Le consultazioni della Corona sono finite

Le consultazioni della Corona sono finite IvA CRISI MINISTERIALE Le consultazioni della Corona sono finite L'incarico all'on. De Nicola Roma, 6, mattino. La giornata domenicale non ha fatto compiere palesemente alla crisi alcun passo verso la soluzione. Il solo fatto concreto della giornata di ieri consiste nella chiusura delle consultazioni della Corona. Dopo ciò, il Re ha voluto nuovamente conferire, per un riesame della situazione, con i presidenti della Camera e del Senato. Fu doDO attesto riesame che il Sovrano ha fatto nuovamente pregare l'on. Giolitti di recarsi al Quirinale, dove l'ex-presidente del Consiglio ha conferito col Sovrano per circa un'ora. Sull'obbiettivo e sul risultato di questo colloquio mancano informazioni precise. Ad ogni modo rimane accertato che l'on. Giolitti non intende nel momento attuale ritornare al potere. Pertanto la situazione rimane ormai orientata verso una soluzione De Nicola. L'attuale presidente della Camera riceverà oggi, lunedì, l'offerta dell'incarico diffìcile di formare il nuovo Gabinetto. L'on. De Nicola, che fino a sabato non sembrava disposto ad accettare l'incarico qualora gli fosse offerto, è entrato ora in un nuovo stato d'animo. Egli ha rinunziato all'ultimo momento alla rapida visita progettata a Napoli, od è rimasto a Roma. Sembra che data la prevalenza della sua designazione nelle consultazioni della Corona si deciderà a compiere il tentativo di formare il nuovo Ministero. L'on. De Nicola è apparentemente in condizioni straor dinariamente favorevoli per la composizione del nuovo Gabinetto. Nessun uomo Dolitico ha infatti delle simpatie di cui gode l'on. De Nicola, in tutti 1 gruppi della Camera, cominciando dà quello socialista. Ma egli deve lottare contro difficoltà enormi di persone e di programmi. De Nicola, contrariamente al suo primissimo disellilo, deve convincersi della necessità di formare un Ministero, come si dice, di « colore », cioè un Ministero di sinistra coll'app'oggio dei popolari, dei socialisti, escludendo dal Ministero, come persone, i gruppi di destra. Questa situazione di privilegio di cui un Ministero De Nicola godrebbe presso i socialisti, gli ha procurato l'ostilità delle Destre, che in una riunione privata hanno già deliberato di combattere un eventuale Ministero De Nicola se esso avrà l'appoggio dei socialisti. La situazione si può pertanto cosi rias sumere: probabilità di accettazione da parto di De Nicola dell'offerta di comporre il nuovo Ministero ; giudizio riservato sull'esito felice o meno del tentativo, qualora l'on. De Nicola vi si accinga. La crisi sarà ad ogni modo ancora lunga e difficile. La cronaca della crisi nella giornata di domenica ò questa: il Re si è recato alle oro 10 da Villa Savoia al Quirinale, dove alle 10.30 ha ricevuto Fon. Nitti. Il colloauio è durato fino alle 11. Dopo di che il Re è tornato a Villa Savoia, non prima però di avere ricevuto i ministri dimis-. Sion a ri per la consueta firma dei 'decreti. Il Re nel pomeriggio ha ripreso le consul* fazioni, ricevendo alle 11,30 l'on. Federa»* ni. quale rappresentante del gruppo nazio* nalista, 1) colloquio ò durato fino alle 15. Alle 15.5 è stato introdotto Fon. Orlando, col quale il Re si è trattenuto fino alle 15,30. ora in pui il Ré ha ricevuto l'on. Tittoni, presidente del Senato, che era già stato consultalo sabato mattina.- Successivamente si é recato al Quirinale, chiamato! dal Re, il presidente della Camera, on. Da Nicola, che egli pure era già stato consuKtato dal Re. 11 nuovo colloquio con Del Nicola ò durato fino alle 17. Alle ore 18 il Re ha ricevuto l'on. Giolitti, ch'era già staio consultato venerdì. Col nuovo colloouio fra il Re e l'on. Giolitti sono finite lo consultazioni della Corona. Convocata d'urgenza, si è riunita ieri lai Direzione del Partito popolare italiano,-, presenti tutti i suoi membri. Dopo l'esame della situazione parlamentare, la riunione ha volalo il seguente ordine del giorno:; «La Direzione, preso atto con pieno con. senso dell'atteggiamento assunto di fronte alla crisi dal gruppo parlamentare, coristatando che es*o s'ispira al proposito té» naceniente vollito dal partito di riformarci con criteri di lealtà il costumo parlamentalo, invita il gruppo stesso a fare operai cerche l'indirizzo del Governo si volga all'interno alla pacificazione contro tutte le", violenze e le fazioni; all'elevazione del coistaine politico specialmente nel Mezzogiorni no ; al risanamento ed alla ripresa della'*' vita economica nazionale anche con op«' Donimi nrovvedimenti finanziari; all'estei ro alla ranida ricostruzione dell'Europa adì al ristabilimento di sani rapporti tra lena* zioni, ispirati a concetti di giustizia e di pa-ce ; afferma che la collaborazione del giìrpìsi. po popolare con altri gruppi parlametttart non è possibile senza garanzie di carattere programmatico ed organico, le quali coll'interesse del paese diano una mag-» giure stabilità alla vita, parlamentare edassicurino: l.o) una. rapida attuazione di quei prò» getti di legge nei quali sono maturati àyiA rante i passati Governi alcuni postulati, del partito, quali quello della libertà scolai stica, della riforma agraria per l'avviaimento alla costituzione della piccola proi. prietà all'abolizione-del salariato ed aliai legittima rappresentanza degli interessi, à finalmente la riforma cooperaliva e «inda» cale specie per la rappresentanza, nazionale del lavoro; 2.o) il rispetto delle autonomie locali «f la ricostruzione degli organi autonomistici nelle terre redente, e l'immediato avviamento alla riforma amministrativa su basef regionale con rappresentanza proporziói naie». L\4flrc?i3/"a Stefani comunica che ieri il Rà ha ricevuto gli on. Nitti, Federzoni, Or* laudo. Re Nicola e Giolitti.

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