Politica doganale e politica estera al Consiglio Nazionale Socialista

Politica doganale e politica estera al Consiglio Nazionale Socialista Politica doganale e politica estera al Consiglio Nazionale Socialista Roma, 21, notte. Oggi il Consiglio Nazionale Socialista ha terminato i suol lavori approvando due notevoli .oildini del giorno, il primo sulia politica doganale ed il secondò sulla politica interiiazionale. Ecco l'ardirne del giorrso sui problemi doganali. - t II Consiglio nazionale in materia dt politica -(doganale, riaffermando la necessita di adottare um sistema di liberi scambi che permetta la opportuna distoibuzione delle merci tra le nazioni evitanda la nascita e la vita artificiosa di speciali categorie di industrie che ora si alimentano solo della possibilità di mantenere prezzi altissimi a dar.ina del consumatore, dà mandato al - Gruppo parlamentare socialista di opporsi vigorosamente irt Parlamento alle tarine doganali recentemente applicate dai Gover.no con decreto reale». L'ordine idei giorno sulla politica internazionale era stato presentato al convegno nazionale dai due relatori Serrati e Treves ed è cosi concepito: « Il Consiglio nazionale ecc. ecc., considerando che i «risultati della guerra intemazionale e le suo conseguenze hanno messo più chiaramente a nudo il carattere imperialistico della competizione degli Stati bor- thesi e rivelato nettamente la menzogna elle ideologie .nazionali' e patriottiche con cui si capri vaino le speculazioni mercantili neila conflagrazione ira le tìue coalizioni capitalistiche egualmente responsabili dell'immensa distruzione di vite, di averi ecc. ecc.. afferma: • l.o) I trattati di pace indici e strumento della prepotenza imperialistica come non vincolano gli stessi che li hanno firmati e imposti, copie dimostrano le ultime conferenze diplomatiche, ancor meno vincolano i proletariati mondiali i quali li considerano come • chiffons de papiers » da violarsi ad abrogarsi non appena passibile; • 2.0) le vere alleanze fra i popoli sono quelle che concludono fra loro i proletari di tutti i paesi attraverso le loro istituzioni e mediante ii potere politico conquistato; • 3.o) la costituzione artificiale di piccoli. Stati sorta sotto il pretesto, della difesa di interessi etnici, storici, linguistici, strategici, nazionali, è essenzialmente reazionaria e contraria agli interessi .superiori della civiltà e del proletariato;, essa si 6 mostrata cosi contraria a natura che già si vede nel Centro Europa* determinarsi un movimento di alleanze che accenna ai bisogni di una federazione. I socialisti propugnano non il frazionamento dei popoli in piccoli raggruppamenti statali ma la loro federazione per quanta è possibile economicamente accentrata in vasti aggruppamenti statali con quello opportune autonomie politiche, culturali, linguistiche, religiose, ecc. che rispettando le tradizioni ed 1 sentimenti delle popolazioni non ledano i superiori interessi degli scambi e dello sviluppo della produzione; • 4.0) di fronte ai problemi nazionali del paesi arretrati soggetti alla dominazione ed allo sfruttamento economico degli Stati capitalistici i socialisti affermano che 1 proletari devono avere per essi tutte le simpatie e confortarli del loro aluto senza confondere mal la propria attività con quella dei partiti cosi detti- nazionali. I socialisti devono Illuminare le classi lavoratrici intorno all'essenza vera dei movimenti di emancipazione nazionale e devono approfittare di ogni movimento rivoluzionario nazionale per condurlo a conseguenze socialiste; • 5.6) le conquiste coloniali, naturale sviluppo del regime Ubero-scambista sono dal socialisti nettamente avversate. Essi devono solidarizzare con le masse dei paesi colonizzati e pensare di strapparle dall'ignavia della dominazione per fare della loro avversione al dominio un'arma di lotta e di rivoluzione; « 6.01) i socialisti esprimono la propria effettiva solidarietà alla repubblica della Russila dei Soviet!, vedono nellTalrmunciata conferenza di Genova, con l'invito a parteciparvi . alla Russia ed alla Germania un trionfo della loro assidua azione per il riconoscimento della Russia e- revisione del Trattato- di Versailles, e perchè questa nuova conferenza cui la Russia ha calorosamente aderito non si trasformi in altra delusione in luogo borgheF"\ decidono di promuovere e aderire alla corvjcazione della conferenza internazionale HIA tutti 1 partiti socialisti senza; distinzione ,di scuola, perchè definisca le volontà del pro- 'letariato di tutti i paesi intorno ai problemi delle riparazioni e Indennità e disarmo intemazionale, 'della restaurazione economica ' a1 .base della solidarietà internazionale circa i debiti, le materie prime, gli scambi sui problemi coloniali e nazionali anche per fronteggiare la reazione militarista nazionalista europea cosi nell'ordine estero e neirinterno di ogni paese. E tale volontà del proletariato sia solennemente affermata dai 'diversi gruppi parlamentari con azione combinata e simultanea in guisa da riuscire monito pi Governi contro tutte le mene di guerra <ii militarismi e imperialismo che tenderebbero a fare della conferenza di Genova un'altro inganno teso alla buona fede- dei popoli'». Il Direttario del gruppo parlamentare socialista ha profittato della riunione del Consigilo nazionale ed ha voluto esporre ai diligenti del partito 11 suo pensiero in ordine» ai lavori parlamentari che si svolgeranno} air l'apertura 'della Camera-. La riunione si % protratta per oltre tre ore. Per il giupno hanno riferito Musatti, Zilocchi e Trevès; ,r>er la Direzione hanno risposto Baratone», Velia, Serrati, Fioritto. I rappresentanti del gruppo parlamentare si sono poi ritirati dopo sentite le intenzioni della Direzione del partito' circa l'azione parlamentare del gruppo, azione che deve essere — dice un comunicato — di disciplina e di iorza.

Persone citate: Fioritto, Musatti, Treves

Luoghi citati: Europa, Genova, Germania, Roma, Russia