Alla vigilia delle dimissioni di Baldwin?

Alla vigilia delle dimissioni di Baldwin? Alla vigilia delle dimissioni di Baldwin? glabourlsta Mac Donald gli succederebbe, assumendo il portafoglio degli Esteri - I suoi accordi coi leaders liberali (Servizio speciale della STAMPA) Londra, io, notte. Il S'Week end » non sembra aver portate faiolto consiglio. La crisi politica emersa dalle elezioni rimane in pratica al punto in cui si trovava sabato scorso. Nessuno ancora ha lanciato un pugno di caglio nel lattiginoso responso delle urne. Tutto rimane liquido. Nessuna coagulazione si travede ancora con certezza. Ciò è abbastanza naturale. Una situazione come questa deve essere digerita e meditata bene da chiunque voglia evitare frittate. Le grandi riunioni dei « leaders » delle tre parti interessate non sono ancora iwvoliute. Seguiranno soltanto nei prossimi giorni. Finora. si intrecciano scambi di vedute.preliminari. Le pubblicazioni, zep pe di indovinelli e di fantasticherie, che riempiono1 l'intervallo, non assumono alcun interesse obbiettivo per i lettori stranieri. Sono fumi di piccoli fuochi campali per delle azioni in gran parte fluttuanti al di sopra del campo conservatore, pieno di screzii e di corrucci, in misura crescente. Questo frastuono di oggi in realtà serve soltanto ad accrescere la debolezza-interiore del partito sconfitto. 11 confusionismo a cui dà luogo è puramente superficiale. Alcuni osservatori, capaci di seguire il solco, ..possono astrarre da questo baccano e vedere abbastanza chiaro nella foschia. •I termini della situazione sono i seguenti : il partito conservatore ha perduto cento seggi, ossia si trova in minoranza di icentovoti a petto dei due gruppi di opposizione, che il paese ha eletto. contro il programma governativo, conferendo loro il mandato di spazzarli via evidentemente insieme col Governo. Ne l'uno nè gli altri dei due' partiti di opposizione potrebbero adattarsi' a mantenere, sia pure per il disbrigo degli affari, un governo conservatore senza dare uno schiaffo ai loro elettori. Ci sono, in giro degli imbecilli che parlano p rsino di una coalizione vera e propria dei laburisti coi conservatori. Se il. Labour Party facesse questo sarebbe finito. Non si è democratici per dare calci di questa' fatta, alla maggioranza del paese e tonto meno si è laburisti a continuare a parlare, di una coalizione liberaleconservatrice. Coloro che tengono viva la storiella • appartengono- naturalmente ad una sezione del partito conservatore. Questa sezione è ferocissima contro il laburismo. E' quella che per sporcare -il Labour Party ha gonfiato i chiassetti- elettorali per rovesciarli sulle sue spalle ; è !a sezione che definisce i laburisti energumeni rossi mentre essi sono in complesso certamente, nella persona dei loro 'grandi leaders, adftirittura ultra costituzionali. Il «Daily Mail » ed il a Daily Express ». sono su questa linea. Entrambi appartengono a. multi milionari. Non si può essere tali senza vedere rosso nell'avanzata di una sinistra anche moderatissima: Così questi due organi, vogliono la coalizione fra i conservatori ed i liberali e cercano di lasciarla travedere non solo possibile ma probabile. Ebbene se i liberali andas sero coi'conservatori oltramerebbero propri elettori alla stessa maniera, dei la nuristi in una eventualità analoga. I !■• bevali hanno promesso al paese di spazzar via-i conservatori. Se diventassero da un momento all'altro il puntello dei loro antagonisti, anche per tener in piedi uu governo purchessia, il loro avvenire 'sarebbe brevissimo. L'accusa che i nemici hanno sempre .fatto loro è stata quella di ingaunare il popolo. Essa sarebbe ricon fermata in un baleno. Dunque nessuna coalizione, dei laburtsti o dei liberali coi conservatori. Questi potrebbero continua re al potere come sbrigatori di affari, nel solo caso che, quando si riaprirà ]a Camera, i liberali oppure i laburisti votino per loro. Nè gli uni nè gli filtri voteranno per coloro che il paese li ha incaricati di e e e i a d a o i . e i ì e o a • a o u ai i a i a el ao o di rimuovere. Se avvenisse il contrario gli uomini più seri della politica inglese sarebbero quelli di parte conservatrice <d avrebbero il diritto più tardi, a nuove elezioni, di essere mandati alla Camera in numero schiacciante. Essi avrebbero almeno avuto il coraggio di restare sulla breccia.; Il dubbiò di Balwin E' fuori dubbio pertanto che il Ministero conservatore è un morituro. La Camera si riaprirà soltanto a.mezzo gennaio. Sino a che la Camera resta chiusa il Governo, che ha ila- rappresentanza di -un partito bensì battuto, ma ancora in possesso di un numero relativamente superiore di deputati a quello di ognuno degli altri due partiti, ha questa scelta: continuare in carica, come se non fosse accaduto niente, oppure \dimettersi ed andarsene subito. Il rumore che echeggia per i meandri politici di Londra non è suscitato in fondo se non dal travaglio intorno alla scelta suddetta. Baldwin sabato scorso pareva risolute) ad andarsene immediatamente, rassegnando cioè le dimissioni entro oggi o domani. Secondo alcuni' organi di parte sua egli avrebbe cambiato idea. Gli organi in parola si fanno eco di quello che chiamano la maggioranza del partito. Se Baldwin si dimettesse, arguisce questa supposta maggioranza, egli dovrebbe indicare ài Re per la successione il leader dell'opposizione ufficiale, ossia il laburista on. Mac Donald. Non si è mai detto che un leader conservatore porti alla reggia un leader operaio ! Quulunque espediente, qualunque manovra, pur di tagliare la strada, del governo ai Labour Party ! « Noi conservatori rappresentiamo' il partito più forte : dobbiamo assumerci la responsabilità del nostro numero ; dobbiamo presentarci alla Camera, consci del nostro dovere, ed? abbandonare il posto soltanto dopo un voto parlamentare di sfiducia e chi provocherà questo vpto sarà in obbligo di addossarsi subilo il peso del potere oppure verrà indicato all'Inghilterra come un truffaldino ». , Surrogati Questa presa di posizione prescinde dalla semplice circostanza che il corpo elettorale ha-intimato lo sfratto al Governo ed al programma dei conservatori con circa quattro inilipni di voti netti di maggioranza ostile,'"pur' esistendo anche tra le varie jfl'adazioni in cui il conservatorismo'si suddivide certi casuistici, secondo i quali -si potrebbe surrogare, alla testa del ministero, ]a "figura sconfìtta di .Baldwin, operare un. considerevole rimpasto e cattivarsi così l'acquiescenza dell'opposizione per un nuovo periodo di potere spoglio di ogni proposito contenzioso e buono come il pane. Còsi'è riferito il norhe del Ministro . dell% Guerra, .lord Derby, il quale la 'settimana scorsa deliziava i, partiti avversari con- un .clamoroso gioco, di bussolotti, inteso a chiamare i suffragi sul protezionismo senza rinunciare alla fede del libero' scambio. Per completare l'opera lord ..Derby; ajlà vigilia della. votazione, tesso "il' panegirico di Poincaré e negò l'illegalità dell'occupazione della .'Ridir, sostenendo insieme coll'lndescrivibilc lord Robert Cecil che la sola politica possibile è quella della amicizia, anzi della intimità colla Francia. Intanto nove milioni di eLettori si accingevano ad un pronunciamento che implicava anche la demolizione dei castelli sui quali il Quai d'Orsay ha edificato negli .ultimi dodici me^i la cancellazione della Germania dall'equilibrio europeo fino al tempo di una nuova terribile guerra. * Un altro nome ò accampato accanto a. quello di lord Derby per surrogare Baldwin, secondo un comodo sistema che dovrebbe, servire, a suggellare .per un altro semestre i grossi interessi conservatori. Questo nome è quello di Austin Ghamber- laziaraEtrpdvarapsmsoLnDqdccdIswaini mmslofidiDssbcmvmRGsMtatippchclrisddtdzmq■ vIBalar|jtMpgagirmtc lain. Figlio di suo padre, è una incarnazione del protezionismo imperiale, pieno ed assoluto. L'ala destra del partito, per altre ragioni, lo odia, quasi come Lloyd George. Egli dovrebbe capeggiare un ministero di transizione, tutto quiete e 'docilità. Questi piani sono puerili. L'unica scelta e tra le dimissioni immediate di Baldwin insieme con tutto il Governo e la sua permanenza al potere Ano all'immancabile voto contrario alla Camera. I prossimi giorni permetteranno al primo ministro di prendere le ultime misure. Alle pressioni perchè egli non si dimetta e tenga duro e vada tranquillo verso Io sbaraglio partecipa persino il Times. Le pressioni in senso contrario provengono in parte dai due organi' Daily Mail e Daily Express, che hanno fatto ridere quindici milioni.di lettori colle loro.straordinarie capriole nelle. ultime settimane e continuano a confondersi ora colle loro ciarle coalizionistiche e coi loro propositi di mutare il timone a Downing Street. In realtà pare .si >tratti di un caso di coscienza individuale e politica, benché.Baldwin sotto certi 'aspetti abbia contribuito ad essere energumeno. E' difficile negare in fondo la sua coscienziosità e soprattutto i suoi istinti democratici. I labouristi sono pronti In base a quéste ultime considerazióni è meglio prevedere senz'altro le prossime dimissioni del Gabinetto. Baldwin è tornato stamane a Londra eia Chequers ed il Re lo ha mandato a chiamare. • L'udienza è finita a mezzogiorno. ' « Non ho niente da dire», ha mormorato il Premier ai reporiers che lo attendevano fuori. Poscia a Downing Street ha " riunito ' parecchi ministri ed alcuni pezzi grossi del partito. Le sue deliberazioni si ignorano. L'intero Gabinetto, eccettuati i suoi membri caduti, che si sono dimessi, è convocato per domani. La nuova udienza alla reggia è preveduta subito dopo. I più oculati informatori vaticinano che Baldwin recherà a Re Giorgio le maturate dimissioni del Governo. L'incarico di formare un nuovo ministero dovrà essere quindi offerto all'on. Mac Donald quale leader del Labour Party. Risulta fra l'altro che egli c pronto ad accettare, 'll^Daily.Herald, organo del partito, proclama oggi stesso quésta '■novità' imprevedibile. La responsabilità di un partito come quello operaio ingleso non può • e'non deve sfuggire. Aleute prese di contatto n già . stabilite coi leaders liberali hanno \permesso a Mac Donald di poter contare sulla benigna condotta del .partito liberale verso una amministrazione laburista. I liberali mettono fra le condizioni soltanto che ! si provveda subito a. emendare la. lesse elettorale nel senso di introdurre ;jl ballottaggio,'oppure la rappresentanza proporzionale. Inoltre esigerà che dell'imposta suf capitale c della nazionalizzazione il Labour Party per i suoi pròssimi mesi di Governò, non ne parli più. Apche queste condizioni sembrane» già accettate. ■ Siamo dunque-«oli tutta probabilità alla vigilia 'di un nuovo Governo laburista 'in Inghilterra.' Sembra tm soffwi. Giammai Baldwin ed i suoi satelliti «Die Hards » avrebbero potuto pensare che l'èsito della loro avventura elettorale avrebbe,portato a questo fenomeno nuovo che non solo si ripercuòterà sulla storia politica inglese, |jna avrà degli effetti quasi immediati su tutta la politica estera * britannica. L'on. Mac Donald quasi certamente assumerà in persona il portafoglio degli Esteri. Appoggiato come sarà dai liberali egli non potrà astenersi dall'entrare in azione nei riguardi della crisi europea! Il Labour Party insieme col partito! liberale ha ripetuto durante l'ultima lotta, che la causa fondamentale della disoccupazione in': Inghilterra risiede nel caotico statò di cose sul continente, ossia nell'assenza della pace. MARCELLO PRATI absagsebripdtcncsitasmrdllcccmpsccppemascèdczncppdchvvèpc.

Luoghi citati: Austin, Chequers, Francia, Germania, Inghilterra, Londra