Nell'anniversario mazziniano

Nell'anniversario mazziniano Nell'anniversario mazziniano Il Re pone la prima pietra del monumento e Mazzini in Roma II discorso dell'on. Facta ' Roma, 10, notte. Rtcorrendo il cinquantenario della morte di Giuseppe Mazzini, la città è imbandierata; anclie lo tranvie stamane sono uscite pavesale. -Alle 10,40, sull'Aventino, na avuto luogo la solenne cerimonia della posa della prima pietra del monumento a Mazzini. Alla cerimonia è intervenuto il He, che al suo giungere'è staio ricevuto dal presidente del Consiglio, on. racla, dai ministri e Bottoisegretari di Stato, dal vice-presidente del Senato, senatore Melodia, dal senatore Rava, presidente della Commissione per il monumento, dai geneiali Diaz, Badoglio. Vaccari, Bevazza, Pugliese, Barberis, e altri, dal sindaco Valli e dal prefetto, comin.t Zoe-coletti. Erano presenti anche il sindaco di Pisa, prof. Pardi, e l'assessóre Gai-assi no. del Comune di Genova. Quando il Re è comparso sul palco reale, la musica comunale lia intuonaio la Marcia Beale, mentre numerosa folla tra. cui le rappresentanze delle scuole e di' numerosissime Associazioni politiche ed ecbncimiclie della capitalo, hanno fatto al Sovrano una imponcùtisslmn dimostrazione di " empatia. Quindi ha proso la parola il presidente del Consiglio, on. Facta. il quale ha detto: «■Miicbele Coppiuo, relatore alla Camera 'dei deputati del piogeno di legge per l'erezione di un monumento in Bonia a Giuseppe Mazzini, cosi scriveva: <U gente nostra, guarita dalla cocente cura della servitù e della debolezza politica, ritemprata dai pericoli per la ricostituzione della Patria nella fede in se stessa, non discute quando le si para dinanzi alcuno di questi suoi grandi e ricorda l'energia, dei voleri, la bontà delle intenzioni, la forza del sacrificio, le grandi aniime lanciate in una Iona, ssqsnqdsBmcpiBetftafani contro le oppressioni della sua vita, morale e civile, si esalta di loro, dei beni che per essii ha raggiunto, e in una mira- | bile concordia di ammirazione e di gratini- ; dine, li presenta ai posteri ». Queste parole .cosi potenti nella loro espressione d'i rive- renza e di riconoscenza, co<-.i limpide nell riassumere il pensiero della Patria verso i suoi creatori, cosi terse dii verità e di fede, |assurgono a più grande altezza oggi che nel imeraviglioso ciclo di storia italiana liarn- ! meggiaho nuovi fervori di volontà, nuovi | fervori di sacrifici, nuovi stupendi miracoli i di eroismo. Si direbbe ohe osse, contenendo ! un profondo senso profetici, siano siate | scritte per unire in una intimità ferrea di amore e di gloria il nome dell'apostolo a quello dei martiri, onde la Patria possa rinserrarli tutti nell'immutabile sentimento della sua gratitudine; nella infrangibile forza della sua unità. Ed è appunto il nome di Giuseppe Mazzini che slgnlttica. e urul riafferma, l'unità nazionale e la coscienza vigile ed. operosa di questa unhà. « A fondare una Nazione — diceva il grande — è necessario il sentimento c la "consapevolézza di quel vincolo profondo di solidarietà ideali e morali che utiis.e un popolo nella comune missione, nel compito comune che è chiamato ad adempiere nella storia ». «■Qui, mentre deponiamo la prima piera del monumento, qui il pensiero dell'apostolo | dice ancora e più che mai: L'mtà L'Italia. |gloriosa del grande sacr tic io.doIla guerra. ,senle hi forza delle paro /«' 5Ij™ era l^lmM P^^k^^^fAS^ r,u? di tutu i cittadini nella realtà supwma, celo Stato. Lo Stato, il po polo «ol e:mo dalle alpi al mare egli' ™ , luno, 'ì HAisrow !di mossa a ciascun individuo. Ed è questo pensiero che. fece di Mazzini l'educatore ! tS&iSJKetU— 1di Cavour crearono l'unione politica del paese: il genio di Giuseppe Mozzini cercò e trovò un'unità più profonda, creo una coscienza nazionale infallibile, volle'la libertà non come manifestazione .li arbitrio ma come disciplina morale creatrice della coesione nazionale e statale per cui la democrazia, egli ammoniva, non e libertà di tutti ma „ ,-erno consentito Uberamente da tutti operante per tutti. Ed il popolo intende l'altezza e la forza morale dell'insegnamento e vuole e chiede questa disciplina nel cimenti | più- aspri, e nei momenti pili tremendi di questo sentimento arma l'anima suu pura e- ardente e da esso trova l'energia mi fabile e le resistenze piti tenaci, il monumento che qui sorgerà interpreti rfi vera mente l'anima, italiana. Nella austera figura di Giuseppe Mazzini si comporranno in una magnifica armonia- l'idea e l'azione; appa riranno i dolori e le gioie, le angoscio e le speranze, le audacie e le prudenze, tutto il lavorio fervido e costante, tutto lo slancio dell'animo grande, tutte le meditazioni della monte pensosa e ciascuno si domanderà quale miracolo di prevecare.nza e di tede abbia sorretto la vita travagliata che passo auraverso all.- più aspre lotte, ai più dolorosi cimenti nella visione sicura del suo apostolato, nella saldezza della sua missione, nell'imperio del fascino che attrasse e contenne la virtù sicura e la santa passione di un popolo. « La cerimonia che ogni compiamo alla presenza del Hit- *zi in Roma e con tanto amore e con tanta reverenza non è soltanto omaggio alla memoria dell'apostolo fieramente combattente per la redenzione delle plebi, per i diritti delle nazioni, non è soltanto aUa santità della vita, alla purezza dello idealità, all'illibatezza della, coscienza ida clic non sia il trionfo della di nulla avi— sua fedo, è ancora e sempre l'affermazione gsacra inviolabile dei principi supremi dei j quali tutta la storia, italiana e conquista, e splendore e che tracciano la via verso i nostri destini immortali. Maestà, Signori, questa via è illuminata dalla divina fiamma del roveto di Staglicno ». Parlano in seguito il sonatore Bava e il sindaco di Roma, Valli, il quale dire che sBoma ha voluto dare degna sede alla me- moria di Giuseppe Mazzini, che fu romano come è romano ogni intelletto sovrano ap- j pena provi l'insofferenza del pensiero enlro ! il limite del tempo e dello spazio. Oggi ! Boina nel meriggio della sua indipendenza I ed unità di cui Mazzini foco sorgere l'alba, | tributa a lui l'omaggio del più meritato affetto. Quindi, terminati i discorsi, il Re, seguito dalle autorità, si è recato nel centro del piazzale dove era pronta la prima pietra con la scritta: A Giuseppe Mazzini la patria. Il Ile ha firmato una pergamena ricordante l'odierna cerimonia. Anche i ministri e le altre autorità presenti .hanno apposta la loro firma, dopo di che la pergamena, avvolta in un tubo, è stala mossa dentro la. prima pietra, che è stata fatta scendere nelle fondamenta. Su di essa il Re ha gettato della calce con una cazzuola d'argento. Alle 10.35 il Ile. vivamente acclamato dalla folla, ha lasciato l'Aventino ed ha fatto ritorno al Quirinale. A Genova Ranov?., in, notte. Per il 50.o anniversario della morte di Giuseppe. Mazzini la città è imbandierata a lutto. Gli edifici pubblici e municipali sono chiusi; il sindaco, la Confederazione operaia genovese, l'Alleanza repubblicana ed altri sodalizi hanno abisso manifesti <ti.<i>r: costanza. Tutti i giornali pubblicano articoli | commemorativi. Alle ore il il sindaco con | ; parecchi assessori e consiglieri e 1 assessore i .anziano del Municipio (li Pisa, si recarono j in automobile al camposanto di staglielil dove tomb; |il Municipio di Sampierdarena, la Masso inerbi ed altre Società. Malgrado il tempo antinomie a camposanm fi ^>"?""'£ : e deposero ricche corone di non sulla ha del Grande Coroneportarono inoltre , ! piovoso, molti visitatori affluiscono alla tom | ha di Mazzini, il Municipio di Pisa depose i una corona sul monumento a Mazzini in ! piazza Corvetto. Una solenne cominemora | zione, a cura del Municipio, sarà tenuta | | ri Mazzini c dove"egli piantò con le sue , / , albero ancora .esistente, è stato pian tw in .ricordo un cipresso. Alla cerimonia Jwnn'o assistito i rappresentanti di enti o di , , wm nonché l'ori. Mancini e l'ori, Q ; , , fl , , j. ito Patto della Repubblica romana sotto¬ ! ssw^ws 1111 3Uc""L1" ! questa sera al teatro Carlo Felice. Oratore l'Oli. Macaggi. A Pisa Pisa. 10, notte. Por il cinquantenario della morte di Mazzini ha avuto luogo un imbuente corteo, che , è stilato davanti alla, casa ove egli spirò, de- ponendovi corone. Sulla facciala della casa, è stata scoperta una lapide designante la stan-1za in cui mori il grande genovese. Il cortèo Iha srtlato anche in piazza Mazzini, innondo corono sul monumento. All'Università L'oli. Adolfo Zerbogiio ha commemorato Mazzini, i11 partilo ìepubbllcano commemorerà Ciusep- po Mazzini stasera. L'oratore sarà l'on. Ode- ea. Alle oro 14, nel giardino della caia ovel

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