La fiera della neutralità

La fiera della neutralità La fiera della neutralità Si -è discusso, itsltimamente, in Francia, se il ìcymanzo d'avventure sia — dopo più ili mezzo secolo — ricomparso, specie per oliera di Pierre B'enoit, e in renila si dovuto constatare che se il favore del - pubblico corona i .racconti tlnlla traina complicata c interessante, par tuttavia late preferenza non deprimo: la narrazione psicologica, pura, per esempio eli Marcel Proust. Insomma, i due generi possono fiorire senzfa recarsi danno, e là JRcvue de. Francc del Piovosi accanto al tate Sale del fienoM. Ali.'Affaire Fuuldès del Pravel ha stampato VipUhalamc del Ctyardotuie. Co^icolic. a parar mio, non è cqi;o pui'lare di una preivnideianza del « roinn-n roinrmesciue » sul romanzo caratteri, ma piuttosto è bene notare ànsi ripresa del roina,n/o d'intreccio, che pillila della guerra era nn po' inell'oiiinra, o almeno si nascondeva nella torma del romanzo sociale o a tesi. L''s iioclurncs, di Georges lmann (Paris, B. Crassei, ed.) non si confondono nell'inimcns-jtfi scialba e itnmedi attamente peritura dei ifijrt scritti a. proposito della gjierai europea: senza essere un'opowi eccezionale o profonda hanno una. seduzione foi's'anohe brutale, ma certo non comune. Dedicati a Binu-VrJnier come « testimonianza, di ammirazione, di riconoscenza e di simpatia » mi hanno ricondotto a un'intervista recente in cui l'autore dei « MMègim,» dichiarava di non sapersi spogliare dall'ispirazione di guèrra: t/lmanu possiede ini niaiggior grado del suo maestro, il dfc>no istintivo e necessario del tornami ere; inailo di far si onere entro le rive del srajg-etto una corrente continua n irai-Pinosa di passione o di curiosità, e tale lacolta, sostiene le incongruenze, e copre le intemperanze oc'casionaite dalla materie.. #*• Ricorriate la celélire presentazione ili Vani ty Fair, e il sentimento di profonda malinconia die sopravviene aH'iuiroìv di fronte allo spettacolo vario, gaio e miste e iiiiniiltuoso della folla? .'Qui sia è «Iti Aera delle vanità, mi luogo non cerio mortile, uè allegro ». "t.c riflessioni «lei Thac.keray possiamo •fare nostre e aU'fi.speti.o del onriivnrmerragli'Ò dosmopoUia di Ginevra, negli anni 1916 e 1917, che ci presenta riniann, ;1 richianio e la quali'.''."!, di « flora della, m miai ita » sono, non che legittimi, spontanei. Turbinio di Esenti delle più disparate nazionalità, Intrighi di avventtuirieifi, c-oinplOtU '.li '-pie. ten lozioni c cudtfi*! di diplomatici, utiestioni ili denaro, supremazie mondane faticosamente ottenute, amori Insinceri, riedizioni politiche; problemi di razze, rivalità infrenate, disegni tenelirfisi, tinto si murre vorticosamente nel la placida Svizzera, sotto la vernice delle convenienze sociali. Le orchestre dei grandi alberelli, indifferenti e frivole, suscitano le danze, e mia pàtina di ossequiosa correttezza copro >; pit insidiosi progetti, occulta le Ione imnlRr-alitli e tentici- Questa mescolanza di tragico e di superficiale, questa duplicità di atteggiamenti danno all'osservatore scettico.' poco portino aìl'inrMgnazione, l'idea di> una fai sa crudele, così Intonso concludersi in un dramma. Nella bortega di un ciuco russo, a. Gine ; I I j ! I ; | 1 rja I | •n. ! si radunano dei rivoinzionori'. agenti secreti ; delia Germania: anzi, il , capo di costoro, MedviciloiT, è il solo in contatto con l'amba- . sciata tpdesea: gli nitri o sono a] corrente dei | suoi fini, oppure non li hanno ancora scoperti • perche troppo preoccupati delle teorie sociali*; lifo-iiiteninzlonuli per sccórgersene. Merivledoff o in intima relazione con la. moglie del console di « s. M. le rivi cip Slattile » fin Blltisioneré trasparente) la cernile, a sua volta è ramante del console di Francia. Situata in nn purdo c'usi accorcili per l'iutersecuzloné delle notizie diplomatiche, Idia di San Car- vajrno (è il nome della donna) si serve della sua speciale posizione per favorire gli scopi di Medviedoff: oggi, sarà- un agitatore italiano che scampa ài pericolo di essere arrestato alla frontiera, domani una. spia, che si introdurrà, con false ca-stc. in Francia. Poiché da Parigi viene inviato in missione a Ginevra Georges .Hunter (che nel libro parla in prima persona). In. femmina, ini rat.) remi lira la sua conquista. Ella, è legata a Medviedoff da. un'attrazione int.eBettùàle e sentimentale, che davanti a lui la priva di ogni velleità. • Causa, l'attentato allo Zar del 1 marzo 1?S7 Medviedoff aveva perduta il padre ed il lVatello. il primo morto di dolore, il secondo impiccalo. In quell'epoca Ida Struuim era bimba, figlia, di un guardiano della prigione in'cui era. chiuso il fratello di Medviedoff. e in lei era sbocciala un'infantile simpatia per il detenuto. Pili tardi, quand'olia romiti-ceva vita galante le era stato presentalo Meflyièilòff,.miserabile e utopista: presa da affido r?r lui e divenuta nel frattempo moglie del co'risble, lo aveva protetto, amato e salvai1', passata a Ginevra., la sua natura di ribelle', le aveva, permesso di collaborare con Itili • - Il console francese ricevendo Ht lj Il console francese, ricevendo Hunter, lo ammonisce sui pericoli della citta, e dell'ambiente, dileggiando le lungimiranti preveggenze dei competenti e democratici ministri. In sua presenza riceve Medviedoff che viene a chiedergli un passaporto, forte del nome del principe Glébine di cui, grazie all'amica, è segretario, e lo rimanda a mani vuota, non senza aver compiacentemente ascoltato una unga e prefisa definizione del bolscevismo E poiché la visi.'!', di Ida di San Carvagno si compie senza intervento di estranei, ad Hmiter non rimane che edWlearsi sulla sciandalosn e rivoltatile condotta del principe filél.iue ti quale, parente delio Zar. si avvoltola, compTòtamente inebetito, in iscóneie orgiè .. o tempi, o costumi; o progresso, o democrazia o ingannevole voi ami fé ! » grida, l'autore in principiti del capitolo in enti fa balenare le figure romantiche degli anarchici che. furono, ni contrapposto a quelli' così astute e coscienti dei o.ont©[npori'iiiei. Dirotti. Medviedoff non ha. che da spiegare cpialcho abiliittì perche ; suoi compagni, convocati in assemblea, accettino il denaro letlesofi. in tal modo scioperi potranno essere fomeniali in Francia e in Russi::, a. maggior gloria della rivoluzione futura. Ad un ballo « di pror;njanda » degli Alleati' — miali sforzi per organizzarlo con sapienza e accortezza è oliale immensa, incalcolabile "lilita: — hj,, ,ii San Carvagno riesce a cogliere Hunter nella me del suo .amore, e gli si abbandona du- rame ma breve passeggiata, la festa termina ignomininsaiiiente: il mrincipe Olebiiie ranprcsenianie autOrevoWssimp "dell' Intesa' viene a lue con un suo di-ado, per questioni finanziari* e lo scandalo - data la circoBtair/a — è piando. ' giungono dalla Francia: £011 •a Cattive nuove Officina Ci cti5o1 gli eserciti indici re console appare ancl amami', o sonratiitl passapoìto ,ir:.mio Mpu4.ro egli si diba Il 'debiti i Ih- Ih cani] re, ed una dunostr, luzionari ..-i disperd tazioni sensate svizzero. Siumo nel novembre 1016: guerra sono stoni orlanti, i Fra'jiti.;, nvu.la la ìrova del e'del li*.adima:ifo di ii avfi, ciecamente favori ter e, dopo avergli ri le toporano; e dalla Russia : 1 ang 'sin. l'i probi c liilùlvl indo 'sciare il •r la sua ma di mi l nemico, i dubbi, 'ne muoia ì rivo; raomeiidi un consigliere li mi ileo a i a die i notizie della iJ con s->! e L;j proprie; colpii Jan Carvagno, da confessa ad Munte cario die do- aJjiróerttano i fatti, si uccide. Humer è ora «olo di fronte alla donna: a conoscenza della sua• opera■ vorrebbe sourarsi dal suo òcmiPio, .invano, che ella lo riprende furiosanjente, con uno slancio che tutti: travolse e alpesta: onore, patrie, dignità. Attaccata a ufi con ogni più rarhmua e pjsic-me sedufipao.' jdtt fa ih Htuilcr 11 •■•to giocattolo, si dà ottenere le carte del console'in suo posésso. Quando l'ahnire ivr lunghi mesi si e. rascinato nel fungo, nell'aprile 19-17, la Germi'.p.ia .copseme ai russi il ritorno in patria., Mctòviedofi mi i'1 prcsenlimetito di un grandi' d. fiispi tutti mi-fa va. ti'*" ptov <!. C' 1)0 vi ter. ufi e i1 lo ay'c'fiilo e;;!i ."'eripie scirimimi, 1.;;?a )p|S.SÌa per una supremazia il-.f sognato : partonu studenti, ini li riior' verso mia ,i»|f ' Smi G'irv Vieti vi etTo'ff il. di .,!!■ : i'i-\- ,-|'.-U.' . S. !" mossa da ahoii'i'i'v.";: ri. i simile alle studi verso rigiro!'> ini'. :.ii:li tiesse fluii-, j al rimorso c alla vergogna, lascia Ginevra per la FAancia: «Ed ora non ho altro che una speranza, e a. te la consegno, pregandoti, scongiurandoti di mirare giusto, snidato biondo in grigia uniforme, mio oscuro uccisore, mio vendicatore! ». Fine volgare? Evidentemente le linee del racconto non sono pure e lievi, e la parabola, della nari azione non conserva, in ogni suo punito una grazia tlelieata. .Stridori melodrammatici ustionano, seguili da. pause, preceduti da incerte e deboli preparazioni, e solo il dono di sincerità e di forza, travolgente riesce a superare le asperità derivami dalla malsicura impostazione degli episodi e dei caràtteri. 1 drammi singoli sono numerosi, c s'intralciano: Ida, che conduce di fronte la. parie di spia antica di Medviedorf, duella d! moglie e di signora, quella, di amante del console e più lardi di Hun'ter, dovrebbe sfolgorare in mai consistenza estetica assidimi, inattaccabile, trovando in essa lama vitalità da non smarrirsi nei temporanei atteggiamenti, in. maniera da riassorbite, la propria personalità dispersa, e a un tempo prodigarla intieramente. La salda unità della sua ligula invece non esiste: .stabilito il suo compilo di seduttrice, di donna fatale. Iti vediamo offrite la sua bellezza senza poter disceriiero iu lei i! movente profondo dell'alio, senza che hi reazione, e il palpito delia, sua rame (specie nel caso di Hunter) si discoprano a. noi. che dobbiamo esser paghi dilla desi rizion'è delle conseguenze. Anzi, se queste ultime per Georges Hunter ci sono si ■ lamento illustrate, nella loro forma più grave, e cioè nel tradimento del nonsole, sono accennate di sbieco, in luna fretta, si che il riverbero decisivo che esercitano sid suicidio del lnnzionario diviene addirittura artificioso. Medviedoff è un personaggio centrale mancalo, disceso al secondo ji.ia.ro benché in possesso delle. Mia dell'opera: non ha rilievo suhicieuie per imporsi e gettare i suoi eoinpelilori in una ridda da cui escano spezzati e affraliii ; la sua: sola conquista è Ida. di fenn Ca.rvagno, e senza di lei" non sappiamo ceno a che cosa approderebbe. La sua energia, prodotto ili volontà ferrea e meschina, non impressiona', o la. sua intelligenza non varca i limili riolla consueta mediocrità sellarla. Maloagrin, il console di Francia, r il più imperfetto e se non fossero lo. sue cliiae Cu leve ni reazionario antidemocratico e mal contento, lo si potrebbe relegare di colpo nel limbo delle ligure informi e inespresse. 11 principe Olébine, intento a. crogiolarsi nel brago .fella sua esistenza, ha giusto risalto, e, conio figurine secondarie, l'ebreo Oiirltzky, la mantenuta Andrea, colia bene nelle suo qualità di popolana rozzamente sentimentale che. sussisto!» attraverso la prolungata >ue pravazione, il postino Stnpfer, meritano di exsere menzionale. Inafferrabile, Georges Hunter si dilegua in un mistero che, per l'arte, è colpevole: apprendiamo le suo vergognose docilità, il suo'tradimento, eppure nessun dato ci fornisce gli elementi indispen subiti por una ricostruzione, cosicché la sua i tragedia, la sua passione sono impotenti a ' creare I efi U'asto torma S'i-c di rustico, m impotenti luogo del con¬ dì amniatico si ha una copt essi ohe in di hionclogo che. si raccoglie nelle patii) diario imimo. individuali 1 proraconisti, conviene non frasfturare gli appiintì allo svolgimeiitp.: le ."iKkiivis.io.iii e i capitoli noe rientrano sempre, uno nell'altro, in un'ascesa metodica' od ordinata, vi seno degli urli e dei trapassi violenti, deilo scene condensate accanto ai altre diffuse. Le attenuanti dell'Jmann si traggono dall'abbondanza e varietà della maiena, i cui espelli singolari lo hanno iticiiriosito forse un po' troppo, si ila prevalere talvolta sulla corrente principale del romanzo, e da dei ungii dello apostrofi polemiche uel tutto seonveuierfi in un lavoro di fantasia. In verità il soggetto si prestava a mordaci censure di persone e di meloni: chi tralasci per un momento la valutazione letteraria del libro e pi cu.la a meditare sullo stando di' osso, sulla, pittura dei costumi e fidile abitudini — la visione dell'Imami cemeòrda con ali.ro che abbiamo avuto modo di leggere — sarà portalo a conclusioni crudamente pessimistiche, e in lui sorgerà irresistibile il desiderio di riporre — ci une già Thsekéray al termine -.iella sua « Fiera delle vantili » — i fantocci niella scatola, coti l'aggravarle di non illudersi sul carattere perpetuo della loro prigionìa. Non sono neppure i pregi dello stile quelli elio rendono degno di nula il romanzo delrimami: la forma è ancora in molta parie approssimativa, e l'espressione non e talmevi- d;t ri produrre con pe.- ìe scalila ed eftlca fotta sobrietà e. con mulo e completo vigore l'oggetto 'iella rappresentazione. Limami è preciso, non pittoresco. Fece mi convoglie, di deportati (p. li- : «Essa p.nn vide a tutta prima che una lunga Illa, grigia che shoccava da un viale, poi, a misura che la sfrana processione si avanzava, essa distinse .. gruppo dei deportati, che cainminava.no sei a sei ira una ■doppia siepe i.ii soldati. Erano uomini, donne, e.! anche dei vecchi e persino deL fanciulli, quesii ultimi sia frammisti alle colonne, sia appollaiati sulle carrette che si scorgevano passare tia due file, cariche di stracci e di provvigioni ». Nient'altro, sebbene le righe ora citate appartengano ad uno dei capitoli più vibranti del volume. *4* l.cs Xofiturncs, primo romanzo dell' Imauc, uer la disinvoltura delia tecnica e l'audacia delia prova, appare, ha scritto Edrooml .lalonx. nano «un débili, a signnler » o non diverso è staio il nostro proposito. Senza indulgenza abbiamo messo in luce i dile'ti ed enuncialo IL pregio, e sinché la padronanza « dell'arte del romanzo» apparirà altrettanto indispensabile quanto, in un autore drammatico, la conoscenza «.dell'arte del teatro» sarà lodevole presentare al pubblico coloro che mostrano di possederla. Poiché al raffinati e agli esteti é consentito uno sdegnoso disprezzo verso gli. scrittori non .supremamente puri, ma mai v'ò potenza arlislicn senza una base naturale, e le facoltà istiueriscono insieme e la creazione e la t.i forma entro Ja quale essa racchiude. A. C. «Ufi»*-

Persone citate: Cattive, Fair, Georges Hunter, Ginevra Georges, Humer, Marcel Proust, Officina