La quadruplice anglo-franco-italo-tedesca di Lloyd George

La quadruplice anglo-franco-italo-tedesca Le tendenze della Conferenza di Cannes La quadruplice anglo-franco-italo-tedesca vagheggiata da Lloyd George e l'accordo franco-inglese desiderato dalla Francia (Dal nostro inviato «speciale) CANNES, 9, mattino. IVe" languore della domenica di ieri, che buona parte della. Conferenza trascorse nell'ippodromo di Nizza o sui campi di Golf, è stala iniziata formalmente la discussione delle garanzie chieste dalla. Francia per addivenire ad una eventuale riduzione delle sue forze armale. Loueheur ha compilato al riguardo un Memoriale, che è stalo presentalo ieri mattina a Lloyd George. Un colloquio fra Lloyd George e Iiriand su questo stesso tema si è svolto nella serata di ieri. La Francia chiede che gli alleati provvedano non. soltanto a. lei. categoriche garanzie contro il rinnovarsi di qualunque attacco tedesco, ma anche alla Polonia. Conversazioni in proposito sono già state intercalate a discussioni di. altro genere avvenute negli ùltimi giorni. Sembra che la Francia abbia in tal modo potuto apprendere che gli alleati, mentre prendono in scria considerazione le richieste di garanzia a favore dei francesi, escludano assolutamente di poterle estendere alla Polonia. Non di meno si assicura che nel Memoriale di Loucheur la domanda è stata rinnovata. Evidentemente Lloyd George ieri sera ha dovuto esortare Briand a rinunciarvi. Anche l'Italia naturalmente è stata interpellata, sulla questione delle garanzie, a traverso colloqui particolari svoltisi fra Lloyd George e Bonomi. Seguendo le orme dell'Inghilterra, essa, si e manifestata favorevole a concedere le garanzie suddette solto determinale condizioni. E' facile presumere che Lloyd George, divenuto per forza, di cose il reale dominatore della situazione, sta rimettendo sul tappeto il suo progetto di quadruplice accordo fra Inghilterra, Germania, Francia e Italia per garantire contro attacchi da ambo le -parti la zona, ■ifii.lra. che. .verrebbe creata . in. Renania sotto l'amministrazione germanica. La. Francia, la quale per bocca di Iiriand invocava l'altro ieri, innanzi lutto una regolare alleanza di garanzia con l'Inghilterra, continua a vedere di mal occhio H grande patto a. quattro che verrebbe praticamente a. livellarla, con la Germania. Se anche Briand deve ormai essersi, convinto che la domanda di una semplice alleanza bilaterale con l'Inghilterra non. può più venire in buona fede avanzala, ed e probabile che, alla fine, egli, accetti, meno per amore che -per forza, quella grande via di uscita che sarebbe appunto il patto della Quadruplice, e che in (Use a questo comincino al fine a ridursi anche gli armamenti franca i.La discussione al riguardo non risalterà ne breve nè facile, e si capisce che essa, non verrà portata ufficialmente in sede di Supremo Consiglio se non dopo U delincarsi di un accordo sicuro. Ad ugni modo la discussione è. finalmente impiantata in termini espliciti e concreti. Riparazioni e transazioni La faccenda delle riparazioni rimane in alto mare. I tecnici sì sono riuniti dì nuovo nella giornata di ieri un paio di 'volle, senza nulla concludere. La Commissione composta dei ministri delle finanze alta sua volta ha creduto opportuno di radunarsi alla sera, per nuove consideràzion isul da farsi. Venne fra l'altro avanzala la. proposta di. redigere un formote)xrcglia.iino per gli esperti, affinchè vedano per una volta, tanto di mettersi d'accordo. La proposta però è caduta, ed i tecnici riprenderanno oggi le loro elucubrazioni senza incitamenti particolari. La speranza di stamane è che essi riescano a intendersi almeno entro domani, sera. In lai caso sarebbe possibile, far venire a Cannes i delegati tedeschi entro mercoledì, sera, e sottoporre loro il nuovo progetto alleato giovedì mattina, per tentare di finirla entro sabato, i delegati tedeschi senza, dubbio saranno a Parigi entro domani. Già si trova colà il sottosegretario Fischer, il cui arrivo a Cannes era stato firema diramente annunciato. Un altro dei delegati germanici sarà quasi certaynttte lìathenau. Prima che siano chiamali, qui sarebbe ovviamente necessario che qualche linea di accordo si stabilisse davvero fra i creditori per dare all'incontro il. carattere di uno di quegli ordinari consulti che si tengono appunto fra debitori, e creditori quando si procede ad una transazione. /•," ora fuori di dubbio che quella, qualunque transazione la quale emerger da Cannes si risolverà in sensibili concessioni ai tedeschi. Si continuerà, manco a dirlo, a chiedere alla Germania di più ehe essa non passa pagare, ma U verrà alméno concesso una certa dose dì riduzione e di moratoria. Sul tanto e quanto è inutile diffondersi, per la semplice ragione che le cifre sono ancora e sempre in dibattito. Sembra però che i tecnici inglesi abbiano portato da. 500 a 720 milioni inarchi oro il versamento in contanti, che, secondo loro, la Germania sarebbe capace di fare entro il corrente anno. I francesi, avrebbero insistito che i- versamenti in natura, di cui dovrà consistere la più grande parte delle future indennità tedesche^ in base al principio informatore dell'accordo di Wiesbaden e degli altri che vi tennero dietro, non potranno essere cosi, ingenti come a Parigi si sperava, e però gli inglesi avrebbero dovuto ammettere un sensibile aumento degli ipotetici versamenti in contanti. Ma restiamo nell'ambito delle congetture. Nulla è deciso e rimane sempre possibile che a una decisione vera e propria si giunga solo dopo l'arrivo dei tedeschi, anche se appaia assurdo farli venire senza che gli alleati abbiano concertato fra di loro formule definitive, le quali, in ogni modo, andrebbero sempre soggette ad eventuali revisioni in contraddittorio. Il consorzio ricostruttivo Oggi la Commissione per iì Consorzio intemazionale ricostrutlivo terrà forse la sua ultima riunione di Cannes. Esso esaminerà la questione della valuta base, da scegliersi per finanziare il nuovo ente. Con quasi certezza adotterà la sterlina. Il futuro Consorzio è destinalo ad incardinarsi sulla City di Londra, per pura [orza di cose, giacché in Europa chi comanda è la sterlina. L'esame delle altre modalità proseguirà, non sappiamo per quante settimane, in altre sedi. MARCELLO PRATI. Amari commenti francesi alle " capitolazioni „ di Briand (Servizio speciale della: Slampa) Parigi, 9, mattino, li Governo del Reich è stat-, subilo informato della decisione del Consiglio Supremo di convocare i delegali tedeschi. Briand telegrafò sabato sera all'ambasciatore di Francia a Berlino, Laurent, di avvertirei il. Governo tedesco che, potendo il Consiglio Supremo avere bisogno di setitirlo, lo piegava di inviare a Pangi i suoi rappresentanti, i Quali dovranno tenersi pronti a parure per Cannes non appena saranno chiamati telegrallcamento. Secondo Loucheur 11 Consiglio supremo avrà presto realizzato l'accordo per le riparazioni del 1922 ed i delegati tedeschi, avvertiti martedì, saranno l'indomani a Cannes. La loro audizione durerà due giorni e la Conferenza cosi potrà terminare venerdì. Come sia stato accolto l'annunzio della, convocazione è facile immaginare. I più benevoli notano con rincrescimento che anche la seconda giornata della Conferenza, come la prima, terminò coll'adozicme di una proposta dell'Inghilterra. Ed a chi si domanda dove terminerà. Briand colle sue <■■ capitolazioni », si dà come spiegazione che il primo ministro francese, dopo l'esperienza acquistata a Washington, si è convinto che era mia illusione pensare ad una stretta cooperazione coll'Ameriea, ed avrebbe quindi concepito il progetto di concludere un'alleanza franco-inglese, riuscendo là dove il Consiglio Ita naufragato nella primavera del 1919. Ila piti di mi mese Briand si è prefisso questo scopo, per la cui realizzazione, come già fece il suo predecessore nel 1919, egli sacrifica ogni altra cosa. Quest'alleanza franco-inglese e oggi prospettata rome una possibilità, evidentemente per rendere più accettabile all'opinione pubblica la convocazione delia Germania alla Conferenza di Cannes, contro In quale tutta la stampa francese si era dichiarata contraria quando l'idea fu ventilata. L'alleanza difensiva L'inviato dell'ufficioso Petit Paii-Sien scrive infatti che l'Inghilterra sembra decisa, se la Francia si presterà al suo piano di ricostruzione europea, di dare ad essa sola, e sotto una forma più soddisfacente dell'accordo tripartito, quella garanzia che eia stata offerta alla Francia ai momento della firma del trattato di Versailles. E l'articolista osserva che siccome la Francia ò la prima a desiderare la conclusione di un accordo europeo, al termine del quale le Potenze europee si Impegnerebbero ad astenersi da qualunque aggressione le une verso le altre, vi è chi potrebbe oggi gettare un ponte tra le concezioni britanniche e quelle francesi. Ma prudentemente lo scrittore avverte che ciò non vuole però dire che le difficoltà non siano grandi. La principale sembra essere che se l'Inghilterra è pronta a dare una garanzia, essa non vuole però sentire parlare di un'alleanza che si estenda a tutti i problemi, per esempio a quelli dell'Europa orientale, che ai suoi occhi airebbe per risultato di dividere maggiormente l'Europa in due campi. Ma dal lato della Francia si preferirebbero evidentemente impegni reciproci piuttosto che una garanzia unilaterale. E questo è più che naturale. Intanto Loucheur ha presentato un memorandum per Lloyd George sulla questiono del trattato di garanzia anglofrancese. Le conversazioni su tale oggetto continuano. L'inviato ueU'Inlraiisigeant telegrafa però che il progetto di un'alleanza difensiva anglo-francese incontra gravi difficoltà di realizzazione pratica ed i negoziati sono oli.remodo difficili. Bisogna perciò che l'opinióne pubblica non si lasci cullare da ùii esagerato ottimismo. Il « Temps » scrive the la Francia deve conservare il suo sangue freddo, lasciando ai deboli il nervosismo. La Francia è vittoriosa, scrive l'autorevole organo della sera, ha mi esercito poderoso, occupa la riva sinistra, del Reno e dovrebbe essere colta do un senso di angoscia perchè il Consiglio Supremo ha. decisa di udire i rappresentanti del Reich? Vi di;aricensgpTsraabcvmpncmrsmadc.... 1sarebbe stata evidentemente un'altra proce- dura da seguire: quella proscritta dal trat- tetto di Versailles, che affidava alla Commi*- elane delle riparazioni il compito di convo- core i rappresentanti deh* Germania rer u- l i dire le loro ragioni, ma una condizione era indispensabile: l'accordo tra tutti gli alleati. ;>al momento che quest'accordo non esisteva a che la decisione doveva, cosi essere rii> riata ai vari Governi, questi erano liberi di convocare i rappresentanti della Germania e con molta franchezza il gicirnale dice die non avrebbero potuto astenersli dal farlo. Una sola precauzione era da prendersi, ed è che gli alleati fissassero il programma prima di parlare ai rappresentanti della Germania. Tale precauzione è stata presa, quindi è assurdo perdere la testa per il solo fatto che i rappresentanti della Germania si recheranno a Cannes. Il corrispondente del • Temps » assicura poi che tutto le delegazioni avrebbero aderito ora ad un aumento della, cifra considerata a Londra per l'ammontare dei versamenti in contanti da chiedersi alla Germania nel 1922. Il memorandum di' Londra prevedeva im pagamento in. contanti per l'a.n no in corso di 500 milioni marchi oro. Questa cifra sarebbe ora portata a 700 milioni di marchi. Il punto ancora* In discussione e la ripartizione di questa somma tra eli interessati. La Francia chiederà per conto suo 300 milioni. La maggior parte del resto sarebbe acquisita al Belgio in applicazione del suo diritto di priorità. 11 patto di uaranzla Sul patto di garanzia VEcho de Paris precisa che i suoi collaboratori avevano anzitutto' chiesto nella loro mota inviata ieri mattina ,i Lloyd George che un'alleanza difensiva fosse conclusa tra la Francia e i Inghilterra, alleanza il cui raggio di azione avrebbe dovuto coprire i piccoli paesi dell'Euipa orientale e in special modo la Polonia. Ma Llovd George non ha voluto saperne di tale formula, che ha dichiarato intelligibile per le sei democrazie che fermano la grande comunità britannica, di cui egli ha ld 'direzione. Egli non vuole sottoscrivere che à impegni limitati al territoro rranecse. Per tale ragione egli ritorna con qualche emendamento ai termini del trattato di garanzia del 28 giugno 1919. L'Inghiterra penserebbe di appoggiare la Francia con tutta la sua forza militare, navale ed aerea per fair rispettare gli articoli del Trattato di Versailles, che stipulano la neutralità militare della riva sinistra del Reno e di una zona territoriale di 50 chilometri sulla riva destra in caso di attacco tedesco non provocato. Sarà facile al Belgio ed all'Italia e affli Stati Uniti associarsi a tale impegno, qualora lo giudichino buono. Come è noto, il Belgio è già vincolato alla Francia da un paltò speciale, e U sua (lesione è dunque virtualmente acquisito. Secondo certe voci il trattato anglo-francese comprenderebbe un annesso militare, avendo il Governo francese espressa la sua decisione di ridurre l'esercito a 500 mila uomini. Ma VBelio de Paris avverte di non aver potuto ottenere conforma di questo particolare. La rfpartlzlont del versamenti tedeschi L'inviato del Journal assicura essere verosimile che al patto di garanzia, la cui forma rammenterebbe quello del Pacifico, si unirà verosimilmente l'Italia, il testo di tale accordo è stato consegnato ieri mattina al pruno ministro britannico, che ieri sera ha dato' la sua adesione di principio. Perciò la convenzione potrebbe essere firmata, almeno nelle sue grandi linee, prima d^lla line della Conferenza. Per quanto riguarda il problema delle ripartizioni sarebbe stata decisa di comune accordo la ripartizione probabile dei versamenti tedeschi per l'anno corrente. Tale ripartizione comprenderebbe: Lo il miliardo di .marchi oro già pagato; 2.0 la somma di 7<K) milioni di marchi oro di cui gli Alleati avrebbero deciso di accontentarsi per l'anno corrente. Ma questo ribasso concesso alla Germania ha rome contropartita sette condizioni imposte al Reich per il risanamento delle sue fti.onze. Queste condizioni sarebbero le seguenti: Lo le tariffe doganali tedesche dovranno essere stabilite su una base oro e non essere più calcolate in marchi carta; 2.o le tariffe ferroviarie e postali dovranno essere aumentale; 3.o dovrà essere aumentato pure il prezzo del carbone in Germania; 4.o la Germania dovrà ormai prendere tutte le misure necessarie per equilibrare il suo bilancio: 5.o essa dovrà prendere tutti i provvedimenti necessari per restringere l'evasione all'estero dei capitali tedeschi; tì.o sospendere la emissione del suol biglietti di banca, ciò che è una delle cause principali del deprezzamento del marco: 7.o procedere alla riforma della Relchsbank. Sul miliardo di mairlhi oro versato l'anno scorso e sui TOC) milioni di marchi oro che dovranno essere pagati dalla Germania nel 1983, la Gran Bretagna si vedrà attribuire 500 milioni di marcili per le spese del suo esercito di occupazione. La Francia rlctaverebhé da una parte una somma che la assicurerei ge per le sue spese di occupazione, la slessa percentuale rappresentata dai 500 milioni attribuiti all'Inghilterra. D'altra...pane il valore delle miniere della. Sarre, cioè 1100 milioni, cesserà, di essere portato al debito del suo conto come era stato stipulato nell'accordo del 13 agosto scorso. Tale somma le sani addebitala piti tardi. In quanto al Belgio esso riceverebbe tutto quello che rimarrebbe dalla somma dei 1700 milioni dedotti i prelevamenti inglese e francese, e cioè circa StXl milioni di marcilii oro. Rimarrebbe ad ottenerne il consenso dei ministri belgi a tale accordo : questo1 consenso, ieri sera, alle 19, non era stato ancora dato, ma i circoli interessati si mostravano persuasi che uri accordo interverrà. 1 ' ;i1L'invito italiano a Lenin Roma. 9, mattino. L'Agenzia Stefani comunica: 7/t .segnilo alla decisione presa, dal Consiglio Supremo a Cannes il Governo italiano per mezzo detta Delegazione economica russa a lìoimi ha invitalo Lenin ad intervenire alla Conferenza che avrà luogo a Genova ». Fino a stamane non è pervenuta a! Governo italiano la risposta di Lenin. E' indubbio però che la Repubblica dei Soviets sarà rappresentala alla Conferenza di Genova. Oggi è atteso da Cannes il ministro del tesoro, on. De Nava. L'on. Bonomi ed il ministro degli esteri Della Torretta saranno di ritorno alla capitale verso la metà della corrente settimana, poiché si calcola clic verso il 12 possa avere termine la Conferenza. Dopo il ritorno del Presidente del Consiglio vi sarà un Consiglio dei ministri, nel quale il ministro degli esteri esporrà largamente l'azione svolta dall'Italia a Cannes ed anche i preparativi per la Conferenza di Genova, che sarà temila in marzo ed alla quale parteciperanno, por il nostro Stato, oltre il presidente del Consiglio ed il ininisto degli i ministri del tesoro, delle finanze 1- - esteri. . - ; dell'dustria e del lavoro. Nelle sfere niiniste- : riali la soddisfazione per i risultati del'':' - zione spiegata dall'Italia a Cannes. (. sp- j eialmente per la scelta di Genova a ssd - ; leren z a econo m te a.