Almanacchi

Almanacchi Almanacchi '« D* tempo immemorabile, questa Tlpogrrtfle, pubblica il presente Almanacco. Intende di continuarlo negli anni avvenire, persuasa <She nlasuno vorrà offendere 11 diruto di proprietà, che su di esso le compete... ». — L'ingenuo avviso che precede, tolto da un almanacco bolognese del Settecento, ini pare costituisca 11 contrassegno ideale di un vero almanacco: 6e questo non può vantare decenni di vita, se non si pubblica con immutabile fedeltà da un medesimo stampatore, se non reca costantemente le particolari rubriche per cui è venuto in fama, merita di esser definito compilazione effìmera e precaria. Il pregio essenziale di un almanacco è di rientrare nella tradizione, di perpetuare vecchie forme: meglio adunque un libretto per il popolo, quale il Barbanera, o il Pescatore di Chiaravalle (che continuano ' ■un'antichissima impresa), di tante artificiose riesumazioni, in falsa pergamena, dei modelli classici. Quando vedo fregi accademici, costole in pelle, tagli dorati, riquadrature architettoniche, incisioni in legno e caratteri caduti in disuso, penso che sarebbe più conveniente che ogni epoca mirasse ad t.iprimere con eleganza la propria originalità. A pesanti e graziati rifacimenti, preferiamo risfolutaimente gli almanacchi legati in tela, pieni di statistiche, di carte geografiche, di riproduzioni fotografiche, ed i lihrlcclni sbiaditi, "che continuano a darci rudimentali nozioni di astronomia e previsioni cabalistiche o meteorologiche, invece di ricalcare 'ailicossmente gli esempi del passato, esaminiamoli (sono deliziosi e quanto mal istruttivi), ma procuriamo di creare l'almanacco d'arte moderno. attraverso la storia A' sinistra, la etatua della Repubblica (o della Giustizia?), per terra, piramidi di teste troncate — con cartelli che indicano: popolo, aristocratici, ecc. — a destra, la ghigliottina, con un uomo su cui scende 11 triangolo insanguinato: sotto la vignetta, 1 seguenti versi: Admtrcz de Samson l'intelligence extrème. Par le Couleau fatai il a tout fait perir. Dani cel affreux étal que va-t-ll devenir? Il te guillotine lui mème. E' D frontispizio dell'ai Iman ach dei prisons, ou anecdota sur le regime Intérieur de la Conclergerie, du Luxembourg, de, et sur differenti prisonniers qui ont habilé ces maisons sous la tyrannlede Iìobesplerre, avec le» chansons, couplets qui y onl été falts — stampato a Parigi l'anno terzo della Repubblica (17S5). Che dire di un calendario che si apra con si .epaventosa immagine? Sfoglia- j molo, é troveremo che 11 29 gennaio io più-1 vioso) era giorno consacrato « al Pudore >, 111 30 -dicembre (10 nevoso) « all'Odio dei 'frimai » ; il 29 aprile (10 floreale) i all'Amore • ; il 9 maggio (20 floreale) alla « Fedeltà coniugale >. Invece del nome dei santi, ogni giorno era contraddistinto dal nome di un prodotto della natura. Seir.bran cose futili, eppure questi foglietti polverosi ci danno, assai pifk che ampie ed elaborate opere storiche, la sensazione netta ed evidente dell'89, e leggendo gli aneddoti sulla vita del reclusi abbiamo un'idea precisa della inestinguibile facoltà di adattamento degli uomini, capaci di godere • di amare attraverso le più luttuose congiunture e le più singolari situazioni sociali. Mentre VAlmanach des bizarreries humain.es, par le cdnventlonnel Charles Baillcul non è che una dalle numerosissime raccolte di aneddoti storici o pséudo storici, VAlmanach de Coblentz, ou le plus ioli des Beeucils catholiques, apostollgues et pancoU, — d Vusage de la belle Jeunesse, erniarie, emigrante et à (rmlgrer — (Parte, eh?z l'Allemand, Lihraire au Pont Neuf, 1792) ti a valore di testimonianza. Il testo di questo calendario monarchico è composto di canzoncine, romanze, odi, epistole, satire contro la Rivoluzione e 1 maggiori avversari dei Borboni ( • Vive le Roi ! » è il grido che serve di sottotitolo) e dimostra la superficialità convenzionale dei sentimenti del conservatori e degli aristocratici, n contraccolpo degli avvenimenti di Frana nel nostro paese appare In modo esplicito eli' Almanacco politico militare scientifico rampato « In Cesena, per gli eredi Biasini — ftjli'ins. di Pali. — MBGCXCV — con appro;lone •. Spiccate tendenze clericali non {olirono al bel volume, adorno di carte topografiche e di piani di fortezze, l'Impronta patriottica che questa nota tradisce : « Ooor.-tt ridando umilmente perdono al General Kellerman^ dell'adoperare tale parola [• ritirarsi »]; sa non altro per esser noi più prattici [non si direbbe 1] della lingua italiana di lui. In un proclama inveisce contro quelli, che danno al suo andar indietro 11 vergognoso nome di ritirala. Cosa è ella.adunque? Ella è, dice: tnt*foxtone di volizione. Sappiamo benissimo, che chi si ritira muta posizione. Ma mutar posizióne indietro, e sempre indietro, far tutti i sforzi per mantenersi, lasciare cannoni, magazzini, ecc. al nemico, queeta mutatione di posizione in Italiano si chiama itilirais, e si chiamerà ancora cosi in avvenire, sebbene il slg. Gen. Kellermsn diventasse Accademico della Crusca. Ci dispince, che eirli considera questa parola per tanto vergognosa', ma, sebbene Tedesco [al servizio di Francia] potrebbe avvezzare l'orecchio a ques'a parola, ed a qualcun altra ancora, che suona assai peggio ». « La minima parte di questo libretto è destinata ad affacciare al pubblico la serie de' giorni feriali, o festivi, le lunazioni... » ; cosi si apre l'Almanacco per l'anno 1798, seguito da dilettevoli ed interessanti notizie (Bologna, per le Stampe del Sassi) e che contiene altresì un t Ristretto » degli avvenimenti, dova li può leggere « L'ardore di molti, cosi detti Patrioti, unito al voto di gran parte della Nazion Lombarda, e all'energia, ed intraprendenza di alcuni, superarono Analmente gli attraversati obici (?) e si lanciarono celia gran carriera della libertà ». Questi sintomi di risorgimento, se non si mostrano nel Nuovo almanacco per l'anno 1802, arricchito di notizie utili e dilettevoli (In VeneZia, alla Libreria della Fortezza, presso Giacomo Storti) ~e appena si presentano nella (vignetta (una donna che porta uno scudo su cui è incisa la testa — sembra — di Medusa, e, sul piedestallo, una cornucopia; il tutto con la /scritta «Italia» in stampatello) dell'Atmanaeco politico italiano per Vanno 1807 (In Firenze, presso Guglielmo Piatti) sono evidentissimi neH\4lniaTiacco politico italiano ver ranno 1806 (dello stesso editore) il Odale s'inizia con una canzone dedicata « Alla Sacra ed Imperiai Maestà di Napoleone il Grande, Imperatore de' Francesi e Re d'Italia, protettore della Confederazione del Reno, ecc. » : Prendi, Italici, lo scettro, impara e regna, Qual fosti un g.jrno alle bell'opre amica, ì)el vinto mondo la memoria antica La via 'd'onore e di virtù t'insegna. che termina con la seguente esortazione:' Canzon, se tu presumi Giungere al piede di colui, che tanto Maggior d'ogni mortai s'agguaglia a' Kumi, Vigli con vmil canto: Italia e Boma tua li raccomando: iVedi che in te confida E dal colle Tarpeo merci ti guida. (Dieci anni dopo, Giacomo Leopardi ripeteva l'invocazione,, ma nei suoi versi era il ricordo del morti per una causa estranea a quella della patria). Onde quietare gl'intempestivi entusiasmi e confondere i panegiristi tipo Modesto Ra'©relli che — nel suddetto almanacco — in¬ scriva un sonetto • A Napoleone 11 Massimo > dono un « Compendio dei Fasti di Napoleone il Grande » basta prendere lMImanacn du Départcment du Pó pour l'an 1809 (Turin, chez Michel Ange Morano). Con la pacatezza dello sue notizie amministrative, correggerà (jneste righe esultanti del suo confratello fiorentino: «Noi terminiamo la presente Cronica, fecondissima di avvenimenti, ed in particolare per il Regno Italico, che dall'Eroe del secolo viene incamminato ad acquistar nuova gloria, ed a divenir quella Nazione che fu celebre un tempo nell'Arti, nelle Scienze e nelle Armi ». Curiosità e fantasie Il Tempo: un vecchio con grigi cernecchi svolazzanti. Nel quadro dell'incisione in legno — nitidissima — poche stelle. • Ecco il solito nuovo almanacco per l'anno 1802, al quale circostanze che fauste sembrano danno certamente un'apparenza più favorevole di quella do' trapassati anni. Gli Arabi, conquistata che ebbero nel settimo secolo la Spagna, trasportarono in EuTopa l'uso de' Calendari indicati, con la denominazione di Almanacco sotto il loro idioma, e questi abbracciati furono con grande avidità da' popoli immersi in quell'epoca in una generale ignoranza, e specialmente nell'Astronomia... ». Quanto mi piace questo Almanacco sancse per l'anno 18U2 o sia il vero Mangia, arricchito di notizie patrie, d'un Compendio tstorico degli avvenimenti più memorabili dell'anno 1801, e di una istruzione mensuale ai Proprietarf di campagna, e ortolani (Dai torchi di Luigi e Bened. Bindl, con licenza de' Superiori) 1 E' il più equisitamente provinciale e vetusto che mi sia stato dato di sfogliare. Sentite: Arrivo degli Ordinari e delle Stafletic: « Domenica, giunge il Corriere Toscano da Roma, e porta le Lettere di detta Città, Malta, Napoli, Sicilia... » — « Giunge la notte venendo il Giovedì la Staffetta di Mantova... » (Non vi pare di ascoltar l'eco delle sonagliere de' cocchi e le grida dei postiglioni?) — Luoghi per dove non si francano le Lettere: Firenze, Roma*. («E trovandoci alla buca delle Leti ere, che non vadino nei suddetti luoghi non sono incamminate al loro destino ») — Regolamento per la campana degli Uffìzi e dell'Armi della città di Siena — Tavola delle ore che si aprono le pfcrrte della città — E infine, nel « Compendio isterico » si legge : • Avvicinavasi a gran p-^si al suo lermine lo sventuta'o ed infausto Secolo XVIII, allorché «UArmlsiizio concluso a Marengo sotte il 15 Giugno 1800 fece risplendere nel torbido emisfero qualche lusinga di conciliazione e di pace... ». Un attimo di riflessione, e le immagini lievi e fragranti tosto dileguano: «Lodovico I Re d'Etruria, Infante di Spagna... ». Dalla poesia ci allontana YAlmanach pcrpetucl des pauvres diables pour servir de corredif à l'Almanach des gourmandes (A Paris, chez M.me Caillot, an XI-1808). Ha per motto: « Panis sacra fames » e per frontispizio un letterato che si ciba di un tozzo di pane e di un bicchier d'acqua, esclamando: « Voilà le prix des talensl ». Nonosiante te sue pretese umoristiche non riesce ad essere dilettevole, e gli aneddoti che contiene si distinguono per 11 loro tono lugubre; taluni tratti di spirito sembrano quasi crudeli, come il seguente: «Di tutti 1 libri che un povero diavolo può leggere, quelli che offrono minor pericolo sono 1 romanzi: i loro protagonisti, sempre occupati in amori e in avventure non pensano a bere, nè a mangiare ». Il calendario è stato soppresso, perchè dovrebbe comprendere unicamente le quaresime e vigilie, escludendo' i giorni di grasso, e sostituire il nome dei santi con quello degli anacoreti. Nella enumerazione del ■ pauvres diables » sono elencati artisti di ojnl genere, cantanti, ballerini, e « etaftn les rédacteurs des joumaux: s'ils écrivent bien, tla n'ont pas le temps de diner; s'ils écrivent mal, ils n'en ont pas le moyen ». Una femmina seminuda e accosciata, ed un amorino che le punge il seno con una freccia (più simboliche ed elevate dovettero essere le intenzioni del disegnatore, ma le realizzò si puerilmente che non è lecito descrivere con maggior nobiltà di stile la scenetta) accompagnano l'Almanach des dame* pour l'an 1809 (A Tubingue, chez J. G. Cotta, Libraire). Il quale racchiude numerosissime poesie, alcuni intermezzi in prosa e poche riproduzioni di quadri di Poussin, del Domenichino, dell'Albano... Non avrò che da trascrivere qualche titolo, e il languore sentimentale delle donne napoleoniche apparirà con pieno rilievo : « Stanze sulla perdita delle Illusioni della giovinezza » — « Rimpianti del Trovatore » — « Il bacio del pudore » — « La malinconia della giovine Egle » — ■ Madrigale » (« Incredule Zulmé... ») — Romanza imitata da Corinna (« La connois-tu, cotte belle Italie — Pays des arts e't des grande souvenir»... »). Viene in mente il ritratto di Giulietta Récamier (occhioni sognanti e tinte cerea) o si ricordano delle lettere Interminabili, dei nastri sgualciti, delle rose, appassite, armamentario romantico che non riusciamo a ritrovare, dopo Delvhine, che nel romanzi di Matilde Serao. Il buon Mtìrger l'aveva detto, in certi suol vensicoli Impacciati ed esitanti: dalla nostalgia degli almanacchi si passa ai ricordi d'amore: Et pendant toute la ìournte Pensif' ie suis reste devant Le vieti almanach de l'année Oli nous nous sommes aimés tank s A. Calumi.