Alla Vigilia della Conferenza

Alla Vigilia della Conferenza Alla Vigilia della Conferenza Capisaldi | Rimangono completamente ignote, fino a tutt'oggi, le direttive che la politica italiana si prcfpone di seguire nella conferenza di Cannes. Il nostro ministro de- ; gli Esteri, nel suo ultimo discorso, abba- : stanza diffuso, al Senato, non disse nulla in proposito. Non possiamo quindi fare altro che indicare, qui, i punti essenziali che, a nostro parere dovrebbero esser te- ■nuti presenti dal Governo italiano. 1. La questione principale, per l'Italia : e per tutti, è la stabilizzazione economica, ■ di cui quella dei cambi è simbolo e com, pendio. 11 problema delle riparazioni tei desche va subordinalo ad essa, e non i viceversa. Pertanto il circolo vizioso che da (più tempo ci racchiude — la Germania j non può pagare, se non si riassetta ecoI nemicamente, il suo riassetto economico I non può avvenire se non soddisfa ai suoi ; impegni — questo circolo vizioso deve essere spezzato, preponendo la necessità del ; riassetto economico alla immediatezza e ' integralità delle riparazioni pattuite. ! Conviene quindi rivedere tutto il pro! gromma di tali riparazioni — e non già j soltanto rabberciare accomodamenti provI visori — in funzione di questa necessaria I riorganizzazione, tedesca ed europea. 2. Nei crediti alleati verso la Germania j per le riparazioni occorre distinguere net1 tamente quelli per la ricostruzione delle ; terre invase, che sono i veramente im' portanti, dagli altri, e di essi precisare la reale entità, secondo il programma di ricostruzione meno costoso e più rapido, evitando sperperi e speculazioni. Ciò fatto, occorre determinare quale parte possa essere sopportata, senza troppo sensibile aggravio, dai bilanci degli Stati ricostruenti — l'Italia finora, a differenza ! dolio Francia, ha provveduto in buona mi, stira col suo bilancio ordinario —; alla parte rimanente dovrebbero provvedere le pre. ! stazioni tedesche, in natura piuttosto che i in moneta, ed eventualmente un prestito ! internazionale, il cui servizio degli inte< ressi potrebbe essere parzialmente assunto dalla Germania. Le Potenze alleate ' che, come l'Inghilterra, non hanno ricoj st.ruzioni a cui provvedere, dovrebbero 'rinunziare senz'altro ài loro crediti verso la Germania (cosi hanno fatto gli Stati Uniti col loro trattato di pace separato). La necessità effettiva di aiuti per provvedere sulle, ricostruzioni dovrebbe costituire il vero criterio di priorità per l'imputazione dei versamenti tedeschi ai diversi creditori che rimarrebbero in considerazione. 3. La riduzione o l'annullamento dei debiti interalleati dovrebbe andar connessa co]l'effettuazione, da parte degli Stati debitóri, del programma di rias'setto e di pacificazione europea. Non è ammissibile che l'Inghilterra, e tanto meno gli Siati Uniti, rinùnzino ai loro crediti in favore di questa e.quella Potenza, per dare ad essa i mezzi finanziari di proseguire vasti piani d'armamenti, e in genere una politica adatta a mantenere, o ad accrescere, il disordine e il turbamento in Europa; e col dubbio legittimo che il sacrificio della rinunzia al proprio avere non produrrà alcun vantaggio stanilo ed effettivo sulla situazione generale. 'Lo stesso si dica per la concessione e il'appoggio ad operazioni di credito in faVere di questo o quello Stato dell'Europa 'continentale che ritenga di averne bisogno. 4. Per fuite queste considerazioni, essendo il problema delle riparazioni tedesche connesso con tutta la economia e la politica dell'Intesa, il mantenimento .dell'attuale Commissione delle riparazioni è un assurdo dannoso. Conviene abolirla o trasformarla radicalmente; il che darà occasione ali Italia di rimediare all'indirizzo assolutamente sbagliato seguito finora in essa Commissione dal suo [rappresentante, marchese Salvago Raggi. : 5. E' necessario affrontare senza ritardo il problema della ricostruzione russa. L'obbiezione, elio si tratta di cosa molto lunga, ò ridicola; appunto perchè si tratta di cosa lunga, ogni ritardo è maggiormente dannoso. L'impresa, ad ogni modo, è possibile, poiché esistono in abbondanza, da una parte e dall'altra — Russia ed Europa occidentale — merci da scambiare; e t.uuo sta, dunque, a mettere in contatto i due mercati e regolare gli scambi. Occorre per questo entrare in rapporti completi con il Governo dei Soviet, facendola finita con le stolide pregiudiziali; e regolare la parte di ciascuno iieli'opera di ricostruzione. L'Italia dovrebbe interessarsi sopratutto alla Russia meridionale ed ai paesi caucasici. La ricostruzione russa influirà certamente sulle riparazioni tedesche; ma la sua urgente necessità rimane intatta, anche a prescindere da queste. 6. Poiché una politica di pace occorre do.pertutto, essa occorre anche nell'Oriente anteriore. E' necessaria, perciò, l'adesione ad una tale politica della Grecia e della Turchia, che non si può ottenere se l'Intesa non si mantiene unita in un programma comune, ponendo termine alla politica particolare dell'Inghilterra verso la Grecia e della Francia verso i turchi d'Angora. L'Italia deve formulare e propugnare un simile programma, nel quale possono inquadrarsi agevolmente i suoi Interessi legittimi. 7. Occorre seppellire definitivamente qjjni idea di alleanze particolari sul tipo della Triplice, della Duplice, o dell'Intesa di anteguerra. Intorno ai problemi capitali, che minacciano la pace, si deve tendere ad accordi fra tutti gli interessati, sul tipo della quadruplice Intesa per il Pacifico. Così per la questione tedesca, se un accordo ci deve essere, esso deve comprendere contemporaneamente Francia e Germania: solo in questo caso potrebbero parteciparvi Inghilterra e Italia. Tale accordo dovrebbe risolvere ed assorbire le questioni dell'occupazione renana e del disarmo tedesco e francese. 8. La politica italiana deve essere necessariamente politica di equilibrio, di pacificazione, di solidarietà europea, per la stabilizzazione economica, e contro ogni egemonia politica e militare sul continente europeo e nel Mediterraneo. Essa perciò deve mantenersi in stretto contatto con l'impero britannico, coltivare i migliori rapporti con gli Stati Uniti, cercar di indurre la Francia a riconoscere la . giustezza di simili direttive, dietro equa {valutazione dei suoi interessi legittimi e realizzabili, e riallacciare completamente i propri rapporti con la Germania. Nei rapporti con queste Potenze, e cioè sulla linea di svolgimento della politica generale europea — non già nel Burgenland, a Sebenicq o a Sasseno — va situato il perno della politica italiana. Al «Club Nautico,, L'arrivo di Briand e di Bonomi - I colloqui preparatori. (Servizio speciale della Stampa) CANNES, 4, notte. Da moltissimo tempo la popolazione di Cannes non aveva visto la neve. Stamane un leggero nevischio è caduto sulla città. Nel pomeriggio la neve ha cessato di cadere, ma il freddo è intenso. Sembra che il tempo non voglia essere eccessivamente propizio per i delegati alla Conferenza. Fervono intensamente i lavori per preparare i locali del Club Nautico, che dovrà es, sere sede della Conferenza. Si tratta di un edificio modesto che non ha nulla di solenne. Sinora serviva come sede-di una Società di canottieri, fondata una settantina di anni fa, ed alla quale appartengono quasi tutti i più ricchi stranieri che soggiornano sulla Costa azzurra. Tra i suoi soci il Club Nautico ha annoverato il Re d'Inghilterra, Edoardo I VII, quando era Principe di Galles. Durante ! la guerra il Club è rimasto chiuso. Nel im 1 esso è stato riaperto ed ha offerto l'ospitalità al Congresso della Croce Iìossa. Come ho detto, quest'edificio non presenta alcun caratiere speciale e ci dà più l'impressione di un Club di.provincia che di un palazzo che debba servire,per una delle più importanti , Conferenze internazionali. Il salone in cui. I si terranno le Conferenze è quello dove si ' tengono normalmente le adunanze del Circolo. E' una sala bianca, decorata di stucchi con in mezzo un gran tavolo a forma di ferro da cavallo col solito tappeto verde e colle solite carme di carta assorbente in modo che chi vi entra ha l'impressione di trovarsi in una sala per le adunanze di una società anonima di provincia. Lo stile dell'edificio è mezzo rinascimento. I lavori per adattarlo alla circostanza non sono ancora definitivamente terminati, ma si spera che per il giorno sei tutto sarà pronto A Cannes sono già arrivate molte personauta, autorità francesi, giornalisti francesi ed esteri Verso mezzogiorno è arrivato da Parigi il presidente del Consiglio, Briand accompagnato dal ministro loucheur e dà. vari aitri funzionari. Era atteso alla stazione dalle varie autorità francesi. Nel pomeriggio Briand si è recalo a far visita a Llogd George alla villa della Valletta, che disia due miglia da Cannes. Briand. sempre in compagnia di loucheur. si è trattenuto per circa] un ora a colloquio col premier inglese Sull oggetto della conversazione nulla si sa ma si presume che i due uomini di Stato abbiano avuto un mimo scambio di vedute sugli argomenti che formano oggetto della Confe. rema, verso le 17 di oggi è poi giunto con treno speciale l'on. Bonomi. Egli era accompagnato dal comm, Atlalico. che fa parte come segretario della Delegazione italiana della Lega delle Nazioni. L'on. Bonomi ha preso alloggio all'Hotel Carlton, dove si trovano alloggiate quasi tutte le altre Delegazioni tra cui quella francese. Von. Bonomi, appena arrivato, si è subito ritirato nella sua ramerà. Si assicura che stasera stessa si incontrerà con Lloyd George e con Briand La giornata di domani sarà poi dedicata dai tre presidenti di Consiglio per ultimare gli accordi preliminari circa i lavori della Conferenza. Per domani sono attesi il marchese Della Torretta ed il ministro degli Esteri inglese lord Curzon. n servizio giornalistlco non è stato ancora organizzato I giornalisti, avranno a loro disposizione una sala1 nello stesso edificio del Club Nautico. I lavori ufficiali della Conferenza saranno inaugurali il giorito 6. Considerazioni tedesche riardo a Cannes (Servizio speciale della Stampa) Berlino, 4, notte. Il corrispondente da Roma del lìerliner ■lageblatt telegrafa al suo giornale notizia del Consiglio dei Ministri odierno in cui hanno parlato gli on. Bonomi e Della renetta, concludendo che sembra ormai sicuro che Bonomi e Delia Torretta cercheranno di fare tutto il possibile per evitare una rottura fra l'Inghilterra e la Francia. Questo telegramma è commentato dal giornale colle seguenti paiole- «A questo proposito, ci vogliamo riferire ancora una volta alle dichiarazioni del giornale torinese La Stampa, da noi riportate ne] numero del l.o corrente, secondo le. quali. l'Italia non dovrebhe soltanto "as3u mersi l'ingrato compito di una mediazione fra la Francia e l'Inghilterra, ma dovreb be perseguire una politica indipendente e decisa, che corrisponda infine ai suoi nro prt interessi ». 1 I giornali della sera si astengono ancora da ogni commento alla Conferenza di Cannes, limitandosi soltanto a registrare con un certo pessimismo tutte 1« voci che segnalano un più accomodante atteggiamento dell'Inghilterra.