La triplice vittoria del campionissimo

La triplice vittoria del campionissimo il duello Girardengo-Pelissier al Velodromo di Parii La triplice vittoria del campionissimo pervzo•pedalò della «Stampai)) Parigi, 28, mattino. L'attesa per rincontro Pelissier<ilrardengó, già vivissima da alcuni giorni per la pubblicità fatta dai giornali al grande avvenimento, è venuta man mano aumentando, acuendosi fino a diventare addirittura esasperata. Non è esagerato dire che 1 francesi, e particolarmente gli sportivi, han fatto dell'imminente duello ciclistico una specie di piccola questione nazionale: cosa non infrequente in questo popolo, le cui corde patriottiche ed anche sciovinistiche vibrano con estrema facilità. Il castello dello previsioni... Henry Pelissier in quest'ultima settimana ha preso il posto di « Georges nalional ». Egli diventava il campione, il segnacolo della razza, 11 <t drapeau » della Nazione. Vogliamo dire che, oltre al grande interesse sportivo, fortissimo del resto anche in Italia, nella competizione il francese metteva una buona dose di orgoglio nazionale dipingendola coi colori della sua esclusivistica speranza... E che le speranze di una affermazione nazionale toserò molto nutrite, non v'ha dubbio. 11 fatto è attestato, oltre che nei discorsi correnti nel pubblico degli appassionati e specialmente negli ambienti sportivi, dalle pubblicazioni di qualche giornale: attestazione, dunque, quasi ufficiale. Un competente del ciclismo, nel massimo organo sportivo, l'Auto, faceva ieri mattina chiari pronostici in favore di Pelissier. Dopo aver affermato che il compito del francese si presentava assai duro, egli tuttavia, passando a parlare distintamente delle tre prove, finiva per scoprire nel biondo campione di Franca maggiori « chances » che non nell'avversario italiano. 11 ragionamento dell'/luto era préts'a poco di questo tenore : Pelissier è certamente da preferirsi nella prova dttro tandem, nel qual genere di corsa ha già fornito prove convincentissime, impressionando anche ultimamente contro un campione della forza di Lapize ; Girardengo sembra avere più esperienza in fatto di inseguimento e dovrebbe vincere tale prova ; la questione della superiorità dovrebbe dunque essere risolta dalla prova di velocità, in cui i due campioni possono vantare probabilità pressoché uguali. Ma noi — concludeva il giornale, facendo forse assegnamento,sulla combattività del Pelissier, sulla influenza dell'ambiente, cioè sul fatto di trovarsi in casa sua — facciamo di Pelissier il nostro- favorito, persuasi che egli saprà vincere due delle tre prove. I giornali di lunedi sera sono usciti dando un posto rispettabile all'incontro dell'indomani. Anche qui, vario il gioco dei pronostici, ma in complesso favorevole al francese. La Presse, ad esempio, dava Girardengo sicuro perdente, ricordando che due anni fa il campionissimo non potè avere la meglio su Alavoine. ...o la realtà del fatti Tutto ciò, come dicevamo, ha acuita in misura insolita la curiosità e l'Interesse del pubblico. Il Velodromo d'Inverno è diventato centro e cardine del vorticoso sbizzarrirsi dei discorsi degli appassionati. E non solamente francesi. Gli italiani hanno avuto la loro parte in questa vigilia ansiosa La nostra colonia a Parigi, e specialmente la parte giovanile, ha vissuto, si può dire, del prossimo grande avvenimento. Girardengo, non occorre dirlo, è stato la loro maggiore speranza. Per dare un'idea di quanto e come fosse atteso dagli italiani l'incontro del nostro campione con quello di Francia, basta ricordare che il Fascio locale ei è riservata tutta una sezione di galleria per poter presenziare al match, e, all'occorrenza, incitare il compatriota per spronarlo alla vittoria. E ièri nel pomeriggio, per il grande attesissimo incontro, il Velodromo d'Inverno accoglieva tutti gli spettatori che potesse accogliere, non uno di meno... Una folla compatta, stipata, nereggiante, inquieta, in ogni ordine di posti, in ogni angolo dove fosse possibile collocarsi per assistere, anche malagevolmente, all'avvenimento del giorno. Le favello francese e italiana si mescolavano, possibilment per oasi, per settori; alla vivacità francese rispondeva l'Irrequietezza italiana. Ovunque, su tutti, era l'ansia dell'atesa, la speranza nella vittoria dell'uomo del proprio cuore. Fu davanti a vosi imponente pubblico che il > campionissimo » mandò all'aria tutto il castello di previsioni formulate ad uso e consumo degli incorreggibili francesi, dominando nettamente l'avversarlo, vìncendolo cioè nelle tre prove, anche in quella dietro tandem, che pareva una speciallà assoluta del campione francese... Indescrivibile è l'entusiasmo sollevato negli spettatori connazionali dalle successive vittorie. Tale entusiasmo fu eguagliato soltanto dalla sorpresa, dalla delusione provata dall'altra parte del pubblico. Lo svolgimento del triplice duello tu infatl elettrizzante per i colori italiani. Lo descriveremo brevemente. Ogni prova, una vittoria Nella prima prova — velocità, metri mille — Girardengo fin dall'inizio appare in superbe condizioni, e si indovina in lui il dominatore. Alla campana annunciente l'ultimo giro, Pelissier si porta alla sua altezza e in uno sforzo continuato, via via sempre maggiore, cerca di passare in testa; ma l'italiano non glie lo permette, aumenta progressivamente la propria velocità e sulla fine lo batte con relativa facilità di quasi mezza macchina. Ultimi 250 metri in 15" 2/5. • Nella seconda prova — 25 Km. dietro tandem — il francese prende una, partenza eccessivamente veloce, mentre Girardengo si accontenta di rimanere alla ruota dell'avversarlo. Ma quando Pelissier incomincia a rallentare, il campionissimi! accelera anziché imitarlo, cosicché al sesto giro Pelissier perde contatto. Il pubblico acclama a Girardengo ed incita il campione francese, il quale segue faticosamente i suoi allenatori. Dopo qualche altro giro Girardengo ha un intero giro di vantaggio, e il match è virtualmente finito. Cosi la prova che pareva sicuro appannaggio del francese, e conquistata invece dall'italiano in maniera inaspettatamente sicura, convincente. I 10 chilometri sono coperti in 11,15 4/5. Girardengo continua velocissimo, seguendo con magnifica facilità gli allenatori: pelissier è distanziato di altri 30 metri, pai. in uno sforzo di muscoli e volontà, riesce ad avvicinarsi lievemente e lentamente al rivale Nove giri prima della fine il campione tran cese lascia gli allenatori, rallenta, si fermo Credendo che egli abbandoni, il pubblico lo fischia sonoramente. Ma è un equivoco. Pelissier ha forato. Riparte poi, mettendosi dietro Girardengo: mancano soltanto più qua1tro giri alla fine. Alla campana i due atleti partono in volata. Ma Girardengo domina facilmente, nettamento l'avversario. Egli termina cosi primo (la prova era già virtualmente decisa dopo il sesto giro) in 24'15" 3/5. Pellissier è secondo a 260 metri. Ultimo giro in 15" 3/5. E siamo alla terza ed ultima prova, l'inseguimento su sei chilometri. Anche qui, sebbene la dislonza tosse troppo breve, per i mezzi del nostro campione, questi è riuscito ad affermarsi magnificamente per la terza volta imbattibile. Nei primi tre giri Pelissier riesce a conquistare un leggero vantaggio. Egli pero non può conservarlo di fronte ad un atleta della forza e della pratica in tal genere di para del campione italiano. Girardengo, infatti, a partire dal quinto giro guadagna a vista d'occjiio il terreno per, duto, ed a metà corsa i due sono sulla stessa linea La lotta dunque ricomincia. Dieci giri prima della fine Pelissier è raggiunto, tra un delirio di applausi del pubblico italiano, cui fa eco anche gran parte del pubblico francese. Il campionissimo ha cosi agguantato il rivale dopo 6oli chilometri 3.370, in 4'41" 1/5. Enorme impressione Girardengo ha prodotto ieri al Velodromo d'Inverno una profonda impressione. Per gran parte del francesi 5 stata una rivelazione, un « fenomeno ■ che non si aspettava certamente. La sua triplice vittoria non poteva essere conseguita in modo più persua. sìvo. Furono convinti della classe veramente superiore d*l nostro campione tutti, anche coloro che si erano recati al Velodromo con la quasi certezza di assistere alla sua sconfitta. Pdissier ha dato la costante impressione di doversi difendere, mentre la vera iniziativa dell'uomo più forte, superiore, rimase quasi sempre al e campionissimo ». , Intanto si annuncia come certa la partecipazione di Girardengo alla classica ParigiRoubatx che si disputerà il giorno di Pasqua, al « Criterium degli assi » ed al Premio Wolber. Sarà questo il collaudo, speriamo, della magnifica vittoria di ieri. Si parla aft» che di partecipazione alla Parigi-Tours, ma finora nulla in proposito vi è di definitivamente concluso. La riunione pugilistica internazionale di Milano Milane, 86, notte. Due verdetti assolutamente errati emanati dalla giuria hanno falsato l'esito del principali! incontri della riunione pugilistica italofrancese svoltasi oggi al Palazzo dello Sport. I tre giudici hanno modificato il match nullo di Bosisio e Porcher in un successo italiano e la vittoria di Bruno Frattlni su Francis Charles in un-match nullo. Il pubblico numerosissimo ha accolto con urla e fischi altissimi la decisione che defraudava Frattini di una meritata vittoria. Lo etesso Francis Charles al suono del gong che poneva line al suo combattimento aveva fatto il gesto di alzare la mano di Frattini per riconoscergli il successo conseguito. Frattini però non è stato oggi il combattente dell'ultimo Incontro. Gli è mancata la decisione e la potenza di pugno solita. Durante la prima parte del combattimento gli sono sopravvenuti del dolori allo stomaco. Francis Charles è apparso un pugiHsta accorto, tattico, buon incassatore, ma dal pugno poco potènte. .Bosisio contro Porcher non ci è affatto piaciuto. Ha lasciato l'impressione di non essere capace di valorizzare quelle doti di velocità, abilità e potenza e precisione, di cui noli è totalmente privo. Nella prima ripresa è apparso anche troppo incomposto. Il match dei due medio leggeri è piaciuto assai poco. Giuseppe Spalla presentatosi sul ring colla mano destra ancor dolorante per un colpo ricevuto nel 'recente incontro con Hun.beck si è imposto a Paul Hams per potenza e per velocità. L'incontro tra i dilettanti Lanzi e Castellenghi è stato un gioiello del genere. I duo giovani azzurri hanno'impegnato un giuoco bellissimo per varietà di colpi, per velocità e precisione e per correttezza. Ecco la cronaca dei tre combattimenti professionìstici. Salgono sul ring, dopo il match dilettantistico, Bosisio campione italiano pesi medio leggeri, chilogrammi 67.500 e Raymond Porcher campione francese pesi medio leggeri, chilogrammi 68. Funziona da arbitro il signor Balestrieri. Dopo, un primo tempo di attesa Bosisio si dimostra più velóce. Alla quinta ripresa egli conquista un leggero vantaggio di punti ma in quella successiva il francese si rivale. Col proseguire del combattimento il francese si fa più aggressivo, mentre l'italiano modera la sua focosità. Alla penultima ripresa qualche cross di incontro di Bosisio precede una serrata offensiva di Porcher .che obbliga l'avversario alle corde. Ma-Bosisio riesce a-svincolarsi non senza aver dovuto incassare un bel destro. L'ultima1 ripresa è la più movimenta,'tea nessuno prende un netto predominio. L'annunzio della vittoria di Bosisio è variamente commentato.- Giusepipe Spalla (chilogrammi 86) e Paul Hiavs (chilogrammi 84) iniziano con calma. Non è che alla terza ripresa che la lotta diventa interessante. E' noto come i negri siano formidabili incassatori ed il punto più vulnerabile in essi sia il corpo anziché la faccia, spalla ripete sovente perciò delle scariche allo stomaco. 11 vantaggio di Spalla ha così modo di accentuarsi, e di aumentare fino alla fine. Hams chiede la rivincita a Spalla dopo che è stato annunciata la decisione favorevole all'italiano. Frattini e Charles si presentano sul ring tra vivi applausi. La pugna viene iniziata da Frattini con un crochet al corpo seguito da una schivata e da una carica che obbliga il francese alla difesa. Alla serrata guardia di Cliarles fa penetrare un bellissimo uppercut durante il secondo round. La ripresa immediatamente successiva termina presso a poco nella medesima fisionomia. L'italiano contra. riamente al solito è straordinariamente indeciso. Charles è ben accorto e bada a mantenere una guardia impenetrabile, ma l'indecisione di Frattini invoglia il francese ad attaccare. Frattini ne approfitta per passare alla controffensiva Pero appena raggiunto il bersaglio con uno o due colpi il nostro campione desiste dalla battaglia e si rimette in guardia per rimanere passivo. Il nostro campione sta passando un bruttissimo quarto d'ora perchè indisposto. Lo assalgono alcuni conati di vomito, ma la sua classe gli permette di far fronte all'avversario senza danno. Dopo le prime dieci riprese l'indisposizione è superata e la lisonomia di.Frattini si atteggia ad una espressione di fiducia. Il leggerissimo vantaggio conseguito da Cliarles nelle prime dieci riprese è in breve annullato o superato. Frattini è sempre all'attacco e Charles ha modo di palesarsi un ottimo incassatore. Il verdetto della giuria provoca una viva dimostrazione da parte del pubblico che.esce dall'ampia sala solamente dopo che Frattini è risalito sul ring per ringraziare la folla e per dire che lo stesso suo avversarlo ha lealmente riconosciuto in lui il vincitore. La serata dilettantìstica di Bologna Balogna, SS notte. Alla: riunione pugilistica per dilettanti svoltasi nella palestra della società ginnastica « Sempre avanti » ha assistito uh pubblico numeroso. Ecco il dettaglio della serata: Lazza! (Sempre Avanti) batte Belli (idem) ai punti. - Bussoli (Sempre Avanti) batte Veronesi (Bentegodi di Verona) per ritiro al secondo round. - Eiskolzer batte Ballanti per U. o. al secondo round con un destro alla mascella. - sedlacec batte pedini all'll.o round per 1j. o. con cross al mento. Le onorami di Vercelli i Carlo Salamano Vercelli, 36. Vercelli, auspico l'U. S. Pro VerccUt, ha offerto ni concittadino cav. uff. Carlo salamano, U ricordo promessogli allorchè, reduce dal trionfo di Monza, era stato con entusiasmo indescrivibile accolto fra lo mara della città natale. Sul campo riell'C. S. Pro Vercelli sono convenuti gli appassionati del gioco popolare e gli ammiratori senza numero del campione concittadino: facevano a lui corona il sindaco gr. uff. Lombardi, il sottonrefetto cav. Fronterl, 11 generale Franchi, 11 presidente dell'U. S. Pro Vercelli comm. liozlno, ed altre autorità del luogo, c uno stuolo gentile di signorine ed 1 parenti del festeggiato, medaglia d'oro rag. Sandro Salamano. capitano Franco, dott. Nino. Ncll'iuter. mezzo della partita di allenamento, svoltati fra veterani della Pro Vercelli, le au («riti, t parenti, 1 dirigenti l'U. s. Pro Vercelli, i giocatori e gu tanniti ammiratori, etto invasero il campo, «i sono stretti attorno al popolare « Carlin • e l'avv. Boxino, accompagnando 11 doso con parola vibranti di fede e di augurio, ba offerto a Carlo Salamano uu dosante orologio d'oro; quindi ha abbracciato a baciato 11 campione fra l'entusiasmo del presenti. Alla soia segui un banchetto in onore ilei festeggiato, al termino del quale parlarono 11 sindaco ed 11 sottoprefclto*