Adesione della Francia a principî che vengono rifiutati per la Germania

Adesione della Francia a principî che vengono rifiutati per la Germania L'assestamento dell'Ungheria Adesione della Francia a principî che vengono rifiutati per la Germania Serrtilo speciale della •Stampa») Parigi 20 no Parigi, 20, notte. La giornata di oggi, piuttosto densa nella Mia cronaca, estendentesi dalla battaglia parlamentare sostenuta con esito parzialmente negativo dal Ministro delle Finanze, al: processo Berton e alla polemica franco-italiana per l'accòrdo di Temperi, non deve far pasearé inosservata la seduta finale della Sezione, parigina della Lega delle Nazioni, awenimento che senza dubbio supera in importanza, tutti quelli citati. Erano presenti all'» H&tel de. Ville •, oltre t membri del Consiglio, i rappresentanti dell'Ungheria, della Romania e della Iugoslavia. Dopo la lettura di una relazione sui lavori -compiuti dal Gomitato par la restaurazione finanziaria dell'Ungheria, Lord Robert Cedi propose, ed il Consiglio approvò alia unanimità, il seguente progetto di mozione risolutiva: l.o il Consigliò prende nota'del rapporto presentato alla.unanimità dai membri' del'.Comitato Antan zi ara o; esprime il suo alto apprezzamento per l'importante concorso che il Comitato ha apportato al problema della ricostruzione dell'Ungheria; 2.o il Gon'si; Rido dà la sua approvazione al lesto 'dei protocòlli primo e secondo e accetta i doveri che gli"incombono secondo questi protocolli, non appena saranno di ventali operanti colle firma dei Governi interessati; 3.0 il Consiglio delega al Comitato ungherese pieni poteri per prendere tutte le decisioni nei limiti della Guà propria competenza, che potessero essere necessari,per completare, ed eseguire ( prò» getti, finanziari fra la presente data e la prossima Sessione ordinaria del Consiglio; 4.0 il Congresso tiene ad esprimere là sua fervida speranza che tutti coloro il cui accordo è.necessario per il regolamento delle questioni che • devono essere risolute per la firma dei protocolli, faranno tutti J loro sforsi per giungere al più presto possibile ad accordi giusti ed equi. Allo .scopo dt evitare ogni ritardo nell'atìempimento del piano stabtliito, il-Consiglio delega i suoi poteri ad un Gomitato compoetot dei rappresentanti della Francia, della Gran Bretagna e dell'Italia, dell'Ungheria e fella Romania, del Regno dei Serbl-CroatlSloevai e della Cecoslovacchia. Il Comitato dovrà riunirsi il 10 gennaio per un regolamento definitivo. li signor Titulesco espresse poi la speranza, .che i negoziati sulle Questioni pendenti giungano ad un buon risultato e che in queeti negoziati l'Ungheria darà prova verso la Piccola Intesa della stessa benevolenza che questa ha dimostrato verso l'Ungheria. Dyouritch e Benee, associandosi allo parole di; Titulesco, dichiararono cho il lavoro coni* piuto costituiva un passo verso il consolidamento definitivo . degli stati dell'Europa centrale, li conte Bethlen ringraziò di poi l Consiglio della Società delle Nazioni, nonché il. Comitato finanziario « tutti i Governi die hanno aiutato la realizzazione del piano di restaurazione finanziaria dell'Ungheria. l)a ultimo il signor Hanotaux felicitò il risultato ottenuto affermando che coll'àccòrdò realizzato, la pace si troverà consolidata in utta l'Europa orientalo e questo è un fatto «l'importanza capitale, Ha" poi ringraziato l contò Bethlen, «il cui nome — disse — igurerà ben presto con quello di mons. seipel tra quelli dei granai restauratori: della nostra Europa, nell'intesa comune di tutti t'li.Stati qui rappresentati ». Per, completare la cronaca della giornata occorre soltanto aggiungere che il consiglio ha nominato il delegato italiano relatore pel 9?4. delle questioiii^lguardanti l'amministra»one drtla Sane e che prima della fine dela seduta il conto Bonin I.ongare, espresse di nuovo ai colleglli del - Consiglio il desiderio dell'Italia- di ospitare la prossima riti nione primaverile in Roma. flJnu conclusione giornata modesta ma pro- . Il valore principale dei due protocolli, di cui è stato proposto il testo e dei quali sj «•jwa ottenere la firma entro la One di gerì rato, consiste nel fatto che, grazie ai buòni Uffici della Lega delie Nazioni, « possibile vedere oggi sanciti solennemente i tre se-Lguenti princirii; l.o. la necessità riconosciua e proclamata dal Comitato finanziario, r.ur era stato affidato l'incarico di gettare le basi della rlcóslTOZioiie dell'Ungheria, che i debiti magiari siano definitivamente delimitati unavolta per tutte ed in proporzione dall'-effetflva capa-cità di pagamento del paese:'11 Consiglio decisa che 1 pagamenti da farsi non superino in ogni caso la somma di 10 milioni ili corone oro all'anno; 2.0 il voto che la Commissiono delle riparazioni evi le ipoteche esistenti sull'attivo deli'Ungh°j-ia, in modo da renderle possibile di ef. fetUiaro ri prestito di 250 milioni di corone oro;'3.o che nessuna Potenza interessata al riassetto economico dell'Ungheria ricerchi nei- propri futuri rapporti con questo paese vantaggi esclusivi, capaci di diventare lesivi per gli interessi degli altri Stati. La cnunziaziime pura c semplice di tali principii i. come vedete, suggestiva ni massimo, grado. Tutti quei principii che il Gabinetto di Parigi si ingegna con ogni mezzo a rendere vani quando si tratta della Germania, eccoli quindi approvati c giudicati perfettamente naturali .in un caso in cui non si tratta della Germania. La capacità di pagamento? Prospettala dal Gomitalo nella sua Integrità e non già per soli tre anni venturi. Le .ipoteche? Proposte per l'abolizione invece che dichiarate intangibili, come udremo certeameute domani uclia seduta dell'hotel «Astoria, per quanto riguarda la Germania. QùaJ prova migliore che ancha i Governi, età più altamente proclamano la propria ini-' parzialità e la propria fedeltà ai wattati, appliqanò. oggi due coesi e due misure, e sanno benissimo trovare il modo ili concilialo j trattati» e l'interesse generale quando questo interesse o quello dei loro fidi alleali assume al loro occhi l'aspetto di un interesse particolare T... Se noi.consigli della, travagliata Europa il sillogismo avesse ancora la sua forza, ò questo un .ammaestramento, da cui pouoli -e diplomatici avrebbero 11 dovere di trarrò senga ambagi 1». conclusioni che a filo di logica pe scaturiscono.

Persone citate: Berton, Bonin, Lord Robert