Rivelazioni di T. Wolff sulla volontà di guerra di Poincaré

Rivelazioni di T. Wolff sulla volontà di guerra di Poincaré Rivelazioni di T. Wolff sulla volontà di guerra di Poincaré (Servizio speciale della: fiutmpa) Berlino, 31, notte. Esisto duurjiie, seeoudo Teodoro Wolff, un affare Poincaré e precisamente in tema di responsabilità della (ruerra mondiale. Rieqlìegando il suo articolo odierno sul Bcrlincr TdoeblàU alla recente pubblicazione dello lettore fra HliKleriburjj- e Guglielmo II, Teodoro Wolff dice elio pure essendo superfluo trattare in qucsU tempi la questione generale dello colpe della b'uerra, non nono senza interesso anche lo noto rivelazioni dol signor Paleologuo ambasciato'ro francese a Pietrogrado, elle hanno dipinto l'entusiasmo del signor Poincaré davanti alla rivista militare russa ed i suoi consigli diretti a combattere tutte le idee di arrenttovolciza dei più eminenti personaggi russi. « Il signor Poincaré — continua Teodoro Wolff -- ita già definito « una miserabile impostura le mio aflortnazloni, ina ora la verità ó di iiuovojn marcia». Lo scrittore ricorda il volume recentemente usciio in Francia del signor Fernando Gouttenoirc dal tiloio '« Poincaré a-t-il voulu la guerre? », nel quale Poincaré ò accusato di avere tino dal 1903, non appena nominato Presidente della Repubblica, voluto il ritiro dell'ambasciatore francese Louis d'accordo con il marchese Iswolsky perchè, troppo contrario allo meno dei guerrafondài russi. Poi ricorda il volume di Alfredo Pevet dal titolo: » Le responsabilità della guerra », e una sio- ..ria popolara deila guerra del signor Ernesto ; aRenauld, che accusano esplicitamente Poin-| ccare di essere stato uno dei principali arte-! aflci della guerra. Contro questi Poincaré sii pé difeso in vari articoli e lettere di protesta, . crna, dice il Wolff, « tutti questi che egli qua- mlitica come mentitori e impostori non appai'--! atengono certamente al campo dei pungerma- ! snisti fra i quali Poincaré arino vera me stesso. ! pFra questi impostori vi ó anche l'ambascia-. aloro belga Guillaume il quale, nel suo rap- bporto al Ministero degli esteri, ha accusalo dpiù volte Poincaré ed .i suoi amici di aver ; jfaverito quella politica nazionalista sciovi- < mnista e mililore, che era un pericolo per la ; jEirmcggpelcroci ndsmlHlftsgiprpnlsigdvrnsqLnALecimpeflssnblddcaDpCtiClgvdszione da un telegramma del generalo La-1 gguiche capo delia missione militare tran- ; Qcese in ltussia perche in esso si dico che j zanche in caso di un atta/eoo dell'Austria al-] nla Serbia la Bussili non sarebbe scesa in cguerra. Secondo mio rapportò, in quel tem-; lpo lo stato maggioro francese premeva per j ila guerra: tutte le misine militari da pano : cfrancese erario stato prese. Si orano fatti ! resperimenti di mobilitazione a> contini orien-Jctali e l'armamento era tenuto in perfetto] assetto. Il mutato contegno della sua alleata H(la decisione cioè della Russia di non vedere I cun casus belli, in un attacco dell'Austria al- i la Serbia) suscitava indignazione nelle sfere dirigenti francesi. Nella stessa lettera Itzs-1 swolsk'y constata con soddisfazione, i buoni crisultati ottenuti dalle pressioni fatte sulla : lstampa francese affinchè essa assumesse un j g<■„„.„..,„„,, ..ii.. ii.; t. i \ pace nello stesso modo come la presenza di Poincaré all'Eliseo Ed ecco come Teodoro Wolff documenta le rivelazioni sulla colpevolezza di Poincaré nella guerra. Negli archivi russi si sono trovati interessanti documenti sui rapporti fra Poincaré e Itzsvvalsky e cioè i rapporti inviati negl'i anni 19r2-13-l-ì da llzswolsky, quale ambasciato» russo a Parigi, al riiina■strtì degli esteri di Pietroburgo. Tali documenti finóra non orano stati dati alla luce, ma tènulii segreti, non si sa perché, dalle autorità bolsceviche. Pare ora che la pubblicazione stia per aver luogo .ed intanto Teodoro Wolff si dice in grado di dare alcune interessanti primizie. Si tratta di'un primo documento costituito da una lettera di Itzswolsky a Sazónoff il il.o dicembre 4912. ' Esaminando il contegno della Francia di fronte alla crisi dipinmatica .di allora (si trattava del famoso accesso al mare che la Serbia voleva e ohe l'Austria contrastava con tutte le suo forze). llzswolsky osservava che Poincaré teneva ben presento là possibilità dell'in ter vento armato della I'rancia accanto allo iRussia. Non apper.a la Germania fosse intervenuta militarmente si sarebbe verificato immediatamente per la Francia il casus foedarii e. Uno a quel T'unto la Francia avrebbe prestato ogni energico ed efficace appoggio diplomatico alla Bussili. » L'opinione pubblica francese — dice llzswolsky — è molto pacillca x' contraria ad ogni avventura guerresca : tanto che dobbiamo ascriverò ai meriti del Gabinetto Poincaré il suo favorevole contegno e la sua decisione di tener fede, iti caso di necessità, al patto della alleanza ». In questa lettera Itzswólskv dice cfi« Poincaré si preoccupa molto dell'eventuale contegno dell'Inghilterra e dell'Italia. « Per quanto riguarda l'itaiia, si pensa a Parigi — scrive ffeswolsky — ohe non si può faro assegnamento alcuno sopra un leale contegno dell'Italia riè verso la Triplice alleanza, nò verso la Triplice Intesa. Il Governo italiano irt Casto di guerra prenderebbe dapprima un contegno di attesa per schierarsi poi alla fine dalla parto del vincitore ». Tredici giorni dopo Itzswolsky ■ mandava a Sazónoff un altro rapporto, dal quale risulta che Poincaré e tutti i ministri francesi furono gettali nella piti pro.fonda costerna- tono favorevole alla politica russa Itzswol skv dice che egli non partecipò direttamente alla distribuzione dei sussidi alla stampa francese ma che questi vennero distribuiti por cura elei ministri francesi e la distribuzione ha raggiunto, dice Itzswolsky, tutti gli effetti clie si speravano. Secondo Teodoro Wolff. questi documenti provano lummosamoutte che il signor Poincaré nel 1912, nella sua qualità di ministro degli Esteri, trovava troppo indecisa, troppo esitante, troppo remissiva la condotta ' del suo collega rus'so Sazónoff. Va mese più tardi, e cioè il 10 gennaio. 1.913, Poincaré fu eletto . Presidente della Repubblica. Itzswolsky no dava notizia «:■.tuo noverilo con un telegram- ina in cui racconta di avene trovato Poincaré declso ad csaitcitare un influsso dirotto sulla politica estera del suo paeso nella sua qualità tli Presidente della Repubblica; Poincaré di- chiaro personalmente a llzswolsky ohe la! cosa più Importante per il Governo francese era di preparare l'opinione pubblica francese alla partecipazione della. Francia ad una .Mguerra che potesse essere provocata dalla situazipne balcanica. In un successivo rap- porto Itzswolsky si esprime più dettagliata- mente affermando che il Governo francese gli risulta fermamente deciso a tener fede fino all'estremo al patto di alleanza. «Il Governo francese è tomamente convinto, — scrive Itzswolsky, — che dalla fino dell'attualo caos politico no deriverà una guerra mondiale a cui la Francia dovrà, in ogni modo, partecipare, ed il Governo francese considera con la massima freddezza tale eventualità. Il mo. mento in cui la Francia dovrà sguainare la sua spada è fissato esattamente nelle convenzioni militari f ronco russe. Teodoro Wolff promede nuove rivelazioni, poiché Itzswolsky ha.