La varia discussione attorno al Bilancio degli Interni

La varia discussione attorno al Bilancio degli Interni Roma, 23. notte. Sul processo verbale che viene letto dal segretario Morisani parla l'on. LANFR ANCON i, fascista, che parla contro le asserzioni dell'ori. Canevuri in merito alla situazione «ella Lomellina. Naturalmente le parole dell'on. Lanfrancom suscitano- i soliti diverbi tra fascisti e socialisti, il più acceso è lton.,Mingrino. L'on. De Nicola scampanella energicamente e tornata la calma parla l'on. FONTANA, pure sul processo verbale. ' Dopo varie comunicazioni da parte del Presidente, si inizia lo svolgimento delle 'interrogazioni, tra le, quali quella dell'on; LUSSU sul riposo festivo giiornalistico. L'on. rClNGOLANI, sottosegretario al Lavoro, 'dice: — E' indubitato che il decreto legge 28 settembre circa il riposo festivo per i giornali è stalo violato in molte località e specialmente a Napoli e a Roma. Il Ministero del Lavoro ha richiamato l'attenzione per ovviare all'inconveniente, ma dinanzi alle ■continue violazioni della legge si dovrà riformare le disposizioni vigenti in sede di conversione in legge del decreto e dare intaiitcì' nuovi ed energici incitamenti alle aulori'rà' preposto alla vigilanza, ciò che farà senza indugi il Governo. LUSSU ritiene elio il Governo potrebbe senz'altro risolvere la questione ponendosi in diretta relaziono con l'organo che meglio rappresenta le aziende giornalistiche, cioè con la Federazione nazionale della Stampa. Esaurite le interrogazioni, si procede alla votazione a 'scrutinio segreto per la nomina di un v>ce-presidente della Camera e di tre segretari dell'ufficio di presidenza. Resultano eletti : a .vicepresidente l'on. Federzoni (con voti 191 su 306 votanti), a segretari gli on. Acerbo, Garlbotti e Padulli. Carabinieri e guardie regie Segue lo svolgimento di taluno proposte di legge, quindi sì riprende la discussione sul bilancio degli, interni. GRECO rileva l'ingente spesa per i corpi di polizia che grava sul bilancio dell'Interno, per l'errala organizzazione dei corpi stessi, essendo mancata una esatta concezione delle esigenze del servizio di ordine pubblico. Infatti a lato dei carabinieri., il cui numero già era sfato più che raddoppiato, venne creato il Corpo delia R. Guardia unicamente per provvedere alla tutela dell'ordine nei grossi centri, ma con, la successiva organizzazione questo Corpcr venne a poco a poco a rappresentare un duplicato dei carabinieri. Afferma che lorscarso rendimento dei servizi di P. S. va attribuito aru-ho alla deficenza della, loro organizzazione e alla .mancanza di una unica direzione, elio per quanto riguarda i carabinieri è suddivisa fra Ministero dell'Interno e quello della Guerra. Ugualmente dicasi della R. Guardia con l'aggravante che i commissari di P. S. alle cui dipendenze per la tutela dell'ordine pubblico è la guardia regia, godono in questo Colpo scarsissima autorità e prestigio. Per questa mancanza di organicità nei servizi di P. S. accade che alle stesse funzioni nei grossi centri provvedano Colpi diversi con sperpero di1 spesa, con scarsissimi risultati e con la conseguenza che sopratutto nelle campagne il servizio di P. S. è quasi completamente abbandonato. Pur riconoscendo 1 grandi meriti della R. Guardia, afferma la necessità che si operi una selezione in questo Corpo, e che si unifichino i due corpi dei RR. CC. e della R. Guard'a in un solo Corpo nell'interesse di una più organica tutela dell'ordine pubblico. Rileva che per'la cattiva utilizzazione che si fa delle guardie regie e dei carabinieri, spesso avviene che si provochino incidènti che potranno fac.ilmente essere evitati con l'uso di ben studiati sistemi preventivi per tutelare, l'ordine. Lamenta che, nonostante l'istituziojpe della R. Guardia, l'esercito non sia ìtalo di fallo disimpegnato dai servizi di ordine pubblico Afferma la necessità e l'urg.nza di una completa riforma dei servizi di P. S. osservando come essa non sia solo indispensabile per ragioni finanziarie, àssorbenrìV ora lo spese per l'ordine" pubblico la metà del bilancio per l'interno, ma altresì per e\ ideati ragioni di ulto carattere politico. '{Ipproiazioni, applausi a destra). Sul 'Amministrazione socialista • a Novara Alquanto movimentato riesce' il discorso del fascista, on. GRAY. L'oratore si occupa del disservizio degli organi ili controllo sul tributi comunali e provinciali e pariti della scalata dei socialisti nelle amministrazioni loculi. I soiialisti — dice l'oratore — sono andati al potere con un programma oltranzista, ma nulla limino attualo delle loro mi ri Oche promesse ori hanno dato un esempio del Ioni disfrenato dominio (rumori all'estrema sinistra). Nulla hanno fatto per il reale vantaggio delle classi non abbienti. BUOZZI: — Dovreste essere contenti! GRAY: — Come punito politico possiamo essere contanti! BUOZZI : — No. non slete contenti! GRAY: ~4 Nei Comuni da loro conquistati i socialisti ostentano un'opulenza orientale ili spose (r'unori ed interruzioni dei socialisti). Nel gorauno di Novara il segretario solo si è fitto assegnare ventimila lire 'di speciale Indennità. Voch ilei lociaTisti: — Perchè non rinunzi alla tua Indennità? GRAY: -t E' unii città ricca Novara; dà agli assessóri assegni p*r diecimila lire all'anno. Su> 52 ruiif abitanti Noviru na 26 ! ristia iscritti nell'elènco de', poteri » questi La varia discussione attorno al Bilancio degli Interni per la maggior parte sono clienti della cricca socialista e sono largamente sovvenzionati, pur essendo notorio che alcuni di essi godono redditi di 10, 20 mila e persino trentamila lire. Voci ironiche dei socialisti: — Oli orrore! GRAY, continua a parlare dei criteri amministrativi dei"Xomuni socialisti. BUOZZI: — E quello di Roma? Parlaci di quello di Roma! GRAY: — Dobbiamo lamentare che il Governo non abbia mostrata alcuna vigilanza. 11 Governo deve dichiarare che lek Amministrazioni che non abbiano presentato il bilancio preventivo e.ntro .tre mesi vanno sciolte. Voci dei socialisti: — Vedi Roma! GRAY: — Se colpevoli sono gli amministratori socialisti, una colpa ben più grave è' quella del Governo che non esercita il controllo necessario. Un altro lata delle amministrazioni locali è quello delle Opere pie •sii cui si dovrebbe esercitare una rigorosa ispezione. L'oratore continua citando vari esempi. Accenna al caso di mi ospedale dove, per ragioni politiche, il commutatore elettrico sarebbe stato posto non in modo agevole per colui che è infermo, e cioè dalla parte dei piedi (ilarità vivissima). Voci da II'estrema sinistra: — Le sballi troppo grosse ! . GRAY: — Tre,anni dopo la vittoria il problema delle pensioni di guerra presenta ancora gravi difficoltà. Anche di questo — dico rivolto ai socialisti — vi siete serviti per speculazione politica come a Novara (urla e proteste dei socialisti).. Vóci dall'estrema sinistra: — So sei stato tu a diffamare Rossini ! . GRAY- — Lo vedovo e le madri che si presentano in gramaglie, coi segni del loro dolore e della loro fierezza patriottica non vengono facilitate nelle pratiche per le pensioni Dei segretari comunali dimenticano di inviare nelle pratiche qualche documento U socialisti insorgono e protestano energica- 7710 lltC) BUFFONI od altri gridano: — Bugiardo! Sono calunnie! . GRAY • — 11 legame che vi unisce alle masse, quando non è di interesse, è un legame di timore (rumori dei socialisti). GR\Y, continua dicendo che nelle organizzazioni socialiste l'interesse è puramente economico, ma mancano i legami morati. La riforma burocratica T\NGORRA tratta della riforma burocratica mostrandosi scettico sulle, possibilttii.pratiche di essa. .Dice che è impossibile detcni aro la spesa globale per gl'impiegati da consolidarsi per un decennio, e che la cilia at 590 mila1 impiegali presentata all'opinione pubblica come un'enorme falange facilmente riducibile viene ad essere invece ridotta va (38 mila impiegati amministrativi veri e propri, dovendosi togliere 1 ferrovieri.1 POStptegrafonici e gli insegnanti. Aggiunge che puma di ridurre il personale bisogna riformare e semplificare i servizi: ciò e tanto vero che appena si è tentala l'atinazione della ìifoinia da parte di quasi tutte le ammmistrazioni si è dichiarata la impossibilità di addivenire alla riduzione del personale, cosicché le proposte di riduzione non sommano complessivamente che a diecimila posti circa, cifra corrispondente appena ad un terzo dei posti già attualmente vacanti. Ne consegue che la economia che ila questa riforma verrà non sarà neppure sufficienti; a. coprire la spesa che lo Stato sostiene per l'assegno temporaneo che fu concesso con la legge stessa della riforma. ,. ., , , . • • , OVIGLIO, di Bologna, critica il decreto 2 ottobre 1921 relativo alla denuncia delle armi, dichiarandolo antigiuridico. Parla quindi dello violenze, deplorandole, ma facendone risalire la causa allo « posizioni di monopolio » assunte dai socialisti. Avverte che il fascismo accetta senza contrasti il suffragio universale e la proporzionalo, eppero non può non essere un partito di masse che esso vuote inserire nella compagine dello Stato. «Tra le correnti politiche che oggi nel paese si agitano tre primeggiano: una che fa capo, alla lotta di classe, una che il valore spirituale cristiano vuole inserito nel campo politico sociale, una infine, ed è quella alla quale l'oratore appartiene, che attende alla realta viva della concezione nazionale dello Stato. Ed anche per questa ultima corrente l'oratore rivendica la libertà di esplicare In tutti i campi la propria attività nell'interesse della nazione. Le violenze e il fascismo MERLONI, socialista, riconosce anch'egli come il precedente oratore che il problema predominante in questo momento nella nostra vita pubblica è quello di assicurare lo svolgimento di tutte le libertà. Afferma però che le classi lavoratrici si trovano oggi di fronte ad un assalto proditorio ed impetuoso ad opera di una parte della borghesia. Non è questa una ritorsione, come per comodità di difesa si afferma, mu una vendetta di classe, che colpisce più spietatamente coloro che alle organizzazioni hanno dato tutta la loro attivila. Segnala in particolar modo la situazione che si è venuta creando nelle provincia di Arezzo. Grosseto e Siena. Deplora che mentre si è sfruttato per scopi di pa- • il tragico episodio verificatosi l'anno scorso in Valdarno. in un momento di esaltazione eollfttoiva delle masse, episodio per 11 quale si sono imbastiti processi colossali non si sia invece provveduto contro fcH *«*<•>; <J tami tmeii che & quel¬ l'episodio hanno fatto seguito per opera di aderenti al partilo opposto. Afferma che anche quello che è stato chiamato l'agguato comunista, di Foiano della Chiana fu provocato da precedenti violenze fasciste, e lamenta che gli autori di queste violenze e ili quelle che si susseguirono siano rimasti indisturbati da parte dell'autorità politica e giudiziaria. Accenna anche ad altre violenze commesse in più luoghi di quelle Provincie dai fascisti, deplorando che gli autori non siano siati colpiti dalla giustizia. Lamenta pure che non siano stati allontanati dal loro ufficio funzionari che notoriamente non possono spiegare opera imparziale e hanno favorito le imprese dei fascisti. Il regime di compressione e di violenza instaurato nel Valdarno dal fascisti ha avuto una sinistra ripercussione sui salari di quei minatori. 11 fascismo otliene soltanto con le minacele l'adesione di lavoratori alle proprie organizzazioni. Attraverso il fascismo lottano contro le organizzazioni dei lavoratori tulli coloro che. hanno privilegio d'i classe da difendere e da riconquistare. Invita il (ioverno a non dare nuova esca all'esplosione di queste violenze indicendo prossimamente, come si annuncia, le elezioni nmministratlve in molli Comuni, elezioni che sono il regime di violenza che oggi l'oratore ha dovuto deplorare non potrebbero rappresentare la libera manifestazione della volontà popolare come recenti esempi dimostrano. Conclude invocando il ripristino non solo dell'Imperlo delia, legge, ma delle più elementari libertà di organiz-' zazioui nelle classi lavoratrici, le quali, utIraverso i sacrifici e le sofferenze clic subiscono, per mantenere intano le loro conquiste, hanno dato prova di non ispirarsi ad un pretto materialismo, ma nd alle idealità di carattere civile ed umano (Applausi all'estrema sinistra: congratulazioni). Dopo alcune votazioni a scrutinio segreto, il sottosegretario alle Poste SERRA risponde ad un'intéiTOgazionc dell'on. Lussu sul disservizio postale Terranova-Civitavecchia. L'interrogante, non si dichiara soddisfatto. La seduta è tolta alle 20.5. ; I

Persone citate: De Nicola, Federzoni, Fontana, Gray, Greco, Lussu, Mingrino, Morisani, Rossini, Terranova