Vivacissima lotta nel Campionato di foot-ball

Vivacissima lotta nel Campionato di foot-ball Vivacissima lotta nel Campionato di foot-ball Voltava giornata di gave;: 'mette in ma? ; 3ca -luce la Jotta che, si ita combinando jilI campionato di prima- dtvrSlone. -Mai nella storia del foot-ball italiano è successo di dovev registrare dei risultati cosi « inglesi Ieri ancora su undici partite che si giocarono, ben 8 terminarono alla flavi o collo scarto di un solo goal. Un solo match vide 10 schiacciamento" di una delle due squadre .in campo: quello in cui il Genoa trionfò del Sanipierdarena per ben 4 gqals. La fisionomia generale della situazione, come risulta dalle gare di ièri, è quella di un, consolidamento d-ella posizione del capolista, il Genoa Club, nei Cirone A, sia in seguito alla vittoria riportata sui sampierdarenesi, che per opera della sconfitta subita dal Modena, e di una lotta a denti stretti per la conquista, del primato nel Girone B. Qui il Torino lià perso, insieme al «ilo secondo match della stagione, anche la distinzione' dì esa,er' solo in testa al gruppo. D'un balzo Vercelli e Legnano hanno raggiunto i « granata ». Si trovano a pari altezza con undici punti, seguiti dal Pisa e dal Bologna ad un solo punto, e dalla Doria « «lue punti di distanza. Tutto può esser possibile in questo gruppo, ma l'ascensione dei vercellesi e dei Jegnanesi è la caratteristica del momento. Vercelli e Genoa, le due squadre più in vista in questo istante, hanno. caso strano, Qo stesso numero di goals all'attivo, 20, mentre Genoa Jia 6 goals' al passivo contro gli ft dei vercellesi. II.Torino ha 18 goals all'attivo. Come curiosità della giornata, occorre ricordare il fatto che con ieri non esiste più ■alcuna squadra imbatulta in campionato. Pisa e Modena, gli ultimi sopravvissuti, han <eduto assieme. Nel senso inverso, lo Spai di Ferrara si è distinto: ha riportato il suo primo Successo della stagione. Uno sguardo alla classifica mostra lo strano stato di servizio dei livornesi. Essi coniano undici punti in classifica, e si trovano in buona posizione a parità coll'Alessancìrja. Ora essi hanno più goals al passivo che non all'attivo: preelsampiito 15 subiti contro 14 ratti! Jl campionato entra ora nella sua fase ,<più interessante. Ecco la classifica dopo la giornata di ieri: Girone A: 1. Genoa con i:-.nti 13; 2. Alessandria e Livorno U; 4. Modena e Juventus 10; G. Gasale e Padova 8; 8. Internazionale 7; 9. Sampierdarena G; 10. Brescia 5; 11. Novara 1; 12. Virtus 0. Girone B: 1. Pro Vercelli, Torino e Legnano con punti 11; 4. Pisa e Bologna 10; G. Doria 9; 7. Spezia ■e Cremonese 7; 9. Hellas 6; 10. Novese e Mllan 5; 12. Spai 4. il Modena, il Padova, 3'lnternazionale e il Novara hanno giocato una partita in meno; la Virtus due. ' Girone A Juventus batte Modena (1-0) In. due domeniche consecutive il pubblico torinese ha assistito alla capitolazionne di due squadre fino al momento della gara imbattute. Esso non potrà certo lamentarsi che i\ campionato non gli provveda delle emozioni. Ieri fu la volta del Modena di fare il primo fatale scivolone. La sconfitta giunse per un solitario « goal » segnato verso la metà del secondo tempo dall'ex-padovano Pastore, Un fallo altrettanto ingenuo quanto inutile, era stato commesso sul limite dell'area di rigore, versoli lato destro, da un difensore modenese. -Èra la terza volta nella partita che la1 i.-osa si ripeteva nelle stesse circostanze. Rosetta aveva tirato il primo calcio di punizione:^ed aveva mancato completamente l'obbiettivo! Alla seconda ocoasiòne egli si era rifiutato di tirare. La terza volta, l'ex-vercellese, fra ile (lue soluzioni, ne adottava una terza. Invece {li sparare direttamente in porta, piazzava, la palla con matematica precisione ai piedi della mezz'aia sinistra Pastore, che con'altrettanta esattezza la scaraventava, al volo nel lontano angolo destro della rete. • Fu un goal fra i più fcelll ohe si possano vedere, per il discernimento di chi lo provocò, per la prontezza di chi lo segnò, e per 11 magnifico sforzo di chi tentò di pararlo. Dalla brevissima distanza ed alla velocità a cui gli proveniva il tiro, Brancoloni attraversò più di metà della porta in un gran volo, giungendo a toccare ma non a trattenere la palla. La partita tu movimentata e brillante. Non vi si giuoco sempre un football di grau valore tecnico, ma il giuoco fu veloce e vivace A periodi di netto predominio dei juventini risposero dei momenti di chiara prevalenea modenese, tanto che la gara fu interessante fino alla fine, ed il risultato incerto fino al n'ultimo. Fu un match dalle situazioni aperte e dalle azioni equilibrate. Nelle file dei torinesi taceva la sua prima comparsa Rosetta. Fu un po' una sorpresa la comparsa in scena'del terzino che acqui sto tanta fama a Vercelli e nella squadra nazionale. La formazione in cui si presentò la Juventus fu da seguente: Combi; Glanfardoni o Bruna; Albera, Monticone e Bigatto; Grabbi, Munenti, Rosetta, Pastore o Audisio. A cui il Modena contrappose: Brancolinl; Boni- e Saochetti ; Dugoni, Scaltriti e Po drazzi; Bresiglieri, Cuttin, Vezzani, Manfredinl e Forlivesi. L'arbitro incaricato della direzione della partita, Venegoni di Legnano, per ragioni sconosciute non si presentava. Il suo posto veniva preso all'ultimo momento da Gera di Torino. Il quale all'entrata in canaio, racco glieva come compenso alla volcnterosità di mostrata, le altisonanti espressioni di rimostranza per il ritardato iiiizio che il pubblico destinava al collega ass'ente. Umoristici incerti del football.. Il primo attacco fu condotto dai modenesi ma la prima minaccia al goal avversario fu portata dai Juventini. L'attacco dei bianco e. neri ebbe in questo periodo i suoi migliori •momenti. Più tardi migliorò in velocità ma si scompose. Sull'inizio fu convincente. Mentre Audisio, sulla sinistra appariva piuttosto confusionario, Grabbi sulla destra si mostrava intraprèndente, deciso e prontissimo : diversi suoi centri misero in immediato pericolo il goal del Modena, e Brancolini ricevette presto occasione di dimostrare la sua bravura. . ; - Dalla pressione avversaria, gli ospiti giungevano dopo una ventina di minuti a liberarsi; portando degli attacchi che ad altro non riuscivano se non ad un paio di infruttuosi cornerà. Nelle vicinanze dell'area di rigore, tutto lo slancio dei modenesi si smorzava. Co'mbì veniva raramente chiamato alropera. Verso la fine del tempo, la Juventus riprendeva l'iniziativa delle azioni, e, se non riusciva a segnare, non era che per il coragfjo e l'intuito di Brancolini. . Un identico carattere di interesse ed interleiM .doveva presentare la ripresa. Essa venir» iniziata con un energico « serrate » dei modeneai. Cinque « calci d'angolo » in cinque minuti e«st ottenevano, stringendo i torinesi nella loro area di rlfore. La difesa iorinese. .sovraccarica di lavoro, reggevi] però allo sforzo. Combi, speeielmonte, si dimostrava all'altezza del suo compito, poco per volta la .luventus arrivava a rompere l'assedio ut cui era tenuta, e dopo un. 'fluarto d'ora l'e. -luilibrlo era non'solo ristabilito, ma ehi dominava erano i torinesi, r Ancora alcuni « corner? » : Oteet complessivamente nella ripresa, di cui; sette a favore degli ospiti, e tre per la Juventus, jPol ewn; Beva il goal che doveva decidere delie som <tella giornata, seguito da una fpHe reazione dei gialli. Forlivesi, che era «tato relativamente queto per quasi tutto J'WC.ontrp,, fu particolarmente nttfvp ' verso la flne. Ma i lìiamo-neri avevano oramai la narmar sanamente in pugno. Il match termtPplfl • {.udizioni di visibilità per l'QSClin ijsnto Considerata noi suo assieme, la- squadra JW ■Modena è buona. Xon fu meraviglia cmjmv -Kcupl uisa posizióne cosi anta in cla^BlflcR in cattive ria. iijcom- t aia, rimsóta per tanto lampo imbattuta. E' uvFieI pVchdmpvpfid«vocdrdQdiiscrttsldpbaltmtsmlul«dnpmsIspccnrmppprcqcadpsapdsaftrnp n i a e a a a ò ; ; a i o i o u e. i a o a o i s n i e i . o a a t . e ; m e u i W v R e - ' un blocca, saldo. tonivi brinano grandi tna> virtualità. 1 pomi njatà «ciao, ridotti, quasi,, a Forlivesi e Branooilhi. "Ma due qualità pope in essa comuni ad eiamenti ignoti .ed illueftjt; la mobilità e no spirito 'd'abnegazione. I giuocaiori combattono per Ha squadra, non per sé stessi, c succede che la coesione proViene loro più dia questo spirito di concordia che da vero studio tecnico. La compagine non ha «trainer», ma col suo caricò'di doti é difetti marcia maglio di tante altre. Ritengo da tempo Branco-Uni cerne uno del' migliori portieri d'Italia. Ieri egli diede t)l pubblicò torinese un'eccellente prova del suo valore. Una sua parata da pochi metri nel primo tempo, quando già l'arbitro aveva fischiato il fuori giuoco, urna sua uscita poco dopo, e lo sfortunato tentativo di parata del « goal « di Pastore danno vmMdea giusta del valore di Brancolini. Egli supera T«l>arndioap » della piccona, statura, colla prontezza e ceti senso della posizione. I terzini sono sicuri sulla palla, ed j « mediani » sono dei buòni e coscienziosi lavoratori. Quello die stupisce è il nessun rendimento degl'attacco niella giornata di ieri. Questa linea, che le cifre .indicano come una deille .più prolifiche del campionato (la quarta in graduatoria, con J5 « goals » all'attivo), ieri perdeva Ha lucida visione delle necessitù, appena giungeva in quell'area di rigore che è come il segnale di termine delle operazioni d'approccio, il richiamo al lavoro pratico di fliiiinura. Si tratterà d'un fenomeno temporaneo. Forlivesi non emerse che verso la Urie. Egli soffre d'essere la personalità più in vista della squadra. E' sempre mai-caio a dovere. Perduto di vista un istante, ridiventa d'i colpo pericoloso. Il suo centro * sempre dei più belli e dei più pratici. ,Non è il tiro fulmineo attraverso ài goal od il'Mellone difficile per l'« effetto». E' la parabola dolce e regolare the pare un invito -laU'att&coaote centrale. Vezzami. die passò fin dal primo tempo mezz'ala vicino a Forlivesi, ha uu buon controllo della paCla ed una buona idea di come smiaroare l'uomo che vuol servire. Ma commetto troppo sovente l'errore di passare all'ala ne/H'aiea di rigare. Cuttin. che ha forse uno dèi ibi più torti fra gli attaccanti'italiani, fu ieri stranamente quieto davanti al « goal ». Rosetta, chef ha sulla cosctenza tutti i fiumi d'inchiostro versati da coloro che si occupano della politica federale, vesti ieri per la prima volta la maglia bianco e nera. Sei mesi di riposo ed un ambiente insedilo non sono fatti per mettere in « forma a un uomo. Ieri egli fu notevolmente al disotto del suo solito livello tecnico, Ma non pi vuol molto per prevedere che, già domenica prossima, contro il Genoa, egli farà mostra di quella capacità di cui non diede ieri che un accenno al momento del ipunto della vittoria. La prima linea juventina inerita una parola speciale. Dalla sua efficienza dipende molto della, parte che la squadra torinese potrà avere nel futuro svolgimento del campionato. La difesa è salda: il portiere è di prima classe. Nella linea di mezzo Albera è redditizio, mentre Bis-atto e Monticone gluo. carono meglio che all'ultima occasione, per quanto servano ancora l'attacco in modo poco utile. Il rinforzo di Girlodi può qui molto aiutare. Ma la sorte della squadra dipende dev'attacco. Cinque uomini di valore lo compongono attualmente: Grabbi. Munerali. Rosetta Pastore e Audiislo. Grabbi non va più a rimorchio degli altri: ò diventato intraprendente e trascinatore. E Audisio ha buone doti, èriche se .ieri non rifulse. Gli uomini ci sono. Essi devono ora formarle la lutea, wmxai col legame dell'lnlosa. per la -prima prova falla diìjla nuova formazione non ci si poteva attendere immediata coesione e. grande rendimento. Se quest'attacco imbrocca là. buona via non mi stupirei che portasse la equa* dra molto avanti sulla via del successo. Vittorio Pezze. Alessandria e Internazionale (1-1) Alessandria, £6, mattino. La durissima partita di ieri si è chiusa alla pari, perchè gli ospiti hanno segnato ad un minuto dalla fine, quando già la vittoria pareva dovesse coronare i ■ volenterosi sforzi degli alessandrini, che nel corso dell'incontro avevano saputo impegnare spessissimo Campelll e premere con tenacia sulla difesa nero-azzurra. U gioco e stato vivace, specialmente per merito dei grigi, fhe hanno impresso un'alta tonalità alla partita. I milanesi hanno affrontato il nuovo poderoso ostacolo con vigore estremo, offrendo all'ammirazione del pubblico, le più belle risorse della loro bravura durante una partita che rimarrà memorabile negli annali calcistici. Tutti i giocatori si sono imposti per tecnica e valentia, e la sorte lia voluto forse equilibrare il risultato, per premiarli della loro tenacia. Alle 14,30 l'arbitro fischia l'inizio. La palla è ai milanesi e Bussich, dopo un abile ipal leggio, spara deciso in goal; Cagni rimanda prontamente e un attimo dopo Campelll pdeve respingere un forte tiro di Capra IL La palla ritorna in campo nero-azzurro, ma Ferraris con un tiro alto delude l'attesa. Segue una fuga impressionante di Conti che cenlra di precisione: Bussich raccoglie' e calcia a lato. Poco dopo Baloncieri, in una delle due caratteristiche folate, supera fili avversari e calcia deciso, ma Cam-pelli interviene fulmineo. Ma per merito di Ceve nini e di Rivolta l'attacco e riportato sotto Cagnina che è insidiato da un tiro improvviso del virtuoso « Zizi », finito a loto della rete. Breve assestamento nelle linee e poi la muta degli staccanti grigi è. lanciata con Tutte le forze nella estrema area milanese: Baloncieri, Bar.chero, Bai stringono la difesa nero-azzurra per parecchio tempo; respinti .più volte, i grigi ritornano <on decisione pronta offrendo uno spettacolo superbo ed emqzlanante, ma la ditesa milanese mon si fa travolgere; Campelli si libera da una serie di situazioni pericolose, provocate da tiri improvvisi: da metà campo per azione improvvisa di Costa, da dieci metri per cai do di punizione battuto da Baloncieri. So pi-affato in una mischia, dopo aver rimandato oltre il limile fatale, l'arbitro lo punisce con un free-Klck tosto tramutalo In goal, che i grigi .si vedono annullato quando già era stato loro concesso ! SI riprende la battaglia. Gli avanti alossandrini insistono invano nell'attacco. Al 35.o minuto Baloncieri raccoglie la palla, supera parecchi avversari, nia a pochi passi da Campali! è travolto da Francescont, die devia il tiro. Un forte attacco dei nero-azzurri lntessunto da Agradi, Cevenini e Rlvlta è risolto in .-Utro corner al SO.o contro i grigi; nessun risultato. Poi, a meno di un minuto dalla fine, mm nuova elettrizzante azione di Banchero c Baloncieri, culminante con un forte tiro in goal: Campelli, stretto dagli avversari, efTetuUi- la presa entro la rete: ò goal! Jl clamore è assordante, il «arre,secondo il colore del pubblico, è contrastante; interviene l'arbitro, che non ritiene valido il puntò! La disdetta continua: la odiane contro i grigi è veramente impressionante. Nella ripresa i'atiacco si snoda subito serrato sotto la rote di Campetti, che si libera in un tiro spiovente di Baloncieri in corner; ne consegue una lunga mischia, ina la difesa milanese la miracoli: Fraacesconi, Giustacclilni, Casertelli e Campelli non si concedono tregua, frantumando sempre l'offensiva alessandrina. Al 14.0 registriamo un calcio di punizione contro l'Internazionale; Banchero supera i terzini e tira in »or,ta: Campeii effettua la parata, la palla, nella fretta; gli sfugge di mono, ma il fulmineo intervento di Froheesconi allontana il pericolo. Nò miglior sorte Ottengono le folate di Banchero, Caudini n Capra II, mentre poco dopo Bai giace o terra per cinque minuti duramente colpito da un avversario. A movimentare il giuoco ecco al 35.o una fuga incoili cnutn di Bussich, che con un» violenta cannonata impegna Cagniila o poi, un minuto dopu, il tanto sospirato sunto deglj alessandrini. Baloncieri ne è l'artefice; scavalca gli avversavi e tim ucciso su CpabasepBgccspdpmcpmbcutncaGlmrccdincllnIdhtGtGSduzIqsnlcmsspaiavfrcfBcfnmdmDtil!1 é ' a l a a e o i o ù o r e o e e l i a i n o o a e è . r o e e i a e * a d a i a r a l e a l L a ee e a li ne o va oi n : ieio n a a e i o nun o sAl uda eri ii; to di n li ò ee; do ne e. to un niilno suutge hte n a n al he io ru Cw$elH: questi tenta'', .-rimandare, ma sopragjftunge Bat chi manda la palla, in fondo affiÌTete, mentre !a folla applaude formidabilmente. I milanesi si scuotono e si protendono tutti all'assalto, sicché Conti, Bussich e Cevenini sono di nuovo allo prese di Vivtanl, Costa e Cagnina; la lotta è superba e affascinante; minuti passano lenti ed opprimenti; manca pochissimo alla fine. Ecco che su tiro di Bussich il pallone ò deviato in corner da Cagnina: il calcio d'angolo ne provoca un secondo: gli animi sono sospesi, trepidanti; calcia Cevenini; Conti raccoglie e nella mischia la palla rotola in fondo alla rete. E' il pareggio. Il pubblico sfolla depresso il campo degli Orli, che è stato teatro di una lotta appassionante. Arbitro il signor divari, dell'Andrea Doria. Gasalo batte Novara (1*0) Casal* 2tt mattino. I casajesi, riportando ieri una vittoria "di misura, sul Novara, hanno chiuso l'Incontro col risultato di uno a zej-o che riproduce esattamente la lieve superiorità dimostrata »el complesso della cavalleresca battaglia. L'unico punto venne segnato dal centro sostegno Sartorio a coronamento di un'azione decisa sotto ' la rete azzurra. Il tiro imparabile sanziono il prevalere dei nero stellati in questa prima metà della contesa, II secondo tempo invece vide le maglie azzurre più sovente all'attacco'della relè di Gaviorno, validamente difesa dal nero-stellati. In questa secónda fase specialmente. emerse il giuoco della linea mediana novarese che continuamente sospinse gli attac-, canti alla ricerca ansiosa di quel successo che non potè conseguirsi per la saldezza delle linee difensive casalesi. Solo alla fine il Casale ebbe un ritorno minaccioso che1 non diede altri punti per lo slegamento dei cinque uomini di attacco. Un pubblico numerosissimo presenziò alla contesa accanita ed esso fu alquanto de. luso dalla mancata aziono della prima linea nero stellata ehe mal seppe ritrovarsi. Il Novara confermò lo ottime impressioni dell'incontro contro i grigi alessandrini. Ar» hitro Rinasco della Scstrese, e complete entrambe le squadro. Genoa batte Samplerdarsnesa (4-0) y Saaova, 26, mattino Brutta partita quella di ieri. Temro da tempeete, acqua è tuoni a profusione-, un Genoa che non ha giocato tanto bene ed una Saniplerdan'iiese che ha lottato, a volte in dieci ed a volte in nove uomini ed in fino un arbitro: Btetolettl di Milano, che ha spezzato le azioni di gioco fino ati'inverosàmile, In compenso, molta elettricità nel pubb.ico, qualcue abbozzo di pugilato nelle tribune, subito sedato dal pronto intervento dei militi, nazionali. La partita ha avuto inizio alle 11,42 tra l'attenzione vivissima del - tontissimo ruontico. 11 Genoa è tardo a mettersi in azione mentre i Sampleidaaenesi dal canto l'oro-si spingono all'offensiva. Belle azioni portate sulla sinistra dal duo Cambiaso-Raggio impegnano prontamente Da Pra, Poi, a poco a poco i genov*esi costringono a loro volta il portiere Garzino I ad mi lavoro, duro, anche perchè non'6 facile afferrare la pnAIa viscida, lui u»a di quéste azioni, par un'es>, fazióne della difesa sampJeidarenese, Nerirapido,-al 45.0 ràd'ixutQ mandi nella, rete. In questo primo tèmpo j ró*ao-nevi hanno giocato dai 17.o minuto, senza carnbtóso, messo fuori combattimento da una' dura .carica di Burlando e con Scovala azzoppato. Jfella ripresa Vattaeoo .genoano preme con continuità sotto il comando di Catto, elle ha fatto una grande partito. La, difesa rossonera 6 chiamata ad uu estenuante lavoro, ma per quanto si prodighi non può impedire a Santamaria al 82.o minuto, - a Bergamino al 23 o di segnare due bellissimi punti. Da questo momento i rosso-neri sono smontati, ma ciò non ostante non lasciano libero il vwco alla linea attaccante gènoana. Catto conduce i suoi con azioni individuali sotto la porta avversaria e questo suo bel lavoro è coronato al 42.o minuto da un punto che egli riesce a segnare in modo veramente magistrale, U. S. Livorno batte Brescia (3-2) Livorno, 26, mattino. La partite non è slata eccessivamente interessante per il gioco lento, dovuto al terreno fangoso. 11 Brescia al 15.o minuto si assicura con Furia il prinio goal; i livornesi pareggiano al 25,0 in- Nella ripresa Mognozzt, al 7,o e al lO.o ni., segna il secondo ed il terzo punto per la sua squadra. I bresciani ottenaono il secondo punto al M.o minuto, 4iw i loro sforzi per raggiungere il pareggio sono vani. Arbitro molto discusso il sig. Crivelli. Girone B Legnano batte Tonno (34] Lignine, 26 mattino, (M. II.) Una volta di più ci è stato c'alo di osservare come le sorti di una partite, di foou ball siauo anche in balia del caso. Ieri intat. ti la squadra più organica, dallo stile di gioco basato sui più rigidi dettami tecnici, dall'assieme notevole, è «tata battuta da avversari molto a corto di cognizioni tecniche, ma decisi e resistenti, e capaci di mirabili explotts individuali, e ciò perchè i torinesi lianno mancato due facili occasioni t'i segnare od hanno subito un goal per un'incertezza della difesa ed un altro per un errorecapitele di Giaccone. I granata hanno dovuto perciò lasciare il campo di Legnano con tre goals al passivo, ciò cne non era mai accaduto nel corso <ici campionato attuale. Ma, dopo la gara di ieri, permane una grave incertezza sul valore effettivo dello celebrata squadra torinese. Essa ha raggiunto l'ottava domenica di campionato capeggiando il girone, ma (?opo avere incontrata la quasi iotalltà dello squadre più deboli. Ai primi urti con le cqmpes più forti, Jl' Torino non è rimasto immune da sconfitte. Eppure, ii Legnano non aveva soverchia pò. lenza offensiva. 11 punto debole, anzi, della squadra lombarda era costituito proprio dulia prima fila. Essa si abbatte a folate prettamente individuali sulla «Jifesa avversarla per merito precipuo delle ali che dell'attacco lilla sono gli esponenti migliori. Infatti i tre goals segnati rappresentano il frutto dì azioni parlite dall'estremità. Caraeroni, in porta, ha giocalo da pari suo. Ieri non b slato molto iin- -pegnato, ina ha tutto tra l'altro due parale che hanno stupito il pubblico, n suo avversa. ! rio diretto, Giaccone, si è fatto invece coglie. 1 re in una infelice giornata e le sue insufficienze hanno contribuito in parte <i rendere meno sicuro il gioco dei due terzini, i qua. li lutlavia hanno compiuto una bella partita Aliberti 6 stato non solo il migliore uomo del proprio undici ma forse anche il miglior uomo in campo. Vnralda, sostituto di Bachnuuin ha tenuto il suo posto onestamente, e t'iscre. to è apparso Martin I il quale aveva di fron. lo la parte più forte della squadra avversaria La prima linea ha avuto il suo uomo più aitivo in Martin IH e quello più preciso in Schonfeld. la cui calma ha straordinariamente contrafilato con l'agilità felina del minuscolo Rossi. Sarebbe stalo però meglio per il Torino che Schonfeld avesse giocato al cenilo flno d-all'lnlzlo, dato le sue qualità di coordinatore dell'attacco. Janni è stato leggermente inferiore al suoi compagni di li. neu e, delle duo ali. Falchi è riuscite assai più pericoloso per la difesa che non Calvi, il quale deve, essere a corto di lavoro. Al fischio d'inizio i legnnncsi sferzano rat. tacco. La c'iseesa è compiuta da Torri»ni ve loremente. e spelta all'ala lombarda di man pTcadSlrrit1ladmLglvflurcmprCpdbMrmJnteuerc l'offesa nell'area torinei-e con un pai- . leggio fittissimo con uria parte, e.coi terghi; palla è bàttute nuova, Torrianl, sopragghuigendO 10 VilQflttfla calcia In direzione di MorancVche' non 6 pronto a liberare, sicché lo stesso legnunese ha modo di proiettarla da pochi passi nell'angolo Siro della rete, non, ostaùte li : plonlion df Giaccone. Erano passati appena c'dr minutidall'inizio! Ma Io scacco non accascia gli ospiti, che coordinano le linee « tentano la controffensiva con un-lavorò incessante a jfecV diiizio, appena imbrigliato dalla linea mediana ilei lorjibardi. : Ma l'attacco torinese tornava a invadere l'area di rigore avversaria, e Schonfeld iirav» rasò a terra da 40 metri, impegnando Cameroni, e al ìZ.o Martin III si vedeva deviare in corner un tiro superbo. Nell'azione seguente il Torino ha mancato per poco il goal: 11 tiro Calvi- cadeva sul palo trasversale della porta. CameronJ girava la palla col pugno, ana Falchi, mal piazzato per il tiro, la mandava a lato per pòchi -centimetri.. Al 38,0 minuto si ha un calciò d'angolo contro il Legnano, ma Camerotti, buttatosi in «plongeon «, ha liberato. Mentre è ancora a terra la palla è calciata nuovamente e sta per varcare la linea fatale, quando Colombo V la ferma e la passa ad Allemandl, ohe rinvia lontano. E l'azione ò appena terminata che un pallone tirato da Mnlaepiha s'adagia nella rete di Giaccone, che non aveva saputo cab colarne la traiettoria, sicché alla fine dèi primo tempo il Legnano ha al proprio attivo due punti. Alleile la ripresa ha. quale fisionomia generale, un persistente attacco torinese. All'Inizio Camnroni si butta ai piedi di Sehòn(eld, carpendogli il pallone, ma poco dopo Giaccone deve parare un tiro allo di Rossi e deve liberarsi in corner di uh pallone calcialo,da Malaspina. Poi i granata serrano i lilla a ridosso del proprio goal e riescono a segnaro al 2().o minuto, per opera di Martin HI. in morto impeccabile, dopo che un palo della porta di Cameronj aveva respinto un tiro di Janni- Ma il Legnano riesco nuovamente a spostimi il giuoco nella metà campo torinese. Maivura fugge e calcia alto in goal ; Giaccone paia, ma non respinge, la palla gli sfugge ed e raccolta da Torriaai, che segna a porta vuota al 32.o minuto, perchè Giaocone né era uscitu. a nostro avviso, intempestivamente. Il resto della partita non muta il risultato, che il Legnano ha conseguito per la deoislone e la resistenza dei suoi giuocatori. Buon arbitro il signor Sanguinei», del Genoa. Pro Vercelli e Andrea Doria (2-2) Varcali!, 86, •immcho Le casacche bianche ieri hanno deluso. La squadia che domenica scorsa pifsgò di forza il Torino, ieri, giocando fórse con troppa fiducia e sicurezza, si ò lasciata sfuggire una vittoria che poteva portarla di colpo' decisamente in tosta al girone. L'assenza di Borono, ancora sofferente per lo strappo muscolare riportato a Torino, ha certo voluto dire un grave handicap per i vercellesi; cionondimeno con una maggiore volontà lji, compagino bianca avrebbe potuto avere la meglio sulla Doria. Questa giocò con passione « foga, e in certi momenti diede l'impressione di bilanciare decisamente il valore degli av* versali. Fu in complesso una partita dura e fallosa, giocata su terreno" pesante. La tecnica noni y brillò troppo,.bensì in qualche momento raggiunse fasi interessanti ner l'impegno spiegalo dal duo contendenti. Al primo minuto di gioco Ardizsone segnò un goal:. Seguono poi': azioni alquanto -eiesino e Indecise; si ha come l'Impressiono die la Pro Vercelli viva già sin d'ora sul vantaggio conseguito. Ma al 33.o la Dona pareggia, per merito di BUio chi rimandi e infila in porta mi pallone debolmente respinto da Curti in tuffo su tiro di Bagnasco, Nel secondo tempo I vercellesi iniziano cqn una certa prevalenza. Con un rabbioso attacco si portano fin, sotto la rete avversaria e Rosso segna con un perfetto tiro su passaggio di Zanejlo. Ancora una volta Porla pareggia, al 26.0 minuto. Per uno sciòcco tallo di Curti è concesso al genovesi un calcio di rigare, ohe tiralo da Bagnasco si risolve m goal. Al 43.o minuto, l'arbitro Bellini concede un penalty ni vercellesi per un fallo del doriani in area di rigore, I colpiti protestano, e l'arbitro espelle due giocatori. Ad incidente chiuso, Ardizzone tira, ma', forse perchè emozionato, spara proprio sul portiore, che può parare, e salvare cos\ la propria squadra da una sconfitta che pareva sicura. Difatti gli ultimi ininuli di gioco non portano mutamenti,.. La ridotta squadra del Doria si balte accanitamente, e il pubblico non può ohe ammirarla in questo suo sforzo di volontà. Spai batta U. 3- Novese (2-0) Ferrara 26 mattino. I ferraresi sf sono presentati in campo incompleti, ma hanno svolto egualmente un ottimo gioco. Jl primo punto venne ottenuto «1 17.o minuto per merito di Bay; 11 secondo è stato ottenuto nella ripresa per opera di Francia. ' , Hellas batte Pia* (2*1 ) Verena, 2« mattino La partita", arbitrata dal signor Alfieri di Bologna, ii è svolta sotto la pioggia. L'Hellas ha impoeto la sua supremazia fin dalle prime battute,"ed Iva segnato al 10-o minuta dopo una hell'azlono BosiOrPorte-Cbtecct IJ- I pisani hanno pareggiato cinque minuti dopo su tiro di Strana, ma prima che fosse fischialo il riposo, i veronesi hanno potuto segnare' ancora per merito di Bosio in seguito a corner. ",- ■ Spezia e Bologna (Q*Q) Spezia, 26 mattino. I.'irwontro Spezla-Bologna si ò svolto ieri -oito la pioggia, con un pessimo terreno. Nei primo tempo i bianchi spezzini sono stati in netta prevalenza; hanno tirato decisamente hi porta, obbligando il portiere ed i terzini avversari a continua e difficile difesa, ed Infliggendo ai bolognesi Quattro corners. Nel secondo tempo le sorti sembrano invertirsi. IV ora Jl Bolqgna che impone il suo gioco, minacciando seriamente il portiere spezzino, che si ta applaudire in pai-ale difficili. In seguito però la squadra concittadina rompe il cerchio che la costringe in difesa, e balza nuovamente in terreno avversarlo, all'ai tacco. Inutile fatica, perohè la partita si chiude senza che da nessuna delle due parti venga segnalo alcun punto. Cremonese batte Milan (1*0) Milano, 26, mattino. La sconfitta del Mllan da parte del Cre mona non era attesa, ne l'andamento del l'incontro la faceva prevedere. La superiorità d'attacco del Milan e stata continua, ma non ha potuto tramutarsi in tangibili risul tati sia per la ditesa dei cremonesi, sia per l'indecisione e l'Imprecisione degli attaccanti milanesi, Il Cremona poi, approfittando di un momento di rilassatezza degli avversari, rpcso?On<wnl, —«scmmepdtg.duuisonmemiFspdritc^mdproprio sur finire della pariita. ha conto- suito quel successo che forse non era neppure nelle sue speranze. (ìli artefici priu ipall di tale vittoria- furono i terzini che a tratti da soli hanno respinto tutto l'attacco milanese. I mediani sono mancati, specialmente al centro, eli attaccanti vanno elogiati per la loro decisione che ba fruttato loro il premio più ambito. Del Milan Ja parte migliore è stata senza dubbio la linea media»», cl»e si è. prodigata in lutti: i. modi. I, attacco non ha iuaroiato, impreciso e svot gliato. I terzini hanno svolto un gioco poco opportuno facendoci poi sorprendere con troppa facilità. l.u partila si e iniziala alle ore 14,50, con Ipinpo piovoso c con cattive condizioni di visibilità. A Cinque minuti della fine Albertoni, su passaggio di Puerar], ha segnato ii -goal della vittoria cremonese. Arbitro, Gama.