"Fermi", perquisizioni ed interrogatori

"Fermi", perquisizioni ed interrogatori"Fermi", perquisizioni ed interrogatori I due amici - Di dove provenivano i " coupon» „ ? -*eitiche l'hai ucciso!,, - La casa e l'ufficio dello Zucchtì visitati dalla Polizia - 11 presentimento della vittima^ a a o a i i i , i i . s e , . . e a e . l l , a e A l o ro e a e a n , . e , i . o e nmS 6 e a. Nella faragglne di episodi e di indizi che si sono raccolti attorno a questo delitto il pubblico finirà per capirne poco. Limitiamo dunque la cronaca ai punti essenziali che si riferiscono al nuovo indirizzo preso dall'indagine e che riguarda i rapporti intercorsi tra lo studento Bertarione, il suo amico Provvido Zucchl e l'altro, il Favero, dei quelli abbiamo già diffusamente parlato. Solamente ieri mattina lo Zucchl venne nuovamente interrogato dal comandante della squadra mobile avv. cav. Bossi. Glàl'altra «era, quando gli agenti si presentarono nel suo ufficio per invitarlo in Questuila, egli si mostrò molto sorpreso del provvedimento preso a suo corico. Siccome"nogll scorsi giorni egli era stato quotidianamente interrogato ed a lungo sui suoi rapporti amichevoli e d'affari col l'ucciso, riteneva di aver ormai esauriìo tutto quan'O si potesse dire in propesilo. Ma il funzionario voleva sapere da lui un dettaglio al quale nel precedenti interrogatori mai aveva accennato : intendiamo parlare delie diverso cedole che risultarono essere state in possesso del morto. In questa nuova fase di indagini la Polizia non può lasciar trascurata nessuna particolarità anche minima atta a far luce sulla misteriosa faccenda. L'episodio dei "coupons,. Lo Zucchi venne interrogato su diversi punti del suoi rapporti con il Bertarione, e fru quesi.i il punto capitale che si riferisce ai denari. Cosi non mancò di fornire materia nll'interrogatorio la questione delle cedole di cui ieri rivelammo al pubblico l'esistenza, cedole che servirono alla riscossione di una considerevole somma, a titolo di Interessi. 'La storia di questi valori è stata in parte lumeggiata o ricostruita dal cav. Capezza, commissario della Sezione di Borgo San Secondo, che con attività, tatto e intelligenza coooera alle indagini sui torvo mistero. Il Capezza era stato il primo a rintracciare l'episodio dei « coupons » e relativa riscossione d'interessi, e insistendo con le proprie ricerche è riuscito. Ieri, a ricostruire i fatti nel modo seguente: Circa tre mesi fa il Bertarione, che si trovava in campagna a Vistrorio presso 1 Favero, mandò .per mezzo di raccomandata allo Zucchl due « coupons », invitandolo a riscuoterne i relativi interessi. Lo Zucchi incaricò dell'operazione una terza persona, un conoscente, cho recatosi ad un'agenzia del Credito Piemontese ritirò una somma di poco superiore alle 1700 lire. La qualità dei valori da cui vennero spiccati i « coupons » non è ancora noia: si spera però di identificare tali valori nella loro natura ed entità per il tramite dell'agenzia che operò il versamento. Questo particolare ha unn vera importanza, poiché si è affacciato il dubbio che le cedole non fossero in possesso diretto del giovane Bertarione, ma che fossero invece di proprietà del padre, e che il figlio, forse di nascosto, fosse riuscito di spiccarne i due « coupons ». Naturalmente ciò non potrà essere fatto se non con la identificazione precisa di tali valori. Non sì esclude però che le cedole possano essere state veramente in mano e a disposizione dello studente. Nel qual caso; trattandosi di somma rilevante, ritornerebbe più che mai a proposito rasentante domanda donde provenisse quel danaro. Ora, a proposito di questa faccenda del « coupons > lo Zucchl, interrogato dal commissario cav. Bossi dopo il « termo •, è caduto in un», inesattezza. Egli ha detto che la somma di interessi riscossa fu di circa lire 700; ma la stessa persona che ritirò gli interessi, pure interrogata appositamente, ha confermato trattarsi di circa 1700 lire. Inoltre avendogli il funzionarlo domandato perchè non aveva parlato prima di questo partico. lare del «coupons», lo Zucchi ha risposto che egli non aveva creduto che ciò potesse interessare l'autorità inquirente. Sembra che durante il lungo interrogatorio al quale lo Zucchi venne sottoposto, siano emerse contraddizioni che, pur non rivestendo al momento carattere di estrema gravita, consigliano la Polizia a trattenerlo ancora a disposizione. Per motivi che ancora ignoriamo fu pure ricorcata e portata in Questura una signorina, amica della Gillio. che avrebbe avuto con lo Zucchi legami di amicizia molto intimi. Contemporaneamente fu ordinata ed eseguila una scrupolosa perquisizione nell'ufficio e nell'alloggio privato delio Zucchi. Quale risultato essa abbia dato non è per ora possibile sapere. Lo Zucchi ha dichiarato che, avendo sempre agito nei rapporti col Bertarione alla buona, con sentimento grande d'intima amicala, non s'era mai preso la cura di registrare le somme ricevute, nè quelle sborsate. I conti erano scritti nella memoria e cento lire più o cento lire meno non avevano Importanza, trattandosi di un amico. Lo dimostra il fatto che, al momento della sua morte, lo studente si trovava in debito di circa quattrocento lire verso lo Zucchi. Amici, ma non troppo I funzionari, seguitando successivamente a interrogare i due amici del morto: l'Emilio Favero ed il Provvido Zucchi. scoravano naturalmente ai poter avere da loro qualche spedalo indicazione sullo abitudini del giovane, in modo da vedervi un po' più chiaro nelle tenebre addensatesi intomo al delitto. Subito pero da quegli interrogatori è sorta l'impressione che se i duo giovani assicuravano di ossero entrambi intimi dell'ucciso, non dimostravano però soverchia amicizia fra loro. Si sarebbe anzi detto che una dissimulata e sorda ostilità li movesse l'uno contro l'altro. Da che era generata questa loro reciproca sebbene velata avversione? vi «a forse uu sentimento di iawidia, temendo ciascuno che l'altro avesse tenuto nel cuore dell'inni co il posto prevalente? Questa repulsione, quest'antipatia mista a diffidenza creava un'atmosfera dt sospetto facilmente compronsihilo ni funzionari. Che cosa pensavano l'uno dell'altro quel duo? Un episodio avvenuto la sera successiva a quella del delitto e finora ignorato, getta una strana luce sui rapporti del due giovani amioi. Lo Zucchi quella sera, dopo aver subito un interrogatorio, si era recato alla casa di corso Vinzaglio 27 bis. per parlare coi parenti del Bertarione che egli però noti conoscerti. Entrando aveva domandato del Favero, e saputo che costui era ancora fuor di casa, si mostrò deciso di aspettarlo. Quando infatti il Favero fu di ritorno lo invitò in una stanza vicina e 11, cambiato improvvisameli tedf 3coatprstl'sarmtrsocdnFmvceLfupgsomde znsvstgdnfaeccetactaccvpi pmsvrccpPZrteladaddvci•BpnvNctuceapolapqlmdsposeicQtcpsErmpimcuslmsdpsNu ^ te di modi, lo afferrò per le braccia e mettan* dolo colle spalle al muro gli gridò sulla. f 3-C-C-iti * ■ ' — Sai tu ch-> hai ucci.-- il povero Linei' , All'accusa improvvisa un brivido di gelolf colse il Fave o che 'edeva dinnanzi a wit atto minaccioso lo Zucchi ; ma passato quprimo stordimento si ribellò e sdegnoearoen stornò da ' sè l'atroce accusa. Invocò subii l'salibi» irrefutabile portato dalia madr. stessa del morto che lo aveva visto, mentr ancora alzata attendeva il ritorno del figlio, rincasare al tocco e cioè tre quarti d'ora jift ma che il giovane studente fosse ucciso. plV tre a ciò egli aveva dato già all'autorità ef satto conto del tempo trascorso dalle 22,30; ora in cui usci dal ballo fino a quando rln^ cn6ò accompagnato da un amico. Dubbi quin* di non potevano sussistere a suo riguardo- , A proposito però di questo episodio da rioli narrato ieri sera, ci siamo intrattenuti col' Favero stesso, il quale ne ha parzialmenta modificata la narrazione. Ci ha detto il Favero che quella sera lo Zucchi fu infatti al cercarlo in casa sua, in corso Vinzaglio 27 bis,, Lo invitò ad uscire un momento, e quando fuiono in strada l'amico gli disse: Bada, che su di te e sulla Gina (la GillioX pesano dei sospetti. , Il tono dello Zucchi nel proferire quello gravi parole non era però di minaccia, mai soltanto di avvertimento. Il Favero, ad ognj modo, rispose che si sentiva troppo sicuro! della sua coscienza pei- temere qualche cosa'* e i due si separarono quasi cordialmente. La famiglia dello Zucchi Come sempre accade in queste circòstan* ze, la Polizia si è preoccupata di indagare nella vita dello Zucchl, il quale — a quantosi fi saputo — amava, come il Bertarione, lai vita brillante e gaudente. Sposato ad mia di-, stinta signorina di Valenza, figlia di un ini' gistrato a riposo, lo Zucchi e anche padre di due graziose bambine. Ma le creaturina non hanno potuto rinsaldare i legami della! famiglia, perchè da qualche tempo la moglie era palesemente trascurata dallo Zucchi,... che cercava altrove altre distrazioni. Egli era cosi visto frequentare assiduamente ritrovi eleganti e mondani — caffè alla moda, spettacoli di varietà, ecc. — sovente in allegre! compagnie, cui non difettava la rappresene tanza del sesso femminile. Questo stato di cose sollevò in famiglia, come era naturale! contrasti, che andarono sempre più aggraa vandosi, fino a che la signora decise di separarsi da lui. Ciò effettivamente avvenne, d i coniugi vissero separati per qualche tem-* po. In seguito però la pace venne fatta, e marito e moglie tornarono a vivere sotto lo stesso tetto; con essi, anzi, nell'alloggio di via Belfiore, SO, oltre alle .due bambine, si recarono ad abitare i genitori della signora. Ma si errerebbe se si credesse che l'accordo completo fosse entrato in famiglia. La crepa, che si era precedentemente verificata non potè mal essere completamente risanata. Persone che furono in dimestichezza con gli Zucchl, mentre lodano le qualità delia signora — buona madre di famiglia, dai modi cor4 tesi e distinti, buona e remissiva — non'parlano di lui nello stesso tono. Si dice che si disinteressasse completamente della famiglia, alla quale, col suo ufficio di rappresentanza di materiali laterizi avrebbe potuto provvedere largamente, per poi sperperare in divertimenti. Questo tenore di vita dello Zucchl deve avere avuto un notevole peso nelle impressioni della Polizia per indursi al • fermo » del giovane industriale amico del Bertarione. Come sempre avviene, quando delitti imJ presslonanti e misteriosi commovono la città, numerose lettere anonime piovono da ogni dove dando indicazioni o enunolando sospetti. Non mancano naturalmente quelle dt qualche... brutto spirito il quale, molto inopportunamente, scrive di essere lui l'assassino a consiglia di tralasciare altre indagini e non elevare ancora inutili sospetti. In alcune sono anche enunciate le cause, e si parla per lo più di vicende d'amore, che spinsero l'uomo, o la donna, al delitto. Naturalmente, per nulla impressionata di ciò la Polizia prosegue per la strada tracciatasi nella speranza che questa conduca finamente alla scoperta dell'assassino. L'ultima giornata del Bertarione Una persona cho avvicinava quotidianamente il giovane Luigi Bertarione narra chd da qualche giorno egli, per solito allegro e spensierato, appariva assai preoccupato. Una! preoccupazione ed un turbamento che egli oercava invano di nascondere sotto una maschera di tranquillità; mentre non. appena1 egli si credeva non osservato, ripiombava in quel suo atteggiamento cosi discordante colla naturale spensieratezza della sua età. Quali gravi preoccupazioni lo turbavano cosi 7: Dopo il suo assassinio, avvenuto in modo tanto misterioso, dopo le prime inutili ricerche fatte dalla polizia per trovare il colpevole, si è cercato di ricollegare quella sua strana tristezza con l'episodio della sua fine. Era quello un presentimento, od aveva egli realmente qualche recondita ragione per temere un pericolo T In quanto ai suol propositi di studio sembra effettivamente che in questi ultimi tempi vi si fosse messo con molta serietà. Basterebbe a provarlo il fatir» che egli si era preso l'incarico di preparare una quantità di dispense scolastiche. A tala scopo al recava nello studio del suo a'mico. lo Zucchi, ed all'impiegata di questi, nei momenti che non era occupata per corrispondenza commerciale, dettava le dispense die l'altra scriveva a macchina. L'ultima giornata il povero giovane lai passò, ad eccezione delle ore dei pasti, nelloi studio dello Zucchi, preparandosi quelle dispense che non dovevano servirgli mai piùNelle ricerche fatte dalla polizia per trovare una lacuna, in quell'ultima sua giornata di vita, sembra non abbiano avuto altro risultato. La giorno la di ieri e passala in continui interrogato:! da parte del comandante dèlia, squadra mobile, alla presenza del capo 'dell'ufficio di isu-uzicne avv. comm. Mussi Isnardi e del giudice istruttore Balestrieri, Vennero nuovamente interrogate le due signorine trattenute: la Lina Gillio. fidanzata dell'inviso, o la signorina Alma, una bruna ed elegante figurina4chiusa in un impermeabile viola. Anche lo Zucchi e la moglie di > t furono lungamente interrogati, ma sembra che nuovi elementi di importanz» «i -tal dell'Inchiesta non siano ancora risait*»4

Luoghi citati: Borgo San Secondo, Valenza, Vistrorio