Le alternative dell'ultima giornata

Le alternative dell'ultima giornataLe alternative dell'ultima giornata - ROMA, .21, notte. Stanotte, alle 1,30, mons. Migone, segretaHo particolare di Sua Santità, ha celebralo la Messa nella cappella privata del Papa. 'Ad essa ha partecipato con spirilo assorto Vinfcrmo. All'uopo è stata, lasciala socchiusa la porta che dalla camera del Pontefice immette nella- cappella. La messa notturna e l'estrema unzione 'Alle 2,15 mons. Zampini, sacrista dei Sa'cri Palazzi Apostolici,.alla presenza del penitenziere maggiore, cardinale Giorgi, del segretario di Staio e dei famigliari, ha impartita, al Pontefice l'estrema unitone. U Pontefice ha ricevuto il Sacramento in islato di completa conoscenza. Terminata la. funzione, ha ringraziato il sacrista e il cardinale penitenziere della consolazione che dalle loro mani aveva ricevuto. Poi è tornalo silenzioso, con la bocca atteggiata alla preghiera', mentre ì suol occhi vividi ancora si posavano or su l'una, or su l'altra delle persone che erano nella- sua stanza, Gli astanti 'frenavano a stento le lacrime. La stola violacea di monsignor sacrista fu deposta ai piedi del letto del Papa, il cardinale Gior' gì ha intonato le preci dei moribondi alle quali i presenti hanno fallo coro. Paio prima delle 2,30 il Ponte/Ice si è rivolto al dott. Batlistini, che era a fianco del !<\io, e gli ha rivolto serenamente queste parole confidenziali e quasi scherzose: «Che fai, che stai ancora qui? Tu sei più vecchio; vattene dunque a dormire •. L'archiatra ha dovuto inchinarsi all'affettuoso desiderio del papa j&Jt-uscito poco 'dopo dalla camera. É' rimasto a vegliare il dott. Cherubini. Alle ViO Benedetto XV ha avuto un laceran'te attacco di tosse-. Due o tre colpi soffocati dal catarro. Si è avuta la sensazione che le vie respiratorie fossero completamente impedite. Ad un tratto Benedetto XV ha piegato il capo sul cuscino,, e rivolgendosi al dott. Cherubini ha detto: «Datemi dell'acqua... ». Un bicchiere fu subito avvicinato alle labbra e l'infermo bevve pochi sorsi. Furono portate nella -camera due bombole di ossigeno è al cardinale che era presso l'infermo il .medico disse: « Forse non le consumerà tutte». Una profonda commozione invase tulli l presenti. Jl Papa conservava la più completa lucidità di mente. Alle 3,30 fu suonato il campanello per chiamare presse- la stanza un cameriere privato. L'alba * > Alle ore 5,15, chiamalo, è tornalo il dottor batlistini; che si è recato subito nella stanza del Pontefice. Verso le 5,30 per un guasto si è spenta la luce elettrica nell'anticamera del Papa; Egli se ne accorse e qualche tempo dopo chiese al presentii « Ebbene, à stata accomodata la luce elettrica?*. Tra i primi prelati che sono accorsi starnate presso il Pontefice, è slato il sostituto Segretario di Staio, Monsignor Pizzardo. Quando il Papa lo ha visto, ha alzato la mano per benedirlo, dicendo : « Andiamo meglip, andiamo meglio». Poco dopo:però, alle 6,15, l'infarino ha avuto una grave crisi. Fu subito mandato a prendere con un'automobile il nipote, marchese Giuseppe Della Chiesa, che tnlrò nella camera alle 6,50. Anche il Cardinale Gasparrl a stalo subito chiamato presso il letto del Pontefice. Alle 7,30 entrano in Vaticano ì sanitari prof. Marchiafata e Bignami. mentre presso il Papa si trovano sempre i prof. Battistini e Cherubini. Durante la visita dei medici, mentre tutto pareva perduto, l'augusto infermo Ili è riavuto e come il solito ha cominciato a ìrivolgere domande ai presenti. Alle 7,50 è entrato nell'appartamento del Papa il Cardinale fan Rossum con l'elemosiniere segreto, Monsignore Cremonesi. Alle 8 è- stato redatto il écguente bollettino: « Le condizioni*del Santo Padre sono peggiorate nella notte, che e stata moUo^agitala ed insonne; processo pneumonico diffuso; temperatura 38,4; polso 120; respirazione 60. — Firmali : Cherubini, Bignami, Marchiata va, Battisi ini a, Brevp sopore Subito dopo il consulto il Santo Padre, che mentre l medici lo osservavano e lo ascoltavano, aveva sentito le conseguenze dei movimenti e delle agitazioni, è entrato in vn.periodo di calma. Il respiro affannoso si è cai maio', e'l'infermo ha detto di voler riposare. Si è voltato sul fianco ed ha preso subito sonno.'V famigliari si sono allontanati in silenzio e dotta porta accostata sonb rimasti in osservazione. Benedetto dormiva tranquillamente. 1 i L'Osservatore Romano, organo ufficiale 'del Vaticano, uscito in edizione speciale alle ore 10, oltre alle notizie già riferite, confermava il riposo del pontefice-. «Subllo^dopo la visita dei medici il Santo Padre si è assopito, respirando più Uberamente. Se il riposo potesse continuare l'augusto infermo né sarebbe indubbiamente sollevalo » ; Alle ore 8,45. precise è giunto In Valicano mons. Nasal li-nocca, arcivescovo 'di Bolo¬ gna. Egli negli ultimi due giorni si era tenuto in costante contatto telegrafico e telefonico col Vaticano. Ieri sera parti alla voUa di Boma, accompagnalo da mons. - Pailotti. Era alla stazione ad attenderlo una carrozza di palazzo che ha raggiunto a gran trotto il Valicano. Ricorrendo oggi la festa di Santa Agnese, della quale il Papa è. mollo devoto ■ perchè protettrice del collegio Capranica, del quale fu alunno, espresse il desiderio che gli si mostrasse la staluetla della Santa che gli offrirono gli alunni, del collegio stesso. Naturalmente, il desiderio del Santo Padre e slato subito esaudito, il Pontefice ha pregato rivolgendo uno sguardo supplice alla statuetta e quindi si è riassopito.-La statuetta di Santa Agnese è stata poi posta sull'altare della cappella slessa. ^ Alle 11,10 te condizioni del Papa apparivano gravissime. Il riposo che Vlnfernio aveva trovato dopo il consulto del medici, non è slato quale si sperala. Pure, egli ha riconósciuto l'arcivescovo di Boloqna, ^monsignor Nasalli Rocca ed altri preldu. i quali, dopo essersi brevemente intrattenuti con l'infermo, hanno celebralo, là'Messa netta cappella attigua alla camera del Pontefice. Il bollettino pomeridiano Nel pomeriggio lo stato dell'infermo è andato aggravandosi. Si è parlato di deliquio, di agonia. Quando la porta dell'appartamento papale si apre per lasciar passa.re qualche alto prelato, si vede una fuga di Ire camere affollale di cardinali, vescovi e-dignitari. Tulli sono in piedi. In piccoli gruppi parlano a voce bassa e sembrano allenitele. Nei rettait&oli bassi delle due jiorte- aperte vigilano guardie nobili, silenziosamente. Alle 17,5 qualcuno esce dalla camera del-Pontefice, prèsso il quale restano i principi Chigi ed Albano, il senatore. Montresor, il nfùrchese Fabrlzi, il conte Macchi, il bal'y delr l'Ordine di Malta conte Lambertenghi, il principe e la principessa Isabella" Borghese, il conte Pietro Chiassi' il marchese Amici mons. Boncompagni. Alle 17,30 la porla dell'appartamento si apre ed appare il cardinale Gasparrl col Vito trasfigurato dal dolore. Gli occhi sono gonfi di'pianto. Tutti i presenti nell'antica mera gli corrono vicino. Gasparrl parla a voce rotta. Le sue parole giungono appena a chi gli è mollo vicino. Il segretario di -Stalo ha voluto venire fuori personalmente a co munlcare ai diplomatici presenti l'estrema gravità delle condizioni del Pontefice* L'emozione è intensa. Poco dopo esce un gio vane sacerdote e legge il bollettino in quel momento iledallo dai medici. E' delle 17,30 e dice: 1 . «Le condizioni del Santo Padre.si sono fatte nella giornata ancora più gravi. La respirazione si è fatta più faticosa e difficile. Le forze del cuore vanno sempre più affievolendosi. Firmalo :~Marchiafava, Bi gnami, Battistini, Cherubini». L'Osservatore Romano pubblica che dopo questa visita medica pomeridiana il Papa, rivolgendosi ai sanitari, ha detto, con chiara voce e con perfetta conoscenza.:* Offriamo la •vita per la pacificazione del mondo... ». • In piazza S- Pietro, intanto, si addensa gran folla. Dopo che si sono diffuse le notizie dell'aggravarsi delle condizioni del Pontefice, la-folla si accalca svedulmente dinanzi alla porta di bronzo, ove è stalo disposto un servizio di rinforzo di regie guardie, le-quali hanno formalo un doppio cordone, attraverso il quale passano i personaggi che si recano in Vaticano. SI seguono carrozze^ ed, automobili, che portano cardinali, diplomatici; personalità. Le anticamere dell'appartameli' lo pontificio sono piene. L'ansia è generale e su tutti i volti si legge la costernazione V<È morto...,. Vincite.al lotto Alle 18,30 si sparse in Roma la falsa notizia della morte del Papa. Non si sa -come, né per, opera di chi si sia sparsa questa, vóce. Del resto, il popolino già da ieri va'dicendo che il Papa è morto e' clic la morte viene tenuta nascosta d'accordo, fra'Governo e .l\allcano; lant'è vero che' il popolino ha jjiuocatò i numeri del Papa., e ti sono stale stasera numerose vincite coi seguenti numeri: 7 (numero degli anni di regno di Benedetto XV)', 50 morte, 72 cardinale. ' .. Stasera, adunque, alle 18,30, si è sparsa la voce che fosse morto il Papa alle 17,58. La notizia fu recata anche alla sala stampa, mediante la presentazione di alcuni dispacci e giornali esteri. Si verificò immediatamente, una ressa enorme agli sportelli del telegrafo e del telefono. Furono presentate parecchie centinaia di ' telegrammi a giornali^ di tutto il mondo, e la falsa notizia fu telefonata in varie partila giornali della Penisola. Ma chiesta conferma presso il Ministero degli interni, la voce è risultata falsa. Il Papa è ancora in vita. Alla presentazione di telegrammi fu rimediato perchè furono-trattenuti all'Ufficiò telegrafico, che, per ordine dell'Autorità, non diede loro, corso. Non cosi potè avvenire per i fonogrammi. Infatti a Firenze ed a Napoli la notizia della morte fu pubblicata mediante edizioni speciali, che andarono a ruba, sebbene le Prefetture locali avvertissero che la morte non era avvenuta. A Napoli è avvenuto un caso comico: il Consiglio comunale era in quell'ora riunito, e sospese la'seduta in segno di lutto! 'Miglioramento? Nemmeno asfarlo apposta, alle ore 20 si è manifestato un arresto- momentaneo nel peggioramento delle condizioni del Papa. A quell'ora è uscito dalla camera dell'infermo il padre Basile, confessore del Pontefice. Il padre Brille dice che ha notalo un lieve miglioramento in Sua" Santità. Era assopito e pareva.respirasse con minore ' difficoltà. Poco dopo, anche il nipote del papa, conte Persico, ha lasciato l'appartamento pontificio. Alle 20,15 informano che proprio allora il Papa ha detto di avvertire il cardinale%Vico, vescovo di Porllo -. e Santa Rufino, che venga domattina a dire la messa nella cappella attigua alla camera, cosa che dimostra che l'Infermo si sente steuro di passare lay notte tranquillamente. Alle 20,30 entra il cardinale Giorgi penitenziere maggiore, il quale si affretta a passare la seconda notte presso il letto del l'ortlefice. In tutta la giornata il Papa non ha mal chiesto l'ossigeno. Anche la giornata d'oggi, dunque, finisce smentendo ogni previsione dei medici. Sono le 23 ed il Papa, che secondo il parere del medici curanti non avrebbe giunto a superare il pomeriggio, è ancora In vita e vi ha chi, nel suo entourage, non esclude che l'infeimo possa passare la notte. Però i più ritengono la catastrofe inevitabile jif è anzi purtroppo preveduta come possibile da un momento all'altro.' Da Costantinopoli*' Gli eucaliptus ... Un caratteristico episodio accaduto nell'anticamera pontificia. Si sono visti awivare due francescani con un grosso involto sotto il. braccio. Chiedevano di essere introdotti dal Papa. Arrivavano da Costantinopoli e recavano immagini satre di un santuario cristiano come omaggio dei cattolici di Oriente al sommo Pontefice. Essi, quando partirono, non avevano notizia delle condizioni disperate del 'Papa. Hanno una missione dd compiere ejion possono rinunciarvi in un momento cosi flcclsivo: l'omaggio che essi recano potrà dire il pernierò devoto del fratelli cattolici.' di Oriente. ' E I- francescani sono fatti passare. Altro grazioso episodio si è. verificato stasera. Si vide giungere una signora straniera, in abito da croce-ros'sìna. recante in braccio un grande fascio di rami di eucaliptus. Chiede del decano dei. sedlarl, al quale porge il. suo fardello, raccomandandosi calorosamente di far'subito bollire l fiori, di eucaliptus e di farne subito aspirare i vapori al Pontefice. E' un rimedio prodigioso, essa assicura; e non bisogna indugiare! Il decano del sediari l'accontenta e porla i rami di eucaliptus in una stanza vicina mentre la dama, straniera se ne va soddisfatta del' dovere compiuto. Alla Segreteria di Stuio continuano a giungere numerosissimi telegrammi, hanno telegrafalo tra gli. . altri il Re d'Inghilterra, i Sonarti del Belgio e di Spagna ed il Presidente del Brasile, , t