La minacciata chiusura del cantiere "Ilva,, presso Napoli

La minacciata chiusura del cantiere "Ilva,, presso Napoli La minacciata chiusura del cantiere "Ilva,, presso Napoli Le proteste de^ii operai Napoti, 11, tnatunu. Ritorna a galla la minaccia di completa chiusura del cantiere « Uva », di Bagnoli. Dupo il varo a-ei o Bagnoli », la inacaiianza di QueU'uiiportantissimo stànilimeni» vide delincarsi sull'orizzónte minacciósa iti propria catastrofe. Molte riunioni da quattro mesi si sono andate tenendo aW Palazzo della Foresteria, nel gabinetto del Sindaco di Napoli, con l'intervento dei rappresentanti pollaci della nòstra Provincia, a Roma presso il Presidente dei Ministri e S. E. Miciieii, per scongiurarla, ma fino ad oggi nessun pronto c positivo risultato è scatuiito dalle discussioni. Gli operai, circa un mese la, osservando che la tanto minacciata chiusura dell'» Uva» si. effettuava man mano inesorabilmente, vennero ih città a protestare presso le Autorità e sfilarono composti nei' le principati arterie cittadine. In quel primo momento per calmare gli animi eccitatissimi, le Autorità promisero il loro interessamento e nuove riunioni si sono avute a Roma, poi, la Commissione di agitazione desìi operai è stata lasciala sola in giro per i vaili Ministeri e nessuno più ha voluto metter mano in un groviglio riconosciuto da tutti pressoché inestricabile. L'on. Bonomi, nella sua visita al cantiere « Uva ». promise senz'altro, di concedere lavoro a quelle maestranze, ina la promessa è restata tale, malcrado che il Presidente fosse stato sollecitato varie volte dagli operai e da alcuni deputati di Napoli, anc&e ultimamente. il luauii'uslo ai cittadini Poiché la Direzione Centrale dell'" Uva» ha deciso di licenziare la quasi totalità degli operai entro la settimana, il Comuato di agitazione ha lancialo ai cittadini di Poz-. zuoii, Bagnoli c Fuorigrotta, questo appello : « Dopo tre mesi di agitazione, dopo nullo vane promesse, la sorte dell'oliva» 6 segnata ! Un altro licenziameano di operai ò imminente e preludia olla chiusura definitiva dello stabilimento di Bagnoli, riono altre centinaia, di famiglie che vengono lanciate sul lastrico. Come per l'Arsenale di Marina, cosi per lo stabilimento « Uva ». di Bagnoli, lo maestranze napoletane vengono sacrificate agli interessi politici degli altri centri di Italia. o Non è più questione di comizi. Gli operai non possono restare inditiereuti di fronte alla misura che sovrasta sul capo dei loro figli. « E voi. cittadini, non vorrete negare la vostra solidarietà incondizionata ai fratelli che lottano per il diritto alla vita e por salvare le proprie famiglie dalla fame, o Sia di mònito a » chi può c devo provvedere » una manifestazione unanime delle popolazioni di Pozzuoli, Bagnoli e Fuorigrotta. Tutte le botteghe, tutti i palazzi e tutte it„mrStanKln sterno di gene raie protesta ? socchiuse in segno ai gene Lunedi gli operai verso le otto e mezza uscirono dallo stabilimento e a piccoli gruppi si sono portati, a piedi, a Fuotigrotta ed a Pozzuoli per ottenere la chiusura dei negozi. Sparsasi in un baleno la notizia della protesta degli operai, tutti i magazzini, i portoni, i bassi si sono socchiusi in segno di completa adesione. Intanto i vari gruppi diretti a Fuorlgrotta si sono riuniti a Piazza Pilasyi ed in numero di oltre mille operai hanno girato per le vie del rione ottenendo la chiusura da tutti gli esercenti anche i più restii. Il corteo si è in breve di molto ingrossato per l'accorrere dei disoccupati e di molte * « vogliamo lavoro e gpane ». La manifestazione è riuscita solenne e il tatto del commissario dott. Primavera ha evitato anche ' i minimi incidenti che di solito non possono mancare. Alcuni hanno tentato di portarsi sotto la grotta di Posillipo, per recarsi a protestare anche per le vie * WdCn passio" 8UarCUe rGSle na impedito 11 passaggio. • Attentati alle linee tram viarie Intanto una commissione del comitato di 1 agitazione delle maestranze dell'uliva» si è pomata dai deputati del P. P. 1. di Napoli per essere accompagnata a Roma da S. E. Rodino perchè questi col suo interessamento riesca a raggiungere l'intento da tutti sospirato, ma che purtroppo è ben lontano. La chiusura completa dell'uliva» è oramai virtualmente compiuta; solo un'energica azione di tutti i deputati napoletani la potrebbe scongiurare od almeno procrastinare. Una larga rappresentanza di operai si recò al Deposito dello Tram vie Provinciali chiedendo ai traiuvieri ed agli operai l'immediato abbandono del lavoro. Il personale risposa che pure dando tutto l'appoggio morale olla classe metallurgica dell'uliva» non intendo ! va abbandonare il lavoro senza mia catego ! rica disposizione della Camera Confederale, Ne è seguita una animata discussione, ma infine gli operai si sono allontanati vociando. Essi si sono diretti lungo la linea tramvia- ! ria che da Bagnoli si snoda verso Fuorigrot I ta, fermando i trams ed ingiungendo ai ma> I novratori ed ai fattorini di riconr! irli ai do j positi E' intervenuta, più volte la lorza pub j fclica che è riuscita a fare allontanare gli operai dal Cantiere»Navale-dell'Uva. Essi però erano decisi a non rinunziare al loro piano. Alcuni di essi, infatti, si munirono di ferraglie ed altri attrezzi ed hanno fatto saltare alcuni bolloni del binario che è stato rovinato in più punti'. Altri hanno asportate le «linguette» di Terrò e diacciato. I deplorevoli atti di csobotage» compiuti dagli operai rappresentavano un serio pericolo per le vetture trnmviarie provinciali che, procedendo di.corsa potevano facilmente fuoruscire dai binari danneggiati e capovolgersi. Fortunatamente ì tramvieri, informali in tempo hanno fatto indietreggiare le vetture, alcuno verso Bagnoli, altre, quello comunali comprese, a Napoli Informato di quanto accadeva il Commissariato di Fuorigrotta, è accorso un commissario di P. S. con numerosi agenti investigativi e guardie regie. Alla loro vista gli orerai si sono dati alla fuga. Si sono avuti a deplorare numerosi incidenti tra forza pubblica e metallurgici ed uno di questfe stato tratto in arresto.. Mentre però veniva tradotto all'ufficio di P. S. sono accorsi ì compagni che lo hanno liberato. L'agitazione delle maestranze dell'Uva è continuata ieri con maggiore intensità Gli operai. *ntrati alle seUe nei cantini-i. dono un'ora ne sono usciti ed in massa hanno improvvisato una imponente dimostrazione. Ad essi si sono unite anche molte donne di Bagnoli e Fuorigrotta La pubblica sicurezza pi'eva preso imponenti' misure di ordine: la strada che mena a Pozzuoli era cusiorlita da euardie regie, carabinieri e truppa. Quando gli operai hanno tentato di avviarsi verso Pozzuoli la forza pubblica ha sciolto i dimostranti Ne è nato un tumulto durante il anale sono stati operati alcuni arresti. Una nane desìi operai nero è riuscita egualmente ad arrivare a Pozzuoli dove ha chiesto la solidarietà degli operai dèi cantieri Armstrong. Le maestranze dell'Arnistrouc non hanno però odorilo alla richiesta -perchè esse dovevano riceve ordini dalla Pioni alla quale sono foderati. 11 sindaco di Pozzuoli ha cnnsinrlialo gli operai a nominare una Commissione colla nuale si sarebbero recati a No noli ner conferire con il prefetto Infatti la C"T"1**'"5ÌrT"p ^ stata ricevuta rliO nrpfelto di Nnnoli. T] colloquio però non ha Avuto nlcun risultato e oegi vi sarà un altro cnl!"quin col ennn della nostra provincia Intanto il fermento continua vivissimo

Persone citate: Armstrong, Bonomi, Primavera