari, e quindi se ne andarono. " Gli-imputati per misura di prudenza vennero divisi in tre gruppi. Le donne rimasero nelle celle delle Assise: Reitero e I.iuiccllott.i vennero confinati nelle celie de] Tribunale Penale e gli altri vennero messi nella icella tìella Corte d'Appello. • Fuori, sulla strada, nelle adiacenze, il solito movimento d'ogni giorno. Qualche gruppo, di borghesi qua e là. ma composto esclusivamente di agenti investigativi. Nessun seBino di movimento, d'animazione. Anche stagnane permane il fatto, mai veri beatosi in Precedenti processi, la solila mancanza di '«nella che si chiama curiosità pubblica. f!'-'Sembra che i fatti siano limoli, diment.ijeati; pare che le figure del dramma non interessino. >:.'l giurati sono usciti verso mezzogiorno per Stili breve spuntino ed alle 13 erano già di .'ritorno nell'aula per proseguire nel loro lavora. L'aula era nat.unilnieiuetsgonibra: di pubblico, colle porle severamente guarniate. k]'ln via Corte d'.-Vppello s'è fatto un po' di '(animazione solo dopo le ore 14. I curiosi soffio aumentati per l'intervento di operai usciti fida qualche fabbrica La Polizia, ha prot !feo straordinarie misure d'i pubblica sicurezza. Il cortile dell'Assise è presidiato dall'intero squadrone della guardia regia a cajyàllo. oltre a grossi contingenti di guardie a piedi e di carabinieri. Le persone sospette che passano o tentano di sostare per via Corte d'Appello, song perquisite e fatte allontanare. Si apprende che Lalla Carrozzeria Fini-Lingotto ed all'altra di (via Madama Cristina gruppi di operai comui'histt hanno fatto pressioni sui compagni per Sospendere il lavoro. Hanno avuto U sopravvento e le due Carrozzeria furono chiuse. Soltanto duecento operai o poco più si recarono nelle adiacenze della Corte d'Assise: gli altri ■ preferirono tornare a casa. Ma nulla di anormale. Lia. circolazione non ; (soffre impedimenti, l'affluenza del pubblico è -insignificante. r Alle 1G.30 l'alila è aperta. La folla dogli avvocati, laureandi in legge, giornalisti di processione e. ahi, d'occasione, si precipita nella l'Bàla. Sono fatti entrare anche gli imputati. iiJ difensori vanno a ragguagliarli sul verdetto che non li impressiona perii. Sironi si volta in giro e col suo faccione imperlurba; bile domanda ai giornalisti : — C'è del I brusco ? ! Si fa silenzio e il cancelliere legge la lunga serie dei quesiti che naturalmente omet;. tiamo per brevità e, delle relative risposte del giurati. ! Il verdetto è stato completamente affermativo per Monticone e Avataneo circa i due omicidi: affermativo al quesito rìdila preme dilazione: negativo al quesito della semire; sponsabiliti'i. Sono concesse le circostanze ut- ■ teuuanti. Pel Roggio è stato affermativo a,l quesito della correità in ambedue i delitti, con premeditazione. Sono concesse le attenuanti. Aucne pel Roggio come, per tutti gli altri imputati il quesito circa la semi responsabilità è negativo. Pel Bertero (come pel Lancellotti) i giurati hanno negato il quesito della partecipazione ■all'uccisione di Simula. Hanno risposto afler: illativamente al quesito della correità nell'oomicidio Sonzini, però senza premeditazione Bertelo e Boggio beriefìcieiuniio notevolmen ite della discriminante della minorità poiché .ftuanido parteciparono al delitto erano infe. inori ai 1S anni. Per 'Lancellotti i giurati hanno votato i.' quesito della, complicità non necessaria nel l'uccisione di Sonili ni. e nel sequestro di per :eana. Concesse anche a lui, come a tutti, le attenuanti. • 1 giurali risposero negativamente.ai quesiti circa il reato di sequestro in favore degli V Imputali Biava. Varvolto. A. Tnaldf e Uinn. ciotti — pei quali il Proe. lieii. aveva ritirato l'accusa — nonché per Quaranta. Giorgetti Maria Actis. , MI Affermativamente per le altre due donne e par le guardie rosse Chicco, Bossi, Vincenti e Sironi. / Le richieste del Proc. Gen. 1 Terminata la lettura, del verdetto s'alza il proc. gen. avv. Crosta-Ciirti, il quale dice: — Considerato che i signori giurati baunci | ritenuto colpevoli Boggio, Monticone, Ava| taneo, Bertoro, Lancellotti, Sifoni, Roc-si, -Chicco, Vincenti, Farcito e Tealdi Mat'phe rita; che invece non hanno ritenuto colpevoli Biava, Varvello, Giorgetti, Quaranta, Tenldi Antonio, Riancioili e Aclis Maria; > chiedo 6iano cohd'annati: Roggio, ad anni 1S, live 1180 di multa; Monticone. ad unni 30, lire 2180 dì multa; Avataneo. ad anni 30, lire 2180 di multa; Bertelo, ad anni ]<i, lire 1686 di multa; Lancellotti, anni 9 e lire 250 di multa; Sironi, <i?u» 5, giorni 2ft e Ur multa; Rossi, anni 5, (itomi multa; Chicco, ainii ?, virsi C, gin mi 10 e lire ^.680 di multa; Vincenti, «itili 1, giuriti 15 c lue 2-08 di inulta; |è-' Farcito, anni 1 e me ti 11; Tealdi Marglierita, unni 1 E chiedo die siano assetti : I vello. Giorgetti, Quii ionia, 'lVuidi Antonio, : Blanciotti e M. Actis. Le istanze delle Parti I Le porli civili — avvocali IJagusso, llaradanzellu, Pavesio e Bei tacciti, per le fannaglie Simula e Sonzini —'fanno domanda clic ™Bos«io. Monticone, Avataneo. "Berte».. eellotti, sironi, iiossi. Ciucco, Vincenti, Fari cito i. Tealdi Margherita siano condannati alle, pene iifli.ieHte dui procuratole generale e siano, ritenuti solidalmente n risarcire i danni ver.-o le parti" civili rio lic|iildiirsl in separata sede. ... 'odiniilosù intanto una \m vvisionale; notn !:■■ .-'ano c-oiidannali alle .-[« se di cosliliizi'uk e ruppresenlniiza ùnle parti civili nella r-"iii!:iu che il presidenti' crederà di (ìs-are. L'aw. Ollivero, difensóre del Boggfo. fa rilevare clie attraverso il verdetto dei giù-1180 di 20 c lire 1180 di mesi 3. iiiiv.i. Var- i c i e i n ' a - rati si potrebbe arrivare per il Boggio ad una pena minima di 8 anni, c !> mesi come alla pena massima di 18 anni p 4 mesi. Chiede pertanto che il presidente voglia partire dal minimo della pena, l.'.'ivv. Zuccone, anche annotile del collegai Signorini, in difesa della*Margherita Trillili, dice: tUalo che questo doloroso fatto ha. avuto già troppa pubblicità, e che. indiscutibilmente l'imputata ne uscirebbe troppo dan-! neggiata, pure eondaimandc-ia al minimo ili pena, chiedo al presidente che voglia farla beneficiare de!In non iscrizione nel casellario giudiziario, il che è permesso dalla legge ». La difesa Lancellotti fa osservare che il presidente può partire dal minimo che saleblie di !) anni, che diminuito di un sesto dall'attenuante dell'età porterebbe ad una pena minore. Chiede pertanto che si usi questa misura dato che il Lancellotti fu ritenuto semplicemente complice, L'aw. Nasi esprime, le conclusioni per il Bertero Ferdinando. L'avv. Baravalle dice che per la Farcito Caterina si associa alla richiesta del collega Ollivero falla per la Tealdi Marp Iterila, Chiede poi, per quanto è sialo richiesto dalle P. C. Simula-Sonzini, che non si ritenga la. Farcito tenuta al risarcimento dei (latini solidalmente insieme ai condannali per l'omicidio Simula, essendo ella ritenuta colpevole per il solo reato di sequestro. La diresa Vincenti (aw. Càmòletto e Filipj/ij fa notare che il verdetto affermato dai giurati consente al Presidente di applicare una sanzione perniile che- rientri net limiti dei carcere preventivamente sofferto. « Queta <! la conclusione che in linea principale prospettiamo nella fiducia che la mitezza che ha suggerito il verdetto dei signori giuriti possa trovare rispondenza noi cuore e nella giustizia di V. Eccellenza In linea subordinata domandiamo che. qualora la sanzione penale rientri nei limiti del carcere sofferto, sia consentito il beneficio de:ia condanna condizionale e la non iscrizione nel casellario giudiziario. La difesa pensa pure che, perciò che ha iratio alla, domanda dei danni, non possa essere affermata la solidarietà fra seuuest.rat.ori e quelli condannati per omicidio perchè evidentemente altro è il titolo del reato ed altra la ragione deil danno. L'aw. Porrone, pel Monticone, rileva e denuncia Tino da ora. ad ogni buon fine la contrndittoirieià del verdetto in quanto fu esclusa la premeditazione per uno dei correi, mentre ■la ip-remeditazione fu riconosciuta per gli altri. U.'ovatore si riferisce a Bertero). Pel Sironi manca il difensore. Si alza 'allora l'avv, ullivero che, in suo nome, chiede il minimo della pena. « Tenga conto — dice l'avvocato — l'Eco. Presidente, delle condizioni speciali del Sironi. Egli y. vittima non di una colpa sua, ma delia società. Mi pare, che Vostra Ecc.. andandosene in congedo, debba fare onesto atto di bontà verso uno degli uomini che hanno rietto una -parola buona verso Sonzini e Simula. Credo elle farebbe bene nei. suoi riguardi... 'Sironi fa cenni col capo in senso affermativo). Presidente: — Ma è impossibile, non posso portarmelo dietro! Aw. Olivero: — No... partire dal minimo della pena. Gli altri avvocati di difesa fanno analoghe richieste associandosi ai colleghi; quindi il Presidente sospende l'udienza e si ritira per la sentenza. Gli imputati mentre attendono la sentenza Tra le richieste del Proc. Gen. e la sentenza sono trascorsi 40 minuti di tempo. La notizia delle tiene domandate dal rappresentante l'Accusa si è sparsa subito luori del Palazzo di Giustizia. Qualche viso di parente dei condannali, che era sulla strada, in trepida attesa, si è rigalo di lacrime. Una ragazza, vestita con qualche eleganza, c scoppiata in un pianto dirotto ed ha avuto amorevole ricovero sotto il portico di iv.ia casa di via Corte d'Appello. Era la fidanzata di uno dei condannati. E chissà quante «altro lacrime saranno state versate, più lungi, nelle case dei condannati, in quell'ora 1 li' uno strazio che si immagina facilmente; ma ciò che fa pena rilevare, è invece la indifferenza degli accusati, indifferenza che non riusciamo a spiegare. Il loro contegno durante tinto il lungo processo è slato, del resto, singolare: un contegno non tale certo da cattivare loro pietà, o commiserazione., o simpatia. Facciamo questo rilievo di cronaca, oggi, a sentenza avvenuta. Durante il processo ce ne siamo astenuti, per ragioni che si comprendono. Rossi, Chicco, Vincenti, le tre guardie rosse, che catturarono il povero Simula a mano armata: una triade. Nella gabbia sono rimasti uniti, come erano stati uniti a doppio filo iti istruttoria. I tre hanno seguitato a far gruppo da sé, inai turbati, mai impensieriti. Dei tre, curioso tipo il Rossi. 11 suo interrogatorio fu caratteristico. Difise che si metteva... a disposizione della Corte. 11 pubblico dimenticò le due tragiche morii per seguire il discorsetto enfatico del Rossi, che si fermava solo per interrompere il Presidente — quando questi lottava ili muovergli delle contestazioni — colla frane di sapore militaresco: n Al tempo! ». Berlini fu il più impassibile. Monticone 10 aveva interrotto, gridandogli: «Spia! Vigliacco!». E lui. impassibile, tranquillo. I carabinieri dovevano tenerlo isolato dagli altri, fargli una scorta speciale: ma lu.i era indifferente a queste... attenzioni, a queste premure. Otto, dieci avvocati lo hanno durante la discussione, accusato e awolfo di invettive, tanto che il suo difensore, avvocato Michele Nasi, esclamò: «Gli altri hanno due Parti Civili, io ne ho otto jd dicci! ». Ma Bertero impassibile! Sembrava pensasse: «Ilo visto beo nitro!». Finita l'udienza, chiamava i suoi difensori d'urgenza. Una rivelazione, un lamento? Macché! Chiedeva una sigaretta e l'accendeva subito, mentre i Giurati e la Corte erano ancora nell'aula. Sironi, durante il dibattimento! fu il più irrequieto e parve il più temibile, j] suo difensore lo ha chiamato semplicemente un gradasso. Gli ha giovato, certo, presso i Giurati, intesta circostanza. Sironi, l'uomo di grandi gesti, quando la turba alla Bevilacqua copriva, delle più atroci minnecic la. voce di preghiera della povera guardia, disse; « Ma no. no! E' ima guardia carcerarla?! Mettiamola nelle eamine a fargli sentire l'odore della galera! ». Se l'avessero ascoltato, Simula sarebbe vivo. La faccia di Sironi, larga, completamente rasata, assomiglia a quella di un beri nutrito parroco di campagna. Occhi ed orecchie dell'imputato erano sempre rivolti ai banchi degli avvocati di Parte Civile. Le loro contestazioni, quando non lo Irritavano lo rendevano di buon umore. „ Ci rivedremo fuori! ». ha urlato un giorno, contro l'avv. Dagasso. E questi, sorridendo: ■ «ì Ma fra venl'ailiii ! ». Sironi allora ha taciuto, mortiflc'.ito. L'avv. Dagasso è vero, aveva esagerato. Sironi non'■■■era' Imputato clic di sequestro di persona Ma è riero altrettanto vero che dovrà fr i breve subire itti secondo processo per il tentato omicidio d'una guardia regia. Un giorno durame l'occupazione delle fabbriche Sironi era di vedetta sui. diremo, spalli dello stabilimento Bevilacqua. Passa un carro di beili 'li vino e Sironi prende a fucilale le botti con eran spargiménto non. di sangue, ina di barbera. Era in discussione sempre con tutti gli avvocali. Una volta grido in iieu.i udienza: l— Ma cosa fa.il Partito?!! Mi meravigliò. Perché non li mette a posto? » eli eonsig'iarònó a non immischiarsene troppo, visto i suoi precedenti giudiziari: 11 svariate condanno, dui torlo al giuoco d'azzardo Era imi sempre III lòtta col suo difensore il buon Leandro AlUsia. Durarne l'arringa lo rimbeccò perojié l'avvocalo sosteneva la P'Mninferniiti di mente del suo tjlléso basandosi su un documento del colonnello del suo reggimento. — Avvocato Al- i ! lasia — interruppe Sironi, dimostri la pazziadei colonnello. DeSl'a mia ha già parlato l'avv. Filippi. Durante il processo voleva conoscere di persona i resocontisti dei giornali. Parlò con chi scrive quesie righe e lo esortò a perseverare nella sua carriera... Boggio, .Male, cioè l'Avatanen e Monticone, I tre imputati più gravi, vestili correttameli»', pettinati colla massima cura, sempre' sorridenti o scherzosi, non avevano certo il rosidetto fìsiiiùc riu ròte del delinquente, il comportamento disinvolto dei primi giorni non l'abbandonarono neppure ieri dopo le terribili richieste deil Proc. Generale. La disinvoltura d'ieri parve però incoscienza. Nella gabbia durante l'attesa, gli imputati si- scambiano le loro impressioni, parlano coite tre donne, girano gli sguardi sulla folla. Uno solo rivolto a persona ch'è nel pubblico dice: —- Salutami mia madre. Ma è uno degli imputati minori. Sironi domanda a uno dei patroni: — Crede, che ci abbiano... stropicciato? — Non tanto — gli risponde l'avvocato. H'ai da stare contento. — Ma si figuri! Insomma, per riepilogare, imputati d'eccezione. Nel folto del collegio dei difensori qualcuno mormora : — Del resto, contenti loro!...