La correttezza di Facta tra Orlando e De Nicola

La correttezza di Facta tra Orlando e De Nicola La correttezza di Facta tra Orlando e De Nicola Roma, 22. notte. La soluzione della crisi subisce un nuovo colpo di arresto. Anche gli onorevoli De Nicola e Orlando hanno declinato l'incarico, pubblicando —- ciò che è nuovo — un comunicato nel quale declinano la responsabilità del fallimento delle loro trattative; La pubblicazione di questo comunicato costituisce la vera sorpresa della giornata. Dopo che l'on. Giolitti aveva ieri declinato l'incarico di formare il Gabinetto essendogli mancata la collaborazione degli on. De Nicola c Orlando, questi due ultimi si erano accinti ad imbastire di pieno accordo un nuovo Ministero. Rimaneva inteso che l'incarico sarebbe stalo dato all'on'. Orlando ; l'on. De Nicola gli avrebbe ceduto il posso. L'on. Orlando, però, avrebbe tenuta soltanto la presidenza senza portafoglio ; l'ori. De Nicola uvrebbe assunto il portafogli degli ■Interni e all'on. Titloni sarebbe stato dato quello degli Esteri. Della combinazione avrebbe dovuto far parte l'on. Facta, che avrebbe ricevuto uno dei portafogli più importanti, come esponente rieireleriiento gioì itti ano; Senonchè il piano s'infranse contro la volontà dell'on. Facili, che non ha creduto, per ragioni personali, di poter partecipare alla combinazione Ór'landò-De Nicola. Quali le ragioni personali dell'on. Facta ? L'ex-ministro piemontese le ha indicate oggi si esso nei corridoi della Camera, dicendo: « Per me è una questione di sentimento oltre che di politica. All'indomani degli avvenimenti clic si sono svolti, a me è sembrato che, accettando, avrei potuto mostrare di abbandonare un amico, l'on. Giolitti, con cui sono in relazioni politiche e personali da trenta anni. Questa e non altra è la ragione del mio rifiuto ». Queste dichiarazioni, che fanno onore all'on. Facto, nulla hanno di strano. Assai strano, anzi completamente fuori delle'Consuetudini, fu il comunicato diramato nel pomeriggio dogli on. Orlando e De Nicola, per spiegare le ragioni della loro rinunzia alla formazione del Ministero. Il comunicato apparve strano perchè vorrebbe far risalire al rifiuto -dell'on. Facta il fallimento della combinazione Orlarido-De Nicola. Tonto più strano appariva quel comunicato in quanto venne interpretato come un mezzo per attribuire all'on. Giolitti il siluramento della combinazione Orlnndo-De Nicolo. Ora, tutto ciò apparve scortese ed ingiusto, tanto verso l'on. Facta quanto verso l'on. Giolitti. Di qui i commenti ostili degli ambienti di Montecitorio alla condotta degli on. De Nicola ed Orlando. L'atto di questi due ultimi parlamentari è invero ingiustificabile. Essi infatti non hanno alcun diritto di muovere obbiezioni alla condotta dell'on. Facta.- Quest'ultimo ha rifiutato, oltre che per le ragioni indicato, anche per ragioni nettamente politiche. Infatti, gli on. Orlando e De Nicola chiedevano all'ori. Facta quello spirito di abnegazione del quale essi non avevano saputo ieri dar prova. Invero, mentre ieri avevano respinto il piano dell'on. Giolitti per la formazione del cosidetto Ministero del trinomio, si accingevano oggi ad attuare il piano giolittiano. Infatti, la situazione dei due progettati ministeri risulta assolutamente identica, solo che si sostituisca il nome dell'ori. Fuetti a.quello dell'on. Giolitti. Perchè dunque l'on. Facta avrebbe dovuto prestarsi alla manovra ? Inoltre, se l'on. Facta avesse accettata hi offerta fattagli, avrebbe sancito il veto dei popolari contro Giolitti. Il Ministero Orlarido-De Xicola-Fncfa avrebbe dovuto essere, Infatti, figlio del veto contro Giolitti. poiché sorgeva precisamente per il fatto che, niiiiicandii Pon. Giolitti, venivo meno il veto dei popolari. Appariva per- . tanto inammissibile che l'on. Facta potesse partecipare a tale Ministero. Perchè dunque l'indignazione rispetto ad un fatto naturalissimo? Come ammettere l'obbligo» di partecipare senza liberta di giudizio.-*." un dato Ministero ? L'on. Giolitti aveva!' dato il giorno prima, un ben diverso esèm- ; pio di superiorità di spirito". I popolari non volevano collaborare con lui ? Ebbe-» : no, egli non si era sognato di diramato " comunicati o proteste. Si era semplice"' mente, rivolto altrove. Pertanto, ès^minan- . dolo sotto ogni aspetto, il comunicato noni/ ha ragione di esistere. Esso non serve citai '. a rinfocolare le polemiche dei giorni scorsi^ ; discreditanti il parlamentarismo. Vi è da chiedersi intanto che può awe*< nire dopo ie complicazioni d'oggi. Stasera l'on. Facto hi chiamato al Quirinale ed/ ebbe un colloquio còl Re. Si era sparsa la* voce, dopo il colloquio, che l'on. Factafe/avesse ricevuto l'incarico di formare .uà* nuovo Gabinetto. L'on. Facta venne invece ricevuto, dal Re per ragioni collegate- 1 al suo rifiuto di partecipare ad un Mini-»' ; stero Orlando-De Nicola. D'altra partej l'ori. Facta declinerebbe l'incarico. Eglii se non sarebbe alieno dal l'accettare lai? candidatura alla presidenza della Camera^ aveva solo per la profonda amicizia. eh» lo lega all'ori. Giolitti, accettato di fai< parte del progettato Ministero Giolitti di concentrazione. Perjanto, siamo più chei mai in alto mare. Fra le ipotesi ojie s* formulano vi è quella che il Re si rivolgati al Senato per la soluzione della crisi. SI porla infatti di un possibile Ministero) 1 Tift.oni. Gli amici dell'ori. Bonomi sperai no ancora che dalle difficoltà attuali sor/4 ga la possibilità, assai discutibile, di una reincarnazione dell'on. Bonomi. Nell'atta sa dell'orientazione della crisi, sono stai convocati per domani il Direttorio dè gruppo socialista ed i deputati socialis presenti in Roma. Per venerdì è convo-9?. cato a Montecitorio l'intero gruppo socianq lista. La ragione della, convocazione è Itf svolgimento della crisi. Gli avvenimenti odierni hanno prodotto' viva impressione nel gruppo democratico al quale appartengono tanto l'on. Giolitti quanto gli on. De Nicola, Orlando e.Facftu Pertanto nel pomeriggio si è riunito al completo, meno Fon. Facta, il Direttorio!' Vdel gruppo della democrazia. Venne deciti so di recarsi presso gli on. Orlando e DeNicola per avere da essi la relazióne det •fatti che, condussero al. famoso cormmica*: • to. Gli ori. Orlando è De Nicola dichiara* rnnò che avevano deciso di offrire un por-' trifogli all'on. Focta, considerandolo ili! narlamentare più vicino spiritualmente alj l'on. Giolitti, compiendo cosi un atto d» deferenza all'on. Giolitti. L'on. Facta ri> fiutò dichiarando peraltro che l'on. GioV 'lidi era assolutamente estraneo alla sua' decisione, tanto vero che Fon. Facta di-* chiarnva immediatamente il proprio reci*' so rifiuto. L'on. Facta aggiunse. 1&. moti* razione già nota del suo rifiuto, dichia* rondo che. o^tre alle ragioni'di sentimento,, la sua decisione era dettai a anche da dfc* versità di programma, non essendo il prò» gramma di Giolitti quello di Orlando.» De Nicola. Il Direttorio prese atto di que*| ste dichiarazioni e si dolse con gli on. Or*: laudo e De Nicola per non essersi questi ultimi mantenuti in contatto col Direttorio! nrima di fare la nota offerta, a Facta.. Infine il Direttorio ha deciso di chieder» un colloquio per domani all'on. Giolittii L'on. Pallastrelli si è recato stasera a casal dell'on. Giolitti ad esprimergli il desiderio!" del Direttorio. j In conclusione, tutto appare prossimo», Iranno In formazione del nuovo Ministero*

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