Gli amministratori della "Sconto,, destituiti per decreto

Gli amministratori della "Sconto,, destituiti per decreto Gli amministratori della "Sconto,, destituiti per decreto e sostituiti dalla Commissione giudiziale Verso il sequestro dei loro patrimoni ? - La singolare situazione delle sedi francesi e il fallimento delle succursali brasiliane - Il rifiuto del Governo agli agenti di cambio - F»er i mutui alle industrie Roma, 3, notte. Il Presidente del Consiglio è partito stasera alla volta di Cannes dopo una laboriosa giornata dedicata in massima parte alla complessa questione derivante dalla crisi della Banca di Sconto. La calma è ritornata per quanto riguarda le altre Banche non colpite dalla crisi. La situazione generale rimane pertanto priva di qualunque giustificato allarme come è dimostrato dalla piena fiducia di chi si fa mallevadore il ministro Beiotti in un comunicato odierno sulle condizioni delle Casse di Risparmio. Però, l'episodio della Banca di Sconto tende innegabilmente ad aggravarsi ed a complicarsi anziché risolversi e semplificarsi. Il Governo dopo una lunga elaborazione fia chiarificazione alla quale attendono i „i,|ciici notrehlrt» condurre comnlic-r/inni fiwiSSÌ iS? H?P'*vte*«'}^at}^ <*f ^UUpne .pub | bllca accogli.: con molto favore latto che tende a condurre al peline nodi eventual(mente esistenti. Essa richiedeva, del re ' ; estere della Banca di Sconto, le liquida zioni di Borsa e le difficoltà relative, non- avvenuta attraverso le discussioni dei Consiglio dei ministri, nonché i colloqui avuti dal Presidente del Consiglio coi rap-presentanti della Banca d'Italia e della Commerciale e con la commissione giu- sl™JC Pur la ,i,ortator!a alla Banfa j"Sconto, ha emanato stasera un decreto legge di notevole portata anche dal punto di vista morale. I provvedimenti deliberati col decreto odierno sono opportuni per quanto tardivi. La tardività di essi dimo-stra quanto il Governo fosso riluttante ad adottarli, ma dimostra altresì che essi sono divenuti inevitàbili, il che appare profondamente significativo. La sostanza del decreto odierno consiste nella sostituzione degli amministratori della Banca di Sconto con la commissione giudiziale nominata per l'applicazione della moratoria e consiste inoltre nelle modalità che dovrebbero eventualmente accompagnare il sequestro dei beni degli amministratori della Ranca Sconto. Il fatto che il Governo abbia dovuto assistere la Commissione giudiziale per la moratoria con finalità riguardanti un punto cosi delicato della situazione personale degli amministratori, lascia adito alla supposizione che probabilmente non tutto sia apparso limpido e innocuo nelle operazioni della Banca di Sconto prese in esame dalla Commissione per la moratoria.' E' necessario rilevare che l'on. Bonomi si è determinato ai provvedimenti odierni dopo un colloquio coi magistrati e con le personalità componenti la Commissione per la moratoria. Ora, senza azzardare ipotesi in materia così grave e delicata, è_ lecito non di meno arguire che la ma'jol'rìa in esame si mantiene complessa e che sto, da qualche giorno, la cessazione di un assurdo quale quello della permanenza in carica di amministratori che dopo aver chiesto e ottenuta la moratoria, continuavano ad esercitare ingerenze nell'amministrazione che veniva posta sotto l'altrui tutela. Anzi, circostanza più grave, essi rimanevano in funzione mentre la Commissione per la moratoria doveva giudicare del loro operato. Il decreto odierno ripara quindi provvidenzialmente ad un assurdo troppo a lungo durato. Il Governo, oltre r questo che costt'oiisce un aspetto comi, "ssivo della questione, ha oggi esaminato altresì taluni dei singoli problemi che discendono dalla crisi attuale. Tali problemi sono essenzialmen'e il pericolo di fallimento delle sedi mcmdo politico e finanziario. Lo smesso ' consulente legale dell'Ambasciata italiana a Parigi, attualmente di passaggio a Ro ; ma/ deplora che il Governo non abbia "*iO 'al Presidente del Consiglio per conoscere i come mai non abbia ritenuto doveroso, i per la salvezza del credito e del buon no me d'Italia, vietare l'estensione della mo • ratoria alle sedi estere di ima grande : Banca italiana colpita, da recente crisi. A ; ,.te u fatto specij{c0 di questa interrega- *V>he. la co,ndottÌ}. tlf! Ga?Zt»viT ° discussa negli ambienti parlamentari, tanto che si .prevede che alla ripresa del- 2 febbraio la. discussione sulle vere o presunte responsabilità del Governo nella crisi bancaria attuale sarà lo prima che il ministro Bonomi dovrà affrontare in Parlamento. Il Governo spera ancora che il fallimento delle, sedi estere possa essere almeno per quelle*francesi evitato. La Banca Scon'o ha presentato ai commissari giudiziali una domanda perchè si invochi dal Governo francese l'applicazione della sistemazione per transazione in uso in Francia. I commissari giudiziali hanno accettato la domanda medesima, che è stata trasmessa subito al Presidente del Consiglio, on. Bonomi, affinchè l'appoggi presso il Governo della vicina Repubblica. Di un'altra questione si è oggi intensamente occupato il Governo, cioè della richiesi a degli agenti di cambio perchè la | effettuazione della liquidazione di Borsa di dicembre, già prorogata a domani i gennaio, subisca un'altra proroga, venga cioè rinviata per quanto si riferisce alle azioni della Banca Sconto, a fine di gerì-naio, abbinando cioè le due liquidazioni di fine mese. 1 rappresentanti di tutte le Borse d'Italia, venuti a Roma per la cir- costanza, perorarono vivamente presso il Governo tale richiesta, ma il Ministero non ha creduto di poter accogliere tale richiesta, sostenendo non potersi ingerire in una materia che è oggetto di contrattazioni private. Domani, quindi, di dovrà procedere alla 'liquidazione fine dicembre. Si dice che essa sarà laboriosissima e • lascierà come traccia notevoli dissesti, : \ssunte informazioni urite sfere ministe : =,',•':! I J - Vii '. il ■„ ,.,i i • !v,,?ne dichiarato che le ragioni del ;''liuto sono le seguenti: 1 abbinamento delle due liquidazioni a fine gennaio non potrebbe avvenire se non mediante prov- j e a è e i a e a d e vedimento legislativo, provvedimento che dovrebbe essere di carattere tale da rendere possibile di comprendere, oltre la liquidazione di domani per le azioni della Banca Sconto, tutte le operazioni a termine trattate oltre il 31 dicembre. Senza di ciò le. difficoltà cui ora ci si trova di fronte si ripresenterebbero a fine gennaio. A ciò aggiungasi la considerazione che per le vendite fatte per consegne successive al 31 dicembre, si ha ogni ragione di credere siano di indole speculativa : devono quindi essere stornate ad un prezzo equo, tale da evitare che in un momento cosi grave per la finanza e l'economia nazionale vi sia gente che possa trarre profitto dal danno comune Per ciò che riguarda la conce-ione di i I maini alle industrie che erano legate alla i j Banca Sconto e che di' tale aiuto .sieno -1 veramente meritevoli, il Consiglio dei mi a I nistri, secondo informazioni da fonte di - "| anaTria"m^cèdiira ne7Talonces<5òhe dei o : quaie_ la procedura pei la concessione noio : m"J.m s'68?1 sia notevolmente semplificata i i J1 Consorzio per le sovvenzioni sui valor; r ! industriali potrà far compiere da alcuni -1 fisne':h dei sopraluoghi nelle sedi delle n- ziende industriali per stabilire il reale fabbisogno di ciascuna di essa, le modalità per la concpssione dei mutui ed i valori industriali da destinarsi come pegno. Tra qun.'.rhe giorno avrà luogo una riunione presso la. Banca d'Italia per stabilire le modalità per la concessione di questi mutui. Questo è il quadro riassuntivo della situazione a sfa.sera, per ciò che riguarda la crisi della Banca Sconto, situazione che potrebbe nell'ambito delle responsabilità dar luogo a qualche sorpresa. S. d i e a i a l i a a e e retta, ha ogeri deciso che per tali industrie ventra stabilito un accordo in base al i a n o è l i a a nuovo Roma, s. notte. Nel pomeriggio l'on. Bonomi ha successivamente ricevuto a Palazzo Viminale i ministri Beiotti, Benedirne, De Nava. Gli importanti colloqui interministeriali hanno avuto per oggetto la situazione del mercato finanziario e specialmente la liquidazione di Borsa per le operazioni riferentesi alle azioni della Banca Sconto. Più tardi è stala ricevuta, dal presidei de del Consiglio là Commissione giudiziale per la Banca di Sconto reduce da una visita al comm. Stringher. Nelle, ultime ore ctel homerifftrio. in seguito al colloquio avuto dai commissari giudiziali della. Banca Sconto con l'on. Bonomi. è stato emanato il seguente decreto : Art. l.o — Qualora In Società, che abbia ottenuto l'applicazione deH'art. 1 o rf' decreto legge 23 dicembre 1921, N. 18- .. contenente disposizioni ino'liftcative del Codice di Commercio in relazione alle norme sul concordalo preventivo, eserciti il credito e riceva depositi, la sostituzione della commissione e dei commissari agli amministratori della Società, a sensi dell'art, i del detto decreto legge, è obbligatoria. Il Tribunale vi provvederli immediatamente e senza sentire la commissione dei creditori Art. 2.o — Quando siano slati nominali tre commissari giudiziali a sensi dell'articolo 3 del decreto 28 dicembre 1921, 2V. 1861, e quando essi lo ritengano opportuna, avranno facoltà di aggregarsi un quarto commissario al quale potranno essere specialmente delegate le operazioni tecniche concernenti la gestione dell'ente. Tale nomina sarà sottoposta all'approvazione del Tribunale. Art. 3.o — Nel caso di nomina di un quarto commissario giudiziale, come al- \l'articolo precedente, le deliberazioni del !Collegio dei commissari saranno prese a maggioranza ed in caso dì. parità di roto avrà prevalenza il voto del presidente del Collegio medesimo. Il presidente sarà nominato dal Collegio dei commissari nel suo seno. Art. A.o — Il sequestro dei beni degli amministratori, di cui all'art. 5 del regio decreto 28 dicembre 1921, N. 1861, e sempre ordinato dal Tribunale, quando si tratti di società che esercizio il credito e ricevano depositi, salvo che, lo stesso Tribunale ravvisi 'non esistere le fondate presunzioni di responsabilità di cui allo stesso art. 5. Il provvedimento del Tribunale, previsto nel presente articolo, può in ogni caso essere modificato di ufficio o ad istanza degli interessati in base a nuovi accertamenti. Art. 5.o — Il presente decreto sarà presentalo al parlamento per essere convertilo in legge ed entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione. Il Consorzio per le azioni Procedono le imitative per la costituzioni, del Consorzio per le azioni della Banca di Sconto, vendute e ricomprate per line dicembre e line gennaio. Le linee generali dui negoziali sono quelle già indicale. Qualche a i quota di contribuenti è stata aumentata, ma i I nel Piano generale è stabilito di mantenere a i Pe.r le izioni della Banca Sconto vendine da e j Jg^g* >t»«,Sac«« -! per lìne £ii(.pmpip cioè 510 lire: per le altre ! I azioni, quelle che'rappresentano vendile spee ; culative, si stabilirà d'accordo fra i presi- ; denti (tei Sindacati di Borsa uh prezzo di l e à storno: ina cpiesto non potrà essere fissato Une a quando non si saprà quante azioni Sconto siano state esattamente vendute allo scoperto, cioè questa sera. Stabilito questo prezzo di storno, il compratore di azioni Sconto dovrà versarne l'ammontare al veadilore, sistemando in tal guisa la suaposiih ne. senza essere obbligato a ritirare i l'Hill VAvanllì sotto il titolo: «L'ultima tgnt.nta truffa » scrive quanto segue: « Le specula/ioni n termine do-'rebbt»ro essere proibite e fare una distinzione tra compratori e venditori è un trucco magnifico. Ma la liquidazion j per lo scoperto, come si dà a credere, ma j perché vi sono i turbi come Perrone e com pagni che pretendono, pur essendo vincolati alla Sconto, di consegnare effettivamente a 500 lire le azioni che valgono zero. Ora i semplici che hanno speculato nel passato perdendo sempre del loro, vengono sacrificati. I birbi che hanno sempre guadagnato sfruttando lo banche ed il riulzismo ora vogliono sortirne fuori completamente immuni senza alcun sacrilicio. Ed è per dare dei milioni a questa gente che si vorrebbe fare intervenire gli altri istituti, la Banca d'Italia e lo Stato, che è poi pantalone. I giornali italiani fanno una campagna in questo senso. I milioni che mancano sono 70. Perchè bisogna proprio che chi ha venduto le azioni intaschi 500 lire. Se si trattasse di soddisfare lo scoperto basterebbero 8 milioni. Quindi Io scoperto diventai il nemico da punire. Invece i salvatori della patria, i venditori effettivi uso Perrone e compagni pretendono intascare 5fi milioni e questi .IO milioni devono tirarli fuori i correntisti delle altre, banche, l risparmiatori delle Casse di Risparmio. E si vuole pure trascinarvi dentro il Governo. Ma quelli che hanno ab- U°} n,to11 rne val"°n0 ™™ e cne hanno ve*. d|Uo ,fi i0 ment obbligati a non VY;n(|0I.le> menlIV da]]a s,.Qnlo e-,.a*0^ovv£n. bandohàto là Banca Sconto, come il capita no. ,,tt.«n,a,vn.chfi affonda, quelli che. consegna. zionati. mentre se ne, facevano i difensori, usciranno dalla crisi cori altri "milioni in tar sca, complici te autorità, dal Governo alle varie deputazioni di Borsa? ». Gli agenti di cambio e il Ministero Una Commissione composta del comm. Ma> nusarùì consiglieri; della Camera di Commercio di Milano, del comm. Lippi presidentedei Sindacato di Borsa di Roma, del comm. Dunati presidente del Sindacato di Borsa di Torino, del comm. Ricchini presidente del Sindacato di Borsa di Genova, del comm. Besozzi presidente del Sindacato di Borsai di Milano, si è recata a Palazzo Viminale. Poiché l'on. Bonomi era intento alla preparazione del lavoro per l'imminente Consiglio dei Ministri, la Commissione fu ricevuta dai sottosegretario alla presidenza on. Bevione. '1 rappresentanti degli agenti di Borsa hanno spiegalo dettagliatamente all'on. Bevione le gravi preoccupazioni per la previsione cha molte delle azioni della Banca Sconto negoziate a fine dicembre ed a fine gennaio non. vengano ritirate eri hanno spiegato le ragioni per cui la situazhaie potrebbe essere chiarita e migliorala con un decreto "the abbini alla Une del corrente mese lo duo liquidazioni fine dicembre e. ti ne' gennaio. Ma il Comitato tecnico inter-miinisterialo che s'occupa della! crisi bancaria, composto degli on. Bonomi. De Nava, Beiotti e Rodino non ha creduto di poter accogliere le richieste della Federaz., ritenendo che il Governo non debba ingerirsi delle modalità di liquidazione, poiché tale ingerenza avrebbe condono i pubblici poteri ad intervenire nello contrattazioni private, a modificare clausole, a spostare le perdite o gli utili da una persona all'altra. Malgrado lo insistenze degli agenti di cambio, il Comitato e rimasto fermo nel suo proposito, pur dichiarandosi pronto a secondare, nei limiti consentiti dalle leggi vigenti, q-uelle iniziative che saranno prese dagli agenti di cambio stessi. Oggi è mancata la seduta di Borsa. Nel commercio privato dei cambi sono stati fatti i seguenti prezzi : Francia 187,50, Inghilterra 118,10, Stali Uniti 23,30, Svizzera 458,50, Germania 12.7Ó. Le succursali nei Brasile dichiarate fa! te Il Giornale d'Italia pubblica: » E' giunta ieri notizia che le succursali della Banca Sconto nel Brasile, sono state dichiarate fallite- in quella Confederazione non esiste l'istituto della moratoria e perciò il fallimeuto era inevitabile, ha Banca Sconto poi ha due succursali in Francia, una a Parigi e l'altra a Marsiglia, e ne ha una terza a Tunisi. La moratoria non è concessa dal lai legislazione francese se non dopo approvazione dell'assemblea degli azionisti, cosa che nel caso presente è impossibile ad ottenersi. Si può però ricorrere nei casi come l'attuale al regolamento transitorio. La Banca Sconto ha perciò presentato ai commissari giudiziari domanda, perchè s: invochi dal Governo francese l'applicazione di questa-sistemazione per transazioni. I commissari giudiziari hanno ipprovnto la domanda medesima, che è stata tràsmesa subito al Presidente del Consiglio, on- Bon°mi- affinchè l'appogrt presso il Go- f , a [j3nca Commerciale, comm. Fenoglio, verno della vicina Repubblica. Cosi si spera di evitare il fallimento dello succursali francesi dell'Istituto ». In seguilo alla chiusura delle sedi francesi della Banca Italiana di Sconto è venuto a Roma l'avv. Paolo Imbelli, consulente legale dell'Ambasciata italiana a Parigi. Intervistalo, l'Imbelli ha fornito innanzi tutto informazioni sull'impressione prodotta in Francia dalla crisi della Banca, impressione — egli ha detto — dolorosissima. « La Banca Sconto aveva saputo procurarsi a Parigi ed a Marsiglia una buona clientela non solo di italiani, ma anche di francesi. Raccoglieva numerosi depositi e trattava lucrosi altari. La temporanea sospensione della sua attività ha perciò addolorato particolarmente gli italiani che vivono in Francia non solo, ma ha anche colpito non pochi francesi. Lei sa che più si vive all'estero e più si diventa sensibili per tutto ciò che riguarda la nostra patria. La chiusura degli spoitelli della Banca Italiana .li Sconto è stala quindi considerata da ogni italiano quasi come una sventura nazionale che ciascuno di noi avrebhe desiderato di vedere risparmiata ». Intorno al modo con cui il comm. Toeplitz direttore generale della Banca Commerciale' h.i appreso la notizia della crisi, i giornali hanno le seguenti informazioni: «Verso ia metà di dicembre il comm. Toeplitz parti da Milano per recarsi a Varsavia a festeggiare l'SO.o anniversario della propria madre circondata da quattro generazioni. Ma lo raggiunse cola, prima che potesse avere luogo la simpatica cerimonia famigliare, un telegramma annunziane la grave erisi bancaria scoppiata in Italia. Appena giunto a Milano fere sapere di essere pronto a ripartire per Roma e questo suo desiderio fu comunicato a chi di ragione. Gli venne risposto che ormai, trattandosi semplicemente di svol-. gore pratiche col Governo, il vice-presidente . comm. Fenoglio. te poteva condurre e quindi la sua presenza non era necessaria 11 comm. Fenoglio ed il comm. Clerici, uno dei direttori generali della Commercialo, informarono per telefono li Toeplitz ilei consorzio che si stava costituendo per facilitare la liquidazione ed il comm'. Tceplii7. lo approvò pienamente ». Una risposta agli impiegati della Banca E' noto che gl'impiegati della Banca Italiana di Scorno hanno in questi giorni, a Roma, votato degli ordini del giorno di tenera fascista, e rivolto un appello ai colleghi delle' altre banche, appello nel quale, a difesa dell'istituto, si facevano affermazioni di questo genere : .■Preoccupati oi venC'carsi e di soffocare un te- Banca commercili© ed il Credito che ramo a torto