I convegni e le conferenze pel riassetto europeo

I convegni e le conferenze pel riassetto europeo La Stampa 22 Marzo ULTIME espert,,aLonra- I ministri degli Esteri a Parigi - La vigilia di Genova La questione d'Oriente Incrinatura del fronte alleato - L'accordo tripartito.minacciato - Necessità della pace tra Greci e Turchi. (Dal nostro Inviato .speciale) Parigi, ai, notte. Aprile, ilare, inielliKenlissimo, simpaticissimo, fisicamente buono a fare centinaia di miglia il dorso di cammello pur di arrivare al momento giusto, Franklin Bouillon, uomo' politico e uomo d'affari insieme, .stipulava l'anno scorso coi nazionalisti ottomani ciuci trattato di Augura le cui intenzioni potevan essere eccellenti, ma il cui effetto pratico era fli infirmare la solidarietà alleata di fronte «I lincili, ed incidentalmente anche di indebolire la posizione italiana in Asia Minore, basala sul famoso accorilo tripartito, clic Insieme coll'ltalia sottoscrissero a Sevi'ès lngliilterra e Francia. . Non interpretalo queste constatazioni di latto come una carica a fondo contro il trattato di Angoia. Niente affatto. Il patto francoturco ha la virtù di riconoscere che il trattato di Scvres era uno zibaldone inapplicabile, cimerò ineluttabilmente destinato ad una revisione radicale, lis'so faceva man bassa di territori Inoppugnabilmente turchi, violando nel più sfrontato dei modi il principio ili nazionalità. Questi suoi vizi furono del resto messi in luce senza indugio dagli stessi ministri die lo firmarono, perche cosi volevano Ih Francia e l'Inghilterra, alle iiuall non si poteva dire di no. L'Inghilterra è venuta ravvedendosene in modo piuttosto lento e tacito. Il ravvedimento della Francia invece è stato clamoroso. Cori tutta la sua voce Franklin Bouillon, a nome di Briaitd, lo ha consacralo nel trattato di Angora. Il finale fin tini è degno di tutto il rispetto che si deve ad un atto di contrizione. Disgraziatamente però il patto franco-turco venni' ad Incriminare in modo incontestabile la solidarietà, alleata. In fatti, mentre l'Inghilterra e l'Italia, non essendo peranno entrato in vigore il trattato di scvres. rimangono in istato di guerra col turchi, la Francia ha concluso con essi una pace manifèsta. L'evidenza di rutena pace è. tale che i nazionalisti di Angora sono convinti che il Qua! d'Orsav sia ormai tenuto a fungere persino da avvocalo difensore dei loro interessi nei convegni interalleati. Similmente il patio concluso da Franklin Bouillon reca una foltissima srossa a tinta la posizione che, anche nell'interèsse dell'Italia, era stata creata dall'accordo tripartito. • T lettori rammenteranno che in tale accordo l'Inghilterra, la. Francia e l'Italia suddividevano l'Anatolia, dal puro punto di : vista econòmico, in tre zone eli influenza : commerciale, una zona per ognuna delle : tre Potenze, e si impegnavano ciascheduna : a non invadere il campo dell'altra; quindi a • garantirsi reciprocamente il pacifico sfrut. tampino della rispettiva zona in regolare | collaborazione coi turchi, lerritorinlnirtite : bovrani su tutt'e tre. Orbene, nel patto di , Angora, la Francia ha rinunciato senz'altro, in favore dei turchi, ad ogni sua competenza nella zona analolica che le era stata assegnata. Essa ha preferito procurarsi concessioni, specie qua e là in trattative dirette coi padroni del paese, divenuti, in contraccambio di varie gentilezze, calorosi amici suoi. Senonchè chiunque capisce subito coi me una stipulazione simile debiliti la posiI zione degli altri due contraenti. Vero è, che ; il contraente inglese ha altre risoluzioni, • essendosi garantito destramente altre zone da sf iutiere, nelle, quali non vivono dei tur- ; chi, bensì degli arabi; ma il terzo contraente, , 1 Italia, di nulla altro dispone in Oriente che di quanto gli assegna l'accordo tripartito, che la Francia per conto suo lascerebbe cadere. L'Italia ha voluto o dovuto fare in Levante I la politica della mano quasi netta: forse più che dovuto, l'ha voluta fare, sentendosi lln dovere di dimostrare equanimità anche verso i Turchi; e si è astenuta dàll'ihgoiatsi direttamente o indirettamente territori loro. .Senza dubbio, potrebbe rivolersene .mettendosi anch'essai a'Ha caccia di concessioni speciali qua e là; nra. siccome guerreggiando'per la causa comune si e indebolita economicamente e fìnanz'iariamcinte ' tanto di più che le Nazioni alleale, questa caccia per adesso le è inibita. I suoi industriali, i suoi commercianti, i suoi banchieri non hanno ancora avuti i mezzi, opperò .liriche l'animo, ili la'nciarsii In i,n,izjative t'ecaparratrici in Asia Minore. Essi non potranno giungervi che un po' in rilardo, non appena si saranno rimpannucciati. Ed appunto per .questo è necessario che una. zona prefissa di pacifica coopcrazione mercantile coi Turchi rimanga; a loro disposizione per l'avvenire, quando le ferite economiche e finanziarie., venute dull'iniziativia. Italiana in omaggio alla causa comune, si saranno mepilo rimarginate. Che cosa consegue da tutto olà'! Ne consegue che se l'accordo tripartito diventasse una espressione rettorica o pastn-sp addirittura allo stadio di lettera, morta, rllora tutta la posizione italiana in Oriente, latin di onesto disinteresse territoriale e di fluita verso la 'nazione turca, andrebbe prau-imentè in filino, assieme coll'equilibrio d'I Mediterraneo orientale e con altre cose importantissime per noi, Quanto sopra e cosi evidente che, a rapirne veduta, i nostri buoni alleati non poliranno i-erto esimersi dal riconoscerlo. Essi jron vorranno ancora persuadersi a consentire ,«duna rinuncia cosi tormentosa. Potrebbero : una rinuncia) cosi tormentosa. Potrebbero ■ benissimo eccepire che l'accordo tripartito è un giocattolo eli fronte alla necessità di riconciliarci con il mondo musulmano; ma l'obbiezione ncin reggerebbe: giacché l'Italia, pur esigendo din i dirltli conferitile dall'accordo tripartito vengano mantenuti, può prò«limare a fronte alta che. di una riconciliazione con il inondo musulmano essa è stata la prima e la più aperta caldeggiatricc. I nazionalisti turchi si manifestano, è vero, ut ti all'accordo tripartito, come a qualche cosa che metterebbe a repentaglio la loro sovranità, territoriale: ina è lecito supporre che siffatta ostilità, i governanti, i quali «sono i oiuuniiue costretti a fare concessioni commerciali a destra ed a sinistra, la sostengano più volòntlnri che mài per il fatto che la solidarietà alleala di fronte ad essi è sta'n infirmata dall'accordo separato: una! scissione che i nazionalisti turchi tendono, troppo logicamente, a sfruttare sino alla une. E* impossibile credere elio dell'accordo tripaniio, su rui si basa finta la posizione attuale dell'Italia in Oriente, non sia stata tenuta parola oggi stesso nelle conversazioni preliminari che Schanzer ha avuto all'Eliseo con Millerand ed al Quai d'Orsa-" con Poincaré, na fonte ufficiosa si dichiara dio queste conversazioni di proemio sono riuscite oltremodo soddisfacenti; e bisogna ft:r voti che si tratti di un fallo positivo an7ichè di una interpretazione diplomatica. Certo si è che le ben meritate dichiarazioni di simpatia verso Schanzer ora abbondano in parecchi ambienti ed in parecchi fogli parigini. Stasera anzi il Temvs coglie un appiglio, offertogli da certe sollecitazioni di ollr'alpr. per proclamare che « l'amicizia dell'Italia gli pare indispensabile per la Francia rome l'amicizia della Francia pare indispensabile agli' italiani»: ed esso parla di «una amicizia Ira eguali». Di tali dichiarazioni bisogna essere grati al magno organo. Per altro, so le parole valgono dieci. 1 fatti valgono mille. E se alle parole, per una volm lauto, in qdesto caso corrisponderanno realmente i fatti, la gratitudine nostra sarà perfetta. Potranno emergere questi certa cura a qualificare la conferenza di Parigi come un semplice giro di conversazioni. Se si vuol dire con ciò che dal convegno non potranno sortire decisioni definitivo, la qualifica può essere lasciala passare. Infatti il convegno imminente non può essere che preparatorio. Ogni sua deliberazione dovrà, essere soltoposla al Consiglio Supremo perdio la ruUflctii e la mandi ad effetto: oppure, so cosi si preferirà, alla conferenza degli ambasciatori. Ma se col termine di .1 conversazioni » si mirava a menomare la portata del convegno, considerandolo in buona parto come una ri numerazione di fatti ormai compiuti, allora la qualifica diverrebbe alquanto discutibile. Poche conferenze anteriori furono più conferenze di questa, che, alla buon'ora, dopo (unti rinvìi viene convocata allo scopo, ormài Improrogabile, di promuovere o imporre la paco fra la. Turchia e la, Oreria e di rivedere a fondo il trattato di Se-vres. Il tempo delle mezze conferenze a mezz'aria, disseminate di recriminazioni, di reticolati, di intrighi, sotto una vernice di ottimismo ufflcirfso a prova di vergogna, dovrebbe essere terminato. Ora è pròprio tempo di fare sul serio. K' certo una grande disavventura che si debba affrontare in definitiva e cercare di sistemare, la questione di Oriente senza la partecipazione di altre grandi Potenze che vi sono e vi rimarranno cointeressate senza scampo: quale, per dirne una sola, la Russia. Purtroppo queste assenze sono ora inevitabili; ma le complicazioni future, che esse inevitabilmente coinvolgono, si potevano in parte ovviare tenerlo presente, al disopra delle velleità partKolaristc o degli opportunismi coloniali, i grandi principi) della solidarietà europea. Tali principii non valgono molto per cedi organi paiig'ini. i quali in attesti giorni intessouo discorsi secondo cui sarebbe altli.-e 1x.t scoccare la grande ora della Francia, la quale « avrebbe tu mano le carte migliori », ecc. ecc. Tra l'altro, sono anche frasi imprudenti che risvegliano per il mondo impreveduto ripercussioni'. Ad cserrcpio a.l d'r là dell'Atilautico il .Vi'ic York Times faceva stamane una rivelazione piccante, die da qui rimane pur ora. incoili col labili;. Esso gai auliva senz'altro che. accanto al trattato di Angora esiste veramente un protocollo segreto franco-turco, di carattere estremamente s,iguiiicativo. Queste sono le prime osservazioni fugaci che si possono fare dal punto di vista iterano alla vigilia dell'aprirsi della Conferenza sulla questione orientale. Ad onta, della tendenza a tenere le porle chiuse, die sembra prevalere qui. non mancheranno occasioni nei prossimi giorni di illuminare qualcuna delle innumerevoli altre facce del prisma. Sono facce sulle quali sono stuti scritti volumi. Stasera, sul lardi, Schanzer ha preso contatto con lord Curzun. giunto oggi nel pomeriggio avanzato. U colloquio si e prolungato alquanto. Ain'-he sul suo contenuto naturalmente si mantiene un assoluto riserbo. Ma. senza pretenderla a indovini, si può star certi che lo divergenze anglo-francesi sulla questione d'Oriente sopravvivono al lavorio svoltosi nelle ultime settimane fra te cancellerie: 0 che lord Curzoin reca, buone notizie sulla, saluto politica di Lloyd George. 11 die non stupisce. Già tante volte il Premier è stato dato per politicamente morto1 dal clamore di pochi ma rumorosi giornali; ed ogni nuova necrologia in anticipo, gli prolunga sempre la vita governativa. E anche questo è un peso clic verrà a battere su diversi punti di incidenza, del dihattito di Parigi. MARCELLO PRATI quella del riconoscimento » de jure » della Russia. Nei dibattiti di oggi si è ad ogni modo manifestata una soddisfacente analogia fra le vedute di alcune grandi potenze circa la necessita per il consolidamento delle relazioni commerciaci con la Russia, e che. utili, forma di autorità politica e nm-tninisiraliva esista 1.. sin riconosciuta in Russia. Ma su questo inulto, come dùcemmo, gli esperii si limitano a richiamare l'attenzione dei loro governi senza avanzare pioposto. 'l'alilo i delegati italiani quanto quelli inglesi suggeriscono tutti nei rapporti ai loro rispettivi governi die le garanzie da richiedersi alla Russia non apportino, .'menomazione di sorta nei diritti sovrani di essa. La delegazione italiana propugna a questo punto l'istituzione di tribunali arbitrali con sedi in luoghi da concertarsi fra le potenze interessale. Onesta questione è siala rinviala oggi per un più approfondilo osarne, ad una. sottocommissione di giuristi. La Costituente fiumana Un invito agli"autonomi.» perchè si dimostrino favorevoli all'accordo fatti nd prossimi glori venturo, quando avrà c mine la conferenza, ci pomeriggio di domani ài Quai d'Orsuy. Veramente -t nota n I, cioè entro sabato nasi certamente tere si inaugurerà nel Ila stampa parigina La questione russa nelle discussioni del periti a Londra Il progetto italiano (Servizio speciale nolla-« Stampa ■•■) Londra, 21, notte. La Conferenza degli esperti è continuata oggi con 'due sedute, noi la mattinata e nel pomeriggio al Ministero del Commercio, sedule In cui sono siali presi in esame i progetti redatti dai tecnici alleati per la soluzione dei problemi russi. Come abbiamo deics ieri, gli esperti si limitano ad un semplice lavoro di schiarimento di idee, allo scopo di stabilire in modo preciso i punti sui quali le vedute delle grandi Potenze concordano, e quelli sui quali esse si', discostano. 1 delegali dello Potenzi» dell'Intesa riuniti a Londra non: Intendono affatto realizzare una unità di fronte alleato, co'me sarebbe forse desiderato da coloro che si' ostinano a dimenticare che la Conferenza di Genova ha ehancés di successo solo in quanto i sistemi egemonici del Consiglio Supremo siano abbandonati! E' minile quiindi parlare questa volta di accordo raggiunto nei dibattiti in corso, uè tanto meno di violenti contrasti. Le discussioni procedono in una atmosfèra di tranauillite e di raccoglimento, che sdcurainenle non regno nelle aule dove si' riuiii il Consiglio Supremo. Gli scambi di vedute già. avvenuti da ièri in qua hanno permesso ai delegati di farsi un'idea molto esatta dell'attltudiut? assunta dai vari Governi':di fronte a.l problema lusso, e di vedere su quali punti predisi uno analogia di vedute sussista fra 1 .Governi stessi. Il progetto inglese, di cui riferimmo alcuni punti sostanziali, è stato esaminato a fondo nella seduta di stamane: ed alla discussione presero parte i delegati italiani e. francesi. Nella seduta pomeridiana è stato esposto il progetto Italiano, il quale si scosta in alcuni particolari da quello inglese, specie in quanto accentuala necessità di una rapida ripresa di normali relazioni con la Russia. La discussione sul piogeno della nostra Delegazione sarà terminata domattina, e coni tutta probabilità terminerà pure domani l'esame della questione russa. Grande patte della seduta pomeridiana di oggi è stata dedicata all'esame delle questioni che sorgono dalla enunciazione dei principii centellini nella dichiarazione di Cannes, specialmente per ciò che si riferisce agli obblighi per ogni nazione partecipante al convegno di Genova di riconoscere le obbligazioni di stato e di fornire compensi per tutti i danni derivati da azioni di Governo. Alla ■ luce di questi principii sono stati considerati vari aspetti inalici del problema russo. La delegazione italiana ha comunicato una serie di proposte in vista di una ripresa normale di traffici con la Russia, proposte le quali non intaccano uè menomano in alcun modo i diritii di sovranità della Repubblica dei Sovieti. poiché si basano sull'applicazione di formule e idi metodi di uso comune nelle relazioni commerciali fra le potenze del mondo. Occorre insistere, a .scanso di malintesi, sul fatio che il progetto inglese, come quello italiano, non contiene clausole o termini da imporsi alla Russia' fi un rapporto redatto da esperti, nel quale sono esaminali particolareggiatamente i problemi essenzialmente economici. IV tuttavia evidente che i nostri tecnici dovevano su alcune questioni adottare punti di vista alquanto diversi da quelli della delegazione inglese, e in particolar modo della delegazione francese, la quale ultima considera, per ragioni ovvie, la questione da un punto di vista di investimenti di capitali, o, se si vuole, di capitali investiti; mentre la delegazione italiana tiene conto nel suo rapporto della speciale posizione assunta in Russia prima della guerra dall'Italia, 0 fra l'altro del fallo che in moltissime industrie russe dell'aule guerra, geslile da Società straniere, il personale tecnico e la tosatila della mano d'opera era italiana. Le questioni di natura politica ripii sono trattati negli schemi inglese e italiano, in quanto trascendono la competenza dei loro compilatori. Ciò non vuol dire che alcuni aspetti di tali questioni non siano esaminali; ma gli autori del progetto Italiano si sono sforzati di prospettare un sistema concreto di proposte, concepite in modo da lasciare aperta la pòita alle questioni politiche come Lioyil George porrà la questione di fiducia sulla Conferenza di Genova lì maggioranza della Camera gli è assicurata (Servizio speciale della • Stampa >> Londra, 21. notte Lhjyd George sta recuperando la salute, e con essa anche la sua passata comoattivila. La lontananza del Primo Ministro da Downing succi, e dal (Parlamento hanno portalo gii effetti «ho si attendevano i suoi più intimi e fedeli amici. L'estrema destra è disorganizzata e perplessa. 11 complotto ordito da questa per disfarsi del Primo Ministro sembra essere detinUivamejitc fallito. La maggioranza della frazione unionista non appare per nulla persuasa die il partito conservatore goda ancora nel paese quell'ascendente di cui mena tanto rumoroso vanto la stampa reazionaria, e non osa quindi rompere I ponti che la uniscono alla, coalizione. Da Criccetli Lloyd tieorge ha assistito al lento sgretolarsi della fortezza entro la quale i congiurali si erano trincerali; e persuaso ormai che la sessantina di irreconciliabili non ft abbastanza annota por resistere ad 1111 attacco in regola, ha. deciso di entrare in lizza e sferrare una nuova offensiva. L'attacco avverrà il ;l aprile. Lloyd George si presenterà, innanzi alla Camera per chiedere che essa, con un voto di fiducia, dimostri ài mondo ''he la Delegazione, inglese alla Conferenza di Genova ha dietro di se tulio il paese, [,'ou. Chamberlain ha oggi dichiarato che il Primo Ministro tara, ritorno 11 aprile: e per quella data e fissata una discussione sulla politica del Governo nei riguardi della Conferenza di Genova. Un deputalo laburista aveva interrogato il leader della Camera per sapere se la data di apertura della Conferenza di Genova; fosse stata ancora una volta cambiata, se il programma del convegno fosse definitivamente fissato, c se potesse essere comunicalo alla Camera. 11 deputato inoltre chiedeva di conoscere il nome dei membri della Delegazioni inglese alla Conferenza. L'ou. Cri ambe rla in ha risposto con molta concisione; ma con tutta la chiarezza desiderabile. « La. .Conferenza si riunirà a Genova alla, data stabilite, cioè, il 10 aprile. Orca la seconda parie dell'interrogazione, il mio collega deve riferirsi a precedenti dichiarazlinni da une ratte al Parlamento. E circa l'ultima parte, posso comunicare alla Camera die i rappresentanti dell'Inghilterra alla. Conferenza di Genova saranno il primo ministro, il ministrò degli Esteri ed il cancelliere delle ■Scacchiere. Colgo l'occasione per dichiarare al Parlamento clic il primo ministro, dopo il | riposo che, data l'insistenza del medici, fu ; obbligato a prendere, sarà nuovamente al suo posto alla Camera il :t aprale. Egli chiederà immediatamente ad essa che si pronunci sulla politica del Governo nei riguardi di Genova ». • . L'on. Clvnes ha chiesto poi se. per deferenza alla Francia, siano state apportate limitazioni eJ programma /Iella Conferenza e se R Governo potesse fare precise dichiarazioni cn'ca la posizione dei delegati tedeschi e russi a. Genova; II leader della Camera ha risposto di non aver nulla da aggiungere a dilaniò aveva eia dotto sulla presenza alla Conferenza di queste due ultime Potenze. « il programma di Genova fu fissato a Cannes . - |lH poi soggiunto Chamheilain - e fu reso pubblico a suo tempo. Le proposte che saranno presentale a Genova sono attualmente soggette ad un esame ria parte degli esperti delle grandi Potenze, riuniti a Londra; ed i loro lavori non sono ancora terminati » Ad un'altra interrogazione dell'ori civues i on. Uiamberlain ha risposto dichiarando che il i.ove.i'110 intende sottopone alla ramerà una mozione che gli permetterà di stnfcKH«M» eertezza fino a. quai punto esso Pusoegga la nducia del Parlamento •• La fa^rV'r,nPKro,,uiei'a - ,,a soggiunto l'onorevole aiamberlain, - che sarebbe impossibile per noi chiedere a,l primo ministro ri recarsi a Genova qualora sussistesse il minimo dubbio su la autorità di ci egli gode nel paese. La. decisione di Lloyd George, di impostare a questione di fiducia sulla Conferenza di ..enova, ha messo in subbuglio i aiiti-goveriiativi. dove l'esasperatimi, tata daJl abile mossa del primo oggi aJ colmo. Nessun dubbio du siva sferrala in Parlamento di Genova è destinata a risolversi 1 completa vittoria del primo ministri. L'insuperabile attività, di questo straordinario stratega parlamentare è riconosciuta anche dai suoi piu acerrimi nemici. j.a stiimna reazionaria e nortliclifflaiia non riesce a riaversi dal colpo infoilo da Lloyd Georeé alte sue più care speranze. I giornali ministoria 1 cantano vittoria. Il voto della Camera salverà Intatti, dulie cattive acque in cui navigava da qualche tempo in qua nula la coalizione, e sgominerà rientiitlvainente tutta la compagine dei nemici di Genova'Con una sola mossa, discutibile Torse solo da un punto di vista strettamente parlamentare. Lloyd ueorgv 6 riuscito u ristabilire il prestigio della coalizione, ed a riaffermare l'importanza ed il significato internazionale della Conferenza. Le dichiarazioni fatte oggi da (.hamborlain sono state accolte da ap plausi fragorosi della maggioranza ministeriale. L-:ssi hanno permesso al rappresentante del Governo di constatare l'effetto immediato delia manovra di Lloyd uéortru n come la diianm oggi organo nortnclifttani.i, del colpo di ju-jiisii elle Lloyd George si appresto a vibrare per salvare Genova e la coalizione. Il Diiilu Express pubblieu oggi in prima pagina un articolo editoriale nel quaio è detto che il primo ministro non intende' per nullrt scegliere la via della minore resistenza e di ritiraosi dalla lizza: «Lloyd George asserisce l'organo ministeriale rimarrà a capo del Governo. Ciò che più 'imporla è che la Conferenza di Genova abbia luogo - e certamente non sarà quel fallimento che multi hanno profetizzato. E' sicuro che i n'i'n grandi statisti di Europa si recheranno a Genova, quando si accorgeranno che l.lovd George intende prendere una parte domimiute nei lavori della Conferenza.. Questo — continua il giornale — sarà dunque un avvenimento di immensa portata, dato ani-ile che esso debba limitarsi soltanto a ristabilire i contatti fra l'Europa occidentale e la Russia. Lloyd George e Genova sono stati troppo denigrati. I! Pendolò' torna rapidamente indietro in Parlamento e nel paese. Ci si accorge che la posizione del primo ministro è- stata grossolanamente svalutala, e che una falsa veduta e stala adottala sii quello che e forse la più impanante ira tutte le Conferenze europee. La stravaganza del pessimismo non e durala a lungo: si ■"> ora dissipata ». Non è forse questo un grido di vittoria lanciato nell'imminenza dell'attacco contro i nemici irreconciliabili di Genova'e del primo ministro 1 Fiume, 22, ore -'.in Il Consiglio militare ha dichiarato cessato lo sialo eccezionale: ogni misura restrittiva è stata tolta da ieri notte. La convocazione della Costituente, clic era già stala procrastinala por due volle ili causa dei nùcvii ostacoli subentrati nelle traliat.ive fili I parliti, mentre stava i>er concludersi l'accordo, era slata fissala per ieri alle ore la. Furono prese tutte le misure necessarie per Ili convocazione stessa. Il generale Sproaflco ha ricllnilivamciile assillilo ieri mattina il comando delle truppe destinate alla tutela dell'ordine pubblico. La. Costituente si è riuniia precisamente alle 15, sotto la presidenza del yice-prosidontc Repoli. Erano presenti i componenti la minoranza' e due membri della maggioranza. 11 presidente ha pronunciato brevi parole, auspicando il prossimo ritorno della concordia l'illudimi; quindi ha daio la parola all'ori. Belaslch. Relasich ha esposto i molivi clic provocali no la, petizione firmata da. lui e da altri nove colleglli, per la convocazione d'urgenza, della Costituente. Secondo il suo parere, questa potrebbe prendere impèllenti deliberati per restituire la legalità a Fiume con qualunque numero di intervenuti, non essendovi in proposilo alcuna prescrizione. Però l'oratore invita, per correttezza, a piocedere ud altra convocazione. Prendono quindi la parola gli on. V'io, Ossoinach e Pillepic. E si concorda di cspri: mere l'Invito perchè prima della seduta di domani gli '.autonomi» dimostrino il proprio intendimento di giungere ad un'intesa. 11 Entra in Uggì c Mesones. m linciate processo Mesones discussione lo " stupetacente „ Roma, 21, notte. continuato alle Assise il processo Nella, seduta di stamane sono cole contestazioni degli avvocati. Mesones parla delle sue. allucinazioni, a cui si riferiscono i periodi delle sue confessioni, negando ad esse ogni fondamento ili veritfi e di coscienza. Dico di avere avuto terribili turbamenti di animo c di memo, specie per il timore che '.a madre sua venisse coinvolta nella tragica vicenda. Si difende dall'accusa di estorsione ed ha delle titubanze e delle soste, che denotano ;o sfacelo del suo spirilo e del suo corpo. Alle Vi l'udienza ù tolta e rinviata al pomeriggio alle ore 10. Ripresa, l'udienza si da lettura degli interrogatori, che sono saturi di contraddizioni, di affermazioni contrastanti e di circostanze inverosimili. 10 continua il sondaggio, da pane dei magistrati e degli avvocati. Ignazio Mesones procede al suo lavoro ili correzione e di smentite. Da una. lettera autografa del Mesones e da precedenti rlichiArazioni. risulta che questi e la Bice avrebbero varie volte, ed anche la notte del li, presa, la cocaina. L'imputalo nega risolutamente questa circostanza, da lui iti un primo tempo spontaneamente; riconosciuto. Chiesto di schiarimenti e di giustificazioni, non sa. che rispondere. « Avrò potuto sbagliarmi; ma è certo ohe la notizia, non è vera! Richiesto da'l'avv. Lolli della, difesa Barbaro se ricordasse il giorno in cui avrebbe dato al Barbaro una lettera da spedire a Napoli, risponde, di non poterlo dire. _ Pres.: — li Barbaro conosceva il contenuto della, lettera? — No. non lo conosceva. Io l'ingannai. Gli diedi ad intendere una cosa non vera. R Bàrbaro credette di fare una cosa lecita. Avv. Lolli: — Questa, è una circostanza fondamenta-Io del Barbaro, il quale credette di fare cosa onestissima. Chiedo qnincH che venga messa a verbale. Richiesto quindi dall'avv. Tino dell'*.'difesa Re Angelis se avesse diffidalo cou minaccio la De Angelis a j.acere, rispondo' affermativamente. Alle (i.45 dietm vivo insistenze degli avvocati, la seduta viene tolfa 0 rinviata a domattina alle ore !l. Guardia massacrata a Casalvolone Novara, 'il, notte. Parecchie volta le guardie comunali di Casalvolone, certi Tovaglioli e lìasM si erano recale alla sede di quel Circolo coiiitinistii per invitare 1 dirigenti a impedire alti di vandalismo contro le piante, attribuiti ai comunisti, tori sera l'agenti: Tovaglioli Natale 111 compagnia di colleglli si recava nuovamente al Circolo dove fra essi ed un gruppo di persone che stavano nel Circolo non si sa per quale ragione, nacque uno scambio di parole e ili minacele I! Tovaglioli, che e fascista e.l ex combattente, ari un cùtv 10 punto lascio partire un colpo di rivoltella contro il sonino per intimorire i suoi aggressori cri allora fu un accorrere .li comunisti eri audio .lei due colleglli della guarirano lasciali entrare. Il veniva disarmato e poi ili falcetto e di tridente si porta l'Olio subilo ninlfiiiono inviati numerosi L'ucfiso è nativo di Nodi arresti sono stati qpe- I dia. 1 quali non Tovaglioli intanto massacrato a colpi al capo, sul luogo ti fuscisli e perciò rinforzi di truppe, vara. L'uà diecina roti. Terribile duello rusticano Rntramhi gli avversari necisi Ancona, 21, notte. A Poggio San Marcello iers-ra In un'osteria si accese una violenta rissa tra certo Nazzareno Piergidi 0 Ccccarolli \11luino. Ralle parole t due vennero a vie di l'alto e dopo 11.110 scambio di pugni misero mano ai coltelli, coi quali iniziarono un duello rusticano. Tanto il Piergidi quanto il te. carelli rimasero ti 'emendamento feriti, al punto che accompagnati Bill' ospedale vi decedevano entrambi poco dopo. Stamane, dopo breve malattia, munito dei conforti religiosi, mancava ai suoi cari essio Felice Con infinito strazio ne danno il triste annunzio: la moglie AIMONE TERESA col piccolo CARUJCCIO, la mamma e sorella con parenti 111111. La sepoltura avrà luogo mercoledì, aliamo 1-5.HO. pai tendo da via C'.iulio, N. 8. Si ringraziano fin d'ora quanti interverranno alla mesta funzione. Torino. SI marzo 1!K2. Prim. tirili' Pontili! Funebri rnsteUano . Tel. N. 3 : 'm^mmmmmmim i^iMUHWk'- Le famiglio BORGNA. RORGESIO e GAY vivamente commosse per l'affettuosa diniostruzioue tributala alla loro cara bii 4ii ringraziano tutti quanti vollero unirsi ' al ; loro dolore e inviarono fiori; in'modo spe- , ciale seno riconoscenti al personale magazzeno .Iella fabbrica automobili Itala .ed agli , inquilini .li via Molitorie, 3. La Messa di settima verrà celebrala ìvPSm nodi 27 coir., alle ore 7.30, nella chiesa df--C S. Bernard ino (borgo S. Paolo), (l.o Stahillnieiito Pompo Funebri Genia - Telor. 8-581 Bollettino Meteorico •21 marzo 1922 main. nun, clolo mars Rr.nia 15 11 COpCetO Torino 11 7 '/, <n|>. Milano 1*3 8 V. op. Genova lit Pi >j cop. agitato Vsnozia 17 5 ... top, k'gg. in Flronze |<j in '!i enp. A neon,-. 17 111 sal'MI'l nuwsn Dologna 17 .". <j top. Taranlo 17 '.i .rvpe.no asltiitn Palermo •.''• 14 % cop. calino Oatnnia -m 11. -Ji cop. niosso CagUari '22 *.i ■*}'• cc;j. innsso Tripoli v.". I. t'operui inosso Triesto 13 11 "i ton. calmo Messina 18 '.1 CO-jlCI'lli 1U0SS0 parlgi 8 1 coperw LA TEMPERATURA DI TORINO La Stnzlone Rardellì et comunica: Pressione Barometrica, ore 9: 73?. Temperatura massima del adorno 20 + 1.1.1 Tcuip. minima della notte dal SO al 'Jl + 3,2 Ponzo Giovanni, preronte. Uopo breve malattia, circondata dall'affetto serenamente spegneva di anni 84 Ne danno il doloroso annunzio: la figlia adottiva Ani'.I.H col marito KM.ICO PI-'.ILA e delie ELVIRA e ROSINA: il fratello GIOVANNI; i nipoti ed i parenti tulli. La sepoltura avrà Iuoro mercoledì 22. alle ore 14,30, partendo dalla casa dell'estinta in Via Lanzo, N. 32. Non si mandano speciali partecipazioni, e si ringraziano fin d'ora quanti vorranno intervenire al mosto accompagnamento. Torino, SI marzo 1922. Pi-ini. Impr. Pompe Funebri Castellano - Tel. N. 2 del giorno di alcuni TESSUTI 1 circoli ■ susciniiiiistro è i una offerita questione Grave incendio a Roma Roma, 21, notte. Alle ore 14,50 di o?g,i Uri gravissimo incendio si è sviluppato, per causo non ancora precisate, nel pastificio Pantauella. Lo fiamme si sono sprigionale nei locali dove si trovano le macelline inolrici. il fuoco, nei piani superiori, Ira circondato l'enorme fabbricalo. TelefoniVR.uioiU.e chiamati, sono accorsi con prontezza i pompieri con tre pompe a vapore, che furono subito messe in aziono. Intanto dai vicino ufficio di P. S. accorrevano sul posio agenti investigativi e regie guardie. Sul posto si recavano anche tre compagnie di granatièri. L'incendio, malgrado i forti getti d'aerina, assumo sempre maggiori proporzioni. L'aria lutto intorno diventa irrespirabile ostacolando in qualche modo l'opera, coraggiosa dei vigili. Sul posto sono pure accorse le autorità comunali e prefettizie. Impossibile calcolare i danni che possono annientare di momento in mmiienio, se la furia delle fiamme non potrà essere conleiiuia. Il direttore dei Molini Paiilanella ha detto che i ruolini sono assicurati. Sinora i danni superano i due milioni. Serrata di fornai ad Asti Energici provvedimenti dell'autorità Asti, 21, notte. Un recente calmiere emanato dalla Giurila comunale rlduceva di cinque centesimi il prezzo ilei pane, in conseguenza di una corrispondente diminuzione nel cosio delle farine. 1 proprietari forno non ritennero equo il prezzo fissalo dal calmiere e chiedendo clic esso venisse devaio, iniziarono una agitazione che è culminata in una deliberazione grave ed improvvisa senza che si "fossero finora svolte trattative fra'le autorità, ed i rappresentanti dei fornai. Questi, riunitisi ieri sera, hanno deliberato di attuare per stamane la serrata ed hanno inviato nello stesso tempo agli operai una lettera di licenziamento. Le autorità, venule questa notte a conoscenza della deliberazione presa e die era stata tenuta, accuratamente nascosta, hanno preso subito i provvedimenti necessari per la cessazione dell'agitazione e per assicurare il pane ajla popolazione. Con un decreto di stamane il sottoprefetlo, cav. uff. Saroldt, ha requisito alcuni forni ove gli operai dei forni stessi hanno subito lavoralo alla confezione del pane. In mattinata, per il contegno deciso che le autorità avevano assunto di fronte alla deliberazione dei fornai, la serrata si è ristretta ari una quindicina di forni. Negli altri si è intensificata la lavorazione allo scopo di evitare che il pane venga a mancare. Fanciulla che si impicca per mi disingniiiio (l'amore RSilano, 21, notte. Si è incisa per un disinganno d'amore la diciannovenne Germana Cicognini. Alcuni mesi or sono ella si era fidanzata con un ferroviere e l'idillio .continuò ininterrotto per qualche tempo, lincile non incominciò a manifestarsi un certo raffreddamento da parte del lidanzato, il quale un brullo giorno foce saliere alla Germana che non si sentiva più di continuale la relazione. Questa rivelazione determinò ndl'aiiiino ridia ragazza una tristezza, Indescrivibile. Iìssh tornò ieri a casa in preda alla disperazione e nel pomeriggio si rinchiuse nella sua camera, attaccò una funicella alla maniglia della Il nostra e si impiccò. Sul posto si e recata l'autorità per le constatazioni di leggo. Vennero trovale due lettore della suicida, ui*i di scusa tirrena alla famiglia, l'altra accusatriee diretta a colui che l'aveva spinta alla morte. Le famiglie NOVARA e SURRA commosse per la dimostrazione d'affollo tributata al loro caio angioletto riconoscenti ringraziano quanti.con linci, con scritti .e con l'accompagnamentu dell'adorala salma all'estrema dimora vollero unirsi al loro dolore. (La Stabilimento Pompo Funebri Senta - Teter. a-dai Tela cotono candida al prato L. 2.03 » pura caiiapa naturale » 3,20 puro lino pesante » 7,00 » misia ritorta Hnissima » B.80 . per fodere da inobili » 4,60 : » per tende alta 100 cm, » 4,70 Madapolam 1000, alto 80 cm. 2,80 Pelle d'uovo, maroa oro » 3,40 BrMlarcic setificato Jacard » 6 — Piquet 1000 righe » 4,50 felpato JacarU » 4.30 rova2li.no bianco o color, dop. alt, » 5.60 Tovaglioli, tipp pesante » 1,80 , Servizio da tavola normals » 10,50 -. AscUigamani tipo forte » 3,20 Fazzoletti uianchi, ricamati, la doz. » 7,40 . » grandi con ajour, da lutlo » 10,80 > » » o pnro lino » 36 — Camicie ricamatc, madap, extraforte » 10,80. Cai-oni per aignora » » » 9,00 / Combincson broderia, nastro seta » 1» — .< OOpribusti » » » , » 2,90 Lonzuola greggio po'polari » 0,60 Fociereite » » » a ,, 1,(50 : Lenzuola candide signorili » 17,80 : Catalogue tana bianca, otlime » 44—< » lana colorato, forti » 18 — Trapante, piazze una e mezza » 25 — Gopriletto di ritorto, sotiRoato » 19.50 Tnppoti da terra, scendilctto » 3,70 \ Cuida pesante, alta cm. 60 » 4.90 i Tappet i da tavola, grandi n 27,50 j Gcblcn o polnacsc da inobili » 12,60 ; Tralicoio por materassi, alto 100 ». 4.70 /' Sacchotti pura canana straforti » 2,20 • e PERLE compro al più alto prezzo LA PERLA - «allena Subalpina,Torini» Malattie dei PIEDI e delle MANI Dr. arxknd1s cav. I., Via Sacca!, tt; Tur. 14-17 : Fast. 9-M ' PER PASQUA Si RIAPRONO GLI STABILIMEWTI di wmm II Sagni d'acqua madre salso-jodici, PALACE HOTEL ED ALTRI 30 ALBERGHI E PENSIONI balneare inalazioni e fanghi [PALE Pei1 intuì inazioni rivolgersi: n MILANO - COaiUieh, via Victor liuto. N 3 a ROMA . Cosulicli, piazza Barberini, ti. 53 a TOrtlNQ - a. Perlo, Galloria N'azionale il NAPOLI - a. & p. Lauria, via Depreu's, N. 65 a TRIESTE - Cosulicli, via Milano, Ni 10. I convegni e le conferenze pel riassetto europeo I convegni e le conferenze pel riassetto europeo espert,,aLonra- I ministri degli Esteri a Parigi - La vigilia di Genova La questione d'Oriente Incrinatura del fronte alleato - L'accordo tripartito.minacciato - Necessità della pace tra Greci e Turchi. (Dal nostro Inviato speciale) (Dal nostro Inviato .speciale) Parigi ai n Parigi, ai, notte. Aprile, ilare, inielliKenlissimo, simpaticissimo, fisicamente buono a fare centinaia di miglia il dorso di cammello pur di arrivare al momento giusto, Franklin Bouillon, uomo' politico e uomo d'affari insieme, .stipulava l'anno scorso coi nazionalisti ottomani ciuci trattato di Augura le cui intenzioni potevan essere eccellenti, ma il cui effetto pratico era fli infirmare la solidarietà alleata di fronte «I lincili, ed incidentalmente anche di indebolire la posizione italiana in Asia Minore, basala sul famoso accorilo tripartito, clic Insieme coll'ltalia sottoscrissero a Sevi'ès lngliilterra e Francia. Non interpretalo queste constatazioni di latto come una carica a fondo contro il trattato di Angoia. Niente affatto. Il patto francoturco ha la virtù di riconoscere che il trattato di Scvres era uno zibaldone inapplicabile, cimerò ineluttabilmente destinato ad una revisione radicale, lis'so faceva man bassa di territori Inoppugnabilmente turchi, violando nel più sfrontato dei modi il principio ili nazionalità. Questi suoi vizi furono del resto messi in luce senza indugio dagli stessi ministri die lo firmarono, perche cosi volevano Ih Francia e l'Inghilterra, alle iiuall non si poteva dire di no. L'Inghilterra è venuta ravvedendosene in modo piuttosto lento e tacito. Il ravvedimento della Francia invece è stato clamoroso. Cori tutta la sua voce Franklin Bouillon, a nome di Briaitd, lo ha consacralo nel trattato di Angora. Il finale fin tini è degno di tutto il rispetto che si deve ad un atto di contrizione. Disgraziatamente però il patto franco-turco venni' ad Incriminare in modo incontestabile la solidarietà, alleata. In fatti, mentre l'Inghilterra e l'Italia, non essendo peranno entrato in vigore il trattato di scvres. rimangono in istato di guerra col turchi, la Francia ha concluso con essi una pace manifèsta. L'evidenza di rutena pace è. tale che i nazionalisti di Angora sono convinti che il Qua! d'Orsav sia ormai tenuto a fungere persino da avvocalo difensore dei loro interessi nei convegni interalleati. Similmente il patio concluso da Franklin Bouillon reca una foltissima srossa a tinta la posizione che, anche nell'interèsse dell'Italia, era stata creata dall'accordo tripartito. • T lettori rammenteranno che in tale accordo l'Inghilterra, la. Francia e l'Italia suddividevano l'Anatolia, dal puro punto di vista econòmico, in tre zone eli influenza commerciale, una zona per ognuna delle tre Potenze, e si impegnavano ciascheduna a non invadere il campo dell'altra; quindi a garantirsi reciprocamente il pacifico sfruttampino della rispettiva zona in regolare collaborazione coi turchi, lerritorinlnirtite bovrani su tutt'e tre. Orbene, nel patto di Angora, la Francia ha rinunciato senz'altro, in favore dei turchi, ad ogni sua competenza nella zona analolica che le era stata assegnata. Essa ha preferito procurarsi concessioni, specie qua e là in trattative dirette coi padroni del paese, divenuti, in contraccambio di varie gentilezze, calorosi amici suoi. Senonchè chiunque capisce subito come una stipulazione simile debiliti la posizione degli altri due contraenti. Vero è, che il contraente inglese ha altre risoluzioni, essendosi garantito destramente altre zone da sf iutiere, nelle, quali non vivono dei tur- chi, bensì degli arabi; ma il terzo contraente, 1 Italia, di nulla altro dispone in Oriente che di quanto gli assegna l'accordo tripartito, che la Francia per conto suo lascerebbe cadere. L'Italia ha voluto o dovuto fare in Levante la politica della mano quasi netta: forse più che dovuto, l'ha voluta fare, sentendosi lln dovere di dimostrare equanimità anche verso i Turchi; e si è astenuta dàll'ihgoiatsi direttamente o indirettamente territori loro. .Senza dubbio, potrebbe rivolersene .mettendosi anch'essai a'Ha caccia di concessioni speciali qua e là; nra. siccome guerreggiando'per la causa comune si e indebolita economicamente e fìnanz'iariamcinte tanto di più che le Nazioni alleale, questa caccia per adesso le è inibita. I suoi industriali, i suoi commercianti, i suoi banchieri non hanno ancora avuti i mezzi, opperò .liriche l'animo, ili la'nciarsii In i,n,izjative t'ecaparratrici in Asia Minore. Essi non potranno giungervi che un po' in rilardo, non appena si saranno rimpannucciati. Ed appunto per .questo è necessario che una. zona prefissa di pacifica coopcrazione mercantile coi Turchi rimanga; a loro disposizione per l'avvenire, quando le ferite economiche e finanziarie., venute dull'iniziativia. Italiana in omaggio alla causa comune, si saranno mepilo rimarginate. Che cosa consegue da tutto olà'! Ne consegue che se l'accordo tripartito diventasse una espressione rettorica o pastn-sp addirittura allo stadio di lettera, morta, rllora tutta la posizione italiana in Oriente, latin di onesto disinteresse territoriale e di fluita verso la 'nazione turca, andrebbe prau-imentè in filino, assieme coll'equilibrio d'I Mediterraneo orientale e con altre cose importantissime per noi, Quanto sopra e cosi evidente che, a rapirne veduta, i nostri buoni alleati non poiranno i-erto esimersi dal riconoscerlo. Essi ron vorranno ancora persuadersi a consentire «duna rinuncia cosi tormentosa. Potrebbero una rinuncia) cosi tormentosa. Potrebbero benissimo eccepire che l'accordo tripartito è un giocattolo eli fronte alla necessità di riconciliarci con il mondo musulmano; ma l'obbiezione ncin reggerebbe: giacché l'Italia, pur esigendo din i dirltli conferitile dall'accordo tripartito vengano mantenuti, può pròlimare a fronte alta che. di una riconciliazione con il inondo musulmano essa è stata la prima e la più aperta caldeggiatricc. I nazionalisti turchi si manifestano, è vero, ut ti all'accordo tripartito, come a qualche cosa che metterebbe a repentaglio la loro sovranità, territoriale: ina è lecito supporre che siffatta ostilità, i governanti, i quali sono i oiuuniiue costretti a fare concessioni commerciali a destra ed a sinistra, la sostengano più volòntlnri che mài per il fatto che la solidarietà alleala di fronte ad essi è sta'n infirmata dall'accordo separato: una! scissione che i nazionalisti turchi tendono, troppo logicamente, a sfruttare sino alla une. E* impossibile credere elio dell'accordo tripaniio, su rui si basa finta la posizione attuale dell'Italia in Oriente, non sia stata tenuta parola oggi stesso nelle conversazioni preliminari che Schanzer ha avuto all'Eliseo con Millerand ed al Quai d'Orsa-" con Poincaré, na fonte ufficiosa si dichiara dio queste conversazioni di proemio sono riuscite oltremodo soddisfacenti; e bisogna ft:r voti che si tratti di un fallo positivo an7ichè di una interpretazione diplomatica. Certo si è che le ben meritate dichiarazioni di simpatia verso Schanzer ora abbondano in parecchi ambienti ed in parecchi fogli parigini. Stasera anzi il Temvs coglie un appiglio, offertogli da certe sollecitazioni di ollr'alpr. per proclamare che « l'amicizia dell'Italia gli pare indispensabile per la Francia rome l'amicizia della Francia pare indispensabile agli' italiani»: ed esso parla di «una amicizia Ira eguali». Di tali dichiarazioni bisogna essere grati al magno organo. Per altro, so le parole valgono dieci. 1 fatti valgono mille. E se alle parole, per una volm lauto, in qdesto caso corrisponderanno realmente i fatti, la gratitudine nostra sarà perfetta. Potranno emergere questi fatti nd prossimi glori venturo, quando avrà c mine la conferenza, ci pomeriggio di domani ài Quai d'Orsuy. Veramente -t nota n I, cioè entro sabato nasi certamente tere si inaugurerà nel Ila stampa parigina certa cura a qualificare la conferenza di Parigi come un semplice giro di conversazioni. Se si vuol dire con ciò che dal convegno non potranno sortire decisioni definitivo, la qualifica può essere lasciala passare. Infatti il convegno imminente non può essere che preparatorio. Ogni sua deliberazione dovrà, essere soltoposla al Consiglio Supremo perdio la ruUflctii e la mandi ad effetto: oppure, so cosi si preferirà, alla conferenza degli ambasciatori. Ma se col termine di .1 conversazioni » si mirava a menomare la portata del convegno, considerandolo in buona parto come una ri numerazione di fatti ormai compiuti, allora la qualifica diverrebbe alquanto discutibile. Poche conferenze anteriori furono più conferenze di questa, che, alla buon'ora, dopo (unti rinvìi viene convocata allo scopo, ormài Improrogabile, di promuovere o imporre la paco fra la. Turchia e la, Oreria e di rivedere a fondo il trattato di Se-vres. Il tempo delle mezze conferenze a mezz'aria, disseminate di recriminazioni, di reticolati, di intrighi, sotto una vernice di ottimismo ufflcirfso a prova di vergogna, dovrebbe essere terminato. Ora è pròprio tempo di fare sul serio. K' certo una grande disavventura che si debba affrontare in definitiva e cercare di sistemare, la questione di Oriente senza la partecipazione di altre grandi Potenze che vi sono e vi rimarranno cointeressate senza scampo: quale, per dirne una sola, la Russia. Purtroppo queste assenze sono ora inevitabili; ma le complicazioni future, che esse inevitabilmente coinvolgono, si potevano in parte ovviare tenerlo presente, al disopra delle velleità partKolaristc o degli opportunismi coloniali, i grandi principi) della solidarietà europea. Tali principii non valgono molto per cedi organi paiig'ini. i quali in attesti giorni intessouo discorsi secondo cui sarebbe altli.-e 1x.t scoccare la grande ora della Francia, la quale « avrebbe tu mano le carte migliori », ecc. ecc. Tra l'altro, sono anche frasi imprudenti che risvegliano per il mondo impreveduto ripercussioni'. Ad cserrcpio a.l d'r là dell'Atilautico il .Vi'ic York Times faceva stamane una rivelazione piccante, die da qui rimane pur ora. incoili col labili;. Esso gai auliva senz'altro che. accanto al trattato di Angora esiste veramente un protocollo segreto franco-turco, di carattere estremamente s,iguiiicativo. Queste sono le prime osservazioni fugaci che si possono fare dal punto di vista iterano alla vigilia dell'aprirsi della Conferenza sulla questione orientale. Ad onta, della tendenza a tenere le porle chiuse, die sembra prevalere qui. non mancheranno occasioni nei prossimi giorni di illuminare qualcuna delle innumerevoli altre facce del prisma. Sono facce sulle quali sono stuti scritti volumi. Stasera, sul lardi, Schanzer ha preso contatto con lord Curzun. giunto oggi nel pomeriggio avanzato. U colloquio si e prolungato alquanto. Ain'-he sul suo contenuto naturalmente si mantiene un assoluto riserbo. Ma. senza pretenderla a indovini, si può star certi che lo divergenze anglo-francesi sulla questione d'Oriente sopravvivono al lavorio svoltosi nelle ultime settimane fra te cancellerie: 0 che lord Curzoin reca, buone notizie sulla, saluto politica di Lloyd George. 11 die non stupisce. Già tante volte il Premier è stato dato per politicamente morto1 dal clamore di pochi ma rumorosi giornali; ed ogni nuova necrologia in anticipo, gli prolunga sempre la vita governativa. E anche questo è un peso clic verrà a battere su diversi punti di incidenza, del dihattito di Parigi. MARCELLO PRATI