Da Pio IX a Pio XI

Da Pio IX a Pio XI Da Pio IX a Pio XI Ivo loglio i*Ioi3oi^to. Dal 70 in poi nessun Papa si era pili presentato alla balconata esterna di San Pietro per benedire il popolo di Roma, capitale del Regno.d'Italia. Quella finestra, simbolicamente chiusa da Pio IX, non fu riaperta ne da Leone XIII, nò da Pio X, nò da Benedetto XV. L'hri riaperta ieri mattina — dopo 51 anno — il cardinale Ratti, qui sibi impostai nomèn Pio XI. Acqua passata... L'ha riaperta al cosnetto di una moltitu'dTwe plaudente, in mèzzo alla rruale non Ve certo più posto por alcun cattolico così poco... illuminato come f|Uel bel tipo di montanaro savoiardo, che, nel 1S77, durante un pellegrinaggio famoso, fu coti-, ciotto al Commissariato di Borgo, drive ehbo a dire: «Ora non potranno più negare che il" Papa è prigioni ero. La prigione, è grande u bella e spaziosa, ma è ben custodita. Sulla porta i sóldhti vestiti di giallo e di rosso (gli... snizzcri!)- ma pur sempre soldati, col fucile a" baionetta in canno; gendarmi'per le scale, gendarmi nei cortili; anche il novero vècchio Papa, è custodito da altri soldati (le... gwirihc nobili!), che, sabre au clpir, non lo lasciano allontanare di un solo passo... I! nostro parroco bn dotto che anebe quegli uomini vestiti di rosso, che lo poitano (i... sediari), sono dei carcerieri, che lo Inficiano uscire per ricevere i pellegrini, ma. poi lo riportano, nella sua prigione. Eh! A noi savoiardi non ce la danno ad intendere; siamo furbi e abbiamo veduto coi nostri occhi. Anche il parroco hr «letto'. — Guardate bene tutto; e noi tornando m Savoia potrete smentire quelli elio osano negare che il Papa è prigioniero... » Pare che quel savoiardo pellegrino fosse un po' alticcio ; ina a parte il grottesco dell'allucinazione, l'idea del «papa prigioniero]! era per cosi dire nell'aria cattolica di quei primi tempi di Roma italiana, Quando correva pel inondo — specie nel Belgio e nelle Americhe — la storiella del Papa condannato dall'Italia a dormir sulla paglia. Allora, perfino a Parigi si poteva comperare per r>0 centesimi un fasccttino di paglia, legato e sigillato; con su scritto: «Pag'Ja'su cui lin riposato il santo martire, prigioniero degli italiani, il papa Pio I\"d; e nelle, campagne del nostro Mezzogiorno per due soldi si vendeva una incisione rappresentante l'io IX sdraiato sopra un pagliericcio, con accan- to un pezzo di pan nero e una brocca di acqua, e a distanza, vigilante, al di là dell'inferriata, un bersagliere col moschetto a baionetta inastata, nonché con grossi baffi alla Vittorio Emanuele... Ma da allora ad oggi n'è passata dell'acqua sotto 11 Donte di Castel Sant'Angelo! Oggi il commercio della paglia vaticana non va più affatto, e se una medaglia commemorativa della elezione del nuovo Pio, l'undecimo, ha da circolare, essa non può che rappresentare il Pontefice affacciato su Piazza . San Pietro a benedire Roma italiana, l'Italia e ogni altra gente del mondo, con tanto . di bersagliere irrigidito nel presentat-arm! Qualche cosa di nuovo, insomma, di non ancora veduto, cui anche quel tal montanaro della Savoia sarebbe propenso ad at- . tribuire un significato... conciliativo. Ma forse a quest'ora chissà quanta gente lon- tana, oltre mare e dì là dai monti, amplia fantasticamente questa prima notizia di Pio XI imaginando il nuovo Pontefice già fuori,del Vaticano, addirittura in piazza, Boortàto dai soldati di re Vittorio attraggano la folla inginocchiata. L'esitanza di Leone XHl Anche il cardinale Pecci, appena divenuto Leone XIII, avrebbe voluto affacciarsi a quel balcone esterno della, basilica per la sua prima benedizione papale : personalmente contrario alla parte intransigente del Sacfro Collegio, moderatamente favorevole ad un qualche princinio di conciliazione con lo Stato italiano, egli non sarebbe stato alieno da quell'atto esteriore, che già allora era da molti aspettato: ma sull'animo suo esitante nella commozione del solenne momento, prevalse la pregiudiziale politica dei cardinali intransìgentissimi, pei quali la benedizione dalia loggia esterna avrebbe significato dadi zione al «Governo usurpatore». Era la hmattina del 20 febbraio 1878, e piazza San Pietro appariva quasi deserta — ricorda I il famoso delegato di P. 3. che dopo il '70 | diresse la Sezione di Rorgo, il Manfroni ! nel suo: « Sulle soglie del Valicano,, (edizione Zanichelli, 'presso la Libreria Treves) — allorchè il cardinale Catte- rini si affacciò al balcone ad annunciare j con la fra'se di rito che il nuovo Papa. era. ' fatto; solo un po' più. tardi, al suono delle j campane si sparse la notizia per tutta | Poma e la folla si mosse da ocni parto chi ritenesse che, ner uscir da ogni ira-1bWzM si sarebbe" fatto a meno di ogni I ner ricevere la benedizione papnle. Da dove avrebbe benedetto Leone XIII? La consuetudine voleva ohe il Papa si affacciasse allo stesso balcone esterno donde era stato dato l'annuncio dell'elezione; ma il 20 settembre 1870 ora data ancor troppo recente perchè non prevalesse nel popolo stesso il pensiero che il Papa avrebbe benedetto dalla, loggia interna; né mancava beuodizione. » Sicché la folla si era divisa in "lue masso — narra il Manfroni — uria in Cljfesa.. l'altra in piazza, a seconda del- j le speranze o delle Informazióni che si pretendeva di avere : ma bastavo un movimento qualsiasi per trascinare fuori o dentro una nudata enorme;di popolo, prò una notizia, e che io mi movessi verso la jgradinata, perchè una massa ingente «li Ipopolo, correndo e gridando si preeipi-1lasco verso la Chiosa con grafi pericolo di Ic«or schiacciati o travolti Fu npoocsnrio :^««dnffi^^nttp/^^ÌM™- l2\S?*r.v fai^ sooluiK.no ti.itt i rnrteeli! e le poite e., . . • . in ■ " chiamare in servizio dallo vicino caserme |tutte le forze disponibili. Intanto, nessuna' comunicazione giungeva dall'lntornci del Vaticano: attraverso i vetri della ìnrra?za si vedeva gente muoversi, ed io distinsi benissimo l'iiirhitetto dei palazzi apostolici che dirigeva una squadra di operai, ma nessuno potè arguire dui suoi movimenti . .. , - .1 .![. '.it...'. fYl.-r-n la r.wn»nn1lA . quale delle due logge fos.ee la. prescelta anzi, se mai, poteva credersi che tanto l'ima minuto l'altra fossero oggetto delle sue cure ». La benedizione avvenne poi nella chiesa. La cronaca del tempo attribuisce a Leone XIII. esitante tra i consigli dei cardinali transigenti e crucili degli intransigen li rmosin ' via di uscito ' " So il oninioiip li. nuosiu... uii i i n^'1"-, ,„ ," 't0?0 di Castel Sant'Angelo saluta In. mia elettone sarà segno che dovrò uscire sulla l'oggia esterna: se tace, benedirò n po- poto in chiesa». Il cannone di Castel Sant'Angelo tacque, e poiché erano già le quattro del pomeriggio (la proclamazione nveva avuto "luogo poco prima del tocco), il nuovo punii sarebbe lìnclmouie ilociso con due rfo'rcde «soltanto; «In Chiosa!» UiV-altro versione, che non reggovn affai, to, pretendeva invece che la benedizione dalla loggia esterna fosse mancata, all'ul timo momento, per colpa della... invetria la: Leone XIII, vedendo la folla divisa parte in piazza e parte in chiesa, avrebbe voluto dare due benedizioni, una dentro e una fuori, per contentar tutti, ma i eci'imo- j nieri di n«r»hWov« tnitn nRcorvarn che. h,.\nieri gli avrebbero fatto osservare che la, invetriata della loggia esterna si apriva, con difficoltà e lo avrebbero perciò riaccompagnato nel suo appartamento. Versione che non reggeva perche « quell'invetriata era stata aperta poche ore prima per far passare il cardinale Catterini », che j aveva annunciata Anche Pio f'nrn'l.f Ìl',",n t,ìl ,0^« J^Sf1 VrtlttIfare come il suo predecessore.Egli fu e- Ulettola mattina del \ Agosto 190.3, e se già nel 78 c'era stato chi si aspettava la be- nedizlonc dal balcone di fuori, il giorno: dell'elezione di Pio X tale aspettativa era cosi diffusa come di cosa certa. Épperó la delusione fu molto maggiore. La lòggia pei la proclamazione del pontefice malnon per la benedizione papale. Solo nei giorni appresso il pubblico apprèndeva che jla. cosa era stata discussa subito dopo la Melezione: discussa e deliberata con appo- sita votazione in Conclave. Per due voti I C 11 (.LI l U Ultl.lC ", cinta la elezione del Pontefice. ' \ vpiiticinrnio anni dono, si ,r„\y?,",,T.K p p Z «p,- si disse — vinse il partito della <i loggia interna», e Pio X non si affacciò dove più si aspettava, di vederlo e dove, forse a l'ili personalmente — come aia n Leone XI II sarebbe piaciuto farsi vedere bcncdi- cente. A papa Benedetto XV la cronaca indi-screta non attribuisce alcuna esitanza trail'ima e l'altra loggia: benedì dall'interimiella basilica, senza aspettare uè li enn-ione di Castel SantlAngelo, che nemmeno nell i ner lui- inone). . .w.'.'i'.ii'ii nè. Lesilo eli una speciali. vótazione cardinalizia. Cavalcata di altri tempi I Certo, se un giorno il Capo della Chiesa romana dovesse ripassare la soglie del por- lone di bronzo, uscire dalla volontària clausura instaurata da Pio IX e passe'g- giare per le vie di Ruma, quello di iei4 „,,»„.•, ,,,.,.„ n„,.., «.„«tti,«J, ,.m,ip l'iiin SSSS f f , C9n«d.eiato cornai alio,propiziatore della, nuova era vaticani. Co-; niiiii(|up, se dopo questa, benedizione di pio!XI dalla loggia esterna della, basilica puoisembrarc non troppo azzardata la profezia idell'uscita, del pontefice"dui Valicano, non" 6 più consentito immaginarsi l'uno o l'ai-;Irò papa ancor cavalcante attraverso la. Ciità etorna,a.n,,dou,a,,i della solenne in- coronazione in san Pietro, lampi-iSho non.1tornano pili quelli nei quali ì papi, appena incoronati, con soieniiissiina cavalcata ,passavano a prendere possesso della!I basilica di San Giovanni in Luterano, coincjilella loro propria cattedrale, la veni me- ;costumi e ricchezza rli paramenti, le quali traversavano le vie. di Roma, sia che par* ■fissero dal Vaticano, sia. che muovessero dal Ouirinalc. La funzione, cui prendeva parte il papa a cavallo o in sedia, era fasto-!samento grand iosa: i cardinali, gli amba-sciatori, i principi. | i.reluti, vi partecipn-vano a cavallo. Lultima; di queste <cuyul- cate storico-religiosi^ risale ai primi gior- ni del pontificalo di Pio IN. Si vuole che onesta costuipanza. rmlta con •Leone XIII, abbia avuto principio nell'ottavo se- colo, quando fu eletto papa Stefano lì. che fu portato a spallo dal popolo romano fino ti « -a Vi. alla Basilica Lateranense. . E per ognuna di quelle famose proces-sionrpapali le cronache ricordaim qualche episodio o aneddoto curioso. Sisto V nellacavalcata aveva con sé gli ambasciai uri del Giappone; uno di essi vista l'abilita del Pontefice a cavalcare gli disse a basso voce; « — Vòstra Santità è montala leggermente, a cavallo, cosi come io non salirei fare». E il papa rispose: « — No, siamo Desunti e vecchi perché abbiamo uh inondo sopra le spalle i>. Viceversa, quando il cardinale De Medici si presentò a lui perl'adorazione in San Pietro e gli disse : „_-vòstra Santità ha ora un altro garbo " ^osji'»' »!*n"Hj 1K„,,. da quo lo che aveva quando eia cardimi- he „, Sisto V rispose: « Mentre eravamo cardinale, siamo nudali con le Spallo t»«H- I se e a capo chino per cercare nell'i terra | le chiavi del cielo: ma oro che le ai - ! biamo trovate...». Clemente XIV, giunto presso l'arco di Settimio Severo, cadde di sèlla e duvetic proseguire il cammino in una. sedia coperta. Fortunataniente j non ebbe u soffrire nella caduta; » —Con ' fusus, diceva, sed non dei grillili conlu j sus ». Il cardinale Pallavicini, segreta | rio di Stato, corse pericolo grave e si salvò proprio per miracolò. Za ^X^TÌ olVTlt cenza e sple.udoip quellu di Leone X. chemontava quello stesso cavallo arabo su cui, poscia, ni fatto prigionieri! u Hu- veitna. Altri pupi Intervennero sopra linainula, Celestino V sopra mi giumento di cui reggevano le redini i re di LJugheriu e di Sicilia. Da Pio VI in poi 1 pontefici parteciparono iillu solenne cerimonia, in 1 carrozza; toccherà a Pio XI Tarsi vederc I per Poma In... automobile? Vinile Rutti al soglio pontificio: Don Stur- Coninin.H romani Roma. 6. notte. 11 Mondo cosi commenta la nomina del Pana: Due uomini in Italia debbono es-e partle.òlarmente felici dell'assunzione di Ma nessuno potrebbe dire che il Pontefice, oggi proclamalo In mezzo a cosi vasto tripudici di popolo, avrà assolto il suo compito quando avrà impostato il problema della su" politica verso l'Italia. Al magistrato nil»*""* l,el Catolicismo incombe oggi un'o- (l0,.a f(,nnidabile: „,iella di risuscitare lo i i - r ■ : ' : . ; , i > i M i 111 ! . ninna 114 mcch naie 11 > spinto germinante cVisiiano in un mondo nel quale i v;doii della torma hanno ripreso cosi aspro predominio e la bisogna è estremamente più ardua che quella di risuscitare caratteri cancellati dàlie pagine sbiadito, di un palinsesto . Ee ben calcolale frasi del 'comunicalo pontltlcio non possono annullare il particolare volere che la bene- dizione impartita ' dal loggiato esterno as- ... .. ....11 . .-■ r~l ........ n .........ita .ì.ill.. . . 1 some nello svolgimento recente della politica vaticana di Ironie allo Staio italiano ». l'Idea Nazionale scrive: «Pio XI, cardinale della nobilissima Milano, vanto d'Italia, che per secolrha fronteggiato le invasioni guerriere e lilosoflchc del protestante Simo nntieatiolieo, benedice'l'Italia e la penedizione scende su 1 Italia ricostituita nello sforzo della guerra compiuta, nel pre- nl'o 'I0'1» viiioiia: su malia che ha rag giunto i suoi confini e sicura di sè sopri sopra lune lo miserie di una vita parlamentare, ri¬ prende' nrq^mondo^ia nìrjstone'"'vaticrnuVà da Dante 1. Il «Giornale d'Italia» così commenta il comunicato ufficiale del Vaticano sulla benedizione del Pupa: «Questo comu'- nicato era il mono che si potesse fare nel momento in cui un Pupa compie il gesto còr.'is&io&A 'li interrompere una consuetudine stabilita da tre ^mm