La sosta di Lloyd George a Parigi e la costituzione del Ministero Poiancarè di Lloyd George

La sosta di Lloyd George a Parigi e la costituzione del Ministero Poiancarè La sosta di Lloyd George a Parigi e la costituzione del Ministero Poiancarè (Servizio speciale della STAMPA) PARIGI, U, notte. . Poincaré, dopo i colloqui avuti nella serata con altre personalità politiche, ha potuto annunciare, verso le 22, che il Ministero era virtualmente costituito. Il nuovo presidente del Consiglio presenterà i suoi collaboratori al presidente della Repubblica domani a mezzogiorno. Ecco come è composto il nuovo Gabinetto: Presidente del Consiglio ed Affari Esteri: Poincaré ; Giustizia e Servizi per l'Alsazia-Lorena: Barthou ; * Guerra e Pensioni: Maginot; ~ Marina: Ttaibertl ; Finanze : De Lastcrye • Interni : Maunoury ; Pubblica Istruzione: leone Bérari; Lavori Pubblici: Le TrocQueur; Colonie: Sarraut; Lavoro : Alessandro Bèrard ; Regioni liberate: (ancora da attribuire) ; Agricoltura: (ancora da attribuire: la scelta è tra die roti e Varlac) ; Commercio: (ancora da attribuire: la scelta è tra Cheror. e Dariac) ; Igiene, Assicurazioni e Previdenza sodate: Beibel. . I sottosegretari di Stato giàuesignatt sono: Poste, Telegrafi e? Telefoni : Laffont; Insegnamento tecnico: Bollin; Marina mercantile: Dutrcil; Aeronautica: D'Aublgny. Lloyd George II primo ministro britannico, Lloyd George, è giunto oggi a Parigi, con il treno speciale delle ore 15. Alla stazione si trovavano ad aspettarlo un grande mimerò di personaggi, fra cui l'ambasdiatore d'Inghilterra a Parigi ed il capo del protocollo. Anche il si' gnor Rriand aveva voluto essere presente. Non appena Lloyd George lo scofse, un sorriso meravigliato gli illuminò 11 volto. 11 primo ministro Ingfese disse: «Ma slete qui? Sono veramente lieto di vedervi!.» Ed .i due personaggi si strinsero lungamente ed affettuosamente la mano. Dopo un breve colloquio, e dopo essersi' naturalmente prestati alle esigenze dei fotografi e dei cinematografisti, Brland e Lloyd'George attraversarono, parlando sempre con grande cordialità, il sa. Ione dei ricevimenti. Briand accompagnò 11 primo ministro britannico fino alla sua automobile, e si congedò con grande cordialità. Indi tomo in stazione, per salutare il Presidente j del Consiglio dei ministri e il •ministro degli Esteri del "Belgio, che avevano viaggiato sullo stesso treno. Quando le Delegazioni alleate e i loro capi furono partiti, dall'ultimo vagone del treno speciale scese il signor Rathenau, con gli altri membri della Delegazione tedesca, che avevano viaggiato con lo stesso treno del primo ministro britannico. Lloyd George "dalla stazione si recò immediatamente all'Hotel Crillon, dove era stato fissato un appartamento per 24 ore almeno e per 48 al massimo, per lui ed il suo seguito. Lloyd George, dopo brevi istanti, si recò all'ambasciata d'Inghilterra, dove Poincaré lo aveva già preceduto. Il colloquio tra il primo ministro britannico ed 11 signor Poincaré è durato un'ora e mezzo. Lloyd George era . aicompagnato da sir Roberto Home, ed il signor Poincaré da Carlo Reibel, uno dei futuri membri del suo Gabinetto. Il colloquio fu oltremodo cordiale ; ma ebbe il carattere privato che conveniva ad una conversazione tra il primo ministro britannico in funzione ed un uomo di Stato francese incaricato Ji costituire un Ministero. Nessuna decisione poteva essere presa durante quest'intervista ; ma lo scambio di opinioni ha avuto luogo su tutte le questioni pendenti tra il Governo francese ed il Governo britannico. In mancanza di documentazioni, il signor Poincaré e Lloyd George dovettero tenersi alle questioni di principio. Quando avrà costituito il suo Gabinetto, Poincaré completerà indubbiamente le sue informazioni, ed i negoziati riprenderanno allora il loro corso normale. Nel lasciare l'Ambasciata inglese, il signor Poincaré si è recato direttamente a casi sua, mentre il presidente del Consiglio ed il ministro degli Esteri del Belgio, si facevano annunziare a Lloyd George, il quale si è trattenuto a lungo con loro. E' molto probabile che il signor Briand aiibia assistito alla conversazione tra Lloyd George ed i due ministri belgi, poiché giunse all'Ambasciata inglese alcuni minuti dopo di questi, e non ne ripartì che alcuni minuti prima che 1 ministri belgi lasciassero l'Ambasciata. Dall'Ambasciata, Lloyd George si è recato direttamente all'Hotel Crillon, e nella serata ha assistito alla rappresentazione del h'aust, all'Opera. Lloyd George partirà domattina alle are 8,10 per Calais, per ritornare a Londra. Poincaré ostile alla Conferenza di Genova? Alle Delegazioni parlamentari Poincaré ha fatto dichiarazioni che precisano i suoi intendimenti. « Non ho intenzione — egli ha detto — di fare un Ministero politico. A tutti ì membri del Parlamento che vengono a vedermi io dico che le questioni di persone non debbono entrare in gioco. Nessuno si dissimula la gravità della situazione presente. Le ore ohe noi viviamo sono altrettanto serie quanto quelle del 1014. L'unione è più che mal necessaria. Anzitutto bisogna ottenere il disarmo degli animi. La pace è indispensabile fra i partiti per l'opera che vi è da compiere, ed essa si deve fare a profitto della Francia e non contro un partito o contro un altro. Questo linguaggio ho tenuto tanto ai membri dell'Intesa democratica quanto ai radicali socialisti. Io non ho preso Impegni di sorta verso pessimo, ma tengo a rammentare che il caso ha voluto che nei Gabinetti che sono, stati costituiti durante i miei sette anni di presidenza, vi sono sempre stati dei radicali socialisti ». Il «Matin », che si può ritenere bene informato in quanto che Poincaré fin dal giorno in cui abbandonò l'Eliseo è stato suo fedele collaboratola, crede poter assicurare che « i Consigli Supremi hanno vissuto »; l'ultimo ha finito di sconsigliare un sistema di discussione die era già parso a tutti infinitammite pericoloso. Poincaré nel rumerò del primo gennàio della «Hevue des deux mondes» chiamava que&ti sistemi di discussione «diplomazia da cinematografo ». Il « Matin » soggiunge che il patto franco-inglese, per il cui mantenimento il «Temps» si esprimeva ieri sera con grande calore, sarà, si spera, conchiuso. « E' questo, assicura il « Matin », il voto più ardente del signor Poincaré e di tutti i francesi ». Ma questo patto, ;si affretta poi a soggiungere non potrà essere il patto il cui testo è stato ieri comunicalo alla stampa. In quanto alla conferenza di Genova, prosegue il «Matin», si dovrà stare a vedere. E' prodigiosamente istruttivo osservare che quando il 7 gennaio la: proposta di Lio. George venne formulata. Vi fu qualcuno che prese largo tempo per rispondere e che infatti non ha ancorai risposto. Questo qualcuno è il' rappresentante del più grande e del più ricco popolo della terra: l'America. Se l'America, che non passa por marcare di decisione e di rapidità, prende tempo per sapere se si recherà o non ad una conferenza intemazionale, forse anche la Francia può prendere un'po' più di tempo per la sua decisione. E il giornale rammenta quello che relativamente a questa Conferenza ha già scritto di recente Poirxaré: «che cosa guada enerà la Francia in questa rumorosa dimostrazione? Nulla. Che cosa potrebbe perdervi? Tutto. Clie cosa vi perderebbe la Germania? Nulla. Che cosa potrebbe guadagnarvi? Tutto». È il giornale conclude dicendo che sarebbe da sorprendere se egli avesse mutato di opinione. A proposito della Conferenza di Genova, il New York Herald assicura che. assistendo a titolo di osservatore 'all'ultima Conferenza del Consiglio Supremo, il colonnello Harwey ha rivolto numerose-domande relativamente alla .Conferenza di Genova. Le risposte di Lloyd George sono state telegrafate integralmente a Washington, non soltanto per informare il presidente Harding che la Conferenza avrà luogo, ma anche per informare che l'America avrà diritto a mandarvi cinque delegati!, cioè il massimo iflssaito dalle grandi Potenze, perchè le altre non avranno diritto che a due delegati. Tuttavia il Daily Mail, in un telegramma da Washington, assicura che il segretario di Stato, Hughes, riceve numerose proteste contro la eventuale partecipazione degli Stati Uniti alla Conferenza di Genova, perchè tale Conferenza implicherebbe .11 riconoscimento di Lenin e di' Trotzky come rappresentanti della Russia. Una di queste proteste, redatta in termini particolarmente vigorosi, emanerebbe da Samuele Gnmpers, presidente della Federazione americana del lavoro. L'invito alla Russia di partecipare alla Conferenza di Genova è considerato dal Governo soviettlsta come una prima vittoria morale. L'ultimo numero del giornale Isveslia. organo ufficiale del Governo di Mosca, qualifica infatti in questo modo la decisione di Cannes a favore della Conferenza di Genova, « una prima grande vittoria morale riportata dal regime soviettlsta sulla diplomazia delle grandi Potenze ». L'organo ufficiale del Governo di Mosca scrive anche: « L'Intesa ha ora riconosciuto che il Governo dei Sovieti è destinato a durare, ed ha abbandonato la sua politica di intervento armato ». I Alla domanda se la Conferenza di Cannes avrà un seguito, il. signor Poincaré ha dichiarato che le conversazioni come quelle di Cannes non si riprenderanno, e se pnire devono essere riprese, non lo saranno che dopo che colloqui! particolari saranno stati scambiati. Gli Stati Uniti e la Conferenza di Genova Dablll a Russia - L'America vuol variarci chiaro - Troppi armamenti! Washington, 14. La Washington Post dice che gli Stati Unitl aspetteranno qualche giorno àncora prima di rispondere all'invito di partecipare alla Conferenza di Genova. Tale ritardo è richiesto, se non altro, dalla necessità di vedere che cosa farà la Francia, visto che nè la Francia nè l'Inghilterra sembrano disposte ad impegnarsi in maniera decisa nella questione del riconoscimento della Russia dei Soviet!. Gli Stati Uniti desiderano attendere che queste nazioni si decidano in un senso o nell'altro. E' probabile che alla Conferenza di Genova si prospetti la questione del debiti alleati verso l'America. Se tale questione — dice 11 giornale, — sorgerà, la delegazione americana deve essere pronta ad accettarla secondo i desideri e la convenienza del popolo americano. Negli Stati europei si parla con molta facilità della cancellazione dei debiti: evidentemente non si tiene conto del peso che questa cancellazione porta sul contribuente americano. Secondo la Post è evidente che l'Europa è favorevole al piano di Stinnes per lo sfruttamento della Russia. L'America pensa che non si debba decidere cosi leggermente sul piano *di- sfruttamento economico di una nazione il cui popolo è senza voce. In realtà, fino a che prevale 11 regime attuale in Russia, è inutile parlare di commercio con la Russia, in cui quindici milioni di persone nella vallata del Volga stanno morendo di fame, mentre il resto del paese ha un vitto precario. In Russia vi sono ricche miniere ed altre ' risorse, che l'industria tedesca volgerebbe in suo profitto. In poche parole, la Germania farebbe in Russia quello che accertava il Giappone di aver fatto in Cina. Concludendo, gli Stati Uniti sono pronti a far quanto posono per il risanamento economico dell Europa, ma vogliono vedere molto chiaramente quale b l'attitudine dell'Europa in un problema in cui gli Stati Uniti stessi hanno un interesse. Da Washington, poi, il New York Times riceve che l'America non ha ancora deciso di partecipare alla Conferenza economica di Genova perchè non è ancora chiarito il programma eventuale della Conferenza stessa. Il giornale dice che i problemi più importanti da risolversi in Europa sono il problema russo, il problema delle riparazioni tedesche, e infine quello dei bilanci finanziari di tutte le nazioni d'Europa. Essendo noto — dice il New York Times — che il dissesto di alcuni Stati ■ d'Europa dipende quasi interamente dagli eccessivi armamenti terrestri, è evidente che qualche cosa deve essere fatto per ridurre tali armamenti se si vuole risolvere la questione economica. In conclusione, l'America vuole essere ben sicura di quello che farà l'Europa prima di compromettersi con una accettazione dell'invito fattole di partecipare alla Conferenza economica. Il New York World dichiara che Hoover dovrebbe essere il rappresentante ufficiale dell'America alla Conferenza economica di Genova. Lo stesso giornale non sa rendersi conto delle ragioni per le quali il Governo americano esita ancora a rispondere all'invito accettandolo, nominando al tempo stesso Hoover come delegato americano; Il giornale soggiunge che l'unica spiegazione può forse trovarsi nell'osservazione americana per la questione dei debiti. Occupandosi del'progettato accordo anglo-francese 11 giornale si augura che esso valga a convincere la Francia della necessità di una politica efonomina sana, e conseguentemente la induci! ad una diminuzione degli armamenti. (Ag. Stefani). Bonomi dal Re • Roma, 14, notte. Alle 12,45 è-giunto Fon. Bono-mi. Con lui sono ritornati anche 1 ministri De Nava, Della Torretta e Raineri. Alla stazione erano a ricevere il Presidente del Consiglio ea I Ministri gli on. Rodino, Girardini, Micheli. Belotti, Giuffrida, Gasparotto, Bergamasco, Corbino; ì sottosegretàri Bevtone, Venino, Albanese, Tangorra, Valvassori-Peroni, Anile, Merlin, Lombardi, 11 senatore Salata, il prefetto Zoccoletti e poi i capi-gabinetto del Ministero dell'Interno e Presidenza del Consiglio. Eravi anche alla stazione il deputato Berardelli. Il treno è arrivato in.perfetto orario. E' sceso per primo il Ministro degli Esteri e poi il Presidente del Consiglio e gli altri Ministri. L'on. Bonomi, salutato 1 presenti, ha subito preso posto nell'automobile, dopo di aver dato, disposizioni all'on Bevtone perchè domani mattina, dopo la firma reale, alle 11. si riunisca il Consiglio dei Ministri. L'on. De Nava si è attardato a discutere con i ministri e coi giornalisti, comunicando le ultime battute di' Cannes per quel che riguarda il discorso di Rathenau, discorso pronunziato prima in francese e poi in Inglese, che è stato una minuta esposizione dell'attività tedesca e del bisogni della Germania. L'on. Bonomi alle ore 15.30 si è recato a Villa Savoia, dove è stato ricevuto dal Re, che ha largamente informato intorno ai lavorò della Conferenza di Cannes. Alle ore 17 11 Presidente del Consiglio si è recato a Palazzo Viminale, dove ebbe un colloquio, per la Banca Italiana di Sconto, coi ministri competenti. Domattina sarà tenuto a Palazzo Viminale il Consiglio dei ministri, dedicato essenzialmente alla relazione sul Convegno di Cannes ed al movimento diplomatico, già annunciato. Essp, oltre alle due sedi di Parigi e Londra, comprenderà anche qualche sede di secondaria importanza. Dichiarazioni del Ministro degli Esteri ai giornalisti Stasera alle 19 alla Consulta il ministro degli Esteri ha ricevuto i rappresentanti della Stampa ai quali ha illustrato l'opera svolta dalla Conferenza di Cannes. I giornalista presenti eran una quarantina, nella maggior parte dei maggiori giornali italiani Il ministro ha detto : « Argomenti essenziali del convegno di Cannes sono stati la questione delle riparazioni e la questione della ricostruzione europea Si discorse pure del problema delle garanzie della Francia come argomento idoneo alla Conferenza.' Il problema delle riparazioni è rimasto in sospeso per l'improvvisa crisi francese; invece, il problema della ricostruzione europea è' stato completamente assolto colla convocazione della Conferenza di Genova. Per quanto riguarda la ricostruzione economica europea, l'argomento è definitivamente risolto e le decisioni sono definitive. Il Governo italiano ha già iniziato l'invio degli inviti a tutte le Potenze che saranno ammesse alla Conferenza. Oltre all'Inghilterra, vi parteciperanno i Dominions. Base della Conferenza di Genova sarà il Consorzio di .Londra. Il problema delle riparazioni avrebbe avuta una soluzione definitiva, senonchè, quando si è trattato di stabilirne le modalità, è intervenuta la crisi francese, cioè è venuto a mancare il delegato ufficiale francese. Poiché in quindici giorni la Germania sarebbe stata dichiarata in mora, è intervenuto un « modus vivendi u. I pagamenti vengono dilazionati. Intanto, ogni dieci giorni il Governo tedesco pagherà una somma di 31 milioni di marchi oro, in attesa di una soluzione definitiva, a quando, cioè; il nuovo Gabinetto francese sarà costituito. Ciò non significa che bisognerà convocare un nuovo Consiglio Supremo in quanto che, essendo come ho detto più sopra la questione delle riparazioni in massima definita, potrebbe essere investita della conclusione di questo accordo — qualora il Governo francese l'accettasse integralmente — la Commissione delle riparazioni. La Conferenza di Cannes ha soltanto delibato la questione orientale di cui si occuperà la prossima riunione dei ministri degli Affari Esteri, che oggi è stata sospesa e che sarà convocata subito dopo la costituzione* del Gabinetto francese. « A proposito del patto di garanzie anglo-francese è opportuno notare — disse il ministro Della Torretta — che il memoriale italiano è anteriore a quello inglese e venne presentato dalla delegazione italiana specialmente per avere spiegazioni sulla portata dell'economia generale dell'Intesa Per effetto del memoriale italiano, si è potuto riaffermare che l'Intesa rimane integra e intatta, ma poiché la Francia si trova in condizioni speciali è stato necessario riprendere l'antico patto a tre stabilito dal trattato di Versailles tra l'Inghilterra, la Francia e gli Stati Uniti, e per tal fatto l'Intesa viene ad essere rafforzata ». Il ministro ha poi rilevato l'importanza della scelta di Genova a sede della prossima Conferenza 'internazionale: «tale conferenza sarà risolutiva per la stabilizzazione degli interessi reciproci delle potenze europee compresi i vintii ». Il ministro ha concluso affermando che « l'invito fatto al Governo di Mosca di partecipare alla Conferenza di Genova non è un implicito riconoscimento del Governo sovietUsta, in quanto che non si è ancora ricevuto da parte di questo Governo una 'lichiarazione che suoni accettazione dalle condizioni poste dal Consiglio Supremo per la partecipazione alla Conferenza stessa, condizioni che implicano il riconoscimento dei debiti, il rispetto delle fron: tiere dei vicini e l'astensione da qualsiasi propaganda rivoluzionaria, diretta contro gli altri paesi ». Il ministro ha aggiunto che proprio in questo momento, s'inizia il lavoro di preparazione della Conferenza di Genova e che dal Governo italiano partono gli inviti alle nazioni straniere che dovranno parteciparvi. Un comunicato ufficioso L'Agenzia Stètani comunica, datando da Cannes: ' _ , « L'Italia esce da questa Conferenza awantaegiata sotto tutti i punti di vista, sia politici,-che morali, finanziari ed economici!, naturalmente tenuto conto, quanto alle riparazioni, dello stato di diritto degli altri paesi formatisi col Trattato di Versailles e cooli altri atti addizionali. A Cannes, infatti," l'Italia ha ottenuto il pieno soddisfacimento delle sue domande: l.o facendo determinare in 240 milioni di marchi oro (cioè in una cifra superiore a quella prevista nel nostro bilancio) l'ammontare delle riparazioni In nahira delle quali potrà ricevere la consegna dalla Germania entro il 1922; 2.o ottenendo che le somministrazioni in natura fino a tutto il 31 dicembre 1921, il cui valore avrebbe dovuto essera, per diritto di priorità riconosciuto al Belgio fino dal giugno 1919, ; versato ai Belgio stesso, vengalo invec'a computate in conto delle annualità 1923 e se-; guentl, dovute all'Unita a titolo di ripara» zione; 3.o conseguendo infine che rimangano attribuiti all'Italia 175 milióni circa di lire, già depositate presso la Banca d'Italia, sul primo miliardo in denaro versato dalla . Germania alla Commissione delle riparazioni fin dal luglio 1931, somma che invece avrebbe dovuto passare agli Alleati per la priorità. Inoltre, la Conferenza ha valso a confermare i vantaggi ottenuti dall'Italia colla! convenzione 13 agosto 193!> che la Francia''; non aveva ratificato. « E' degno poi di rilievo speciale, tanto' , politicamente che economicamente, il fatto' che sia stata prescelta l'Italia come sede di quella riunione internazionale, dalla quale l'Europa attende il primo impulso verso lai 1 effettiva sua pacificazione e il suo riassetto; economico, e deve tenersi conto che era già stata affacciata l'idea di tenere tale Conferenza altrove. E non solo l'Italia avrà que- . sta soddisfazione molale, ma ha già ottenuto che nella formazione immediata dell'organo destinato a predisporre J'eseeuzione del pia--' no per la rimessa In valore dell'Europa o» rientale, il nostro Paese intervenga' in assoluta parità di conduzioni In confronto colla grandi Potenze. Insomma, il presidente del' Consiglio, on. Bonomi, e la Delegazione nostra tutta possono affermare di avere con difinità e con efficacia tutelati gli Interessi italiani ». Il dispaccio di Bonomi a Cicerin Cannaa, IV notte. Ecco il testo del telegramma inviato adorne del Consiglio Supremo dall'on. Bonomi Presidente del Consiglio del Ministri d'Italia, al Commissario del popolo agli Affari Estert a Mosca, Cicerin: « Intnome del Consiglio Supremo delle Polenze alleate ho l'onore di comunicarvi copia di una risoluzione adottata il 6 gennaio 19BI dai Governi alleati rivaliti in conferenza ài Cannes, in conformità di questa risoluzione e riferendomi al telegramma di Cicerin tri' data 8 gennaio 1922, ho l'onore di invitare dei delegati della Russia a partecipare ad una Conferenza economica e finanziaria che si aprirà a Genova all'inizio del marzo 1922, Vi prego di farmi conoscere l nomi dei vostri delegati e del loro personale. Non appendiavrò ricevuti queste informazioni, nonché to' indicazione dell'Itinerario che i vostri del*- ' gali si propongono dr seguire, mi metterò irtcomunicazione col Governi interessati é vt' tarò conoscere gli accordi presi per procurali loro i salvacondotti e tutte.le altre facilitazioni necessarie. Il Consiglio Supremo, cow scio che voi riconoscerete l'importanza eh» esso annette alle assicurazioni e garanzia poste come indispensabili per ta utile coope-' razione delle Potenze alleate e della Bussiti nell'opera di ricostruzione economica e finanziarla dell'Europa, ha appreso con-soddisfazione che voi vi proponete di inviare dei rappresentanti muniti di vieni poteri peli prendere delle decisioni »,'■', (Stefaml). 1 Dichiarazioni di Lloyd George sull'accordo anglo-francese e sulla futura Conferenza di Genova Londra, 14, notte,- Il corrispondente del Daily Chronicle da) Cannes ha intervistato Lloyd George prima della sua partenza per Parigi, ottenendone importanti dichiarazioni circa il trattato anglo-francese. Lloyd George ha detto che le sue basi devono essere sottoposte all'approvazione della Francia, e in seguito at quella del Parlamento Inglese. E' naturale che le sorti del trattato dipendano dall'atteggiaménto che sarà adottato dal nuovoj Ministero francese. Quanto alle riparazioni, U Premier Inglese ha detto che, qualora il nuovo Gabinetto francese non fosse favorevole alla ratificai delle proposte per le riparazioni, e. volesse sottoporre un nuovo progetto, bisognerebbe convocare un'altra volta il Consiglio Supremo per prendere di nuovo In esame la questione. , Lloyd^Gjeorge ha espresso le .più grandi speranze intorno alla Conferenza di Genova, da cui dipende la sorte di tutte le nazioni d'Europa. « La resurrezione economica del mondo è di prima importanza — ha detto — e non vi può essere vera pace se non con lai ricostruzione economica. Entro dieol giorni si riunirà a Londra il Comitato delle potenze per esaminare il da fare a Genova. L'Inghilterra favorirà la formazione di. una associazione, ovvero di un patto di nazioni, nel quale entrino le tre grandi nazioni : gli Stati Uniti, la Germania e la Russia ». Lloyd George ha continuato dicendo che l'on. Bonomi, come presidente del Consiglio d'Italia, è stato incaricato di fare gli inviti alle nazioni europee e all'America, per lai Conferenza di Genova. La collaborazione degli Stati Uniti è essenziale assolutamente per il successo della Conferenza di Genova, come è necessario l'intervento della Germania e della Russia. L'invito alla Russia non! pone speciali condizioni per quanto si riferisce alla liberta e alla Protezione del lavoro e del commercio. A Genova è stata invitata anche l'Irlanda ; e Lloyd George spera nella collaborazione dell'Irlanda, insieme con gli altri' alleati, per il bftie del» l'Europa. Il premier inglese ha poi dichiarato essere sua convinzione che un accordo per l'Orienta interverrà tra Francia e Inghilterra. « E' necessario — ha aggiunto — anche un accordo. tra i due paesi per quanto riguarda i sottomarini. Sarebbe un non senso un trattato angle-francese per la abrogazione o l'alterazione del Trattato di Versailles». Tutti i giornali inglesi commentano ampiamente la crisi francese. Il Times dice ohe vitali interessi francesi consigliano la Francia a non opporsi a portare il suo contributo per la restaurazione dell'Europa. «TI Daily Telegraph' dice, che Poincaré è il maggiore sostenitore del Trattato di Versair.es, e ohe 11 patto a due. o a tre, dovrèbbe sanzionare in modo assoluto le clausole. « Egli desiderai — scrive il giornale a proposito di Poincaré — che la Francia sia assicurata da ulteriori attacchi tedeschi, e vuole che essa non sia costretta a pagare essa stessa i danni arrecarle ». Il giornale spera ohe 1 negoziati iniziati da Briand potranno esser% condotti al fine da Lloyd George e Poincaré. Ug. Stefani), Gli accusati tedeschi per violazione alle leggi -di guerra (Servizio speciale della » Stampa ») Parigi, 14, notte. La Commissione, che ha esaminato a Parigi il 6 ed il 7 gennaio le sentenze della Corta di giustizia di Lipsia, ha approvato due mozioni, constatando che quasi hi tutti i casi la Suprema Corte non ha dato nessuna soddisfazione all'Intesa, ed ha concluso ohe la | Commissione è unanimemente d'awieo che ' dovrà essere ormai dato pieno affetto, a termini dell'art 228 del Trattato, alla Nota degli Alleati dal 7 maggio IMO , -