Formale vittoria francese e vittoria inglese di fatto

Formale vittoria francese e vittoria inglese di fatto Formale vittoria francese e vittoria inglese di fatto Le due note deliberate alla Conferenza degli Ambasciatori e rimesse al rappresentante della Germania a Parigi (Servizio speciale della «8tampa») PARICI. 21 notte. La Conferenza degli ambasciatori ha potato finalmente riunirsi stasera alle 18, ed ha approvato all'unanimità il testo delle due note al Reich, che stasera saranno rimesse all'incaricato d'affari tedesco, voti Hoesch. Rimpatrio dell'ex-Kronprlnz La prima nota, concernente l'éx-Kronprinz, è cosi concepita: «Con nota del 10 novembre, fi Governo tedesco ha fatto sapere alla Conferenza degli ambasciatori, in risposta alla nota rivoltagli il 9 novembre, che esso ha autorizzato il rappresentante della Germania ili Olanda a rilasciare un passaporto alVex-Kronprinz per rientrare in Germania. T Governi alleati prendono atto di questa dichiarazione. J Governi.alleati hanno avuto inoltre conoscenza della lettera 18 novembre, dell'incaricato di Affari di Germania a Parigi al direttore degli Affari Politici presso il Ministero degli Esteri, per essere comunicata al presidente del Contiglio francese, e la cui copia è annetta alla presente nota. I Governi alleati prendono atto delle dichiarazioni contenute in questo documento, cosi per quanto riguarda la rinunzia dell'ex-Kronprinz alla corona di Prussia ed alla corona imperiale, come per l'impegno formale, preso dal Governo tedesco, di non autorizzare il ritorno dell'ex-Imperatore. Essi constatano che il Governo tedesco, comunicando al Governo francese, il testo della rinunzia firmato il l.o dicembre 1918, dichiarava che considerava tale rinunzia come valida, e che non avrebbe ammesso che fosse annullala.. Nello stesso tempo, i Governi alleati constatano che il Governo tedesco, che. per sottrarsi agli obblighi per lui risultanti dal trattato di pace in materia di controllo militare, invoca le difficoltà della situazione interna in Germania, e lo alato di turbamento che vi regna, ha autorizzato con piena conoscenza di causa [il ritorno deW ex-Kronprinz, di cui non può ignorare che la presenza nel territorio del Reich è di natura tale da provocare per la Germania serie complicazioni, cosi dal punta di vista interno, come da quello «tUro. In queste condizioni, le Potenze alHate Si vedono costretta a dichiarare al Governo tedesco che esse lo ritengono pienamente responsabile delle conseguenze che potrebbero risultare dal fatto che esso permette alVex-Kronprinz di soggiornare in Germania. Esse credono dunque dover attirare l'attenzione del Governo tedesco sui pericoli che possono deriv.are da questa situazione, e che, ove fosse del caso, potrebbero cotlringere le Potenze alleate a concertarsi tulle misute atte a porvi riparo ». Con annesso alla nota concernente il Kronprinz, la Conferenza degli Ambasciatori ha pubblicato anche la lettera, in data 18 novembre, inviata da von Hoesch al direttore degli Affari Politici Peretti della Rocca, lettera contenente le risposte seguenti del Governo tedesco a domande poste dal Governo francese relativamente al ritorno dell'ex-Kronprlnz e alle voci di un ritorno dell'ex-Imperatore: « l.o) L'ex-Kronprinz ha rinunciato, con l'atto firmato il l.o decembre 1918, ai suoi diritti alla Corona di Prussia e alla Corona di Imperatore. Il tenore di questa rinuncia è il seguente: ' « Col presente documento rinuncio espressamente e definitivamente a tutti i diritti alta Corona di Prussia e alla Corona di Imperatore, che potessero appartenermi, sia in virtù della rinuncia di S. SI, il Re e Imperatore, al trono, sia in virtù di altri titoli. « In fede del presente documento, sotto fa nostra propria firma, v da Wieringen, l.o decembre 1918, . ce Guglielmo ». « 2.o) L'ex-Imperatore non ha fatto presso il Governo del Reich nessun passo nè espresso il desiderio di essere autorizzato a ritornare in Germania. iiS.o) Il Governo tedesco mi conferma ancora una volta formalmente la dichiarazione, che vi ho fatto l'altro ieri, e cioè che non ammetterà il ritorno in Germania dell'ex-Imperatore ». Controllo militare Ed ecco la seconda nota della Conferenza degli ambasciatori,- quella riguardante il controllo militare alleato. » l Governi alleati pigliano atto della dichiarazione fatta dal Governo tedesco, che esso non ha affatto intenzione di confettare i suol obblighi, risultanti del vasto dal trattato di Versailles. Essi devono tuttavia constatare che questo Governo non persiste perciò meno a invocare ragioni di fatto, per continuare a sottrarti in pratica all'esercizio del controllo militare. Il Governo tedesco non si fonda pia questa volta — è vero — sulla partecipazione di ufficiali francesi e belgi alle toper azioni di con frollo per respingere queste ultime; ma so*'iène che la ripresa delle operazioni sarebbe di natura tale da aggravare le sve difficoltà interne, e provocherebbe inevitabili incidenti. u La Conferenza deve fare in primo luogo osservare al Governo tedesco che le operazioni di controllo si trovano interrotte già da vari m*si, e non ha bisogno di insistere sulla gravità di una tale- situazione. Tanto meno essa può ammétterne il prolungamento, in quanto essa avrebbe diritto di chiedere se gli ostacoli cosi ■frapposti al compimento dell'opera della Commissione militare non hanno, invece, precisamente favorito lo sviluppo degli ... flejnenti torbidi, c di conseguenza contri¬ bGleclofisnfnssnsccdsdrrmscnoaGddndssstCacnnmvcvmgum e a e a e i e i a , i i¬ buito ad accrescere le difficoltà di cui il Governo tedesco si lamenta. I Governi alleati non possono d'altronde ammettere che la ripresa delle operazioni di controllo diventi per se slessa fonte di nuove difficoltà o causa di incidenti, percliè, non soltanto buona parte di queste operazioni, per la loro medesima natura, si effettua in condizioni che non devono fornire pretesto ad incidenti. Ma la Commissione di controllo — ed il Governo tedesco non lo ignora — ha sempre operato nell'interesse stesso del compimento della sua missione, in modo da facilitare il compilo del Governo tedesco, e si può continuare a fidare, a questo riguardo, del tatto da essa dimostrato. « In oneste condizioni i Governi alleati si vedono nella necessità di mantenere il diritto spettante alla Commissione militare alleata, come pure al Comitato di garanzia arconaulico, eli esercitare pienamente ile operazioni di controllo, Commissione di controllo e Comitato di garanzia conservando d'altronde tutta la latitudine necessaria per apprezzare quali sono le operazioni la cui esecuzione sembri loro attualmente realizzabile e necessaria. I Governi alleali ricordano al Governo tedésco che ogni qualvolta i diversi organi di controllo e di sorveglianza gli avranno notificato, secondo le regole già stabilite d'accordo tra di essi e le autorità tedesche, che intendono procedere ad una visita, il Governo tedesco ha il dovere assoluto, conformemente all'articolo 206 del trattalo di Versailles, di accordare alla Commissione interalleata di controllo ed ai suoi membri tutte le facilitazioni necessarie al compimento della loro missione. Di conseguenza i Governi alleati hanno deciso che le operazioni di controllo militare e di sorveglianza areonautica devono venire riprese senza indugio, nelle condizioni che saranno notificate al Governo tedesco dai presidenti della Commissione dì controlla e del Comitato di garanzia areonautica. «Nel caso 1» cui aueste operazioni si urtassero in ostruzionismi da parte della autorità tedetche o di sudditi tedeschi, i Governi alleati si riservano di prendere le iatture che toro't«nArano-opportune », Forma e sostanza Dal testo delle due note potete dunque constatare come le previsioni comunicatevi negli scorsi giorni fossero giustificate. La Francia ha ricevuto soddisfazione sulla questione di diritto, in quanto che il documento interalleato richiama la Germania all'osservanza delle disposizioni dell'articolo 206 del trattato di Versailles, e rinnova in certo qual modo l'investitura del generale Nollet, con tutti i poteri sanciti dalla lettera del trattato stesso. Le forme sono dunque salve; e nulla impedirà dopodomani alla Camera francese di accordare il suo plauso al presidente dei Consiglio, per i risultali ottenuti durante questa lunga battaglia diplomatica, la quale, nell'apparenza, termina con una ingiunzione perentoria alla Germania recante la firma dell'Inghilterra. Ma sulla questione di fatto, chi esce vittorioso dalla Conferenza è senza dubbio l'Inghilterra, unitamente a quegli altri tra i Governi alleati che sin dal primo mo-mento si erano dichiarati favorevoli od una soluzione di compromesso. Tutto quanto, infatti, la nota sul controllo militare la sola veramente importante e veramente combattuta delle due — conteneva da principio di positivo, come costrizione per il Governo di Berlino, ò stato smussato ed attenuato, in modo da ridurlo ad una manifestazione puramente verbale e platonica. Una delle idee che la Francia avrebbe più intensamente desiderato vedere con nettezza suncita dal documento alleato era, per esempio, quella dei preparativi militari, che secondo il noto rapporto del generale Nollet, la Germania avrebbe compiuto nel corso degli ultimmesi, col favore del mancato controllo della Commissione di Berlino. Ma i preparativi militari, nel testo approvato stasera, sono invece diventati « sviluppo di elementi torbidi », frase di cui non occorre di certo mettere in rilievo il carattere anodino ed il senso ambiguo. Avvertimento ohe pare rivolto alla Francia piuttosto che alla GermaniaAccanto a tale espressione, piena di prudenza e di discrezione, troviamo, viceversa, la frase energica che, in verità, csembra rivolta assai più alla Francia chnon alla Germania : « Non possiamo ammettere (i Governi alleati) che la ripresa delle operazioni di\controllo diventi fomite di nuove difficoltà o causa di incidenti ». Ora, poiché la dichiarazioue deGoverno tedesco circa la sua impotenza garantire, senza restrizioni e su tutta llinea, la ripresa del controllo militare, stata nella prima parte del documento fatta oggetto di una semplice allusione fugace, senza quel riscontro che dal puntdi vista dello stretto diritto sarebbe statlogico, ossia senza la dichiarazione che icaso di incidenti il Governo del Reich sartenuto a rispondere davanti agli Alleatine consegue che nella realtà delle cosecolui a cui incombe oggi la responsabilitdi evitare che la ripresa delle operaziondi controllo sia causa di incidenti, è, notanto Stresemann, quanto il generale Nolet; considerazione la quale appare tantpiù fondata, in quanto, proprio poche rghe più sotto, troviamo invece un'ailusio ne al tatto del generale francese, che equvale a dire alla Germania: — Lasciateccompiere tranquillamente questa formaltà del controllo militare... e lldntevi di noIl generale Nollet è uomo di tanto tattoche le cose procederanno senza che nessuno se ne accorga ; e voi potrete continuardi fronte al paese, a comportarvi come sil ronti'nllo non esistesse. — - Vero è elio alla Francia viene data soddisfazione sulla questione di tempo, i quanto che, invece di venire rimandato ad epoca da destinarsi, ciò che evidentemente j per Poincaré sarebbe stato inaccettabile, { il controllo dovrà venire iniziato « senza i indugio ». Ma, anzitutto « senza indugio » 1 non vuol diro nè il l.o, nè il 15, nè il 30 ; dicembre. E' un'espressione elastica, e to-1 talmente relativa alla fretta dei Governi che dell'indugio si fanno giudici.. In secondo luogo, questa ripresa delle operazioni di controllo, con o senza indugio, dovrà, ai sensi della nota, effettuarsi nelle condizioni che « alla Germania saranno notificate dai presidenti della Commissione di controllo e del Comitato di garanzia aree-nautico ». Ora non v'ha chi non veda come la necessità di stabilire tali condizioni in accordo coi vari Governi, o, per lo meno coi loro d'retti rappresentanti, non potrà non rendere necessari quegli indugi che si pretende di voler evitati; e, particolare non trascurabile, creare nuove crisi di tensione Interalleata, del penero di quella dalla quale usciamo a grande fatica stasera. " Provvedimenti., lnvrco che "sanzioni,,. Quale coronamento a queste frettolose riflessione aggiungete che la frase sulle « sanzioni », secondo ciò che vi annunziavo ieri l'altro, è stata accuratamente bandita dal documento, e sostituita col termine « provvedimenti » chi, come di leggeri si intendo,. non significa nulla, e non impegna nessuno. « I provvediménti saranno — dice la nota — quelli che i Governi riterranno più opportuni ». C:ò vuol dire per l'Inghilterra, di carattere tutt'al più amministrativo od economico; oer la Francia invece, di carattere militare. • Occorrerebbero forse più ampi commenti per fare misurare tutto il valore formale, condizionale e provvisorio, di un documento, pur tuttavia, c-si InhorioFamente ponzato e partorito, e che si tenta di presentare oggi al pubblico come la testimonianza luminosa della solidità a tutta prova dell'Intesa. 0ON0ETTO PETTINATO. ìdtnpprlqRgmGq

Persone citate: Hoesch, Peretti Della Rocca, Poincaré