L'emendamento contro le violenze fasciste approvato dalla Camera con 82 "si,, 72 "no,, e 110 astenuti

L'emendamento contro le violenze fasciste approvato dalla Camera con 82 "si,, 72 "no,, e 110 astenuti L'emendamento contro le violenze fasciste approvato dalla Camera con 82 "si,, 72 "no,, e 110 astenuti Il voto dell'ori. Giolitti e l'astensione dei popolari - La scarcerazione del deputato socialista on. Picelli, arrestato per porto d'arme abusivo, deliberata su proposta dell'ori. Meda. Roma, si, notte. Una disereda animazione si nota nelle tribune, dett pubblico ed anche nell'aula quando, alle 1.). roti. Do Nicola dichiara aperta la scruta, (siedano al banco del Governo gli on. casertano, Rossini, .Lissia, M'eri In, De Capitoni, Martini. L'on. ALICE, agrario, vorrebbe parlare sul verbale della seduto, di sabato, maa on. de NICOLA, ricordandogli che il vernile della seduta di sabato è stato appro■■/i0-,1^1' J?11 <l:'C0: — Sarà Per un'altra volta •"''(«). n pi-esitlente DE NICOLA nomina nuovi commissari per la Giunta delle elezioni — ai posto degli on. Bosco Lucarelli, serra e De tastami — gu on. Milani, Ceiosia e riimaroia; per la Commissione della burocraS?, „n£.1'oa Piiior'eliia.i'o Aprile. Satoechii, Bogoi.uio Pico; por la Commissione degli interni Alessio, Mauri: e Bevione. nJ^~piassa illLo svolgimento delle interrogaci ani. Le interrogazioni • ROSSINI, Solto-Segretario per l'assistenza militare e Derisioni di guerra, all'on. Pivano ji eli rara ci.o il Governo già da tempo ha provveduto a riconoscere il diritto alla pensiono dei genitori non ancora cinquantenni «Ha data della morte dei tigli in guerra. Si •-• infatti elevalo il limite di presunzione di incapacità al lavoro a CO anni, e, si è accor. ditto il diritto alla pensione anche quando tale limite sia raggiunto dopo la morte del • ìglio. Tali disposizioni fanno parte di un Decreto Legge, che riguarda la complessa monna delle pensioni di guerra, clie sarà ai piiì presto peserclata. (.{innovazioni). CASERTANO, .Sotto-Segretario agli Iniercti, «.l'on. Bellotti Pietro, dichiara che per j falli avvenuti nel dicernBre scorso, a Cigliano, Gaggianq e Rosate, sono stati eseguiti varii arresti ed è in corso l'istruttoria dell'Autorità giudiziaria, che non mancherà, come senilire, di compiere mirro il suo dovere. BELLOTTI PIETRO osserva come l'origine dei falli eli Clsllano, Gagliano e Itosate debba ricercarsi nella lotta che gli agrari ave. vario ingaggialo contro quei lavoratori, violando anche i concordati di lavoro precedentemente stipulali, in ciò spalleggiati dai fascisti, BUTTAFUOCHI : — Buffoni: [segue uno scoinolo d'invettive Ira fascisti e socialisti). BELLOTTI: — Malgrado che i lavoratori mantenessero un contegno «alino e dignitoso, S fascisti dettero l'assalto alla cooperativa di Rosato ed uccisero due lavoratori, si augura '■he si proceda contro gai uccisori identificali, senza tentare salvataggi, per dare a quelle popolazioni l'impressione che la giustizia non e vana parola. Lo stesso interrogante si occupa quindi dei disordini accaduti ad Uzzeio durante le elezioni amministrative. CASERTANI) rispondendo all'on. pivano osserva .che. secando le precise disposizioni della legge vigente per i medici condotti esisto la ineleggibilità 'amministrativa comunale e. provinciale, essendo però innanzi alla Camera il fj. L. per la riforma delle disposizioni relative alle inolleggioiuià, assicura clie quando esso' verrà innanzi alla Camera il Governo sarà liesi lieto di favorire utn interpretazione che sia conforme ai desideri.della, benemerita classe dei medici condotti. PIVANO si dichiara soddisfatto. Tra Gioiitti e Modigliani Seguono altro Intcrrogazioui su questioni a interesse locale; quindi si torna alla votazione sull'aggiunta Modigliani all'ordine del giorno socialista contro le violenze. Come ,si ricorderà, sabato scoimi la Camera approvò questo ordine del giorno Mazzoni: « La Camera esprime la sua simpatia per • i lavoratori agricoli d'Italia nella, loro lotta « per la difesa dei palli agrari che vuole " tutelali contro ngtii insidia e violenza ». L'on. MODIGLIANI propose un emendamento per aggiungere ai!la parola « violenze » la parola « laiciste ». imleitu su questo oiuoudaincuto speciiicalivii l'appello nominale, la Camera non risultò in numero Legale. PRESIDENTE domanda agli onorevoli Mazzoni, litigoni, Goribolt! e Modigliani per conoscere si! iiiutiltiugouo la domanda di appello nominai,', Avutane risposta arici inaura, S| pi'Ui- Ut all'appello. Alle 15,35, esso si inizia dui noma di Zuccono so'-uil!.- -li, <■ nuu.nisiti e i| .;Hibl5liei;ni votami a ùiviio si astengono i membri dui G.ovornii, i popolari ed una parie dei democratici. Volano coniro i .\ise.«li, i nazionalisii, i liberali ili destra e parecchi democratici. ijup..iilo >i c'.iiatiiu l'ui. Giolitti, l'e:;prcsidente del Consiglio vola, coi lasciati contro l'ciiisHCliinionio .-lodiglianl. l'ai baiiclii dei socialisti: — La voce dui sangue ! Gì LAXI'RANCONI e GIUNTA gridano : — Bravo! 1 coitimeli ti .durano alcuni mintili e si nota i he .neli'aula s'impegna una conversazione tra ivi. Modigliani e Giolitti. La conversazione avviene in modo che solo dal ha ileo iì 'i ministri può udirsi; ma apprendiamo che essa si e svolta nei seguenti termini. GIOLITTI, rivolto all'on. Modigliani, a spiegazione del suo volo ha detto: — In quarant'auiii eli vila parlamentare ho sempre votalo. Non mi sono mai astenuto. MODIGLIANI, in tono scherzoso: — Allora poteva votare sì a sconto dei suoi peccali! GIOLITTI, sorridendo: — Ma io noti ho peccato. MODIGLIANI, sempre scherzando : — Cosi dicono Milli i peccatori recidivi! GIOLITTI-: - Io Ilo la coscienza tranquilla ! MODIGLIANI: - Cosi dicono sempre gli imputalir dinanzi al procuratore del Ile! GIOLITTI: - Dunque lei sarebbe il procuratóre del Ite! Mi mini.(ANI; — No. no, della repubblica i • MATTEOTTI : — Perchè malignate sul volo dell'eli. Giolitti? E' stato sincero! .vile iii.35, il Presidente comunica l'esito dell'appello noniinale: Presenti iti-}. Astenuii no. Favorevoli &!, conti-ari Ti. L'emendamentn Modigliani ó approvalo. I socialisti applaudono, t fascisti in coro gridano: — Bella vittoria con oltre cenili astenuti!... Tra in destra e l'estrema skiistra si svolge un vivace scambio di invettive, troncalo dall'energico intervento dell'on. Oo Nicola. L'appello nominale llai'iin risposto si gli on.; Agnini, Ag».-ilumie, Amedeo, Buglioni. Baldassarre, n*'lilt<l, Haniliil, Baviera, Delirali, «rilutti Pietro, Uclti-miiliii, Bisogni, Posi. Bussi, Cagnoni, Campanini, Cauepa, CanevarJ, Clio. Cavlua, Cocuzza, Conti, Costituii), co-la. Croce, n'Araeona, De (iiovnnni Ale; sano; ro, DI Napoli, limimi, nasoni. Ellero, Ercòlaili. Fior, Floiian. l'iairiiu, (laiibotli. Gaipsi, Gutioiiieltl, Orazindel, Innamorati, Lazzari, rallini, Lussa, Malti, Majolo, Mandili Pietro, Maiabinl. Matteotti, Mazzoni. Meilmil. Miugrliio, Modigliani, Momigliano, Monili, Melili, Murai, Musatti. Nonni, Piemonte, Poiigornlk, Uiibczzana, Réiiiomllilt), Donni Mrolussl, Faltla. Salvalal. KanlcMI, Sraslloltl, spagnoli, 'l'inzi. Tlrabosclii. TUdosclllnl, Trevcs, 'l'rozil, -fuiitar. Turati, Vairo. vetta, Walther, Zanardi, Zamh"iii, Zanzl, Zirordini Gaetano. Hanno risposto NO «Il on. Acerbo, Albanese Lui, gi, Alice, Arcangeli, Panetti, Bennl, Biiucaglla, Hoìiavill, Bollai, BroccoiKll, Jlntlafochl, Capanni, Caradonna, Carnazza. Gabriello, Catalani, Chigglato, Ciano. Codaccl PIsanelli, t'oinpaffin, Corsini, Crisafnlli Monillo, De KHippis Del FLr/i, Deveerlii, DoneKanl, Diieos, Kwleivoiii, Fontana, Kramescbl. Gaspairotlo, Gattelli, inolili!, G trami in Giiiscpf», Giunta, Ginrlati, Granii! Dino. Cray Ezio, Giwlielinl, Krekloll, Laiifranconl, Lo Monte, LulgKi, Lupi, Marciti Giovanni, Mavesealchl, Marlotii, Masciantonlo, Mauro clemente, Mazzini, Misuri, Paoluoci, Pennavarla, PbilllJsoi). Piatti, PlghetM, Saiandra, Sardi, Scialabba, Siolliaui, tflua, Spada, suvicb, Tofani Torre Edoardo, Trupepl, Trollo, : garo, Valentin! Ettore, Vicini, Vittoria, Volpi, Ztgrctll. SI sono astenuti gii on.: Arnesi, Alessio, Amendola, Baracco, Bartolomei, Bassino, Beneiluce Olusmpne, BertlnJ, Bertone, Bevione, Bilancili Carlo, Bosco LucairclUi, Bresciani, Brnsa-sca, Bubhlo, Buonocow, Calo, CaraipePo, Carboni Boi, Cascino. Casertano, Cava/.zoni, Oia,pnl. Cicogna, Oingolanl, Coloslmo, Concili, Corls, C'urti, Cutrufclll, Do Bellis, De Gasperl, Delio Sbarba, De Navn, ni Marzo, DI Pietra, farina, Perrarosc, Fcnrl Leopoldo, l'Iriocchiaio Awile Andrea, Fiilfi, Fumarola-, Furgiuele, Ga'.fo Rina, Gavazzcni, Glavazzl, tiranti! Rodolfo, Graffi.!, Graziano, Onn'iiino .Vinella. linbertl, .liie.lni, :Uuizn di fculea, Lissla, Lonilnottl, Lo Piano, Lucangell, Ltrolanl, Marino. Maillnl, Mauro Francesco, Mazzarella, Meda, Merlin, Montini, Murglia, Nelli AWn, l'adulll. Pa.llastrelM, Paratore, Pasquale. Patinali no Vassallo, Peano, Peltcgflno, Persico, Prillilo, Pezzullo, PIsjiIcUi, Pivano, Possi, Presimi, Pucci, Quil-lco, ltalnerl, Renda, Klerio, Roberti, fìoctn Atano, Rasa Italo, Rossi Luigi, Rossini. Snlviitlnrl. Sandroni, Sanila Rittulnceio, Serra, Sipari, scr«e, Siiuitti; stella, Tamburino, Tommasl, Tosti, Tiipini, Cb'Tti. Vallone, Vassallo iirnesio, Venino, venderame, Visio, Visoccbi. Sull'arresto dell'on. Picelli SI passa quindi a discutere la domanda di autorizzazione a procedete contro l'on. Picelli, arrestalo a Parma in flagrante per i reati di cui agli articoli .i(>i, N. 2, e 4G5, N. I. del Codice Penale, alLa legge suHe concessioni governative, e agli articoli 1 e 5 del fl. Decreto 3 agosto 1919. N. 13G0. VALENTINI, relatore, chiede che, essendo la Commissione ondula in un errore, la domanda sia rimessa alla Commissiono stessa. MODIGLIANI vorrebbe che il relatore indicasse l'errore in cui la Commissione è caduto, e allora l'on. VALENTIN! dichiara che, erroneamente, la Commissione ritenne che il Decreto 2 oltobre 1921, X. 13<A), che concerne il divieto di scarcerazione di coloro che sono arrestati per torto d'arine abusivo, non fosse stato presentato al Parlamento: invece fu presentato nel dicembre scorso e ne fu anche nominalo il relatore. Cade pertanto tinto il. ragionamento col quale la Commissione propone la ecsrazione dello stato di deteii; zione preventiva. Insiste perciò perchè ogni discussione sia sospesa per consentire il riesame della questione. MODIGLIANI parla contro la sospensiva proposta dall'oli. Valentini. Anche caduto il presupposto della deliberazione della Commissione — egli dice — si può mantenere la deliberazione stessa sia pure per ragioni iliverse da quelle esposte dal relatore. L'arresto dell'on. Picelli e illegittimo. L'arrestò dei deputati è disciplinato dall'art. 45 dello statino, il quale consente l'ariesio solo quando il deputato è in flagrante delitto e non in contravvenzione. Un decreto-legge non poteva abrogare un articolo fondamentale dello statuto come l'art. 45. Questo articolo lm la sua ragione d'essere nella necessità di tutelare la libertà parlamentare contro gli abusi del potere esecutivo. Esso non può essere annullalo da qualunque allo del potere esecutivo e neanche dai decretilegge. Contro cosiffatta violazione dello statuto deve insorgere tutta la Cantera. Del resto, qui non si tratta di difendere un collega, si trutta di insorgere contro l'abuso dei decreti-legge che hanno ormai sconfinalo in tutti i campi. Bisogna richiamare il Governo ad un uso più limitato di una facoltà che può essere solo eccezionalmente consentita nei casi estremi di necessità e d'urgenza. All'on. Picelli si è voluto upplivare il decreto Gioititi del 2 oltobre 1021. GIOLITI'] : — Non è mio! DE NICOLA: — Non cambia il discorso. MODIGLIANI, continuando: — Un altro decreto è sialo invocalo contro l'on. Picelli ed r> quello in dola lì agosto 1919, decreto emanalo in virili dei pieni potori concessi per la guerra. Ora è evidente die tale decretò fi del liuto ilegitllhio parche 'io sialo di guerra, alla data in cui esso fu emanato, era cessata in seguito alla, stipulazione dei trattali di pace ed erano (minili cessali i potori concessi al Governo nel maggio 1915 por la guerra. L'insurrezione dei socialisti contro il decreto ò agosto 1919 non è sorla ora por la prima volta, ma ora sorgo l'opportunili't per lu Camera ili pronunciarsi sulla costituzionalità di esso. In rapporto al decreto dell'ottobre 1031 il.quesito che si presenta è questo: può un Governo, alia vigilia della riapertura del Parlamento, legiferare in materia :ìi diruto e di procedura poiinle? Può moilillcare i Cullici o gli isiiluii giuriilici fondamentali per misura di mera polizia? Ciò ó assurdo. Al Governo non mali(•ano altri mozzi por provvedere al disarmo della popolazione. La Cameni dove affermare l'Iiicostiluzionalilà del decreto del l'Ml lincile se sia. sialo presentato' alla Camera. E' sintomatico che anche l'autorità giudiziaria ha riconosciuto in talune sentenzi! che il decreto 2 ottobre 1911 è incoiistituzionale. La Corto di Cassazione ha rivendicato il diritto di sindacato dell'autorità giudiziaria nella legittimila dei dee rei i-legge, si oppone quindi alla sospensiva, ma nel caso che la Camera sia di contràrio avviso propone che l'autorizzazione a procederò sia concessa e sia dichiarato che l'arresto non debba essere mantenuto (Ap/ilansi dei socialisti). Il PRESIDENTE domanda se il relatore Insiste nella sua proposta t: l'on. VALENTINI dice che come relatori! ha dovuto esporre quanto la Commissione lo aveva Incaricato di dire: come deputato non può che associarsi alla proposta dell'on. Modigliani. Non insiste sulla' sua. proposta di sospensiva (Applausi a sinistra). L'intervento di^Meda MEDA non si oppone alla seni iterazione né all'autorizzazione a procedere proposto dall'on. Modigliani, ma la questione è un'altra: occorre ricordare il periodo ili lolle fratrieido in cui fu emanato quel decretolegge. Allora nessuno ebbi; por esso altro che parole di approvazione (llunwri all'estrema). MODIGLIANI: — Noi abbiamo domandato il disarmo! MEDA: — Il decreto Bonoinl fu emesso per motivi di ordino pubblico. Non ammetto il principio ciie il sindacalo sulla necessità e sulla urgenza spelli alla magistratura. Esso, a mio avviso, spetta alla Assemblea politica [applausi del popolari). •MODIGLIANI : - - E' la «forma! MÈDA: — I,'emanazione di un decreto leggv motivato ila necessità di urgenza, ó un l'alio essenzialmente politici) che deve essere giudicato dal Parlamento, MODIGLIANI : — Non e questa la questione ! MEDA: — Non potete negare che il Governo ha la necessilii di intervenire con mezzi idonei per la difesa dell'ordine pubblico e della economia nazionale. Senza pregiudicare In questione della costituzionalità del decreto dell'ottobre 1921 ho presentato un ordine del giorno favorevole alla scarcerazione dell'on. Picelli (applausi, dei popolari). PRESIDENTE, osserva che vi è una prima questione sulla quale sono d'accordo In Conimissione, l'on. Modigliani e l'on. Meda, e cioè che, a norma dell'art. 45 dello statuto lo stato di detenzione in cui si trova l'onorevole Picelli non possa essere mantenuto. Una seconda questione coiieerne l'autorizzar zione a procederò per i reali di cui agli articoli 4fi4 o 465-del C. P. I.a Commissione propone che l'autorizzazione sia concessa e gli on. Modigliani e Meda hanno dichiarato di non opporsi a' questa conclusione. Vi e poi una terza questione relativa al decreto del 2 oltobre 1921, che la" Commissione ha dichiarato incostituzionale perchè non presentato a! Parlamento per la conversione in leggo c che pure l'on. Modigliani ha ritenuto incostituzionale perchè emanato pochi giorni prima della convocazione della Camera, ma poiché la Camera riliene che l'onorevole Picelli non possa essere mantenuto in stato di detenzione in base all'art. 45 dello Statutd, cade ogni questione relativa alla costituzionalità del decreto 2 ottobre 1921. Vi è infine la questione relativa al reato di omessa denuncia, di cui al decreto dell'agosto 1919, e la Commissione, ritenendo elio ancora quel decreto non l'osse slato presentato al Parlamento per la conversione in logge, ila. proposto che l'autorizzazione non sia concessa. Questo sostiene anche l'onorevole Modigliani, però con motivazioni diverse. Nota pertanto che l'unico punto di dissenso verte sulla concessione o meno dell'autorizzazione a procedere nei rapporti dei reati previsti dagli art. leu del regio decreto 3 agosto 1919 (ilice approvazioni). - MODIGLIANI preseiiita un emendamento all'ordine del giorno Meda nel senso che nessun deputalo possa essere arrestato durante la sessione se non còllo in flagrante urto colla legge. La scarcerazione PRESIDIENTE dà lettura dell' ordine del giorno presentato dall'on. Meda il quale dice: « La. Cimiero non condivide le motivazioni della Commissione, ma ne approva le conclusioni, ed ordino la sca ree razione dell'on. P.iccUi. Accorda l'autorizzazione a procedete per i reati iG3 2 e 401 n. 1 del C. P. ed articolo 1 della legge stille concessioni governative ».. VICINI, fascista, osserva che l'on. Meda è caduto in una contraddizione. Propone che l'ordine del giorno sin votato por divisione. Se il decreto è aniicostltuzionaio non si può ] parlare di del il lo. VASSALLO Pasqualino rileva le gravi conseguenze allo quali condurrebbe l'equ'voco della Commissione e della Camera in mellito al decreto-legge Bononii. i MEDA spiega il suo ordine del giorno riaffermando che egli non accetta le motivazioni della Commissione. VASSALLO: — Ma lei lo esclude il reato? MEDA: — Escludo il reato, ma non approvo le motivazioni della Commissione. VICINI: — Allora volete costituire un privilegio per l'on. Picelli ! MEDA replica dicendo che non vuole alcun privilegio; MAIOU) aggiunge varie considerazioni aderendo alla lesi dell'oc. Modigliani' VICINI propone il volo por divisione' e. MODIGLIANI dichiara che voliera l'ordine- del giorno Meda. Il PRESIDENTE mette i&i votazione por divisione l'ordine del giorno Meda, che e approvato tanto nella prima che nella seconda parlo. Si votano quindi a scruU'nio segreto numerosi disegni di leggo discussi ed approvati prima della crisi ministeriale. La Camera non è in numero legale .Allo ore 19. dopo tre quarti d'ora di voiazawh a scrutinio segreto, risulta che la Camera non e in numero legato. Nel darne la couiiitucaziotie-alla Camera u presidente i>e iMl.UlrA avverti! che i nomi degli assènti sa- E« ™«*"«- «